Che ne pensate delle mie piantine?

[Stefano-34666]

Ciao,

i sintomi da freddo vanno dall'arrossamento della pelle fino a vere e proprie bruciature da freddo (simili alle ustioni estive).
Inoltre ci possono essere danni alle parti esterne (i rami deboli diventano secchi) e marciumi vari legati al mix freddo/umidità.

Come detto io preferisco che le piante ricevano sole. Secondo me è meglio "caldo di giorno e freddo di notte" che sempre fresco.
La prima ipotesi è più simile al comportamento in natura.

Ste

 

[Puntina]

Ho capito, le specie che ho scritto posso provare a lasciarle sul vano scale? dove ho messo le altre ci sono circa 16 gradi...

 

[Stefano-34666]

Ciao,

puoi provare e, se vedi che soffrono, le puoi spostare prima che sia troppo tardi.
Sono troppi i fattori che influenzano la scelta su dove lasciare le piante.
Bisogna soprattutto conoscere bene la propria zona, il proprio clima, la propria casa ed in quanto tempo le condizioni possono cambiare.
Noi non possiamo dare consigli così mirati senza sapere tutto e senza conoscere le piante (a parte la specie le condizioni sono influenzate dalla salute della pianta, dall'età, dalle dimensioni del vaso, dal tipo di vaso, dal tipo di terriccio etc.)

Ad esempio, a casa dei miei suoceri, in piena Pianura Padana, le minime non scendono mai troppo ma c'è un'umidità altissima. Da me le minime sono magari inferiori ma con clima secco e soleggiato. Conoscendo quindi i due climi e le piante io so quali possono stare fuori da me (anche se fa' più freddo) e non da loro (anche se il termometro direbbe il contrario).
Altri esempi sono che le piante piccole sono più delicate di quelle grandi. Le giovani più delle vecchie.

Devi fare delle prove. Tenere le piante sotto controllo ed accettare, magari, di rovinare qualche pianta.

Se invece non vuoi rischiare nulla le metti tutte in casa, al caldo ed alla luce. Le bagni ogni 30/40 giorni e non ti dovrai preoccupare per freddo ed intemperie.

Ste

 

[Puntina]

Allora quelle più vecchie provo a lasciarle fuori monitorandole, le altre magari l'anno prossimo o quello dopo ancora. Grazie!

 

[Stefano De C.]

Ciao,

i sintomi da freddo vanno dall'arrossamento della pelle fino a vere e proprie bruciature da freddo (simili alle ustioni estive).
Inoltre ci possono essere danni alle parti esterne (i rami deboli diventano secchi) e marciumi vari legati al mix freddo/umidità.

Come detto io preferisco che le piante ricevano sole. Secondo me è meglio "caldo di giorno e freddo di notte" che sempre fresco.
La prima ipotesi è più simile al comportamento in natura.

Ste

Sì, in molte zone desertiche e semidesertiche infatti l'escursione termica è accentuata tra giorno e notte

 

[Puntina]

Ieri ho notato questo sulla mammillaria uncinata, è uno dei sintomi di cui mi parlavi?

 

[Stefano-34666]

Ciao,

la foto è piccola e non si riesce ad ingrandirla.
Potrebbe essere un fungo, un danno meccanico o un segno di sofferenza.
Riesci a fare una foto più grande e metterla come miniatura (in questo modo è possibile ingrandirla)?
Se tocchi la macchia di che consistenza è? Tura e crostosa o molliccia?

Ste

 

[Puntina]

Ecco qua, si vede meglio così?
La parte in basso è quella "originaria" (quando l'ho presa aveva la forma di una "pallina") poi è cresciuta raddoppiando le dimensioni ed assumendo questa forma ad 8 seccando un po' la parte inferiore. Dato che il resto della pianta è verde e sembra in salute non mi sono preoccupata ma ora mi accorgo che somigli molto al "buco" che sta manifestando in questi giorni...

 

[Stefano-34666]

Ciao,

il fatto che sia cresciuta, come dici tu, a forma di 8, implica che sia cresciuta in modo irregolare e, in un certo momento, l'apice abbia subito un qualche danno o rallentamento nella crescita.
O la crescita non è avvenuta in modo regolare (si è rallentata per mancanza di luce, problemi alle radici, etc.) o l'apice ha iniziato a seccare e la pianta ha sviluppato un nuovo apice facendo diventare "tronco" la parte inferiore.
Adesso sembra che ci sia nuovamente un danno che, dalla foto, parrebbe in via di cicatrizzazione.
L'importante è che questa area resti circoscritta e si formi una crosta dura e legnosa. I difetti resteranno ma non creeranno altri problemi.
Se invece la zona danneggiata cresce, cambia colore o cambia consistenza allora non resta che intervenire, asportando la parte malata e creare una talea con il resto della pianta sana.

Ste

 

[Puntina]

Sicuramente i primi mesi non l'ho tenuta al meglio per quanto riguarda il terreno causa ignoranza, quindi magari la crescita irregolare potrebbe derivare da questo. Questo nuovo danno potrebbe esser causato dalla bassa temperatura? Mal che vada mi spieghi come posso fare una talea?

 

[Stefano-34666]

Ciao,

non sembra un danno da freddo.

Per talea si intende prendere una porzione di pianta e farla radicare.
In pratica bisogna tagliare la pianta fino a trovare tessuto sano (senza macchie, sodo, verde chiaro tipo cetriolo). Meglio sempre non aver paura di tagliare. In caso di marciume, ad esempio, per voler salvare un centimetro di pianta si rischia di non eliminare tutto e permettere al marciume di proseguire.
Poi si lascia questa parte ad asciugare su un foglio di carta da cucina, all'ombra, in ambiente tiepido fino a che il taglio non si è completamente cicatrizzato (ci vorranno 10/15 giorni).
La parte brutta e con le radici si butta.
Trascorso questo periodo si prepara un nuovo vaso, con una miscela molto drenante e magari uno strato di sabbia di pomice in superficie, e si adagia sopra la parte tagliata (basta interrare pochi millimetri). Non si bagna (tanto senza radici non potrebbe assorbire l'acqua) ma si inumidisce leggermente il terreno e si lascia la pianta all'ombra aspettando che "qualche cosa si muova". Alla ripresa vegetativa (vorrà dire che la pianta, se inizia a vegetare, avrà messo radici) si può iniziare a bagnare e posizionare nuovamente la pianta al sole.

Ste

 

[Stefano-34666]

Ciao,

in alcuni casi (come potrebbe essere il tuo se il danno avanza) non serve tagliare tutta la pianta ma basta farle un buco in corrispondenza della zona danneggiata. Scavando tutta la parte danneggiata o marcia fino a trovare il tessuto sano e spolverizzando poi la ferita con polvere di verderame, si può salvare la pianta, accettando però di avere un buco che non si chiuderà più.
Tagliando invece la parte superiore e facendo una talea si avrà una pianta più piccola ma esteticamente più bella.

Ste

 

[Puntina]

Mi hai confermato ciò che avevo letto riguardo le talee, l'unico mio dubbio proveniva dal fatto che si tratta di una pianta "tonda" ma a quanto pare si procede comunque in quel modo.
Non mi resta che monitorare la pianta allora!
Nel caso dovessi provvedere a creare una talea, una volta che la ferita si sarà cicatrizzata dovrò alloggiare la pianta in casa vero?

 

[Stefano-34666]

Ciao,

se dovessi taleare in inverno dovrai portare la pianta in un ambiente tiepido, in modo tale che il terreno si possa inumidire senza rischi e la pianta, grazie al caldo, sia stimolata a radicare.
Se la tenessi al freddo la pianta resterebbe in riposo e, senza radici e senza possibilità di bagnare per il freddo, non potrebbe nemmeno idratarsi un pochino.
Rischierebbe o di seccare prima di aver fatto radici o di marcire.

Ste

 

[Puntina]

Come sospettavo...mal che vada non ci sono problemi a portarla in casa, mi basta sapere prima cosa fare così da fare meno danni possibili. Per il momento non mi sembra di vedere peggioramenti... incrocio le dita!

 

[Puntina]

Mi confermate e suggerite l'identificazione degli ultimi acquisti?

Gymnocalycium quehlianum

Myrtillocactus geometrizans

Stenocactus multicostatus

Weberbauerocereus johnsonii

Questa somiglia all' Euphorbia corrida ma presenta delle striature viola che in questa specie di euphorbia non mi sembra di vedere, cos'è secondo voi?

Questa purtroppo non sono proprio riuscita a riconoscerla...

 

[Silene]

Ciao. Direi Gymno saglionis ssp. tilcarense.