Gentili Esperti,
mi appello al vostro know-how per poter salvare il mio prato di 2.000 mq.
Rifatto il top Soil 2 anni fa con introduzione di 90 T sabbia silicea. Mescolata con fresa al terreno argilloso/limoso presente.
Steso 2.000 mq di prato a rotoli di festuca arindinacea 100 % della Herbatech Tall Blend.
Ha preso diverse patologie fungine..per gestione agronomiche sbagliate (troppa Aqua...etc..etc..) .
Ho trattato a distanza di 7/10 GG con Azozystrobin, Procloraz e Propamocarb ma la situazione sembra peggiorare.
Taglio con robot che ho fermato prima e dopo i trattamenti per 48 ore. Lame disinfestato con alcool
Ora innaffio 2 volte a settimana abbondante mente.
Sotto le foto..
Cosa posso fare per salvare il mio prato ?
Sono stanco di traseminare il prato 2 volte l'anno...
Grazie per i consigli
Ciao, un prato di festuca arundinacea di 2000 metri quadrati necessita giornalmente di circa 10.000 litri di acqua dato che al metro quadrato la festuca necessita di 5 litri di acqua al giorno. Naturalmente i 5 litri possono aumentare o diminuire in base alla temperatura, esposizione zona in ombra o totalmente in pieno sole ecc. Questo per sottolineare che un impianto di irrigazione per essere fatto a regola d'arte deve tenere conto di tutti queste variabili. Anche un impianto fatto a regola d'arte però non escludere i problemi che tu stai avendo se le pratiche agronomiche non vengono attenzionati. La manutenzione dei popup in primis sono essenziali, anche ad esempio un impedimento di una aiuola che smorza il getto di un popup può creare zone in sofferenza, Il tipo di terreno può creare notevoli problematiche di questo tipo. Ad esempio un terreno troppo argilloso non assorbe acqua, un terreno troppo sabbioso al contrario fa scendere velocemente in profondità l'acqua che quindi non resta nelle zone delle radici che creano sofferenza. Un terreno compatto, la presenza di feltro possono creare difficoltà nel far arrivare acqua alle radici e di conseguenza tutti gli elementi necessari per la sopravvivenza del te
Il consiglio quindi che ti dò è di tutte queste eventuali cause.
Non era necessario acquistare tutti questi pluviometri, potevi utilizzare delle scatolette di tonno e posizionarle in vari punti e poi fare un semplice calcolo.
Ti faccio un esempio: dici di innaffiare ogni tre giorni. In questo caso l'acqua che osare a tutto il prato è di 30 mila litri a volta. Se ad esempio gai un terreno sabbioso, l'acqua va giù non resta tra le radici quindi necessariamente dopo qualche ora i primi 10 cm di suolo resta senza acqua. Il caldo di questo periodo inevitabilmente fa appassire le foglie fino a farlo diventare secco. Un terreno argilloso non facendo penetrare l'acqua, la stessa resta in superficie e il sole estivo immediatamente la fa evaporare. Il risultato finale è lo stesso.
Se invece escludiamo tutti questi fattori, si può ipotizzare una malattia funginea.
Ti ricordo comunque che ogni fungicida ha un principio attivo che va bene solo per un determinato tipo di malattia. Non deve essere dato a casaccio ma essere certi prima di avere una malattia specifica e trattare con le giuste dosi. Ogni trattamento chimico che si fa nel prato è una bella batosta per il prato quindi si indebolisce. Si dovrebbe quindi intervenire somministrando al prato elementi essenziali per rinforzarlo.
Per ultimo mi sento di consigliarti di vedere quanta acqua arriva nei punti in sofferenza ogni tot di irrigazione, prelevare una carota nelle zone incriminate per vedere se il terreno sottostante è umido o secco, fare magari un test casalingo per capire che tipo di terreno hai, controllare i popup se irrigano in maniera ottimale.
Buona giornata.