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Cappotto / rincalzo rose a radice nuda

Buffalo

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti! Ho recentemente piantato delle rose da taglio a radice nuda. Sulle istruzione che ho ricevuto dal venditore c'era scritto di fare un rincalzo di terra per proteggere il ceppo dalle gelate.

Ho pensato allora di fare un cappotto (vedi foto) così realizzato:

- rete per creare una contenitore cilindrico intorno al ceppo
- strato di lana di vetro
- il tutto riempito con dell'argilla espansa
- pacciamatura con corteccia di pino sulla rimanente parte di terreno

In questo modo dovrei avere un isolamento termico superiore e allo stesso tempo una buona traspirabilità che dovrebbe evitare di far rimanere il ceppo permanentemente umido. Credo che aggiungerà anche un "coperchio" di plastica trasparente per evitare che una eventuale nevicata/grandinata crei un tappo superiormente al cappotto.

Che ne dite? Secondo voi ho migliorato oppure peggiorato la situazione? Grazie :Saluto:

cappotto_rose.jpg
 

andreafxr

Esperto Sezz. Rose
Beh, male non gli fa ma mi sembra un po' eccessivo visto che le rose reggono benissimo il freddo, se non quando le temperature scendono di parecchi gradi sotto lo zero.
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Io non ripongo molta fiducia nell'argilla espansa, che secondo me, trattiene l'umidità che è un piacere, come si suol dire, e non è certo l'effetto che vuoi ottenere tu. Sarebbe stato meglio, se avessi riempito con della paglia, piuttosto.
Anche se, concordo con Andreafxr, le rose non sono così delicate da richiedere un tale trattamento. Neanche in Austria, e là, sì, che nevica e fa freddo per molti mesi, ho visto tanta protezione.
 

Buffalo

Aspirante Giardinauta
Grazie per le risposte!
Bhè si è evidentemente esagerata, però l ho fatto perchè avevo già quei materiali che mi erano avanzati da altri lavori. Mai sarei andato a comprarli per fare questo lavoro! Il fornitore delle rose ha incluso nella spedizione un manuale dove si diceva di proteggere il ceppo rincalzando della terra ma l idea di lasciare il ceppo nell'umido permanente e per tutto l inverno non mi piaceva. L'argilla espansa che ho usato io non è quella che vendono per il giardino (e di cui non ho esperienza) ma è quella usata per isolare le intercapedini di casa. Nella mia esperienza questo tipo di argilla espansa comporta un livello di umidità nettamente inferiore al terreno. Infatti crea delle cavità tra una pallina e l altra che permette di espellere l'umidità inoltre è molto porosa e si asciuga velocemente.

Comunque si è esagerato.... :martello:
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Per tua fortuna, ma voglio dire esperienza, hai usato un materiale che ben conosci, speriamo risulti efficace.
Solitamente sono i vivaisti i più "innamorati" dell'argilla espansa, oppure hanno meno fantasia di consigliare dei materiali a vantaggio delle tasche dei propri clienti. Ognuno tira l'acqua al suo mulino, come si suol dire.

P.s.: esagerato, va bene, se lo sai. Così terrai d'occhio con consapevolezza e non con troppo amore... che, si sa, può uccidere...in giardino, almeno.
 

Buffalo

Aspirante Giardinauta
Lisyy infatti la mia preoccupazione è se esagerando non avessi peggiorato le cose... lo scopo che volevo raggiungere è quello di isolare il ceppo senza però lasciarlo per mesi sotto l'umidità permanente del terreno...
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Così è certamente isolato. Sarai il primo, credo, nel forum a sperimentare la lana di vetro e l'argilla per l'edilizia. Ne riparleremo a primavera del risultato.
Come consigliato dal rivenditore, basta un rincalzo di terra, oppure un mucchietto di paglia asciutta, compost, letame ben maturo ( non a diretto contatto del tronco, però) o comunque un materiale che man mano che si degradi possa anche ammendare il terreno e a primavera essere incorporato al terreno con una leggera zappettatura arieggiante alla base della rosa. Si chiama anche pacciamatura.
 

Franco71

Giardinauta
Anche io ho piantato delle rose a radice nuda e ho eseguito il rincalzo.
Le avevo messo a dimora a metà Ottobre e la settimana scorsa le ho coperte con un bel mucchietto di paglia di risulta dal primo taglio dell'anno del prato a marzo. La paglia così è bella secca e, anche se dalle mie parti non abbiamo inverni particolarmente rigidi, terrà protette le mie rose appena piantate.
 

ilconteste

Aspirante Giardinauta
A trovare la paglia... Ho girato i garden della zona.. Pure i consorzi agrari... Nessuno la tiene... Possibile che non si trovi?
 

sonapipian

Giardinauta
io mi sentirei più sicuro a lasciare la pianta libera, come si è sempre fatto.
Messa come ha consigliato il vivaista sta nelle condizioni ideali.
Poi magari si può sperimentare e magari si trova un nuovo metodo.
Le cose sicure sono che le rose sono piantacce che chiedono molte meno attenzioni (almeno spero, no ho trovata una stradicata in un prato al monte e spero si riprenda) e che il tuo metodo è sicuramente innovativo e penso sia difficile far previsioni.

Alla fine come dice teddy vanno bene le foglie secche, basta fare come in natura avviene. Poi l'argilla espansa... se è un materiale edile e diverso da quello usato in giardinaggio c'è anche da sperare che non abbia qualche additivo strano...

PS la paglia la si trova anche nei brico dove hanno le ballette di fieno per cavie e coniglietti.
 

teddy63

Esperto Sezz. Rose
In questo periodo si sparge dello stallatico alla base delle rose che le "riscalda" durante l'inverno e serve a migliorare la struttura del terreno
 

ilconteste

Aspirante Giardinauta
Infatti avevo pensato a delle foglie ma pensavo che poi alla prima pioggia si inzuppassero ed addio isolamento.. Mentre la paglia dovrebbe inzupparsi di meno... Ho visto che alcuni suggeriscono un rincalzo di terra, ma non fa male alla pianta avere il tronco bagnato per tutto l'inverno?
Qui in pianura padana c'è umidità in abbondanza.
Buona l'idea della lettiera in paglia per i conigli che si trova nei negozi di animali.. Ma non è certo economica.. E devo coprire 12 rose novelle...
Ciao a tutti
 

ilconteste

Aspirante Giardinauta
E usare la "paglia" di plastica che si usa come imballaggio nei cesti natalizi? Penso sia isolante e non trattiene umidità che la fa diventare un blocco di ghiaccio quando la notte gela..
 

Buffalo

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti, in questi giorni dove abito io abbiamo raggiunto i -9°C per tre giorni consecutivi... :eek: ed ho potuto verificare l'efficacia del sistema. Ebbene devo dire che se non avessi messo questa protezione ora credo che i ceppi potevo anche metterli nel camino! Alcuni ceppi avevano già dei germogli che si erano sviluppati in rametti di qualche centimetro e che sono sopravvissuti alla grande. Molte delle piante del giardino non protette invece sono state letteralmente bruciate dal freddo.

Per dirla tutta poco più di un mese fa ho appartato questa modifica: ho tolto un paio di centimetri di argilla espansa perchè era troppa ed ho messo un "cappello" di plastica trasparente sul cilindro come fosse un ombrello per la pioggia. In questo modo dentro il cilindro la lana di vetro e l'argilla espansa è rimasta sempre asciutta.

Vediamo cosa succede in primavera! :fischio:
 

Buffalo

Aspirante Giardinauta
non so se un mucchietto di terra sarebbe stato sufficiente... la terra è ancora ghiacciata a diversi centimetri di profondità. Un conto è sopravvivere un conto è non subire danni...
 

sonapipian

Giardinauta
non so se un mucchietto di terra sarebbe stato sufficiente...

proprio per risolvere il tuo dubbio hai giustamente chiesto dei consigli; e i consigli ti sono stati dati.
alla fine chi le rose le coltiva (e non parlo di me che le coltivo da due anni, ma chi le coltiva da venti o quarant'anni, o il professionista che le ha vendute) ha dato dei consigli basati sulle necessità specifiche della pianta.
nel "vecchio continente" le rose vengono coltivate dal più di due millenni, e ormai si sono collezionate molte esperienze empiriche sulla loro gestione.

bisogna considerare anche il fatto che la rosa con quell copertura sarà sottoposta a un microclima che potrebbe essere assolutamente innaturale se non dannoso.
parli già di germogli di diversi cm... questo per la rosa non è il momento di allungare i germogli di cm, per cui ne viene che questa anomalia di sia dovuta alla copertura cui sono sottoposte ce ha creato delle condizioni falsate che hanno stimolato la pianta.

le rose, anche dopo tre mesi sotto il ghiaccio (ci sono molti giardinauti d'alta montagna tra noi) non arrivano a primavera "sopravvissute", ma ci arrivano senza aver subito danni.
perchè sono piante così.

Come dico io, sono rovi dal fiore gentile.
Sono belle, ma non sono delicate. Restano comunque delle piantacce che non si fanno problemi ad avere il bocciolo esposto al sole di sicilia e i piedi nel ghiaccio trentino (non nello stesso momento, ovvio).

Per contro il fatto che le tue arrivino a primavera senza subire danni non è prova provata che il sistema funzioni, ma appunto potrebbe proprio essere che la rosa abbia superato l'inverno "nonostante tutto".

Ma poichè per l'esperienza dei più la rosa arriva indenne a primavera senza alcuna precauzione (se proprio si vuol fare: rincalzo di qualche cm al colletto, foglie e letame) il successo che otterrai non sarà garanzia di fuznionamento.
Galeno, uno dei padri della medicina, per guarire le ferite di battaglia ci metteva sopra sterco di colomba. Molte ferite guarivano lo stesso, ma a oggi sappiamo che ciò non era dovuto allo sterco di colomba, ma a un sistema immunitario che funzionava a dovere, "nonostante tutto".

Tra l'altro il fusto ha pure lui bisogno di stare all'aria aperta, di "respirare", e se verde, per quanto limitata fa anche un po' di attività clorofilliana. quell'attività minima che serve a rifornire i pochi succhi linfatici di zuccheri che abbassano il punto crioscopico = evita che i liquidi endo ed extracellulari ghiaccino per diversi gradi sotto lo zero.
Tra l'altro terra ghiacciata non vuol dire assolutamente radice ghiacciata, perchè anzi il ghiaccio attorno alle radici assicura una sorta di camera calda (relativamente calda, appunto).
hai chiesto consigli e tutti ti hanno consigliato di fare come da istruzioni del vivaista (che poi basta imitare quanto avviene in natura).

Il tuo metodo è sicuramente innovativo.
A ogni modo io per le mie (anche qui ha fatto notti ben sotto lo zero lasciando la terra ghiacciata. fa conto che alcune rose io le ho esposte... a nord, quindi sono sotto brina da giorni) evito un simile accorgimento perchè, detta sinceramente, non mi convince per vari punti di vista:

- temperatura: la rosa non solo sopporta il Freddo, ma come la maggior parte delle piante ha bisogno del suo ciclo naturale di caldo-freddo per compiere un corretto riposo. I suoi frutti sono programmati per divenire funzionali dopo esser stati al freddo. per freddo intendo ghiaccio.

- umidità: l'argilla espansa, anche se per usi di edilizia etc, comunque tratterrà più umidità che se non ci fosse. le piante sopra il colletto vogliono restare libere.

- iluminazione: la pianta è comunque sensibile alla durata dei cicli notte-giorno per tutto l'anno, e non sono solo le temperature a riattivarla o a mandarla in riposo vegetativo, ma anche la durata delle ore di luce, percepite con le parti verdi dei fusti e dalle le gemme.

- "ultimo ma non ultimo" dell'importantissimo riciclo d'aria che non può essere assolutamente garantito dal cappotto che hai fatto (non stiamo parlando dell'areazione di un solaio o di un solettone, ma di cellule viventi). Magari non succederà nulla, ma è una condizione assolutamente innaturale.

Es se il fusto si trova più all'umido come rischia di essere in questo caso (un po' di foglie e letame al coletto e fusto libero avrebbero assicurato la condizione ottimale), al buio senza riceve UV dal sole, al caldo relativo (il fine per cui hai fatto la copertura) e non sta all'aria aperta, il rischio è quello dell'infezione fungina, una cosa da evitare. sono meglio le cavallette che mangiano i boccioli e germogli rispetto le infezioni fungine…

La mia era ironia, ma fino a un certo punto, perchè ci sono alcuni aspetti di quella struttura che potrebbero non essere del tutto graditi a una pianta, se non pericolosi.

Quello che ti consiglio nella maniera più assoluta di fare, è evitare modificare ora la struttura protettiva proprio adesso che la pianta ha inevitabilmente allungato le gemme più del dovuto.

Ma mano che procederai nell'esperienza del giardinaggio vedrai che gli accorgimenti "classici" sono quelli più utili, tra l'altro in alcuni casi testati letteralmente da centinaia dianni, se non di più.
 
Ultima modifica:

Buffalo

Aspirante Giardinauta
Non pensavo di accendere così tanto la discussione perciò prima di continuare fatemi chiarire che: a) non ho nessun interesse a sostenere che il mio metodo è buono ma desideravo condividere una esperienza, b) non produco e ne vendo argille e isolanti, c) non ho intenzione di alimentare la leggenda che le rose sono delicate, d) ho sempre ottenuto buoni, appassionati e disinteressati consigli da questo forum ma spero di poter anche raccontare un'esperienza o esprimere un punto di vista, e) chiedo scusa a tutti quelli che per un motivo od un altro si sono sentiti offesi da qualcosa che ho scritto.

Ora vorrei aggiungere alla discussione questo:

- le rose mi sono state vendute con le gemme già sviluppate e pronte a partire e, probabilmente, a causa delle temperature notevolmente superiori alla media tra i mesi di settembre e metà dicembre hanno anche emesso dei piccoli rametti. Escludo assolutamente che la ripresa vegetazione è stata causato dal cappotto. Per esempio una delle tre rose non ha vegetato malgrado fosse dotata di cappotto e malgrado fosse l'unica veramente esposta al sole per qualche ora.
- Le altezze dei materiali probabilmente non si evincono bene dalla foto ma non sono tali da bloccare la luce sulle parti con i germogli.
- rimango della convinzione che nel mio caso particolare grazie al cappotto ho evitato dei danni alla rosa. Uno dei rametti per esempio usciva fuori dalla rete del cappotto ed il freddo lo ha letteralmente mummificato poichè oltre che -9°C c'era anche solamente il 40% di umidità relativa (come è facile immaginare). Quello che sarebbe successo è che tutti i rametti avrebbero fatto la stessa fine e probabilmente si sarebbe bruciata anche buona parte dei rami principali. Il ceppo magari sarebbe sopravvissuto ma non è detto, poteva anche seccare, e a primavera sarebbero pariti dei nuovi germogli. Ma non sta scritto da nessuna parte, e l'intuizione e passate esperienze me lo portano a credere, che lo sviluppo vegetativo sarebbe stato pari a quello che otterrò invece ora con la pianta integra. Tre anni fa ci fu la stessa situazione e avevo piantato una siepe di alloro con piante alte 80cm. All'arrivo del freddo comprai i teli di TNT per piante (non vendo neanche quelli) e coprii gli allori tranne un paio poichè il TNT mi era finito. Le due piantine erano proprio vicino dove sono ora le rose. Malgrado l'alloro è una pianta robusta e resistente al freddo, le due piantine subirono dei danni ma sopravvissero. Ebbene tutte le piante protette con il TNT vegetarono regolarmente e le ho già dovute cimare due volte a 1.80m mentre le due povere piantine che subirono danni non sono cresciute nei due anni successivi, sono sempre state malaticce e non hanno mai raggiunto l'altezza per cimarle. Eppure inizialmente prima della gelata erano anche più vitali delle altre.

Credo quindi che il cappotto nel mio caso ha dimostrato di essere efficace mentre ciò non si può dire del normale rincalzo di terra poichè non è stato fatto e poichè non era neanche fattibile nella mia circostanza: come avrei potuto seppellire i rametti con tutte le foglioline per mesi sotto la terra?

Se in futuro il cappotto creerà roblemi ve lo riporterò qui nel forum. Di sicuro come suggerisce sonapipian, ma come era già mia intenzione, non lo toglierò fino a primavera. Ciao!
 
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