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Bonsai IN pietra

CraiCrai

Aspirante Giardinauta
Salve. Innanzitutto mi presento :) Mi chiamo Niccolò, ho 21 anni, abito a sud di firenze in un paradiso naturale e da qualche tempo mi sono appassionato ai bonsai :)
Posseggo un Ficus Ginseng, un Ficus Natasja, un pino pre-bonsai e una Zelkova (oltre a mooooolte altre piante non bonsai ^^).
Da un po di tempo stavo pensando di coltivare un bonsai utilizzando la tecnica Ishizuki (o almeno mi pare si chiami cosi). Oggi sono uscito a portare fuori il cane ed ho trovato una bellissima pietra in mezzo ad un campo che faceva parte dell'acquario delle tartarughe di quando ero piccolo. Cosi l'ho presa e ho deciso di realizzare il mio sogno dell'Ishizuki :D
Queste sono le foto della pietra (scusate per la bassa qualità ma le ho scattate col cellulare).

2013-02-13 18.04.20.jpg 2013-02-13 18.04.37.jpg 2013-02-13 18.04.49.jpg

Come potete notare la pietra non è altro che uno scoglio rossastro/bordeaux molto poroso con un grande tunnel che la attraversa da parte a parte. Inoltre quel muschio (cresciuto naturalmente) sulla pietra la rende davvero affascinante! ^^
Ho solo un dubbio: che bonsai ci metto? ^^ Ora come ora sono indirizzato verso il Pino e pensavo di educarlo a stile semi-cascata, ma sono alquanto dubbioso. Che consigli mi sapete dare? Quali sono le essenze che si adattano maggiormente alla coltivazione in pietra?

Inoltre ho un altro dubbio: non è che con una pietra cosi porosa la pianta rischia problemi parassitari?

P.S: Calcolate che la pietra devo ancora pulirla: devo togliere tutto quel muschio dentro al tunnel e devo pulirla per bene da eventuali larve a riposo e parassiti.

Grazie mille in anticipo, sono sicuro che mi sarete d'aiuto come lo siete sempre stati finora!

CraiCrai aka Niccolò
 

massimo1952

Esperto in bonsai
Nicolò ciao, la pietra è affascinante ti consiglio solamente di procedere a una pulizia molto accurata ma sicuramente si può prestare alla necessità. Ricorda comunque che quando posizioni la pianta ci devono essere validi drenaggi per evitare ristagni di acqua.
Sulla pianta da metterci beh dipende dai gusti ma occhio ai pini ( a che pino ti riferisci ?) Io come prima esperienza ti consiglio una essenza facile e robusta per la quale già conosci molto bene la coltivazione e che hai gia coltivato con successo.
In base alla pianta poi deciderai lo stile e la siluette che vorrai dare.
Massimo
 

CraiCrai

Aspirante Giardinauta
Innanzitutto grazie mille per la veloce risposta!

Per quanto riguarda il drenaggio nessun problema, me la cavo bene con i lavoretti d'officina. Basterà praticare dei fori col trapano dalla base del tunnel fino alla base della pietra.

Il pino che ho io credo sia un semplice pino silvestre.

Io purtroppo ho coltivato solo le essenze sopra scritte e sono un po' "riluttante" a coltivare piú volte la stessa essenza (in qualche modo, avendo due esemplari della stessa specie, ho paura che finirei per apprezzare una pianta e dimenticarmi dell'altra) quindi preferirei dedicarmi a nuove scoperte ^^
Stavo pensando a qualcosa di strano tipo un Salice Piangente, ma non sono sicuro che farebbe un bello spettacolo... non so, sono totalmente indeciso.
Non so scegliere... datemi delle alternative! ^^ Giusto una cosa: apprezzo molto le piante sempreverdi :)
 

massimo1952

Esperto in bonsai
Il salice piangente è sicuramente bello come immagine ma.... se noti sono pochissimi gli esemplari bonsaizzati il motivo è semplicissimo. Non sopporta l'edicazione e la filatura e immediatamente ritira la linfa e abbandona il ramo. La pianta è vigorosa ma questo difetto la rende ostica alla bonsaizzazione e poi la sua forma piangente la deve al peso delle fronde.... direi che è una strada difficile per un neofita e anche per un esperto.

Magari un bel gineprino potrebbe essere più adatto e anche piacevole da educare a semi cascata come ho intuito ti piacerebbe dirigere questa nuova coltivazione
 

jiraya

Giardinauta
sì sì, ishizuki è il termine giusto :)
non so granchè e ho solo provato a far qualcosa, ma a inizio marzo in teoria dovrei provare proprio a realizzarne uno insieme ad un maestro... qualcosa in più potrei saperne :boh: come dice il maestro, passa tra i bonsai 'creativi'... e visto che l'altra volta abbiamo creato un boschetto... stavolta mi cimenterò con un ishitzuki :)

ad ora posso dirti che la pietra è preferibile abbia colori scuri... quindi ci sei... e può anche essere lavorata; di norma si usa ricreare un paesaggio o di isola/scogliera oppure una montagna; come pianta principale si usa di norma una conifera (principalmente ginepri e pini) e come secondarie latifoglie... l'importante è averne diverse che possano fiorire e fruttificare così a rendere i mutamenti stagionali; come terriccio si usa la keto, una specie di fango, mischiato con akadama finissima (a come ho capito la si ottiene setacciando la polvere di akadama con un colino per lo zucchero al velo... ma devo chiedere lumi al maestro, quindi prendi tutto 'con le pinze').

dal libro 'come creare un bonsai di pino' leggo che si deve valorizzare l'insieme: la pianta non deve annichilire la roccia nè deve accadere l'inverso; se la roccia ha una punta è bene che essa rimanga come cima e che la pianta non la copra; se la roccia ha una cavità questa non va 'riempita' con una pianta, ma può essere utilizzata per 'incorniciare' dal fronte una pianta posta sul retro.
il suolo di coltivazione è tutto prevalentemente nella parte posteriore.

più di così non so dirti al momento... però ti elenco cosa porterò: la roccia, la keto, un cotoneaster (preso in comunissimo vivaio), un prunus (o suppongo sia tale che ho da un annetto), fili di ancoraggio, stucco bicomponente per fissarli (il maestro usa il 'saratoga'... io ho già il riparatutto della pattex... penso siano uguali... :boh: comunque cercherò il saratoga), l'akadama filtrata nelle varie granulometrie (mi porto anche la polvere, si sa mai...), vari tipi/colori di muschio (farò una 'caccia'), qualche erbetta (sempervivum piccoli piccoli, sedum et similia), forse un bulbo (ma devo cercare qualcosa che resti veramente piccolo).
mi orienterò su un pino nero oppure un ginepro da acquistare a poco prezzo nel vivaio.

sulle cure al momento mi è stato spiegato che tutto il terriccio è connesso e che una punta tocca 'terra': la pietra viene tenuta in un suiban (un vassoio) sempre provvisto di acqua così che la keto resti umida. un altro mi ha detto che mette anche dei sassolini nel suiban... boh :confuso: devo provarci e raccogliere consigli da chi già ne sa :boh:

poi diciamo che è ancora tutto 'in divenire'... proprio un progetto, quindi al momento non so ancora nulla con precisione estrema :boh:
 

jiraya

Giardinauta
occhio che il drenaggio non è un problema: la roccia è 'in verticale' e quindi l'acqua fa fatica soffermarsi in quanto tende a scorrere via. il punto è che non si usa la roccia come vaso... :)

il salice poi, oltre i problemi citati da Massimo, chiede molta acqua: difficile ottenere ciò su un ishitzuki usando solo la roccia, a meno di non far affondare le radici anche in un vaso oltre che sulla roccia... ma non so :boh:
 

CraiCrai

Aspirante Giardinauta
Grazie ancora per le risposte! :)

@Massimo: ok, niente salice piangente... altrimenti se mi muore poi divento io il piangente xD
Invece il Ginepro o il pino nero (consigliatomi anche da Jiraya) mi sembrano ottime alternative :D mi sa che mi faccio una talea da un ginepro che ho in giardino e parto da quella ^^

@Jiraya: Anche io devo assolutamente trovare un maestro bonsai che mi possa illuminare :p Non tutto si può apprendere da autodidatta! ^^
Per ora tuttavia il vostro aiuto è piu che sufficente! Giusto una curiosità: non ho capito bene quando va usato lo stucco :eek:
 

massimo1952

Esperto in bonsai
se intendi lo stucco o il bicomponente serve a fissare i fili di ancoraggio alla roccia... fili che poi userai per ancorare le pianticelle in modo che non si muovano e rimangano solidali alla roccia
 

jiraya

Giardinauta
usi lo stucco bicomponente per fissare alla roccia i fili di ancoraggio con cui poi terrai in sede le piante :)
qualcosa in internet la trovi

sul maestro... dopo quattro o cinque anni da autodidatta con qualche 'chiacchierata' con chi incontro al vivaio, quest'anno ho avuto l'occasione del maestro al vivaio: tutta un'altra roba :)
 

Seraph

Giardinauta
Io Prima pianterei la pianta ponendo sotto di essa la roccia, in questo modo la pianta si adatta, un rinvaso a radice nuda tutta in una botta sarebbe troppo stressante per qualsiasi pianta...
 

jiraya

Giardinauta
ci sono vari tipi di bonsai 'su roccia':

quelli su lastra tipo questo (foto presa da internet, autore sconosciuto):
Vedi l'allegato 134140

quelli con piante che vivono solo ancorate sulla roccia (foto presa da internet, autore Nicola Crivelli):
Vedi l'allegato 134141

quelli avvinghiati alla roccia, ma che affondando le proprie radici nella terra del vaso posto sotto di essa fanno risultare le radici sulla roccia come esposte (foto presa da internet, autore sconosciuto):
Vedi l'allegato 134142

tutte, ovviamente, si ottengono con differenti sistemi; io con la mia futura punto alla seconda :)

poi ogni trapianto è di per sè traumatico per la pianta, ma le latifoglie si trapiantano quasi sempre a radice nuda e se ben fatto e nei tempi corretti non si hanno problemi :)
 

aurex

Esperto di Bonsai
acero tridente...chaenomeles japonica o speciosa...ficus carica...io userei queste essenze...in particolare la chaenomeles di cui sono un vero appassionato...
 

jiraya

Giardinauta
oh cavoli... vediamo se così funzionano:

http://www.bonsai-italia.it/immagini/cipresso.jpg

http://www.napolibonsaiclub.it/Public/data/kitora/2009514222743_IMG_5105.JPG

http://www.easybonsai.it/images/su%20roccia.jpg

spero si vedano... :boh:

a marzo voglio provare il secondo tipo indicato, mentre del terzo ne sto provando due modi differenti: uno con un melo (per chi l'ha visto, quello da seme che avevo portato la scorsa domenica al vivaio) interrando il tutto (con 'prolunga' del vaso con rete e pieno in akadama che via via asporterò tagliando la rete poco a poco); uno con un acero palmato deshojo da talea ancorato sulla roccia e usando la keto per dar forma alle radici che vi cresceranno per poi affondare nel vaso sottostante... anche qui pian piano gratterò via la keto. ecco, onestamente non so quanto possano funzionare i due modi (specie il secondo), ma il tempo me lo dirà :lol:
 

aurex

Esperto di Bonsai
X Francesco Anna e Massimo....
ragazzi visto che mi sembra di aver capito che avete la possibilità di passare del tempo in vivaio con un maestro...sarebbe interessante... quando fate dei lavori con lui ...documentare con immagini i vostri lavori....ciao rigà!!!
 

Seraph

Giardinauta
Io preferisco il 3°, oppure il 2°, ma con una sola pianta, fare delle composizioni su roccia equilibrate è difficilissimo anche per i grandi maestri, spesso si ottengono risultati innaturali...
 

massimo1952

Esperto in bonsai
Si Personalmente Anna ed io ne seguiamo due Nicola Crivelli e Donato Danisi mentre Francesco credo segua solo Nicola comunque va bene i prossimi lavoro li documentiamo .......
 

jiraya

Giardinauta
ok, ci proverò... magari coadiuvato visto il mio enorme talento fotografico :fischio: :D
urca... sarebbe stato interessante documentare il boschetto di aceri... uhm... a marzo porto anche qualche stuzzicadente di larice salvato in aprile dagli operai che puliscono le strade: se avanza tempo provo un boschetto... mal che vada un larice lo si può provare a piazzare sull'ishizuki :confuso: boh, vabè, spero di ricordarmi tutto... mi sa che mi metto un appunto sul cellulare :rolleyes:

e sì, confermo quanto detto da Massimo: al momento seguo solo Nicola, però qui in zona c'è qualche club :)
 

CraiCrai

Aspirante Giardinauta
Grazie mille per le numerose risposte :D

Anche io voglio provare l'ishizuki di "tipo 2", vediamo se ci riesco xD sono ancora un neofita :p

Comunque aspetto con ansia le foto dei vostri lavori! :D

P.S: che voi sappiate ci sono famosi Bonsaisti vicino firenze? ^^ Appena posso mi iscrivo al Club locale comunque, chi sa che non incontri qualcuno alle riunioni :)
 

Walter11

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti,
scusate l'intervento un pò banale ma mi potete spiegare in che modo la pianta sta nella roccia,
in una cavità abbastanza grande da contenere le radici con il terriccio o semplicemente attaccata alla roccia come si era scritto su un'altra discussione di Massimo e mia dell'ulivo su roccia?
Se è giusta la prima opzione il fondo dovrà essere passante, magari solo con dei forellini come diceva all'inizio CraiCrai.
Grazie.
 
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