La potenza (del compost)
è nulla senza controllo.
Recitava così uno spot per pneumatici, ed anche il compost vuole controllo. Oggi dopo quattro giorni ha raggiunto 60 gradi e probabilmente rimarrà a questa temperatura per una quindicina di giorni per poi scendere lentamente, davvero un energia notevole. Non c'è alcun cattivo odore e tutto va a gonfie vele ma vi voglio raccontare un aneddoto dove per mia inesperienza le cose stavano prendendo davvero una brutta piega.
Vedi l'allegato 631218
Vedi l'allegato 631221
L'aneddoto è il seguente. Per fare il compost su internet si trovano precise proporzioni tra carbonio (principamente materiale legnoso) e azoto (foglie verdi, sfalci d'erba, ecc.). Io preferisco andare a sentimento cercando di bilanciare con il materiale che ho a disposizione in quel momento.
Ed avevo a disposizione parecchia di quell'edera che arrampica sugli alberi (qui la chiamano legabosco) con degli steli legnosi e molte foglie e poi delle potature di nespolo. Trituro tutto con il cippatore e mi sembra un ottima miscela. Però la compostiera è già piena, decido allora di usare un cassone industriale di plastica dalla capienza di 500 lt. lo riempio sino all'orlo e devo pressare parecchio per farci stare tutto. Bagno con una decina di litri d'acqua per far partire la fermentazione e non contento lo copro pure con un pannello di compensato a mo' di coperchio. E' inverno, fa molto freddo, penso che il compost starebbe meglio al caldino e quindi posiziono il cassone dentro al capannone, almeno non gelerà. Passano venti giorni e la temperatura del compost è di soli 25 gradi. Non c'è perdita di volume. Sento che qualcosa non va. Allora toglo il compensato e scavo nella miscela per capire che stà succedendo. Già ad una profondità di 20 cm ha una consistenza quasi viscida e un odore che inizia ad essere sgradevole. Stava prendendo piede un
processo anaerobico di decomposizione mentre invece il compost viene formato da
processi aerobici. In pratica mancava l'aria! Penso: e adesso che faccio? non ho altri posti dove metterlo. Allora porto il cassone nel piazzale lo ribalto vuotandolo completamente e stendo la miscela per farle prendere aria. Metto un bancale sul fondo del cassone con delle rete metallica sopra e con la stessa rete creo due cilindri che dal bancale arrivano fin sopra i bordi del cassone in questo modo ci sarà un aereazione anche del fondo. Riempio tutto con la miscela e lascio il cassone all'esterno sotto una tettoia. Nel giro di tre giorni la temperatura sale ad oltre 65°, non c'è più il cattivo odore. Dalle due ciminiere di rete metallica sbuffa vapore come una locomotiva ininterrottamente per 20 giorni. Tutto si composta al meglio.
Morale della storia: per fare il compost non serve una bilancia di precisione ma un minimo di controllo si.
Vi sono 4 ingredienti principali:
- materiale "marrone" carbonioso (legno, foglie secche).
- materiale "verde" azotato (sfalci d'erba, scarti dell'orto e della cucina se li mettete in compostiera).
- acqua (di norma basta quella contenuta nel materiale "verde") Se ne aggiungete non esagerate perchè toglie spazio all'aria.
- aria (quella dell'atmosfera terrestre è idonea e gratuita
)
Miscelate amorevolmente e non potrete sbagliare.