• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Albero di castagno

alegia

Aspirante Giardinauta
Ciao, io abito in provincia di Roma e in commercio non c'è verso di trovare un alberello di castagno!!!!!!!!:confuso:
Ma è possibile????? Tutti mi dicono che c'è un parassita che attacca queste piante e quindi hanno vietato il commercio finchè non trovano un modo per risolvere il problema.

Si può fare una talea o mettere direttamente una castagna nel terreno per avere un alberello nel mio giardino? Sarà vietato anche quello? E quando è il periodo giusto per tentare?
Grazie grazie... e buone feste!
 

Mariano

Aspirante Giardinauta
Ciao alegia
E' vero che il castagno è infestato da un parassita ( cinipede galligeno ) ma che ne sia vietata la vendita non mi risulta..
 

LucaXY

Master Florello
Quoto, la vendita c'è seppur in una fascia di vivai molto ridotta
Hai provato nei vivai molto forniti? Qui ce n'è uno in zona Roma nord

http://www.vivaiopiantecolombo.it/

In ogni caso la riproduzione via seme non sempre riesce (ad esempio ho provato l'anno scorso e non è riuscita) e molto spesso necessita di molto tempo, ad esempio quello che dovrai aspettare fino all'autunno prossimo;
se vuoi optare su questa scelta ti consiglio di procurarti un mix di sabbia e torba in parti uguali al 50%, con una piccolissima percentuale di lapillo sgranocchiato per rendere la terra più drenante (di solito usata per le piante grasse) ed innaffiare principalmente per risalita capillare.
La castagna va seminata con la "testa" verso sù, e mi raccomando mantieni umidità necessaria alla germinazione coprendo con della semplice pellicola ed esponendo al sole ma lasciando comunque aria in circolazione.
 

ninovarga

Aspirante Giardinauta
Ciao alegia
E' vero che il castagno è infestato da un parassita ( cinipede galligeno ) ma che ne sia vietata la vendita non mi risulta..

Il patogeno piú pericoloso per il castagno é la Cryphonectria parasitica o Endotia parasitica, un fungo che provoca il Cancro della corteccia. Questa malattia ha fatto strage nei castagneti d'Europa nella seconda metá del secolo scorso (XX).
Per rimediare alle perdite e per sostituire le cultivar piú suscettibili sono state ottenute nuove varietá abbastanza resistenti, soprattutto ibridi eurogiapponesi ossia ibridi della Castanea sativa (castagno europeo suscettibile al cancro) e della Castanea crenata (castagno giapponese resistente al cancro). É consigliabile scegliere una varietá (o piú) di questa tipologia.
 

LucaXY

Master Florello
Il patogeno piú pericoloso per il castagno é la Cryphonectria parasitica o Endotia parasitica, un fungo che provoca il Cancro della corteccia. Questa malattia ha fatto strage nei castagneti d'Europa nella seconda metá del secolo scorso (XX).
Per rimediare alle perdite e per sostituire le cultivar piú suscettibili sono state ottenute nuove varietá abbastanza resistenti, soprattutto ibridi eurogiapponesi ossia ibridi della Castanea sativa (castagno europeo suscettibile al cancro) e della Castanea crenata (castagno giapponese resistente al cancro). É consigliabile scegliere una varietá (o piú) di questa tipologia.

Certamente, però il Cinipede ha attaccato i castagni quest'anno.... nello scorso secolo non so' neanche se li vendevano :lol:
 

belvedere

Giardinauta Senior
mi sono fatta una cultura sull'argomento: il cinipede galligeno del castagno.non da scampo e si difonde con una velocità MOSTRUOSA.
E' vietata la vendita perchè diffonderebbe ulteriormente questo parassita che è IMPLACABILE. C'è una circolare apposita dle ministero.
Se vai su internet ti spaventi.
In italia è ovunque e porta al rapido deperimento delle piante sino alla morte.
remota possibilità di combatterlo è utilizzando un altro parassita che però deve essere introdotto appositamente e in italia nessuna regione (o poche) lo stanno facendo.
Forse non hai capito la portata del problema, che non è su base regionale e neppure nazionale, ma coinvolge il pianeta (il parassita è partito da giappone cina ecc.) e in pochissimo tempo ha infestato ovunque.
Mi chiedo che senso ha che tu ti ostini a volerne piantare uno.
Se vai in giro e osservi qualunque castagneto vedrai che sono tutti irrimediabilmente infestati.
Qui in liguria è arrivato da appena un anno è le piante sono tutte devastate (me lo hanno confermato anche persone di altre province liguri)....
E' un dolore vedere morire piante secolari. E naturalmente le piante più giovani e/o deboli sono le prime a soccombere.
 

alegia

Aspirante Giardinauta
Beh, grazie per le risposte.
La mia non è assolutamente ostinazione!!! E' un albero che adoro, quando ero bambina lo avevamo nel nostro orto. Lo avrei tanto voluto, ma se non è il caso ci rinuncio. Non mi hanno mai saputo dare spiegazioni concrete al problema e per questo ho continuato a chiederlo. Ecco il senso della mia ricerca.
 

belvedere

Giardinauta Senior
Alegia forse ho frainteso... le tue parole mi sono parse quasi di incredulità rispetto al problema...

Anche io amo molto questo albero.
pensa che la mia casetta è in mezzo ad un bosco di castagni secolari e ce ne sono tre nella mia proprietà. Nell'arco di un anno tutta la zona si è infestata, per chilometri e chilometri a perdita d'occhio, non c'è un albero che non sia malato. (nb sono a 900 mt di altezza, a 30 km dal mare e più in basso la situazione è persino più tragica!)
Alcuni sono già quasi morti. Gli altri in pessime condizioni....
un magone infinito.....Ho scritto pure alla regione liguria per chiedere se sono previsti degli interventi.... ma neppure mi hanno risposto...
 
Ultima modifica:

alegia

Aspirante Giardinauta
Ciao belvedere, si ero veramente incredula. Qui in zona ho solo due vivai e sempre molto vaghi, non mi spiegavano. Sembrava che non lo avessero e basta, parlando in giro mi era venuta la voce dell'insetto ma da gente neanche ben informata. Ma se me lo dici mi fido, qui in zona non sono stati ancora attaccati e quindi non mi spiegavo il mistero. Mi dispiace per i tuoi castagni, deve essere bruttissimo, lo posso capire. Ma è possibile che non trovano una soluzione?
 

LucaXY

Master Florello
Ciao belvedere, si ero veramente incredula. Qui in zona ho solo due vivai e sempre molto vaghi, non mi spiegavano. Sembrava che non lo avessero e basta, parlando in giro mi era venuta la voce dell'insetto ma da gente neanche ben informata. Ma se me lo dici mi fido, qui in zona non sono stati ancora attaccati e quindi non mi spiegavo il mistero. Mi dispiace per i tuoi castagni, deve essere bruttissimo, lo posso capire. Ma è possibile che non trovano una soluzione?

In realtà ci sarebbe un insetto che lo combatte; questa è una vecchia discussione in cui ne abbiamo parlato a lungo:

http://forum.giardinaggio.it/parassiti-malattie/133997-inesorabile-dei-castagni.html
 

ninovarga

Aspirante Giardinauta
Non avendo letto questa discussione non ero aggiornato ed ero rimasto ancora "al cancro della corteccia". Mi dispiace tantissimo sentire queste notizie cosí preoccupanti. La mia zona in Ungheria dove vivo é di colline coperte di boschi fra cui molti castagneti secolari, decimati peró dal cancro negli anni settanta. Ora che dimostrano un rinvigorimento, grazie agli esemplari superstiti e ai polloni degli alberi seccati che sono ormai diventati alberi, mi dispiacerebbe vedere la devastazione di un altro mostro.
L'anno scorso abbiamo importato astoni di castagno (Bouche de Betizac) da un vivaio italiano ma le piante non sono state prodotte in Italia, provengono da un vivaio francese. Le piante sono state messe a dimora e finora non mostrano nessuna manifestazione di malattia. Spero di non aver importato l'infestante!
Comunque le informazioni che ho avuto da Voi mi sono molto utili. So che a questo punto dobbiamo evitare di importare tutto quanto di castagno di provenienza italiana. Se la zanzara tigre non é arrivata (ancora) fin da noi, spero di riuscire a rimanere risparmiato anche dal cinipede!
Che ne dite?
 

Agrigiardiniere

Aspirante Giardinauta
E' vero che il cinipide, importato insieme a castagni ritenuti particolarmente produttivi dall'estremo oriente ha attaccato i castagneti dell'intero nostro paese. E' vero che i castagni colpiti si presentano con un aspetto malandato per le numerose gemme che divenute galle (contengono le uova/larve del fetentissimo parassita) portano alla morte della stessa gemma. Non e' vero pero' che porta necessariamente a morte l'albero e che non vi siano strumenti di lotta. L'antagonista che alcune regioni stanno diffondendo, purtroppo costa un patrimonio. Ne vengono lanciati in numero insufficiente alla esigenza nazionale. Va detto inoltre che, per piante giovani, un metodo di lotta consiste nell'asportare manualmente le galle incriminate. Occorre naturalmente bruciare le gemme abitate e raccolte. L'ho fatto personalmente lo scorso anno sui miei due castagni (un precoce migoule ed un marrone di marradi) di sei anni. Al momento sono vivi, vegeti e mi hanno fornito anche una discreta quantita' di castagne(tte). Ho letto da qualche parte che se l'albero e' in salute puo' sopravvivere all'attacco del cinipide ed attendere che le autorita' preposte individuino la soluzione del problema. Coraggio.

P.S. Non sapevo che sia stata vietata la vendita di astoni o di piante di castagno. Mi informero'. Mi sembra molto probabile pero' che le autorita' stiano cercando di evitare la diffusione di individui con gemme gia' colpite dal cinipide. Le gemme vengono attaccate in estate, autunno ma si diversificano dalle sane (diventano gonfie e verdi o rosse) solo nell'aprile dell'anno successivo.
Caro ungherese, temo che se esiste una continuita' geografica tra i nostri ed i vostri castagneti, la fetentissima vespetta vi raggiungera'.
 
Ultima modifica:

Mariano

Aspirante Giardinauta
Neppure io sapevo che ne fosse stata vietata la vendita, ma è proprio così...
Sembra che l'unico l'insetto antagonista...

Un milione di euro per salvare i castagni. E' quanto stanziato dal Mipaaf per fare fronte all'emergenza causata dal Cinipide del castagno, insetto killer proveniente dalla Cina che sta infestando oltre 780mila ettari di bosco di castagneti. La decisione è arrivata dopo la riunione del Tavolo di filiera frutta in guscio – sezione castagne svoltasi nei giorni scorsi al ministero, alla quale hanno partecipato Regioni, Province, Comuni e associazioni di categoria. Nel corso dell'incontro sono state anche definite le linee operative per il Piano di settore castanicolo 2010-2013, con particolare attenzione alla lotta contro il Cinipide del castagno.
I fondi assegnati saranno destinati alla creazione di aree di pre-moltiplicazione del Torymus sinensis (l’antagonista naturale del Drycosmus kuriphilus o Cinipide galligeno del castagno), al potenziamento del centro di moltiplicazione e ricerca dell’Università di Torino, alla valutazione sulle linee guida da attuare e all'informazione.
Fa il punto della situazione Ivo Poli, presidente dell’Associazione Città del castagno.
Quali sono le principali linee concordate?
"Priorità assoluta è la lotta biologica al Cinipide galligeno (Dryocosmus kuriphilus) attraverso il lancio dell’antagonista Torymus, che attualmente viene riprodotto e diffuso dall’Università di Torino. Il piano punta anche alla produzione del Torymus sinensis in diversi campi regionali (allo scopo di ricrearne degli autoctoni), individuare altri antagonisti ma di origine locale (e non giapponese come il Cinipide), studiare forme di resistenza del castagno ai parassiti. Parte delle risorse, seppure piccola, verrà riservata alla divulgazione del piano e alle azioni di valorizzazione della castanicoltura italiana".
Quali saranno le modalità di distribuzione dei finanziamenti?
"Il riparto dei fondi verrà fatto sulla base dei progetti presentati dalle Regioni, tenendo conto della qualità dei progetti stessi, dell’importanza della castanicoltura in quella regione e del coinvolgimento degli operatori del settore".
Qual è la situazione al momento?
"Nel 2011 molte regioni si sono già attivate con il lancio del Torymus sinensis nei castagneti maggiormente infestati da Cinipide. Alcune Regioni come la Toscana, il Piemonte, l’Emilia-Romagna, il Lazio e la Sardegna hanno già realizzato campi di riproduzione controllata del Torymus sinensis per rendersi autonome già dal prossimo anno. Inoltre è iniziato il monitoraggio, da parte dei tecnici, delle galle sintomatiche ed è emersa la presenza di nuovi insetti autoctoni antagonisti del cinipide: questo fa ben sperare.
Altra forma di lotta che si sta sperimentando soprattutto in Toscana (grazie a Meta e all’Università di Firenze) è una potatura verde da effettuarsi dopo lo sfarfallamento degli insetti per stimolare le piante a produrre nuove gemme e nuova vegetazione fogliare. I primi risultati attendibili ci saranno entro due-tre anni, anche se già quelli attuali sono positivi".

www.cittadelcastagno.it
 
Alto