Milano,mangiati in casa, non ristoranti
Scandalo cani macellati per scopi alimentari a Milano, le cui segnalazioni sono in continuo aumento. Lo rileva l'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) che denuncia la macellazione di cani di piccola e media taglia in appartamenti e cortili privati nelle zone di Viale Padova e di alcune traverse, ma anche nella zona di Piazza Baiamonti nelle adiacenze di via Paolo Sarpi considerata la Chinatown milanese.
Le denunce riguardano almeno una quindicina di casi e coinvolgerebbero persone di nazionalità cinese e di altre nazioni orientali dove il mangiare carne di cane rientra nelle normali abitudini alimentari. Secondo le segnalazioni raccolte in questi cinque mesi dall'Aidaa, i cani uccisi e macellati non sarebbero destinati all'uso alimentare nei ristoranti, ma i cani macellati sarebbero a uso alimentare per le singole famiglie. In alcuni casi, sono arrivate prima dell'acquisto dei cuccioli di cani di grandi dimensioni.
I cani sarebbero tenuti per alcuni giorni prima della macellazione in alcune gabbie poste nelle cantine di questi cortili di Milano e prima di essere uccisi vengono estratti dalle gabbie con attorno al collo una corda stretta per evitare qualsiasi possibile difesa da parte del cane. Al cucciolo verrebbe poi inserito un bastone di ferro in bocca collegato alla corrente che gli viene somministrata fino allo stordimento e successivamente ucciso e macellato e immediatamente cucinato.
"Se questi atti criminali fossero confermati - prosegue l'Aidaa - si tratterebbe di una forte violazione della legge italiana oltre che di veri e propri atti abominevoli, per questo nei prossimi giorni consegneremo un esposto alla Procura di Milano e allo stesso tempo invitiamo però coloro che fossero in possesso di informazioni in merito a questi fatti può contattarci".
Scandalo cani macellati per scopi alimentari a Milano, le cui segnalazioni sono in continuo aumento. Lo rileva l'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) che denuncia la macellazione di cani di piccola e media taglia in appartamenti e cortili privati nelle zone di Viale Padova e di alcune traverse, ma anche nella zona di Piazza Baiamonti nelle adiacenze di via Paolo Sarpi considerata la Chinatown milanese.
Le denunce riguardano almeno una quindicina di casi e coinvolgerebbero persone di nazionalità cinese e di altre nazioni orientali dove il mangiare carne di cane rientra nelle normali abitudini alimentari. Secondo le segnalazioni raccolte in questi cinque mesi dall'Aidaa, i cani uccisi e macellati non sarebbero destinati all'uso alimentare nei ristoranti, ma i cani macellati sarebbero a uso alimentare per le singole famiglie. In alcuni casi, sono arrivate prima dell'acquisto dei cuccioli di cani di grandi dimensioni.
I cani sarebbero tenuti per alcuni giorni prima della macellazione in alcune gabbie poste nelle cantine di questi cortili di Milano e prima di essere uccisi vengono estratti dalle gabbie con attorno al collo una corda stretta per evitare qualsiasi possibile difesa da parte del cane. Al cucciolo verrebbe poi inserito un bastone di ferro in bocca collegato alla corrente che gli viene somministrata fino allo stordimento e successivamente ucciso e macellato e immediatamente cucinato.
"Se questi atti criminali fossero confermati - prosegue l'Aidaa - si tratterebbe di una forte violazione della legge italiana oltre che di veri e propri atti abominevoli, per questo nei prossimi giorni consegneremo un esposto alla Procura di Milano e allo stesso tempo invitiamo però coloro che fossero in possesso di informazioni in merito a questi fatti può contattarci".