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rinvaso e terriccio..

aurex

Esperto di Bonsai
salve a tutti....
premetto che è un anno che mi sto dedicando alla coltivazione dei bonsai fortunatamente con buoni risultati....ci sono però due questioni che vorrei sottoporre agli esperti della coltivazione i...il rinvaso ed il terriccio giusto per i nostri bonsai.
Dopo, ovviamente aver letto centinaia di discussioni, tag, e schede dai vari siti specializzati..nonchè riviste più autorevoli...libri e quant'altro....ho un pò di confusione riguardo a questi due argomenti. in particolare se, ad esempio prendiamo il melograno e andiamo a consultare vari siti ho notato che spesso i dati relativi al periodo di rinvaso ed al composto d terriccio consigliato è abbastanza differente. ad esmpio, sempre per il melograno:
- CRESPI consiglia il rinvaso una settimana dopo la vegetazione della pianta e come terriccio 4/6 di akadama, 1/6 di terriccio, 1/6 di sabbia;
- PAGNE VERDI BONSAI consiglia il rinvaso da novembre a marzo e come terriccio akadama o un composto organico;
- GIARDINAGGIO.IT consiglia il rinvaso a fine inverno ed un composto di torba sabbia ed argilla ( niente akadama);

chiedo scusa per la lungaggine...ma c'è più o meno una regola, un orientamento, in base alle vostre esperienze, per no sbagliarsi mai?

grazie...:Saluto:
 

Greenray

Esperto di Bonsai
..vaso ..riccio

Ciascuno consiglia ciò che crede meglio ed un "meglio" assoluto non c'é, quindi anche noi dobbiamo accontentarci di consigli per un meglio "relativo".
Il rinvaso all'inizio della "spinta vegetativa" ha i suoi pro e contro.
Il rinvaso alla fine della "fase vegetativa" ha i suoi pro e contro.
Allo steso modo hanno pro e contro le diverse composizioni del terriccio.

Invece che affannarsi a scoprire cosa è meglio, rassegnati a scegliere quale soluzione ti convince di più, chiedi qualche opinione sul forum e poi fatti il TUO programma.
Personalmente preferirei lasciare che la pianta vada a riposo e semmai la stuzzicherei a fine inverno, anche per ridurre i mesi di preoccupazione senza segni di vita da parte della pianta.

Poi come vedi l'organico è consigliato per un periodo più anticipato, in modo che la fermentazione proceda sviluppando quel po' di calore che aiuta le radici durante i periodi di gelo e si conclude proprio quando la sua acidità sarebbe stata eccessiva, ma solo dopo aver ceduto al terreno il risultato della sua decomposizione.

Anche per il terriccio ci sono pro e contro sia per il tipo più drenante (di cui sono sostenitore) che per quello che drena un po' meno.
Ovviamente quello che drena di più tratterrà più brevemente le sostanze che nutrono (e l'acqua), e si sarà costretti a concimare (ed innaffiare) adeguatamente, ma più di frequente che con un terriccio che trattiene.
Viceversa quest'ultimo ci darebbe un po' meno da fare, e potremmo concimare un po' meno e con un po' meno frequenza, ma c'è in agguato il rischio del marciume.
Si perché la maggior parte di noi ridurrebbe magari la concimazione e la sua frequenza, ma l'innaffiatura chissà perché no, quindi perdita foglie, foglie marroni, e guai.

Impossibile non sbagliarsi mai, devi accettare il rischio di sbagliare e l'onere di fare delle scelte.
La difficoltà secondo me è di raccogliere gli elementi per le proprie valutazioni e per farlo oltre a "leggere" si deve anche "capire" e non è finita, perché ciò che s'é capito deve anche "quadrare" nell'insieme.

In bocca al lupo quindi.
Spero che la mia risposta non ti sia risultata evasiva, perché il mio punto di vista l'ho espresso, ma ciò di cui non posso ancora vantarmi è l'esperienza perché ne ho ancora troppo poca, ma non così poca da non farmi le opinioni di cui t'ho messo a conoscenza.

Ciao
 
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aurex

Esperto di Bonsai
grazie green...diciamo che pressapoco la penso come te....la verità sta nel mezzo, io penso....il fatto è che mettere solo akadama e sabbia non mi convince molto....di sicuro non ho paura di provare e magari tra qualche annetto divento anche giardinauta..:cool3:...l'esperienza di chi ne sà più di me di sicuro è preziosa ed a questo serve il forum....
copierò la tua risposta e la studierò un pò.....:Saluto:
 

Greenray

Esperto di Bonsai
tune locked

Non ne val la pena, vedo che siamo abbastanza in sintonia.
Quello che volevo dire era di non contare su di un parere così autorevole da doverlo considerare "superiore".
Conto anche io moltissimo su chi in questo forum ha esperienza e fornisce motivazione dei consigli che da.
Come anche tu ti sarai accorto, non si può consigliare la serra fredda a tutti, perché a Bolzano ha un senso, ma a Caltanissetta ci piglierebbero per matti.
Poi certi consigli dipendono anche dalla assiduità con cui l'utente del forum cura le sue piante e si informa dei problemi e sulle soluzioni.
Ad una persona solerte, si può far correre un rischio moderato, ad uno sbruffoncello (non ne ho ancora incontrati) è meglio di no perché a pagarne le spese sarebbe una qualche sua piantina.

Io su questo forum sono diventato giardinauta mediante "bla, bla, bla", tantissimo "bla, bla, bla" e di esperienza ne sto facendo pochina come bonsaista, un po' di più nel Bosco.
http://forum.giardinaggio.it/incontri-ed-eventi-libri-mercatino/99329-italia-nostra-milano.html

Ciao
 
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aurex

Esperto di Bonsai
ok...certo il concetto è chiaro....ma ho sete di sapienza in questa materia....per cui i pareri degli esperti per me sono fondamentali perchè ti aiutano comunque a migliorare...per cui spero che su questi miei quesiti siano ancora molti a rispondere.....ciao Green
 

gil hardy

Aspirante Giardinauta
il terriccio ha una sola funzione,sia per quanto riguarda i bonsai che le piante in natura ed è quella di farle stare in piedi, detta così sembra un po' strana la cosa, ma in realtà che fa vivere la pianta sono l'acqua e i micro e macro elementi contenuti nel terreno. perciò se usiamo akadama (che è un argilla inerte) avremo il vantaggio di evitare pericolosi ristagni di umidità e avremo un substrato dove passa molto ossigeno ma dovremo fornire (con le concimazioni) tutto quello che serve alla pianta se invece useremo un mix di vari elementi (una ventina di anni fa si usava mettere nei vasi bonsai, a seconda dellì essenza: aghi di pino, carbone di legna, gusci d'uovo, gusci di noci, fondi di caffe, limatura di ferro e chi più ne ha più ne metta. dicevo se usiamo vari elementi forniremo alla nostra pianta quello che le serve ma con il rischio di ristagni e asfissia dell'apparat radicale,
io in genere mi regolo con un 50% di akadama e 50 di terriccio universale per le caducifoglie e 80% akadama e 20% TU per le conifere. nelle piante in formazione (per via del costo) al posto dell'akadama utilizzo il ( o la ) pomice. per le acidofile 50% kamuma e 50 terriccio acido per azalee
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
sui terricci ci sono idee diverse, ma grosso modo distinzioni sono queste:
l'essenza
il clima
la frequenza delle irrigazioni

innanzi tutto saprai che un terreno troppo pesante e con troppa materia organica, crea ristagni, con relativi marciumi, e inibisce lo sviluppo dei peli radicali.
il clima incide molto, ad esempio in climi torridi megli aumentare un poco la materia organica, per sopperire alla più veloce evaporazione, cosa più lenta in montagna o in posizioni ombraggiate.
la frequenza delle irrigazioni incide pure questo, nel senso che se non si ha la possibilità di innaffiare anche 2 volte al giorno nel momento di più spinta vegetativa, e no nsi installa impianto goccia a goccia, megli variare un pò la miscela del terreno

poi l'essenza: fattore primario;
ci sono piante che vivono in pomice al 100% ( ulivi, rosmarini ...) altre invece no, meglio aggiungere un pò di organico.

posso indicarti come opero io sulla miscela base: pomice 60%, 25% lapillo e il rimanente torba di ottima qualità
a volte uso akadama al posto della pomice.
una cosa è certa: quella parola sabbia, mi fa rabbrividire!!
1° perchè se si parla di normale sabbia, è troppo fine ( io scarto mediante setacciatura la parte fine della pomice e lapillo),
2° se invece è grossolana, essendo essendo assolutamente e totalmente inerte, non serve a nulla, se non afare lo strato di drenaggio.
 

aurex

Esperto di Bonsai
ok...grazie ..questa discussione è servita molto a rimettere insieme un pò le idee.....:Saluto:
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Quindi Franco, se mettessimo una pianta malata in un vaso con perlite 100% sarebbe un po' come portarla al ...."Pronto Soccorso" e tenerla in osservazione in una camera non sterile, ma con impurità controllate all'incirca?
Perché la sabbia è meno adatta?

Mi stai rispondendo a un po' di domande sulla sabbia che non ho mai avuto modo di porre.
Ma ne nasce un'altra dopo aver letto quanto hai scritto.
Io parto dal presupposto (convinzione forse errata) che siano inerti sia la sabbia che l'akadama che la perlite, la pomice, il kanuma ecc.
Capisco che abbiano una composizione atomica differente e quindi contengono elementi diversi e diverse percentuali, ma alla fine che servano al drenaggio ed a conservare temporaneamente il nutrimento a favore delle radici.
Ma tutto questo c'è qualcosa che non quadra con quanto hai scritto: dov'è che mi confondo?
Fino a setacciare via la parte fine ed a lavare via la polvere in quella che si ricava dalla setacciatura, sono da poco arrivato leggendo le esperienze comprese le tue, ma perché la sabbia è meno adatta della sabbia di giusto calibro?
Potresti spendere qualche parola su queste differenze pratiche?
Ciao e grazie.
 
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francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
la perlite è da un pò che viene sperimentata come terriccio ideale per far attecchire agli espianti ( un amico mette gli ulivi espiantati in perlite pura) e io stesso ho una santolina ( quasi morta per asfissia radicale ) e un helicrisum italicum ( questo invece in perlite al 80% e 20 pomice) e deve dire che si stanno ripendendo alla grande.
ovvio che non può essere un terreno da usare in caso di piante mature.
ovvio che non è una manna, ma, come ben saprai, la pianta vive sfruttando i peli radicali, in quanto essi surgono le sostanze nutritive e acqua.
in caso di espianti ( una riduzione consistente degli stessi) e una morte di gran parte dei peli radicali dovuta ad asfissia o marciume, per ripristinarli si deve dar loro modo si nascere ed allungarsi senza problemi di resistenza (cosa invece che esiste in terreni torbosi o argillosi) da parte del terriccio.
è in pratica lo stesso discorso di quando consiglio l'utilizzo di terricci drenanti.

guarda un pò cosa ho dovuto escogitare per svasare un carpino, da tanti capillari aveva!!

http://www.bonsai-italia.org/forum/viewtopic.php?f=7&t=12253
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
parlando dei terricci che hai indicato, la pomice il lapill oe l'akadama, sembrano inerti, ma in realtà assorbono, al momento dell'irrigazione, acqua ed eventuali concimi che si somministrano, per poi rilasciarli pian piano.
la ghiaia come il pietrisco di granito, non assorbono acqua, o almeno lo fanno in piccolissime quantità e quindi li definisco inerti per questo motivo.

il discorsco sabbia, è che è troppo fine, inibendo lo sviluppo dei peli radicali, essendo troppo compatta.
stesso discorso per la parte fine, che, abbinata alla materia grossolana dei terricci da me elencati, vanno ad occupare lo spazio tra granello e granello compattando il tutto e intralciando lo sviluppo dei peli radicali, ed evitare l'ossigenazione delle radici ( da qui il termine asfissia radicale)
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Grazie Franco, forse ho capito.
La sabbia è drenante ma drena rilasciando acqua e nutrimento immediatamente.
I materiali vulcanici invece assorbono prima e rilasciano molto più lentamente sia l'acqua che l'eventuale nutrimento.

Allora per finire, ma non per provocare: l'argilla espansa apparentemente somiglia ai materiali vulcanici pur essendo molto diversa ed avendo come base proprio l'argilla, regina impermeabile.
A vederla mi inganna e non l'uso più perché leggo che ha più lati negativi che positivi, ma dal punto di vista esclusivo del drenaggio e ritenzione dei liquidi perché non può essere paragonata ai materiali vulcanici?
Capisco che è quasi filosofia, ma se non chiedo troppo (il titolo della discussione è "Rinvaso/Terriccio") dài, dammi un'altra risposta.
Ciao
 

GORLA

Florello Senior
prima bel rinvaso ....un po ti invidio. non so come avete il coraggio di tagliare cosi,ma e la sicurezza che apprendete ,poi sul fatto della sabbia di fiume grossolana ,no fine,dei libri noti,indicano che serve per fare biforcare le radici,spiego spero,la radice arriva vicino al sasso trova ostacolo e si divide ,in due formando piu radici,e cosi che spiegano l utilizzo della sabbia grossolana,e devo annettere che piu leggo e mi informo e piu faccio confusione,per mia esperienza .non mia ma consigliata da andrea e conte,ho salvato piante con marciume radicale che e il mio problema principale ,con akadama 100%e non solo bonsai.ora il ginko e fuori coperto e in akadama pura,vedremo in primavera,l anno scorso era nel vaso di crespi pre bonsai un disastro,lo so che non ce terreno miracoloso,ma prima di fare la tua esperienza ne uccidi di piante,anche se in un altro sito .....dicendo questo mi hanno scritto vai a scuola....iscriviti a una scuola bonsai ......se no e ovvio che le fai morire.ciao anna
 

il conte verde

Maestro Giardinauta
La terra per bonsai, secondo me, è il problema più difficile da affrontare. I parametri in gioco sono troppo numerosi, e le formule troppe e in continua evoluzione. Uno dei parametri più importanti che viene a volte trascurato è, sempre secondo me, l’utilizzatore. Terre che io considero estreme, come la pomice e l’akadama pure, possono certamente essere utilizzate con profitto a patto di saper gestire, con padronanza e rigorosamente, i concimi e le annaffiature. Questo è possibile ai grandi esperti e a chi frequenta con assiduità seri corsi bonsai. Altro discorso sono i dilettanti autodidatti come me e i tanti che hanno un solo bonsai, magari acquistato per beneficenza.
Considero importante anche capire cosa si vuole ottenere dalle proprie piante e in che tempi si vuole ottenerlo. Leggo anche altri forum di bonsai, molto più specializzati di questo, ma non vi partecipo primo perché non saprei cosa dire e poi perché non condivido alcuni metodi che considero veramente troppo estremi. Dalle mie piante voglio che vivano, malgrado i miei errori e le mie dimenticanze, che crescano quanto vogliono senza, come si usa dire, “pomparle”, anche se per onestà devo ripetere che continuo a chiamarle piantine perché nessuna può essere definita bonsai. A me sta bene così, poi naturalmente ognuno si regola come crede.
 

Greenray

Esperto di Bonsai
prima bel rinvaso ....un po ti invidio. non so come avete il coraggio di tagliare cosi,ma e la sicurezza che apprendete ,poi sul fatto della sabbia di fiume grossolana ,no fine,dei libri noti,indicano che serve per fare biforcare le radici,spiego spero,la radice arriva vicino al sasso trova ostacolo e si divide ,in due formando piu radici,e cosi che spiegano l utilizzo della sabbia grossolana,e devo annettere che piu leggo e mi informo e piu faccio confusione,per mia esperienza .non mia ma consigliata da andrea e conte,ho salvato piante con marciume radicale che e il mio problema principale ,con akadama 100%e non solo bonsai.ora il ginko e fuori coperto e in akadama pura,vedremo in primavera,l anno scorso era nel vaso di crespi pre bonsai un disastro,lo so che non ce terreno miracoloso,ma prima di fare la tua esperienza ne uccidi di piante,anche se in un altro sito .....dicendo questo mi hanno scritto vai a scuola....iscriviti a una scuola bonsai ......se no e ovvio che le fai morire.ciao anna

Si Gorla,

le mie letture sono d'accordo con le tue per quanto riguarda questa proprietà che ha la sabbia di favorire il biforcamento delle radici, certamente maggiore che negli gli altri materiali inerti che sono troppo teneri.

La terra per bonsai, secondo me, è il problema più difficile da affrontare. I parametri in gioco sono troppo numerosi, e le formule troppe e in continua evoluzione. Uno dei parametri più importanti che viene a volte trascurato è, sempre secondo me, l’utilizzatore. Terre che io considero estreme, come la pomice e l’akadama pure, possono certamente essere utilizzate con profitto a patto di saper gestire, con padronanza e rigorosamente, i concimi e le annaffiature. Questo è possibile ai grandi esperti e a chi frequenta con assiduità seri corsi bonsai. Altro discorso sono i dilettanti autodidatti come me e i tanti che hanno un solo bonsai, magari acquistato per beneficenza.
Considero importante anche capire cosa si vuole ottenere dalle proprie piante e in che tempi si vuole ottenerlo. Leggo anche altri forum di bonsai, molto più specializzati di questo, ma non vi partecipo primo perché non saprei cosa dire e poi perché non condivido alcuni metodi che considero veramente troppo estremi. Dalle mie piante voglio che vivano, malgrado i miei errori e le mie dimenticanze, che crescano quanto vogliono senza, come si usa dire, “pomparle”, anche se per onestà devo ripetere che continuo a chiamarle piantine perché nessuna può essere definita bonsai. A me sta bene così, poi naturalmente ognuno si regola come crede.

Sono d'accordo anche con te Conte, inutile consigliare gomme "racing" se poi devi solo accompagnare il bambino all'asilo!
Il consiglio rimane buono, ma probabilmente gli obbiettivi non sono gli stessi per tutti.
In pratica possiamo dire che più il terreno è inerte (e più il vaso è piccolo), e più frequenti o addirittura costanti devono essere gli interventi dell'uomo sulle sue piante.

Ciao
 

aurex

Esperto di Bonsai
concordo con quanto detto dal Conte e da Green....l'utilizzo di questi terricci è un pò complicato se non hai delle conoscenze approfondite ed una grande esperianza....noto comunque che la tendenza dei bonsaisti esperti è quella di utilizzare una piccolissima percentuale di terriccio universale o non utilizzarla per nulla...per favorire, come si è capito, il drenaggio...questo quindi implica maggiore attenzione da parte nostra nella somministrazione di acqua e concimi.
Ma dalle mie parti, al sud, l'estate è calda davvero, per cui arrivo alla conclusione che credo che ai miei bonsai userò una mistura di akadama, lapillo o pomice e una buona percentuale d terriccio di ottima qualità....contando poi sulle mie buone qualità di giardiniere generico...alle prime armi con i bonsai....Vediamo come andrà a finire!!!:confuso:
 
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