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Acclimatizzazione graduale rose radice nuda

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riverviolet

Guest
Capita, spesso, di comprare una rosa a radice nuda per la sua alta percentuale di attecchimento.
Vero, ma negli ultimi anni, il clima è talmente ballerino e temperature così incostanti da rischiare che la rosa entri ed esca continuamente dalla fase di dormienza/vegetazione e venga distrutta dall'ultima gelata che segue ad un periodo caldo e magari anche umiderrimo.

E' spesso vero che messe a dimora in quel di Febbraio è più difficile incontrare ostacoli.
Quindi pensavo e se, le rose a radice nuda fossero prima invasate, tenendo i vasi quanto più possibile riparati e isolati, rialzando da terra, facendo in modo che non s'inzuppino nel periodo più freddo, coprendo magari con tnt e poi, mettere a dimora il tutto a Febbraio?
Sapete cosa?
Sono in ansia, Novembre è vicino, stanno arrivando, non voglio rischiarne nemmeno una o mi taglio le ultime vene (verdi) che mi sono rimaste.:lol:

Avete voglia di discuisire e speculare su cosa sia meglio?
 
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SEBBY

Guest
Certo che abbiamo voglia!!!

Lo scorso anno ho messo a dimora a radice nuda delle rose a dicembre e delle rose a febbraio....Obbiettivamente sono più "energiche" quelle di febbraio, ma siccome sono di due vivai diversi....non so se si può attribuire al periodo o al vigore diverso delle piante: le seconde (quelle di febbraio) erano, già a vederle, più grandi e robuste...
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
L'anno scorso è stato proprio un disastro! :storto: Ho piantato (in vaso) un paio di rose a novembre e, con il caldo autunnale che c'è stato, quelle hanno cominciato subito a vegetare! :squint: Ovviamente quando è arrivato il freddo (e ce n'è stato parecchio! :mad: ) hanno subito una mazzata micidiale e per riprendersi c'è voluta metà estate! :rolleyes: Una pensavo anche che non ce la facesse proprio...
Altre piantate in febbraio, invece, non hanno avuto problemi anche con qualche gelata che c'è stata dopo.
Se mi ricapiterà di piantere altre rose lo farò sicuramente a fine inverno!
 
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riverviolet

Guest
Esatto, è quel che temo.
In teoria, in spazio ristretto, le piante svilluppano un maggior apparato radicale a scapito del fogliame.
Quando arrivano le rose a r.n. si può controllare sia i rami, sia l'apparato, ma comunque, potendo proteggere il pane di terra da continue piogge fredde, forse in vaso avrebbero il tempo di non subire eccessivi danni.
E' un passaggio in più, anche una spesa maggiore economicamente, anche se poi, verrebbero messe a terra, con tutta la zolla o quasi.
Fatale spesso è il terriccio sempre troppo bagnato, in piena terra, non tanto il freddo in sè.
Con terra fradicia intorno alle radici, il crittogame e i virus, sopra una certa temperatura sono attivi, mentre la rosa non è in grado di difendersi.

Con opportuna protezione dal cielo, in vaso si può bagnare quando il terriccio è evidentemente molto asciutto, coprire con tnt per mantenere un minimo di umidità. Alla fine trattare questi rosai come fossero talee.

Se vi sembrano bestialità non abbiate timore a comunicarmelo. :ros:
 
Ultima modifica di un moderatore:
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SEBBY

Guest
Alcuni vivai dicono che si possono mettere le rose a r.n. in "tagliola" anche per diverse settimane...
Creando appunto una montagnola di terra sabbiosa e ponendo le rose, inclinate, quasi interamente sotto la terra,
si potrebbe avere la giusta idratazione per le radici senza stimolare la crescita della pianta .....potrebbe essere un buon compromesso tra il sistemarle in vaso con tutti i crismi e rischiare un impianto prematuro.

Che ne pensate?
 
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riverviolet

Guest
Sì, ma la tagliola normalmente non è coperta in modo che non si infradici? :confuso:
Perchè se anche i rami vengonointerrati non v'è aumentato rischio di virosi, marciumi e soprattutto cancri rameali?

Che poi, forse in zne ove fà freddo e secco, potrebbe funzionare davvero.
Ilproblema di pone in zone simili alla mia, ove le temperature sono alquanto alte anchein inverno, dove nevica dopo 13 anni, ma la neve non regge che due giorni, per improvviso e ovvio rialzamento della temperatura, perchè vicino al mare non può ghiacciare, a meno chè sotto non ci sia cemento o asfalto e dove, l'umidità è una costante anche in inverno, motivo per il quale, molte culture ocme le orchideee da serra fredda o vengono dotate di riparo contro piogge e umidità o tocca portarle in casa con somma perdita veloce dei fiori :storto:
 
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SEBBY

Guest
Sì credo che mettere in tagliola piante con un clima umido peggiori la situazione...io sto vicina alle montagne, il mio clima è freddo (anche -10°), ma secco in inverno e il terreno fin troppo drenante (praticamente sasso).

Credo che qui da me la tagliola potrebbe essere un buon compromesso, evitando alle piante di vegetare se si dovessero avere rialzi termici notevoli come lo scorso anno. Il problema si pone se le piante dovessero arrivare con molto anticipo, cioè l'inizio di novembre, due o tre mesi in tagliola mi sembrano troppi.....

In un clima temperato e umido come il tuo, penso che l'idea del vaso "transitorio" sia buona, magari eviterei il TNT, rischia di creare un clima "finto" di cui le rose non si giovano, anzi.....
poi a primavera impiantarle con il nuovo vaso di terra.....oppure farle crescere in vaso per un anno come fanno nei vivai e impiantarle definitivamente l'anno successivo.

Certo che si fa presto a dire: che bello, arrivano le rose!!!!
 
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