new dawn
Guru Giardinauta
no, new, cara, non arrabbiarti. non tutti hanno famiglie da riunire, figli e nipoti che vedono poco e che si scapicollano per riunirsirotrovarsi, rivedersi, stare insieme. c'è chi si vede semplicemente con le stesse persone con cui si vede tutto l'anno, e non capisce perchè a natale debba essere tutto più pomposo, per forza. nè ci si può non accorgere di chi non c'è più, magari è da troppo poco tempo per 'prenderla bene', non credi?, magari è l'unica persona con cui avresti voluto passarlo il natale. la vita è piena di lutti e promesse mancate o deluse, come di momenti positivi, di attimi di gioia. non per questo gli ultimi due debbono per forza coincidere col natale... ne converrai. mi sembra già una festa sufficientemente 'forzata', caricarla inoltre di aspettative obbligate o di taumaturgiche proprietà 'cancellalutto' e 'cancelladolore' credo sia fantasioso. chi ha fede, o chi la vede come 'tradizione', 'ritrovarsi', ben lieta possa continuare a farlo, ma pietà, non mi si costringa a vederla per forza allo stesso modo!
Scusami Micia, mai avrei voluto insegnare qualcosa a qualcuno o costringere al mio punto di vista. Ho sbagliato a raccontare i nostri natali come se fossero dei momenti speciali.
Volevo solo dire che non è un momento speciale nemmeno per essere tristi.
Se non è giusto che tutti facciano i salti di gioia vestiti da babbo natale, non è neppure logico che proprio in quel giorno si provi maggiore tristezza.
Le aspettative non devono essere sproporzionate, questo volevo dire.
Quanto alla mia famiglia, poi, il caso che ho citato è solo per quest'anno. Mio fratello per vent'anni è venuto da Roma per stare con noi, ma poi le sue cose sono cambiate e ora non viene più.
Abbiamo attraversato lutti, separazioni e abbandoni e grandi difficoltà pratiche cercando sempre un punto di ancoraggio verso le cose positive.
A volte natale è una specie di momento convenzionale, per nulla "pomposo", poi coincide con un periodo di ferie ed è più comodo usare quel giorno per radunarsi. Se poi si approfitta per adornarlo con piccole cose di festa o mettersi un golfino carino, perché no?
Io sono atea e laica, non cerco né i simboli né i valori tradizionali. Tutt'al più ci gioco. Per me la vita è movimento, la sua direzione è verso la fine, la morte uno spunto per conoscersi meglio e a volte amare meglio. Soprattutto la nostalgia e la tristezza fanno parte di tutto questo, si impastano con la speranza e la tenerezza.
Quando parlo dei morti mi piace scherzare con i ricordi, come se fossero vivi.
Tranne che per mio padre, quella è una enorme cicatrice: ma avevo solo tredici anni quando è morto. In quegli anni nei giorni di festa mi vestivo con i vestiti più vecchi meglio se sporchi e mi rincantucciavo in un angolo contro tutti gli altri che mi volevano "consolare". Ma appunto, avevo solo tredici anni.