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Utilità - Riscaldamento domestico

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Giardinauta
Riporto il decalogo pubblicato da ENEA per il buon uso del riscaldamento domestico... magari è utile :cool2:

Cioaiiuaiuiuoauioa

Il Decalogo ENEA del “Buon” riscaldamento domestico

È questo il periodo dell’anno in cui occorre fare i conti con il proprio impianto di riscaldamento. È bene quindi mettere in pratica poche ma precise regole, semplici ma assai utili per tutti i tipi di impianto, dalle caldaie centralizzate, alle caldaiette autonome. L’obiettivo? Sicurezza in casa e risparmio in bolletta, un tema questo assai caro ai cittadini soprattutto di questi tempi.

1 Fare eseguire il controllo e la manutenzione dell’impianto da parte di un bravo tecnico di una ditta di manutenzione o del Centro Assistenza Tecnica (CAT).

2 Utilizzare i moderni dispositivi elettronici per regolare orari di accensione e temperature nei locali riscaldati (per esempio i cronotermostati a programmazione settimanale).

3 Non chiudere mai i radiatori in mobiletti e mai utilizzare copritermosifoni: l’aria deve poter circolare liberamente intorno ai nostri termosifoni. Sì all’installazione di pannelli riflettenti dietro ai radiatori.

4 Installare sistemi di regolazione della temperatura dell’ambiente in ogni locale riscaldato (tipicamente le valvole termostatiche o elettrotermiche).

5 Utilizzare sistemi che non consentano la formazione di calcare nelle tubazioni e nelle apparecchiature.

6 Isolare bene le tubazioni nelle quali scorre l’acqua calda.

7 Quando si installa una nuova caldaia o un nuovo impianto di riscaldamento autonomo rivolgersi ad un bravo progettista: il consumo finale dell’impianto dipende da una scelta equilibrata e corretta di tutti i componenti e di tutte le apparecchiature (caldaia, tipo di corpi scaldanti, temperatura di distribuzione dell’acqua, isolamento delle tubazioni, scelta dei sistemi di regolazione e controllo, posizionamento dei corpi scaldanti, tipo di pompe di circolazione, suddivisione in zone con programmazione indipendente, isolamento dell’edificio). Qui piccolo è bello: una caldaia grande (con elevata potenza), se non necessaria, fa consumare molto più combustibile.

8 Eliminare, con dispositivi automatici, l’aria dalle tubazioni e dai corpi scaldanti.

9 Distribuire l’acqua calda sanitaria ad una temperatura non maggiore di circa 45 °C.

10 Imparare a misurare l’energia che si consuma: per esempio, leggere periodicamente il contatore del gas e capire quanto si consuma in estate e quanto in inverno; i dati sul consumo del gas combustibile andrebbero anche annotati, ogni anno, sul libretto di impianto.
 

nicola71

Guru Giardinauta
..e sopratutto eliminare gli spiferi e montare buone finestre a tre vetri...Be,la pulizia e controllo caldaia sono obbligatori.Per quanto riguarda i dispositivi elettronici che regolano lo spegnimento la temperatura e programmazioni varie,io li ho fatti montare nell'impianto,ma a dir la verità non li trovo molto utili,nel senso che non portano ad un vero risparmio,perche secondo il mio parere,è in'utile spegnere l'impianto nei momenti in cui non si è in casa,perche poi la temperatura sende di parecchio e per riportarla ai gradi prestabiliti si consuma quello che abbiamo risparmiato quando l'impianto era spento.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Sono tutti buoni accorgimenti, ad eccezione del n.9 che non è possibile su impianti tradizionali, a meno che i radiatori non vengano calcolati a 45° di temperatura, perchè in caso contrario sarebbero insufficienti e occorrerebbe raddoppiarli.
La cosa più importante in assoluto (e che fa davvero risparmiare), è quella di coibentare pareti, tetto, sottotetto e installare infissi termopan, tutte cose che non sempre si fanno, nemmeno per le nuove costruzioni (pur essendo da tempo obbligatorio......).
Poi tutto il resto è corretto.
Nicola, la regolazione di cui si parla (a zone e con testine termostatiche) non significa spegnere la caldaia quando non si è in casa, ma tenere sotto controllo la temperatura, in modo che ad es. di notte sia a 18°C anzichè a 20°C. Lo spegnimento della caldaia (così come la sua accensione) è sempre intermittente e regolata in funzione della temperatura.
Un semplice termostato ambiente non è sufficiente, perchè regolato manualmente, serve un cronotermostato programmabile e delle valvole di zona, per regolare zone diverse a orari diversi secondo l'utilizzo.
Il massimo comunque è un impianto a pannelli radianti (a pavimento o a parete) con caldaia a condensazione e regolazione stanza per stanza.
 

nicola71

Guru Giardinauta
si Boba,ho capito cos'è un cronotermostato,nel mio impianto ne ho uno in sala e cucina,uno in bagno e uno zona notte. Io ho fatto questa prova,due anni ho tenuto il cronotermostato regolato come dici tu,di notte temperatura piu bassa,mattino quando mi alzavo temperatura sui 20 gradi,di giorno quando nessuno era in casa temperatura sui 17.Lo stesso per le camere. Festivi temperatura tra i 21. Poi per due anni ho usato il crono termostato in modalità manuale,puntato sempre giorno e notte sui 20.8. Nessuna differenza di consumo,anzi una temperatura piu costante e confortevole a qualsiasi orario.Insomma se di notte mi viene fame e voglia di sgranocchiarmi delle patatine e una bella birra....(come ai vecchi tempi):D non mi ghiaccio
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Hai ragione. In effetti 17 gradi è un po' poco, e come dici tu richiede una maggior potenza per riportare la temperatura a 20. L'ideale è non scendere mai sotto i 18-19°C.
E comunque questo risparmio non è che sia tutto questo granchè, ed è a malapena avvertibile. E' molto più utile dimensionare le masse radianti in base alle vere necessiatà, e mettere testine termostatiche, in modo da non scaldare eccessivamente stanze che non ne hanno bisogno, ma che per forza di cose continuano a essere alimentate finchè il termostato (che magari è da un'altra parte) non raggiunge la temperatura.
P.S. In effetti anch'io avendo la possibilità di impostare le temperature nei singoli ambienti, una volta decise non tocco più i termostati, che sia giorno o notte sono sempre fissi alla stessa temperatura.
 

nicola71

Guru Giardinauta
mi chiedo invece se c'è un risparmio nella regolazione della caldaia,cioè c'è la possibilità di regolare attraverso due manopoline la temperatura dell'acqua dei termo e dei rubinetti.Regolando la manopolina dei termo esempio sul 5 la caldaia raggiuge temperature piu alte e quindi i termo scottano di più,mentre sul due stanno piu tempo accesi,scottano di meno,e la caldaia consuma di più o di meno??Per scaldare un litro di acqua si consuma di piu tenendo il fornello al massimo o al minimo...forse è uguale,cosa dite?:confuso:
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Sì, il ragionamento è lo stesso, conviene tenere la temperatura dell'acqua più bassa se questa è sufficiente a scaldare, alzandola solo in caso di necessità. Non a caso alcune caldaie hanno come accessorio la sonda esterna, che regola automaticamente la temperatura dell'acqua a secnoda della temperatura esterna (più alta quando fuori fa più freddo e viceversa). Però questo ragionamento non vale sempre, vale solo per le caldaie modulanti, che possono variare la potenza in funzione del carico richiesto dall'impianto, mentre le cadaie più vecchie hanno un bruciatorie di tipo on off, oppure bistadio (potenza max-potenza min), in tal caso quindi non è sempre detto che si abbia un risparmio perchè il rendimento decresce alle potenze inferiori.
Comunque anche usando questo sistema, il risparmio maggiore lo si ha nelle stagioni intermedie, mentre nei periodi di freddo (dove abbiamo anche la maggior parte dei consumi) siamo costretti a tenere alta la temperatura. Ma è sempre meglio che niente.
 
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