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IL MESSAGGERO (UMBRIA)
Mercoledì 27 Dicembre 2006
di RENZO BERTI
E’ morto per amore.
Per l’amore che nutriva verso gli animali e, in particolare, verso i cani. Quell’amore che, quando era già buio e la gente correva più velocemente per arrivare a casa, lo ha spinto a fermarsi sul ciglio della vecchia via Flaminia, scendere dalla sua auto e aiutare un cane che era stato travolto da un’auto. Ma nella serata più bella dell’anno, quando le famiglie si riuniscono per la cena di Natale, anche lui è stato travolto. Travolto e ucciso insieme a quel cane che aveva già preso tra le braccia e stava per portarlo da qualcuno che poteva aiutarlo a non morire. Una tragedia assurda. una incredibile tragedia che nella serata della vigilia di Natale ha lasciato senza parole una città intera. Incredula. Attonita al racconto che ascoltava da chi aveva saputo. Da chi aveva visto. La notizia di quella morte assurda era piombata all’improvviso tra la gente che entrava e usciva dai negozi per gli ulti regali, che si scambiava gli auguri. Un clima di allegria gelato dal racconto di quel terribile fatto: Andrea Arcangeli Conti, un giovane spoletino di 27 anni, ha perso la vita dopo essere stato investito davanti al motel Arca, sulla vecchia via Flaminia; travolto mentre tentava di soccorrere un cane, un giovane boxer sfuggito a due coniugi che stavano facendo rifornimento nell’adiacente stazione di servizio.
L’incidente si è verificato poco dopo le 19,30: Andrea stava rientrando a Spoleto quando, poco prima del motel, ha scorto la sagoma di quel cane che giaceva a terra. Il giovane ha accostato la sua auto ai bordi dell’aiuola che divide l’area di servizio dalla Flaminia ed ha azionato le quattro frecce. Poi, si è diretto verso il povero animale chinandosi a terra: in quel momento è sopraggiunta in direzione di Spoleto una Renault Laguna condotta da un settantenne romano. Andrea Arcangeli Conti è stato centrato in pieno dalla station wagon ed è morto sul colpo. Il conducente, ancora sotto choc, ha dichiarato alla polizia stradale di aver scorto la figura del ragazzo chinato a terra solo al momento dell’impatto. Inutile l’arrivo dell’ambulanza del 118: il medico a bordo non ha potuto far altro che costatarne il decesso. Poi il rituale solito: l’arrivo del magistrato, la raccolta delle testimonianze, la ricerca dei proprietari del cane fatta attraverso la pistrina identificatrice appesa al collare. Insomma, tutto quanto stabilisce la legge, compresa la ricomposizione della salma e la consegna ai familiari.
Tra i primi ad essere informnati della tragica morte di Andrea, il padre Sandro che gestisce insieme ad altri soci una notissima attività di parrucchiere per uomo in viale Trento e Trieste. Un colpo duro, durissimo. Un dolore atroce per questa famiglia e per tutti i loro parenti, i loro amici, gli amici di Andrea.
Andrea aveva una grande passione per i cani ed ha seguito l’istinto vedendo quel cane a terra. Era un giovane che guardava alla vita con l’entusiasmo dei suoi vent’anni: da poco aveva avviato una attività commerciale e progettava un futuro con la sua ragazza. Ma, alla vigilia di un brutto Natale, la fine dei suoi sogni. Oggi pomeriggio, alle 15, l’ultimo saluto nella chiesa del Sacro Cuore.
http://geo.yahoo.com/serv?s=9749048...msgId=7077/stime=1167255934/nc1=1/nc2=2/nc3=3
Mercoledì 27 Dicembre 2006
di RENZO BERTI
E’ morto per amore.
Per l’amore che nutriva verso gli animali e, in particolare, verso i cani. Quell’amore che, quando era già buio e la gente correva più velocemente per arrivare a casa, lo ha spinto a fermarsi sul ciglio della vecchia via Flaminia, scendere dalla sua auto e aiutare un cane che era stato travolto da un’auto. Ma nella serata più bella dell’anno, quando le famiglie si riuniscono per la cena di Natale, anche lui è stato travolto. Travolto e ucciso insieme a quel cane che aveva già preso tra le braccia e stava per portarlo da qualcuno che poteva aiutarlo a non morire. Una tragedia assurda. una incredibile tragedia che nella serata della vigilia di Natale ha lasciato senza parole una città intera. Incredula. Attonita al racconto che ascoltava da chi aveva saputo. Da chi aveva visto. La notizia di quella morte assurda era piombata all’improvviso tra la gente che entrava e usciva dai negozi per gli ulti regali, che si scambiava gli auguri. Un clima di allegria gelato dal racconto di quel terribile fatto: Andrea Arcangeli Conti, un giovane spoletino di 27 anni, ha perso la vita dopo essere stato investito davanti al motel Arca, sulla vecchia via Flaminia; travolto mentre tentava di soccorrere un cane, un giovane boxer sfuggito a due coniugi che stavano facendo rifornimento nell’adiacente stazione di servizio.
L’incidente si è verificato poco dopo le 19,30: Andrea stava rientrando a Spoleto quando, poco prima del motel, ha scorto la sagoma di quel cane che giaceva a terra. Il giovane ha accostato la sua auto ai bordi dell’aiuola che divide l’area di servizio dalla Flaminia ed ha azionato le quattro frecce. Poi, si è diretto verso il povero animale chinandosi a terra: in quel momento è sopraggiunta in direzione di Spoleto una Renault Laguna condotta da un settantenne romano. Andrea Arcangeli Conti è stato centrato in pieno dalla station wagon ed è morto sul colpo. Il conducente, ancora sotto choc, ha dichiarato alla polizia stradale di aver scorto la figura del ragazzo chinato a terra solo al momento dell’impatto. Inutile l’arrivo dell’ambulanza del 118: il medico a bordo non ha potuto far altro che costatarne il decesso. Poi il rituale solito: l’arrivo del magistrato, la raccolta delle testimonianze, la ricerca dei proprietari del cane fatta attraverso la pistrina identificatrice appesa al collare. Insomma, tutto quanto stabilisce la legge, compresa la ricomposizione della salma e la consegna ai familiari.
Tra i primi ad essere informnati della tragica morte di Andrea, il padre Sandro che gestisce insieme ad altri soci una notissima attività di parrucchiere per uomo in viale Trento e Trieste. Un colpo duro, durissimo. Un dolore atroce per questa famiglia e per tutti i loro parenti, i loro amici, gli amici di Andrea.
Andrea aveva una grande passione per i cani ed ha seguito l’istinto vedendo quel cane a terra. Era un giovane che guardava alla vita con l’entusiasmo dei suoi vent’anni: da poco aveva avviato una attività commerciale e progettava un futuro con la sua ragazza. Ma, alla vigilia di un brutto Natale, la fine dei suoi sogni. Oggi pomeriggio, alle 15, l’ultimo saluto nella chiesa del Sacro Cuore.
http://geo.yahoo.com/serv?s=9749048...msgId=7077/stime=1167255934/nc1=1/nc2=2/nc3=3
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