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travaso invernale

Simo98

Giardinauta Senior
Questa cosa dell'estivazione mi risulta ancora poco chiara anche a me.
Dipende dal tipo di pianta genere/specie o è generalizzata?
Perché per dire io questa estate ho visto diverse delle mie grasse/succulente crescere abbondantemente anche nel periodo più torrido. E ovviamente io le bagnavo ogni tanto. Ho dei piccoli graptopetalum che si sono riempiti di rosette (in vasi striminziti , al sole rovente, che quindi bagnavo con più frequenza). La aloe più grande (delle due che ho) ha pollonato tanto e cresciuta altrettanto. Le austrocylindropuntia invece non sembrano essere cresciute granchè ma non so se è solo un impressione. Stessa cosa la crassula ovata che stenta a crescere nonostante si vedano nuove foglioline (ma qui bisognerebbe fare un discorso a parte). Ho anche alcune agavi di diversa dimensione e guardando le foto di primavera mi sembrano decisamente cresciute. Ho un'altra succulenta di cui mi sfugge il nome che è cresciuta tantissimo (in un vasetto ridicolo anche lei) tanto che sono sempre lì che penso di "potarla". Boh.
Da noi nel nord Italia l'estivazione esiste solo in teoria, in pratica non l'ho mai osservato tra cactacee di ogni tipo, Aloe, Agave o altre succulente varie. Caso diverso per quelle a crescita "invernale", ad esempio gli Aeonium si bloccano da luglio a settembre anche da noi. Abbiamo estati calde ma non abbastanza, noi umani le soffriamo particolarmente perché umide e poco ventose :laugh:
In generale comunque dipende sicuramente dal tipo di pianta ma anche dalle condizioni ambientali (esposizione in primis)
 

Giorgio78

Maestro Giardinauta
Non è proprio corretto. Se induco uno stress idrico in una pianta, questa va in sofferenza e avvizzisce e, mancandole il sostentamento, non ce la fa a far niente figurarsi trovare la forza di pollonare; ma se, ad esempio, taglio la rosetta principale - simulando quello che avviene in natura quando la pianta viene mangiata da un animale - oppure cimo un cactus colonnare, questa reagisce emettendo polloni dallo stelo o dal fittone. Da considerare, poi, che molte piante accestiscono a prescindere dalle condizioni in cui vivono: coltivazioni estensive di echeveria in piena terra - quindi condizioni superottimali di coltivazione: acqua, luce, nutrienti - formano bei cespugli di diverse teste.
Le mie sono state tanto trascurate per motivi di forza maggiore. Quelle che hanno pollonato sono soprattutto le adulte che ovviamente avevano una riserva maggiore di acqua e di conseguenza hanno avuto la forza e il sostentamento per propagarsi. Credo che questo sia il modo migliore di spiegare la cosa . A volte anche io decapito per correggere una pianta e così riesco ad ottenere una nuova generazione. Credo che ancora ci sia molto da imparare e solo osservando possiamo farlo . Forse sarebbe utile tenere una specie di diario per appuntare i cambiamenti in risposta a concimazioni , travasi , stagioni ed eventuali cambi substrato. Esempio di pianta che ho osservato :
Graptoveria opalina .
Acquistata già abbastanza grande , la prima estate due soli polloni prontamente tolti , poi per più di un hanno stasi totale e perdita di colore nonostante la giusta esposizione e la giusta acqua. Faceva fatica pure ad idratarsi . Poi ad un tratto con l'inizio delle prime piogge e il rinfrescarsi del tempo ha iniziato ad esplodere . Ha prodotto diversi polloni anche tra le foglie, circa una decina. Come si può spiegare questo comportamento. Unico appunto è il taglio prematuro degli steli floreali , che ho effettuato per evitare un ulteriore sforzo in un momento di poca salute della pianta.
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

i motivi possono essere tantissimi.
La pianta che ha faticato a riprendersi dalla pulitura delle radici. Il caldo. La salute stessa della pianta. Il cambio di ambiente.
Secondo me è difficile fare supposizioni, sono troppe le variabili in gioco.

Il diario potrebbe essere interessante a livello statistico ma, anche quello, lascia il tempo che trova se li vuole usare come "manuale".
Gli anni non sono tutti uguali. Le piante crescono, invecchiano e cambiano il modo di reagire agli stimoli.
Non è detto che, seguendo alla lettera quanto fatto in un anno, l'anno dopo le piante si comportino allo stesso modo.

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