ieri sulla Libertà di Piacenza, articolo di Bruno Manfellotto, dal significativo titolo: "Migranti, perchè non si può combattere da soli" corredato da una foto :
6_zpslxp0izxr.jpg Photo by xst84 | Photobucket (da tempo le foto hanno smesso di essere semplici documentazioni, finendo con l'assumere il valore di deterrente. Dicono tutto, talmente tutto che non si può sapere più di ciò che mostrano).
Già un pezzo che comincia così: "Mentre continuano gli sbarchi sulla costa e si innalzano vani muri di filo spinato nel cuore dei Balcani, teatro di ogni svolta della secolare storia dell'umanità...", promette bene in termini di spirito assoluto.
Come non affermare che: "l'Unione ha lasciato da sole Italia e Grecia"?
Ed ecco la chiusa: "....se si pensa che il problema non sia di tutti, ma solo di chi corre in soccorso dei naufraghi, assiste malati, seppellisce cadaveri. No, da soli non si combatte questa guerra."
Chi combatte ? tutti, e chiaramente non con le parole.
Farlo tutti insieme. A quando una foto nitida, dettagliata, più efficace di cento canti dell'Odissea, dalla parte giusta della costa ?
Gli eventi più splendenti sono quelli neri per gli altri. Potremmo affermare di fare da soli, senza gli altri contro di noi ? ciò che non saremmo non avrebbe scuse, come tante botti piene lasciate a spillare.
Scenario: la dichiarazione di impegno massivo e di solidarietà intensiva, la stessa scusa, cioè una verità in fase di dimostrazione, che produce più orrore di quello che scongiura, il concetto di verità in nome di cui si innalza qualsiasi cosa.