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tragedia a lampedusa

xst84

Giardinauta Senior
Giustizia è fatta! ma è sempre vero?
ogni morte si conclude col nome inciso sulla tomba e nel dolore.
ma spesso quella conclusione che coincide con la celebrazione viene a galla soltanto a distanza di ore, in cui sono venuti alla luce motivi irrefutabili e decisivi. Quale sorte sarebbe toccata a chi è morto in mare se voi, persone comuni, veri giudici del nostro tempo, aveste conosciuto la verità? Quale sentenza avreste dato allora e quale dareste oggi? Non sempre la colpa è tutta del naufragio: quali sono le vere cause, i moventi più segreti di ciascuno di essi? In ogni servizio giornalistico vi si offre una ricostruzione completa di ciascuna disgrazia collettiva e degli avvenimenti che l'hanno preceduta, ma anche della vita e della società di chi partì. Voi potrete così conoscere le vere cause intime e ambientali che hanno spinto tanti e tanti uomini a macchiarsi della più assurde speranze verso un destino diverso e scoprire, nel quadro storico-politico di adesso, le eventuali forze esterne che potrebbero avere influenzato il racconto in esametri dattilici delle rotte migratorie.
 
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bonsai d'aprile

Giardinauta
Però dei lampedusani non ne parla nessuno. Ho sentito delle interviste. E' gente esasperata : hanno paura delle malattie che i migranti potrebbero portare. Si ritrovano le case devastate e hanno detto che gli rubano gli animali domestici e li fanno arrosto. Nei bar alla sera scoppiano le risse e i locali pubblici vengono rapinati. Hanno anche detto che se il Governo gli dà dei soldi se ne vanno perchè ormai la loro isola non è più casa loro :(

É un dramma per tutti.
 

xst84

Giardinauta Senior
(ciò che è in cornice, tra virgolette è ciò che ci raccontano: una parte, s'intende)

non "sono molti" e non "sono pochi" (il numero di loro dipendendo dalle stagioni e dai paesi in cui li si vede, dove vanno)
non "li fanno entrare"
non "li fanno uscire"
non "gli si dice dove andare"
non "li pestano" ( o ne pestano due o tre esattamente come pesterebbero due sbandati cittadini italiani, francesi o tedeschi)
non "li tengono lì" (oltre confine o nel centro di accoglienza)
non "ci costano" (non più di quanto gli stati ricavano nel senso di flussi di finanziamenti apparentemente indirizzati verso la gestione della crisi, in realtà verso quella parte di cittadini delegata ad occuparsi di ciò)
non si parla con loro
per loro o contro di loro se "fanno di testa loro" non si fanno se non azioni dimostrative, una tantum
 
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Stefano De C.

Florello Senior
Purtroppo, e dico purtroppo, si è costretti a fare distinzione tra profughi e migranti economici.
Il diritto d'asilo infatti in Italia viene concesso nel 45% dei casi.
Diciamolo, l'Europa non sono le Americhe di inizio 900 che erano spopolate quindi la massa di emigrati servì a far ingrassare la popolazione di quei paesi, in Europa ci sono 450 milioni e passa di abitanti, pensare di poter accogliere che so, 300 milioni di africani, è impossibile.
Non si può mettere sullo stesso piano la Siria (che è un paese in guerra, dove l'Isis controlla una buona fetta del territorio) e il Ghana per dire (che è uno stato, seppur ancora povero, in leggero sviluppo e non dittatoriale)
 

xst84

Giardinauta Senior
Purtroppo, e dico purtroppo, si è costretti a fare distinzione tra profughi e migranti economici.
Il diritto d'asilo infatti in Italia viene concesso nel 45% dei casi.
Diciamolo, l'Europa non sono le Americhe di inizio 900 che erano spopolate quindi la massa di emigrati servì a far ingrassare la popolazione di quei paesi, in Europa ci sono 450 milioni e passa di abitanti, pensare di poter accogliere che so, 300 milioni di africani, è impossibile.
Non si può mettere sullo stesso piano la Siria (che è un paese in guerra, dove l'Isis controlla una buona fetta del territorio) e il Ghana per dire (che è uno stato, seppur ancora povero, in leggero sviluppo e non dittatoriale)
scusa se ho evidenziato l'unica parola per me veramente significativa del tuo intervento
perchè i paragoni con il nostro passato? perchè non si riesce ad accettare l'idea di uno straniero che fa le cose per motivi diversi (migliori) da quelli che erano i nostri 100 anni fa? sarebbe come accettare l'idea di disparità aggravata, come dire che gli altri sono come eravamo noi cento anni fa. E il progresso ? e l'iphone, e la velocità? E se fosse tutto detto e fatto su misura nostra, di utenti già registrati? mi viene in mente la famosa balla dei paesi del'est che sognano perchè guardano la nostra tv, da lì verso qui, l'Eldorado, passando pure sopra la barriera della lingua: ma tornando ai migranti o ai profughi, cosa ci sarebbe di male per loro a non sognare, se non per noi non vederli così?
cos'è abnorme ? non si dice sempre che ci vuole più a mantenere che ad avere (e quindi chi non può, se ne va), e perchè questo non dovrebbe valere per le persone? o non è valido solo per chi non è dell'est europeo, e non parla una lingua romanza? non è il mercato a regolare chi può restare e chi no? perchè il mercato regola da sé solo gli stipendi di Balotelli e Fabio Fazio (che segnano poco e fanno ascolti anche bassi), e non ha potere su un ghanese pagante piuttosto che un siriano non pagante ?
e allora tutto (anche per loro: non c'è differenza) si basa sulla particolarità, che riceve ragione da chi non vi si oppone.
rispetto al metodo classico di non opporsi, l'indifferenza, ora anche la differenza diventa connivenza. se parli con un politico in Italia e in Europa ti dice che sono troppi e ci vogliono delle regole (diverse da quelle che valgono per italiani ed europei, ancora quel vago sapore di diverso, di disuguaglianza sperata e coltivata, e non come risultato di uno stato effettivo della società: qui parlano di 300 milioni...almeno in Europa e in Italia sei esubero se già esisti e lavori). Se parli con gli economisti, di quelli che pur collaborano coi politici imponendo i modelli di tassazione e di pensione, è tutto più semplice, ti dicono che-non sia mai!-che tutto deve continuare, di ritmo attuale degli afflussi, di tassi di natalità, di esiguità della domanda per certe categorie professionali. Di tutto ciò che avviene come dovuto, come necessario. Questo è molto più vero (gli economisti ti mentiranno su altri problemi, su ciò che "ci" fanno ad esempio, sulla tassazione e la pensione): nessuno, europeo o profugo o emigrante, fa niente se non può farlo. E' la vecchia idea delle persone che si distruggono fra di loro, naturalmente a vantaggio di qualche altro
Alla fine non sono le guerre, non è l'Isis (che lavora di video e di streaming come Beppe Grillo) a chiamare e far spostare persone, sono solo gli stranieri già in Italia e in Europa, perfettamente scacciati o tollerati. Alla fine, il telefono è una metafora abbastanza spietata della vita: telefona solo chi ha i soldi per farlo. Non puoi essere convinto di una realtà se non la vivi, non puoi incitare degli altri se non hai i mezzi. Puoi solo ricevere, ma non dire, ai tuoi simili o no: venite.
Ancora qui, politici da una parte ed economisti dall'altra, naturalmente in apparenza. Sono adesso in un punto internet gestito da extracomunitari, nessuno mi chiede il documento di identità come penso nessuno delle autorità italiane lo chieda a loro in quanto esercenti. Le autorità, intanto, così presenti (?!), dicono che si fanno politiche di accoglienza o di contrasto agli sbarchi ma chi dice che si devono fare politiche di accoglienza o contrasto al money transfer da parte degli stranieri ? e allora vedi che non c'è differenza tra italiano ed extracomunitario ? chi continua indisturbato prospera
 

xst84

Giardinauta Senior
(ciò che è in cornice, tra virgolette è ciò che ci raccontano: una parte, s'intende)

non "sono molti" e non "sono pochi" (il numero di loro dipendendo dalle stagioni e dai paesi in cui li si vede, dove vanno)
chi ha scelto e chi no di restare ? alzino la mano. Andranno via dal (non importa dove, e se possono) solo quelli che hanno scelto liberamente di non andare all'estero, e potevano restare. Ma solo se dimostreranno di essere la maggioranza.
noi siamo dalla vostra parte, siamo con i molti che si vedono
 
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