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Totem: quand'è che smettiamo di fare gli indiani?

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Quoto in TOTO Rosa.
Ormai agli scempi privati io non ci faccio più caso, sembra diventato l'hobby del momento, non solo per l'ingenuità dovuta ad esempio al fatto di aver piantato alberelli troppo vicini alle case, e poi cresciuti, (esempio tipico: togliere l'ultimo metro di un abete alto 11 metri, e distante 10 dalla casa, non si sa mai che cadendo la punta sfiori il pluviale.....), ma anche in grandi giardini, dove la distanza è più che sufficiente, ma proprio non si vuole lasciar fare alla natura, volendo mettere per forza la propria firma, in modo da riconoscere a distanza "la mano dell'artista" (magari da parte di chi ha il gusto dell'orrido.....).
Aggiungo però, a costo di essere insultato dai simil-ambientalisti, che le alberature pubbliche, specie quelle stradali, secondo me sarebbero non solo da evitare, ma addirittura da eliminare (sì, se ci sono già, io sono convinto che nella maggior parte dei casi sono da estirpare).
E questo non per il gusto di fare eutanasia a piante sofferenti, ma per una questione ben più pratica: che la sicurezza stradale viene prima di tutto.
Spiego quella che è la situazione nella maggior parte dei viali alberati (magari non in tutti, ma mi baso su quello che vedo io quotidianamente).
Le piante lungo la strada, platani, olmi o quel che è, si trovano in queste condizioni:
1-Piantate a mezzo metro dal ciglio stradale (facciamo pure 1 metro quando sono giovani, ma crescendo la circonferenza arriva di solito a tangere la strada)
2-Da un lato hanno la strada, sotto cui le radici non possono crescere (parlaimo di strade di grande traffico, non di marciapiedi...)
3-Dall'altro lato hanno una scolina, profonda anche 1 metro, su cui crescono a strapiombo, perciò neanche da questo lato le radici non possono crescere, se non scendendo di oltre un metro e facendo il giro da sotto.....
4-La vicinanza alla strada impone che tutti rami più bassi di 5 metri siano eliminati, e quelli superiori che dovessero scendere, siano costantemente potati. Ora l'amministratore accorto già che c'è pota anche dall'altra parte, sennò l'albero si sbilancia, ma c'è anche chi lascia tutti i rami esterni....
5-A seguito di questa potatura, l'albero cresce in altezza, molto di più che in condizioni naturali, sviluppa solo ramificazioni alte e rivolte in alto (e nessuno si prende la brica di potare i rami alti, perchè sono quelli che fanno ombra alla strada)
Ne consegue che gli alberi che crescono lungo la strada sviluppano radici solo lungo la direzione della strada, hanno un baricentro altissimo, e se il vento spira ortogonalmente alla strada, verso l'esterno, questi cadono come fuscelli, non spezzandosi, nemmeno rompendo le radici, ma semplicemente ribaltandosi sul perno costituito dallo strapiombo della scolina. Basta un temporale estivo (ora le trombe d'aria sono molto più frequenti che 20 anni fa, anche dalle nostre parti), e si assiste a cadute di interi filari di alberi. Quest'estate da me in un tratto di strada di mzzo chilometro sono caduti una decina di olmi cinquantenari, praticamente, volendo tirarli su sarebbero campati tranquillamente, perchè non avevano il minimo danno alle radici, un po' coe ribaltare un piccolo vaso con dentro una pianta alta 2 metri....
Ora, la situazione è così ovunque (almeno a Ferrara), perciò io sarei per l'eliminazione.
Se proprio si vuole fare i veri ambientalisti, e mettere alberi lungo le strade devono esserci le condizioni, ovvero: almeno 5-6 metri di distanza dalla strada, e altrettanto spazio libero esternamente. Ma facendo due conti, sarebbe necessario espropriare il doppio di superficie, quindi cosa si fa: è molto più economico piantare alberi attaccati alla strada e chi se ne frega del dopo....
Beh, a questo punto: io dico che sarebbe ancora più economico e salutare non piantarli affatto.
 
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Piper

Maestro Giardinauta
Beh, a questo punto: io dico che sarebbe ancora più economico e salutare non piantarli affatto.

Mi sfugge dalle tue parti, ma qui da me infatti non li piantano praticamente più... tranne al limite qualche piccolo prunus che comunque viene tenuto basso.
Non a caso gli olmi erano cinquantenari: facevano parte delle opere mussoliniane.
I viali alberati italiani per la stragrande maggioranza sono di quell'epoca, o per lo meno quelli composti da grandi alberi.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Mi sfugge dalle tue parti, ma qui da me infatti non li piantano praticamente più... tranne al limite qualche piccolo prunus che comunque viene tenuto basso.
Non a caso gli olmi erano cinquantenari: facevano parte delle opere mussoliniane.
I viali alberati italiani per la stragrande maggioranza sono di quell'epoca, o per lo meno quelli composti da grandi alberi.
da me invece purtroppo continuano a piantare nuove piante in sostituzione di quelle cadute. Tali e quali....
 

kiwoncello

Master Florello
Già, perché gli pseudo-ambientalisti tanta schiena-dritta (mai visto uno chinato a fare alcunché di non dirigenziale) e poco buon senso insorgono esigendone la sostituzione.............
 

RosaeViola

Master Florello
Scusate se rispondo telegraficamente, ma son di corsa e non posso dilungarmi di più.

Il discorso aperto da Boba è corretto perchè sempre più paesaggisti e architetti del paesaggio si interrogano in merito e si fanno le stesse identiche domande.

Posso dire, da qualche ho capito in questi anni e da quel che so, che la tendenza di chi progetta il verde pubblico con criterio, conoscenzo le piante e il loro sviluppo a maturità, le conseguenze, i danni apportati alle piante e dalle piante, che si cerca di utilizzarli sempre meno sostituendoli con essenze sempre più consone alle esigenze delle città.

Quelle amministrazioni che ancora seguono rigidi criteri o tradizioni decennali di stupidità, beh, sarebbe ora che investissero meglio i propri soldini dando ogni tanto l'appalto non solo a chi propone un progetto di minor costo ma anche a chi sa quel che fa e perchè lo fa.
Qualche comune nelle zone limitrofe a Monza già lo fa e credo che non siano gli unci.
Beh, i risultati sono davvero pregevoli e a favore di piante, ambiente e uomini...che mica è poco!
 
C

cerchina

Guest
Scusate se rispondo telegraficamente, ma son di corsa e non posso dilungarmi di più.

Il discorso aperto da Boba è corretto perchè sempre più paesaggisti e architetti del paesaggio si interrogano in merito e si fanno le stesse identiche domande.

Posso dire, da qualche ho capito in questi anni e da quel che so, che la tendenza di chi progetta il verde pubblico con criterio, conoscenzo le piante e il loro sviluppo a maturità, le conseguenze, i danni apportati alle piante e dalle piante, che si cerca di utilizzarli sempre meno sostituendoli con essenze sempre più consone alle esigenze delle città.

Quelle amministrazioni che ancora seguono rigidi criteri o tradizioni decennali di stupidità, beh, sarebbe ora che investissero meglio i propri soldini dando ogni tanto l'appalto non solo a chi propone un progetto di minor costo ma anche a chi sa quel che fa e perchè lo fa.
Qualche comune nelle zone limitrofe a Monza già lo fa e credo che non siano gli unci.
Beh, i risultati sono davvero pregevoli e a favore di piante, ambiente e uomini...che mica è poco!

Beh meno male che c'è qualcuno che lo fa!!!!
Per quanto vedo da queste parti il verde pubblico, quando non è affidato al cantoniere (!) è opera di vivaisti per lo più incompetenti.
Recentemente sono stati piantati tre alberi in una delle orrende rotonde con cui si sta riempiendo l'italia che siano o meno necessarie (come il bagno del vecchio ebreo) indovinate cosa hanno messo?
3 Mimose, però quest'inverno hanno pensato che andassero protette per cui le hanno tutte impacchettate con più strati di qualcosa che sembra cellophan, scocciate bene bene e tenute lì fino a quando è terminato il pericolo di gelate.
Così d'inverno abbiamo anche gli alberi di plastica! almeno fino a quando una gelata vera le ammazzerà con buona pace del genio che le ha piantate.
 
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Nausicaa

Aspirante Giardinauta
mmmmm belle le mimose nella rotonda da te cerchina. ma perchè da voi le amministrazione fanno qualcosa per gli alberi? qui no,li tolgono e basta per erigere l'ennesima scatola di cemento. anche abeti e magnolie grandiflora a 2 metri dal muro delle case ci sono finchè non vengono eliminate del tutto:eek:ptano per le soluzioni radicali.
però la cultura del verde si fa eh, e si che si fa: i garden club chiusi per il volgo ma aperti a gente che tratta il giardino peggio della propria domestica filippina,servono eh perchè amare un giardino è da vip,sapere cosa è il letame è da vip,capire che una magnolia cresce parecchio è da vip, perchè solo un vip può pagarsi un progettista che pensa al suo posto. infatti qui nessuno progetta e tutti piantano l'abete di natale sull'uscio di casa. ma almeno gli alberi si abbattono e non si gambizzano, e forse in questo c'è meno ipocrisia di tanti interventi stupidi.
 

RosaeViola

Master Florello
Questo è l'Acero di cui vi ho parlato, un anno fa:

DSC05487.jpg





e appunto com'è ora

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