Quoto in TOTO Rosa.
Ormai agli scempi privati io non ci faccio più caso, sembra diventato l'hobby del momento, non solo per l'ingenuità dovuta ad esempio al fatto di aver piantato alberelli troppo vicini alle case, e poi cresciuti, (esempio tipico: togliere l'ultimo metro di un abete alto 11 metri, e distante 10 dalla casa, non si sa mai che cadendo la punta sfiori il pluviale.....), ma anche in grandi giardini, dove la distanza è più che sufficiente, ma proprio non si vuole lasciar fare alla natura, volendo mettere per forza la propria firma, in modo da riconoscere a distanza "la mano dell'artista" (magari da parte di chi ha il gusto dell'orrido.....).
Aggiungo però, a costo di essere insultato dai simil-ambientalisti, che le alberature pubbliche, specie quelle stradali, secondo me sarebbero non solo da evitare, ma addirittura da eliminare (sì, se ci sono già, io sono convinto che nella maggior parte dei casi sono da estirpare).
E questo non per il gusto di fare eutanasia a piante sofferenti, ma per una questione ben più pratica: che la sicurezza stradale viene prima di tutto.
Spiego quella che è la situazione nella maggior parte dei viali alberati (magari non in tutti, ma mi baso su quello che vedo io quotidianamente).
Le piante lungo la strada, platani, olmi o quel che è, si trovano in queste condizioni:
1-Piantate a mezzo metro dal ciglio stradale (facciamo pure 1 metro quando sono giovani, ma crescendo la circonferenza arriva di solito a tangere la strada)
2-Da un lato hanno la strada, sotto cui le radici non possono crescere (parlaimo di strade di grande traffico, non di marciapiedi...)
3-Dall'altro lato hanno una scolina, profonda anche 1 metro, su cui crescono a strapiombo, perciò neanche da questo lato le radici non possono crescere, se non scendendo di oltre un metro e facendo il giro da sotto.....
4-La vicinanza alla strada impone che tutti rami più bassi di 5 metri siano eliminati, e quelli superiori che dovessero scendere, siano costantemente potati. Ora l'amministratore accorto già che c'è pota anche dall'altra parte, sennò l'albero si sbilancia, ma c'è anche chi lascia tutti i rami esterni....
5-A seguito di questa potatura, l'albero cresce in altezza, molto di più che in condizioni naturali, sviluppa solo ramificazioni alte e rivolte in alto (e nessuno si prende la brica di potare i rami alti, perchè sono quelli che fanno ombra alla strada)
Ne consegue che gli alberi che crescono lungo la strada sviluppano radici solo lungo la direzione della strada, hanno un baricentro altissimo, e se il vento spira ortogonalmente alla strada, verso l'esterno, questi cadono come fuscelli, non spezzandosi, nemmeno rompendo le radici, ma semplicemente ribaltandosi sul perno costituito dallo strapiombo della scolina. Basta un temporale estivo (ora le trombe d'aria sono molto più frequenti che 20 anni fa, anche dalle nostre parti), e si assiste a cadute di interi filari di alberi. Quest'estate da me in un tratto di strada di mzzo chilometro sono caduti una decina di olmi cinquantenari, praticamente, volendo tirarli su sarebbero campati tranquillamente, perchè non avevano il minimo danno alle radici, un po' coe ribaltare un piccolo vaso con dentro una pianta alta 2 metri....
Ora, la situazione è così ovunque (almeno a Ferrara), perciò io sarei per l'eliminazione.
Se proprio si vuole fare i veri ambientalisti, e mettere alberi lungo le strade devono esserci le condizioni, ovvero: almeno 5-6 metri di distanza dalla strada, e altrettanto spazio libero esternamente. Ma facendo due conti, sarebbe necessario espropriare il doppio di superficie, quindi cosa si fa: è molto più economico piantare alberi attaccati alla strada e chi se ne frega del dopo....
Beh, a questo punto: io dico che sarebbe ancora più economico e salutare non piantarli affatto.