talee e vasetti di torba

[simonetta66]

Sabato al corso di potatura ho recuperato delle talee di buddleia davidii (due rametti e tre ciuffetti di foglie) e l' "insegnante" - insomma quello che ci ha fatto vedere come potare - mi aveva consigliato di utilizzare i vasetti di torba, ma non avendone allora mi ha detto di mettere in un vaso di coccio dell'agriperlite con della torba, piantare i ciuffetti e coprire con mezza bottiglia di plastica, poggiare su di un sottovaso con argilla espansa ed acqua.

Ordunque poi sono finita in un paio di vivai dove non ho trovato l'agriperlite, ma in compenso ho trovato i vasetti di torba.
Quindi alla fin fine domenica ho fatto un mix di tutto: ho pucciato i ciuffetti nell'ormone radicante e poi li ho sistemati nei vasetti di torba con terriccio universale e un po' di argilla espansa, ricoperti con la mezza bottiglia di plastica e sistemati su argilla e acqua. Mentre le due talee da rametto le ho sistemate in un vaso normale con terriccio universale e argilla espansa, sermpre dopo averle intinte nell'ormone.

Mi chiedevo se ho fatto un macello e anche se c'è un modo preciso di utilizzare i vasetti di torba.

 

[stefanomotta]

Ciao io conosco e uso i discheti di torba per semine e talee. Sono compressi, se li bagni diventano molto più grandi e li puoi usare comodamente.
Se hai fatto un macello.... beh si vedrà tra poco , ma tranquilla che le nostre piantine sono fortissime e a volte ci stupiscono.

Piuttosto come ti sei trovata al corso? Hai fatto anche pratica?

Ciao

Stefano

 

[simonetta66]

Anch'io ho visto in tv quei dischetti che si gonfiano, invece questi sono proprio dei microvasetti di torba di 3 cm. di lato e profondi circa 6 cm. che credo che si possano poi direttamente mettere nel nuovo vaso. L'unico mio dubbio era che se si bagnano troppo si sciolgano

Il corso a me è piaciuto molto, considera però che io sono veramente alle prime armi. Si è tenuto all'orto botanico di Brera da Susanna Magistretti.
Il mese scorso sono state un paio d'ore solo teoriche, mentre l'altro giorno siamo stati quasi tre ore nell'orto a vedere come si potano le diverse piante e pianticelle (lavanda, salvia, buddleia, rose, ortensie, ecc).
La cosa che mi è piaciuta di più è stata come considerare la potatura: solo una necessità per far girare acqua, aria e luce, per svecchiare o al massimo per tagliare qualche ramo malato.
Mi piace l'idea che le piante non debbano essere costrette dalla nostra idea di misura: insomma se un arbusto per natura diventa alto 4 metri è inutile cercare di tenerlo alto la metà. Decisamente meglio cambiare tipo di pianta.

Mese prossimo un paio d'ore teoriche sulla lotta biologica e non a parassiti e malattie. Ho molto da imparare ;-)

 

[stefanomotta]

L'unico mio dubbio era che se si bagnano troppo si sciolgano

dipende dalla quantità d'acqua. Ma stai tranquilla non dovrebbe succedere nulla.

Il corso a me è piaciuto molto...
La cosa che mi è piaciuta di più è stata come considerare la potatura: solo una necessità per far girare acqua, aria e luce, per svecchiare o al massimo per tagliare qualche ramo malato.
Mi piace l'idea che le piante non debbano essere costrette dalla nostra idea di misura: insomma se un arbusto per natura diventa alto 4 metri è inutile cercare di tenerlo alto la metà. Decisamente meglio cambiare tipo di pianta.

Mese prossimo un paio d'ore teoriche sulla lotta biologica e non a parassiti e malattie. Ho molto da imparare ;-)

Bello questo concetto. Non mi sono mai piaciute le piante "rasate" completamente. Una buona potatura non si dovrebbe quasi vedere.
Tranne forse per le piante d'ulivo in produzione, ma li è un discorso molto particolare. E mi manca sempre il fiato quando vedo uliveti potati. Ma sono piante che se non le contieni, hanno un'esuberanza tremenda.

Buon continuazione di corso.

Caio

Stefano

 

[simonetta66]

Citazione da Stefanomotta:
Bello questo concetto. Non mi sono mai piaciute le piante "rasate" completamente. Una buona potatura non si dovrebbe quasi vedere.
Tranne forse per le piante d'ulivo in produzione,
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Sì infatti l'unica eccezione si riferiva proprio alle piante da frutto utilizzate proprio per la produzione, ma naturalmente questo esula dal giardinaggio classico.