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TALEE e...Benvenuta a me

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12k28

Guest
Ciao a tutti! Da pochi giorni ho scoperto questo bellissimo sito e da ieri sono registrata (anche se non ho capito come mai ho dato un nominativo (il mio nome ) e mi ritrovo identificata con una strana sigla...Qualcuno me lo spiega? Forse ho combinato qualche pasticcio.
Approfitto del fatto che tra di voi ci sono persone davvero super esperte per sottoporvi un paio di quesiti. Premetto che da anni ho l'hobby del giardinaggio e dell'orticoltura, ho letto e leggo molte riviste specializzate, con il risultato che, a volte, mi si confondono un po' le idee.
Le domande sono queste e riguardano l'argomento TALEE:
Il periodo migliore per le talee dovrebbe essere l'estate, sbaglio? Da quali piante posso prelevare talee anche in primavera e comunque in più periodi dell'anno?
Riguardo al substrato nel quale farle radicare, come regolarmi in assenza di indicazioni sulle singole specie? Alcune talee dovrebbero radicare in sabbia e torba, altre in sabbia, altre in terriccio universale....In quali casi coprirle con cellophane fine all'emissione delle radici?
Il substrato sbagliato può compromettere irrimediabilmente il tutto? Gli ormoni radicanti possono essere utili? Quando?
Ringrazio in anticipo chi mi illuminerà!
Ciao Gloria
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
Cara, anch'io ho fatto confusione, leggi il Forum "nominativo", è per te.
P.S.
Facciamouna bella coppia noi due.

Ciao Pat
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
<BLOCKQUOTE>quote:</font><HR>Originally posted by Pat:
Cara Gloria2, anch'io ho fatto confusione, leggi il Forum "nominativo", è per te.
P.S.
Facciamouna bella coppia noi due.

Ciao Pat
<HR></BLOCKQUOTE>
 

Lucia

Aspirante Giardinauta
Cara Gloria,
hai proposto un argomento su cui si potrebbe parlare per ore. Inoltre, la riproduzione per talea, indipendentemente dalle regole, talvolta da' risultati inattesi. A me è capitato di ottenere risultati eccezionali con talee piantate direttamente in terra e poi dimenticate (tipo jasminum mesnyi e verbena) e risultati nulli con altre invece seguite con cura maniacale (tipo azalea e hydrangea). Comunque, come in tutte le scienze, da un lato la teoria, dall'altro la pratica.
Le talee, come sai, possono essere classificate in diversi gruppi, in base al loro grado di maturazione. Ci sono ad esempio le talee erbacee, di legno semimaturo e legnose . Di norma le erbacee vengono prelevate all'inizio della primavera, le talee semilegnose in tarda estate, quelle legnose in autunno e dopo. Quanto più "giovane" la talea, tanto più facile sarà la produzione di radici, ma anche maggiore sarà la probabilità che la talea si disidrati o contragga malattie fungine. Le talee più mature, da prelevare al termine della stagione di crescita, radicano meno facilmente e in tempi più lunghi, ma sono più robuste e si ammalano meno di quelle più giovani. Le talee legnose si dividono a loro volta in due categorie: quelle senza foglie, o decidue, e quelle con foglie, sempreverdi. Le sempreverdi, prima di essere piantate, devono essere private non solo delle foglie presenti nella parte che verrà interrata, ma di parte delle foglie presenti nella parte aerea. Queste talee, infatti, necessitano di foglie per la fotosintesi, ma le foglie non devono essere troppe, affinchè attraverso i loro pori non vi sia un'eccessiva evaporazione d'acqua, con conseguente disidratazione. Di norma si lasciano tutte le foglie immature e si tolgono quasi tutte le altre; talvolta può anche essere necessario ridurre la superficie di ogni singola foglia, tagliandone via una parte (questo viene fatto, ad esempio, con i rododendri). Il peggior nemico di una talea erbacea è il marciume, quello di una talea legnosa è la disidratazione.
Le talee non dovrebbero contenere gemme fiorifere, poichè gli ormoni che inducono la radicazione vengono inibiti nel processo di fioritura. Tali ormoni sono già presenti in modo naturale nelle talee, ma il loro effetto può essere amplificato con l'uso degli ormoni sintetici in commercio. E' conveniente quindi usare le polveri rizogene (che talvolta contengono anche sostanze funghicide), ma in concentrazioni diverse a seconda del grado di maturazione della talea (minori per le erbacee, maggiori per le legnose). Quanto al terriccio, questo va scelto considerando che le talee necessitano di ossigeno ed acqua. Un materiale buono per la talee è la sabbia, che però non contiene elementi nutritivi e viene dunque combinata con terra di giardino e torba. La radicazione viene inoltre favorita da un ambiente umido e tiepido, ed è per questo che si consiglia di creare piccole serre, chiudendo le talee in sacchetti di plastica trasparente, da areare pochi minuti alla settimana, almeno fino a radicazione ottenuta.
Tra le piante per cui si consiglia la riproduzione da talee si hanno, ad esempio, le seguenti
erbacee: hydrangea, wisteria, erica, forsythia;
legno semimaturo: bouganvillea, plumbago, trachelospermum, hibiscus, camellia;
legnose:lonicera, spiraea, aucuba.
Vorrei ora porre io un quesito per gli esperti. Per quale ragione tecnica è consigliato tagliare una talea portando via un pezzetto di corteccia dal ramo principale? Ciao, Lucia.


[This message has been edited by Lucia (edited 03-02-2001).]
 
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12k28

Guest
(I ringraziamenti per Pat sono nel messaggio "concimazione orto-giardino").

Ciao Lucia, piacere di conoscerti e grazie davvero per la tua risposta così esauriente.
In effetti, anche a me è capitato spesso quello che dici tu all'inizio: grandi successi, ad esempio, con ortensie, oleandri, forsizie, ma non sono proprio riuscita a riprodurre la mia Saintpaulia, nonostante abbia seguito diligentemente i consigli di un testo specializzato.
Pat dice che ha riprodotto con successo le fuchsie; quest'anno voglio provarci.
Terrò senz'altro in considerazione i tuoi suggerimenti. A proposito di aucuba: l'anno scorso ho trapiantato la mia dal vaso in piena terra e per tutte l'estate le foglie sono diventate parzialmente nere e, a tratti, bucate. Non ho individuato parassiti (ad occhio nudo) ma, visto i buchi, ho trattato con un insetticida: niente. Viste le parti nere, ho poi provato con un fungicida: niente. La pianta non è morta, ora ho tolto tutte le foglie malate e vediamo. Idea su cosa possa essere?
Ciao ciao Gloria
 

Paola-Luna

Florello
oltre alla risposta di Lucia, aggiungo che molte talee di specie erbacee, radicano benissimo anche in acqua, tra queste la Tradescantia (Miseria) e Scindapsus (Pothos)nonchè il papiro.... bye
 

Lucia

Aspirante Giardinauta
Cara Gloria,
non credo di poterti aiutare con l'aucuba. Trattasi di pianta che non appartiene al gruppo delle mie favorite, anche se ne va apprezzata la sua rusticità (solo questo, per quanto mi riguarda). Probabilmente l'antipatia deriva dal fatto che vicino casa mia ci sono diversi giardini in cui è esibita con orgoglio sfacciato, posta al centro in posizione statuaria ed isolata dal resto, anzichè in posizione secondaria, come secondo me le si converrebbe, magari a fare da sfondo a piante più belle. Ce n'è perfino un esemplare isolato in una strada di passaggio, cresciuta, fino a 2m grazie ad un varco nell'asfalto. Comunque, vedrai che sicuramente qualcun'altro ti potrà dare dei validi suggerimenti. Ciao, Lucia.
 
G

Gloria2

Guest
Ciao Lucia, condivido tutto quanto dici sull'aucuba: io ho "riciclato" la pianta in vaso per motivi pratici (dovevo riempire velocemente uno spazio che m'interessava poco) ma ho avuto più problemi che altro: comincio a pensare che anch'io non piaccio a lei! Ciao Gloria
 
U

Ugo Laneri

Guest
Stavo per rispondere quando mi sono accorto che Lucia l'aveva già fatto in maniera piuttosto esauriente.
Posso solo sottolineare che le talee non sono l'unico sistema di propagazione (e quando è il caso, la riproduzione da seme è da preferire). Molte risposte si possono trovare in Propagazione delle piante, di Hartmann e al., Edagricole. Aggiungo che la radicazione è in genere inibita da substrati ricchi, e diverse piante subtropicali come Syngonium ed altre Aracee, Begonie non tuberose, Ficus benjamina, radicano in acqua. Le piante che hanno un lungo periodo vegetativo come pelargoni, garofani, begonie non tuberose, possono fornire talee tutto l'anno, ma in primavera si hanno risultati migliori. Non sono un fanatico degli ormoni radicanti, per quanto per decenni li abbia usati in coltura in vitro; se usati correttamente accelerano il processo, ma non lo creano ex novo. Per il taleaggio di Saitpaulia ho usato più volte le foglie: immerse e mantenute in substrato (sia di coltivazione, sia più povero) leggermente umido, con poca luce
Ciao, Ugo
 
G

Gloria2

Guest
Grazie Ugo per la tua risposta, molto utile!!
Proverò a moltiplicare di nuovo la violetta, speriamo bene!
 
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