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Talee di santolina chamaecyparissus

Giulia74

Aspirante Giardinauta
Salve, seguo questo forum da visitatrice da qualche anno, ed ho sempre trovato, senza neanche doverle fare, le risposte, esaurienti, alle domande che nella mia pratica caoticamente sperimentale del giardinaggio mi sono posta.
Tutte, tranne una. Ho una passione smisurata per le aromatiche mediterranee che coltivo, e riproduco per talea o seme a seconda dei casi, in maniera transumante fra il paese dove vivo a 1300 mt in provincia di L'Aquila ed il giardino di mia madre, zona bollente e desertica in estate (il cosiddetto forno d' Abruzzo), dove prosperano siepi e scarpate gremite dei miei esperimenti meglio riusciti.

Il mio cruccio e maggiore fallimento è la santolina. Per riassumere, 160 talee in 3 anni delle quali 1 sola (delle 20 tentate in montagna, a fine Luglio dello scorso anno) non solo è sopravvissuta ma si è anche ricoperta di allegri bottoni gialli.

Ho tentato diversi periodi, diversi substrati, erbacee, semilegnose e legnose, con e senza ormoni radicanti, con e senza protezioni per mantenere l' umidità...
Aiuto! Voi ci riuscite? Come fate?

P.S.:l' anno scorso, esasperata, ho acquistato da un sito inglese dei semi, ma si tratta di una varietà diversa, con foglie più frastagliate e morbide, e non quella comune che a me piace tanto e che, a quello che so, produce semi raramente fertili

Grazie per l'aiuto
 

LucaXY

Master Florello
Prova in tarda primavera o a fine estate con delle talee di circa 5-10 cm, poste in un miscuglio di sabbia e torba (un terreno troppo ricco rallenta la sua crescita) o per divisione dei cespi.
Oltre all'ormone radicante, ti suggerisco di mantenere nei vasi un'umidità relativamente alta ponendo attorno ad essi uno strato di qualche materiale (ad es. plastica) leggermente bucherellato e nebulizzando acqua distillata ogni mattina e sera e possibilmente lasciando le talee al sole per almeno metà giornata.
 

Giulia74

Aspirante Giardinauta
Grazie LucaXY, effattivamente la divisione dei cespi (quando è meglio farla per la santolina?) mi sembra la soluzione più adatta al mio caso (speriamo di non rovinare troppo la siepina esistente), anche se ieri ho staccato la propaggine fatta in primavera, che ha delle robuste radici ed una rigogliosa nuova vegetazione.
Per quanto riguarda le talee, però, ancora non mi arrendo. Sapevo della particolarità del terreno, che la santolina vuole povero, per cui ho sempre utilizzato substrati costituiti da almeno la metà di sabbia o sabbia e agriperlite. Per quanto riguarda l' umidità relativa mantenuta alta, già provato: talee grigie (sembrano ammuffite) dopo 1-2 giorni e nessuna speranza di ripresa successiva (ho provato anche con quelle serrette rigide, più o meno bucherellate e/ o frequenti nebulizzazioni: stesso risultato negativo del sacchetto di plastica).
Quello che non ho fatto è stato il sole diretto. Ho sempre lasciato le talee in quello che io definisco "il posto magico delle talee", un luogo in ombra luminosa ma senza neanche un raggio diretto di sole (qui riesce qualunque talea, tranne le santoline...).
Sarà il mio prossimo tentativo. Grazie ancora
 

LucaXY

Master Florello
Se non arrivano raggi solari, è difficile che germogli. Ovviamente devi saperti regolare durante l'arco del giorno, disponendo le talee al sole non nelle ore più calde della giornata: l'ideale sarebbe la mattina fino alle 10-11 e il tardo pomeriggio dalle 17.00 a sera, ma comunque dipende dal periodo dell'anno e dalla temperatura.
La divisione dei cespi puoi farla in primavera con radici aventi da uno a tre nodi, per poi metterle a dimora all'aperto.
 

Giulia74

Aspirante Giardinauta
Grazie mille. Da domani riprenderò a prelevare talee. Se riesco faccio qualche foto così stavolta documento l' esperimento. Ho già scelto il luogo con la giusta esposizione al sole, sotto un albero che le ombreggia dalle 11 alle 16 circa. Da me, a parte le ore centrali del giorno, le temperature sono già scese abbastanza.
 
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