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suggerimenti dalla regia

Cucciolotta

Giardinauta
ah no, so tutto: il lato gay lo abbandonai nel '98 dopo che fui lasciato per una donna dal mio deliziosissimo fidanzatino. Il ******** se l'è anche sposato, quel cesso.



ecco, la piega gay-lesbo del 3D è ormai evidentissima... finisce sempre così.

Mentre scrivevo a Nicki.ta... già mi pregustavo questa tua risposta...;)

Finni......
geloso, eh!!!!!
Ti piaceressa stare in mezzo...... Beh accontentati di E.Leo, va !!!!

... ecco...;)
 

Olmo60

Guru Master Florello
qualche giorno fa, mentre ero alla COOP, c'era una signora anziana che discuteva con una commessa. La signora si lamentava per uno sconto alla cassa che, secondo lei, non aveva avuto e la commessa le parlava in modo sgarbato: l'anziana mi lanciava delle occhiate, così mi sono sentita di intervenire per difenderla....Finita la discussione, la signora, ringraziandomi, mi fa: "Lei è toscana, vero?" anche mio marito lo era. Era di Pistoia....gli occhi le brillavano...mi ha detto che era morto da un anno...erano stati insieme 60 anni. " e' stato un grande amore" mi fa, era un uomo magnifico, sempre insieme, gentile,premuroso...."Certo che era un pò birbantello"( e qui si è messa a sorridere)" sa faceva l'elettricista, insomma, andava nelle case...ma quando tornava che aveva fatto qualcosa, gli e lo leggevo in faccia: papuzzo, dicevo, cosa è successo? e lui: niente....ma io capivo e gli dicevo: non ti preoccupare..io sono qui...Io ascoltavo quasi allibita, questa donna di 80 annni che ridendo diceva:le sue avventure...!!! cosa vuole, non mi importava, perchè quando rientrava a casa io sapevo del suo amore. E questa consapevolezza, questa certezza granitica era stampata ancora nel sorriso e negli occhi di quella donna......Ecco, Finnigan's questo amore qui io ti auguro di incontrare, questo amore che è solo Dare, questo sentirsi in due, una cosa sola, questa grande complicità in tutte le fasi della vita....senza riserve, senza giudizi, senza ipocrisie.....
 

scardan2

Maestro Giardinauta
Finni non mi hai ancora detto sopra quale metratura non posso fidanzarmi e sotto quale metratura devo scartare.
Va bene se lei ha una casa grande +/- 20% quella dove sto? O +-10% ?
Devo considerare la diversa classificazione catastale?
Quando deve guadagnare meno di me per non sentirmi inadeguato?
 
Ultima modifica:

Nicki.ta

Giardinauta
Olmo, e' una storia fantastica e non stento a credere che sia anche vera, ho conosciuto alcune persone cosi'.... la domanda e' questa e se lui da una di quelle avventure non fosse piu' tornato?
Cosa ne sarebbe stato di lei che aveva fatto di lui tutto il suo universo?
 

pa0la

Florello
la dipendenza è dipendenza, non è necessariamente economica
è il tuo benessere che lasci che dipenda dall'altro
 

daria

Master Florello
qualche giorno fa, mentre ero alla COOP, c'era una signora anziana che discuteva con una commessa. La signora si lamentava per uno sconto alla cassa che, secondo lei, non aveva avuto e la commessa le parlava in modo sgarbato: l'anziana mi lanciava delle occhiate, così mi sono sentita di intervenire per difenderla....Finita la discussione, la signora, ringraziandomi, mi fa: "Lei è toscana, vero?" anche mio marito lo era. Era di Pistoia....gli occhi le brillavano...mi ha detto che era morto da un anno...erano stati insieme 60 anni. " e' stato un grande amore" mi fa, era un uomo magnifico, sempre insieme, gentile,premuroso...."Certo che era un pò birbantello"( e qui si è messa a sorridere)" sa faceva l'elettricista, insomma, andava nelle case...ma quando tornava che aveva fatto qualcosa, gli e lo leggevo in faccia: papuzzo, dicevo, cosa è successo? e lui: niente....ma io capivo e gli dicevo: non ti preoccupare..io sono qui...Io ascoltavo quasi allibita, questa donna di 80 annni che ridendo diceva:le sue avventure...!!! cosa vuole, non mi importava, perchè quando rientrava a casa io sapevo del suo amore. E questa consapevolezza, questa certezza granitica era stampata ancora nel sorriso e negli occhi di quella donna......Ecco, Finnigan's questo amore qui io ti auguro di incontrare, questo amore che è solo Dare, questo sentirsi in due, una cosa sola, questa grande complicità in tutte le fasi della vita....senza riserve, senza giudizi, senza ipocrisie.....

Inzomma Olmo, la storia e' struggente, a senso unico pero', io con un elettricista del genere avrei usato i cavi o chiesto almeno la par condicio :D
Comunque,se l'importante e' la consapevolezza, a conti fatti direi che il risultato di coppia c'e' stato e come si dice, contenti loro... :eek:k07: :)
 
M

mammagabry

Guest
devi fermarti e chiederti osa mi piace fare? cos'e' che piu' vorrei realizzare adesso?
e (a parte entrare da qualche parte con un mitra) mettere in pratica cio' che serve per realizzarlo,sei solo non dvi dar conto a nessuno non devi aspettare i bisogni degli altri soddisfa i tuoi!!!
io ti consiglierei di dati al vagabondaggio moto chitarra e saccapelo.....pero' vedi tu
 
Finni non mi hai ancora detto sopra quale metratura non posso fidanzarmi e sotto quale metratura devo scartare.
Va bene se lei ha una casa grande +/- 20% quella dove sto? O +-10% ?
Devo considerare la diversa classificazione catastale?
Quando deve guadagnare meno di me per non sentirmi inadeguato?

oddio non lo so, credo sia soggettivo... vedi, la mia ultima fidanzata, quella siciliana, Fernanda insomma, appartiene ad una famiglia superborghese, molto ricchi, con molte proprietà, un cavallino in giardino, tre moto il padre, due il fratello, una macchina lei, una il fratello, due la mamma e due il padre. Insomma più di una volta mi ha messo di fronte l'eventualità di farsi dare uno degli appartamenti di proprietà della mamma (ha 3 palazzine nel centro di Catania) nel quale vivere assieme ma io non ce l'ho fatta ad accettare sebbene la cosa mi sgravasse da molti problemi, mi avrebbe portato lontano da Roma (che inizio a detestare assieme a quei coatti antichi, cafoni, volgari presuntuosi e arroganti dei romani) e mi avrebbe permesso di vivere vicino al mare. Ho rifiutato più di una volta, forse in fondo già mi stavo attestando su posizioni di indipendenza, perlomeno sulla carta (o nelle idee vedi tu).
Di questi giorni, ho riflettuto davvero molto. Oggi in attesa della revisione della motina mi sono messo sotto un albero e ho capito delle cose di me.
Sono ciò che sono e sono come sono, vale a dire una persona che ha sempre provato a far da sè ma fallendo: troppe volte la presenza di altri vicino a me mi ha distratto e distolto dal mio essere. 10 anni con Silvana mi hanno ridotto ad uno zombi asociale, scontroso e impigrito: ho assecondato per anni le di lei esigenze di asocialità, il suo timore verso il mondo e le sue insicurezze, molta di questa roba me la sono caricata sulle spalle, cosa che mi ha fatto crollare.
Fernanda è una ragazza troppo con le kiappe al caldo, certi problemi non li avrà mai e nel futuro, ereditando la sua parte non avrà nemmeno bisogno di lavorare. Tutto si è manifestato con la sua faciloneria nel dipingersi un futuro "2 quori e 1 capanna", con la sua instabilità e volubilità affettiva, e mai prima di conoscerla ho conosciuto studente universitario più pigro e fankazzista, addirittura più di me. Questo perchè sia che lotti per affermarsi sia che non lo faccia, avrà sempre casa, soldi, macchine, benessere e zero problemi per il futuro (se non quelli che si crea man mano per non annoiarsi e non sembrare troppo appagata (che fa rosicare gli altri).

Esempi miei e personali che non dovrebbero distogliere dalla realtà dei fatti, vale a dire che comunque la si veda, dentro di noi ci siamo solo noi. Come siamo fatti fa la differenza tra il vincere, arrivare a podio, a punti, o fare una figura barbina e finire nel dimenticatoio dei mediocri.
Le scelte sono due, o volendo tre.
Decidere di cambiare rotta, accettando ciò che non si può cambiare e cambiando ciò che invece ancora può essere smussato (la visione della vita, i rapporti con le persone, il non-radersi ogni mattina).
Decidere di rimanere così e sperare nella bottadikiulo.
Decidere di non decidere, lamentandosi un po' e rifiutandosi di guardarsi per ciò che siamo.
Poi mi guardo ogni tanto allo specchio e sì che ti conosco, mascherina. Che ne dici di provarci?
 

Nicki.ta

Giardinauta
Sai Finni, sei cambiato un sacco da quando rispondevi al mio post meno di un mese fa, sono felice per te, continua su questa strada e vadrai che il mondo ti sorridera'.
Attento, pero', e parlo piu' per me che per te, che questi pensieri siano veramente dentro di te, sai una cosa e' ripeterseli fino a convincersi di crederci, una cosa e' crederci davvero. A volte capita di tirarsela da duri perfino con noi stessi: sono forte, ce la posso fare, l'importante sono io, domani e' un altro giorno, ecc, il problema e' che non sempre quello che traspare di noi, quello che diciamo o come ci comportiamo rispecchia veramente cio' che ci sta dentro. Possiamo decidere coscientemente di nascondere il dolore sotto una risata, di far finta di credere che basti la nostra mente razionale a tenere a bada quella piu' profonda, ma non e' sempre cosi' faoile, l'insicurezza e il bisogno di riconoscersi negli altri come in un gioco di specchi e' sempre li', pronto ad uscire quando meno te lo aspetti, a tarparti le ali quando avresti piu' bisogno di sentirti forte, da sola, di non aver bisogno degli altri. Forse la cosa piu' importante e' il tempo, e' imparare a rialzarsi sempre, a non lasciarsi abbattere nemmeno da noi stessi, a ritornare in piedi e continuare ad avanzare a testa alta, orgogliosi di noi in toto, anche delle nostre debolezze, accettando la fragilita' come parte di noi. Sono sicura che chi impara ad amarsi per quello che e' veramente, riesce a volare alto, libero, e a farsi accettare anche dagli altri per quello che e'.
Io non sono sicura di esserne capace, almeno per ora, ma tu si, tu lo stai dimostrando, forse hai avuto abbastanza tempo per riuscirci: spiega le ali e vola....vedrai quant'e' bello il mondo da lassu'...
 

Olmo60

Guru Master Florello
Olmo, e' una storia fantastica e non stento a credere che sia anche vera, ho conosciuto alcune persone cosi'.... la domanda e' questa e se lui da una di quelle avventure non fosse piu' tornato?
Cosa ne sarebbe stato di lei che aveva fatto di lui tutto il suo universo?

Evidentemente la signora è stata fortunata....
 
Ultima modifica:
@Niki
adesso, per come sono e come sto, queste cose le penso, ma so anche che sono come il vento e cambio spesso intensità e direzione. Non credo comunque che se scopri la scorciatoia per la serenità poi ritorni sulla solita strada zozza noiosa e trafficata

@mammagabry
ho sempre pensato di esser capace e molto fig.o nel cercare di soddisfare le necessità di chi mi sta vicino che siano familiari (che hanno frustrato tante mie iniziative) amici o fidanzate, ho notato che la cosa è davvero letale. Hai ragione, è quello che sto cercando di fare: fermarmi, pensare, fare una lista, iniziare a spuntarla.
 

pa0la

Florello
@mammagabry
ho sempre pensato di esser capace e molto fig.o nel cercare di soddisfare le necessità di chi mi sta vicino che siano familiari (che hanno frustrato tante mie iniziative) amici o fidanzate, ho notato che la cosa è davvero letale. Hai ragione, è quello che sto cercando di fare: fermarmi, pensare, fare una lista, iniziare a spuntarla.

ecco bravo, letale è la parola giusta
e pazienza se capisci solo tu, e pochi altri (il forum mi perdonerà, e se non lo fa prrrrrrrrrrr)
è così letale essere stata sempre quella che ha appianato, ha seguito, ha "condiviso", ha sempre sorriso che ora che tutti i tappi son saltati ho scoperto di essere stata "letale" anche per la relazione della mia migliore amica, che si sentiva portare me (dal suo compagno) come termine di paragone.....e quando mi sono disintegrata lo stupore non è stato solo di mio marito ma anche di tutti gli altri
tu? hai fatto scoppiare una mer.da tu?!?!?!? ci soffrivi tu ?!?!?! e perchè non l'hai detto?!?!?!
e perchè non l'ho detto? adesso l'ho detto, che cambia?
il tempo forse me lo dirà, o forse no
 
@Pa0la
quello che penso lo sai.
A volte dare molto ( e parlo in termini di affetto, pensieri quotidiani, gesti...) svuota molto. Non è detto che si sappia ricevere (sempre che ci venga dato) e non sempre ciò che ci viene offerto è ciò che desideriamo.... e nei rapporti non basta il pensiero, un conto è ricevere per natale i sottobicchieri kitsch, un conto è lo stare assieme e dividere la quotidianità (che è un veleno già di suo) aspettandoci qualcosa che pensiamo ci spetti. E viceversa per carità.
E poi si cambia, questo lo abbiamo già detto. Se qualcosa cambia è perchè è cambiato l'altro, oppure perchè è successo a noi. Bell'impiccio.
 

GeneROSA

Giardinauta
Nella mia vita ho sempre dato tanto, sapete, quando dicono " è carattere". Ho dato agli amici, ai miei genitori, ai miei figli, a mio marito.
Il dono del dare è incondizionato, ma sfido chiunque a non sentirsi frustrato e spremuto come un limone, dopo tanto dare e "poco ricevere" .
Un bel giorno, dici basta, ci si sente un pò spiazzati, ma occorre prendere coscienza del fatto che esistiamo anche noi, ed abbiamo il sacrosanto diritto di chiedere o quantomeno di smettere di dare...e dare.
Mi piace molto rivolgere una frase alle persone che mi stanno a cuore : Abbi cura di te. Con il passare del tempo però, l'ho fatta mia.. me lo ripeto ogni giorno!
 
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