Finni non mi hai ancora detto sopra quale metratura non posso fidanzarmi e sotto quale metratura devo scartare.
Va bene se lei ha una casa grande +/- 20% quella dove sto? O +-10% ?
Devo considerare la diversa classificazione catastale?
Quando deve guadagnare meno di me per non sentirmi inadeguato?
oddio non lo so, credo sia soggettivo... vedi, la mia ultima fidanzata, quella siciliana, Fernanda insomma, appartiene ad una famiglia superborghese, molto ricchi, con molte proprietà, un cavallino in giardino, tre moto il padre, due il fratello, una macchina lei, una il fratello, due la mamma e due il padre. Insomma più di una volta mi ha messo di fronte l'eventualità di farsi dare uno degli appartamenti di proprietà della mamma (ha 3 palazzine nel centro di Catania) nel quale vivere assieme ma io non ce l'ho fatta ad accettare sebbene la cosa mi sgravasse da molti problemi, mi avrebbe portato lontano da Roma (che inizio a detestare assieme a quei coatti antichi, cafoni, volgari presuntuosi e arroganti dei romani) e mi avrebbe permesso di vivere vicino al mare. Ho rifiutato più di una volta, forse in fondo già mi stavo attestando su posizioni di indipendenza, perlomeno sulla carta (o nelle idee vedi tu).
Di questi giorni, ho riflettuto davvero molto. Oggi in attesa della revisione della motina mi sono messo sotto un albero e ho capito delle cose di me.
Sono ciò che sono e sono come sono, vale a dire una persona che ha sempre provato a far da sè ma fallendo: troppe volte la presenza di altri vicino a me mi ha distratto e distolto dal mio essere. 10 anni con Silvana mi hanno ridotto ad uno zombi asociale, scontroso e impigrito: ho assecondato per anni le di lei esigenze di asocialità, il suo timore verso il mondo e le sue insicurezze, molta di questa roba me la sono caricata sulle spalle, cosa che mi ha fatto crollare.
Fernanda è una ragazza troppo con le kiappe al caldo, certi problemi non li avrà mai e nel futuro, ereditando la sua parte non avrà nemmeno bisogno di lavorare. Tutto si è manifestato con la sua faciloneria nel dipingersi un futuro "2 quori e 1 capanna", con la sua instabilità e volubilità affettiva, e mai prima di conoscerla ho conosciuto studente universitario più pigro e fankazzista, addirittura più di me. Questo perchè sia che lotti per affermarsi sia che non lo faccia, avrà sempre casa, soldi, macchine, benessere e zero problemi per il futuro (se non quelli che si crea man mano per non annoiarsi e non sembrare troppo appagata (che fa rosicare gli altri).
Esempi miei e personali che non dovrebbero distogliere dalla realtà dei fatti, vale a dire che comunque la si veda, dentro di noi ci siamo solo noi. Come siamo fatti fa la differenza tra il vincere, arrivare a podio, a punti, o fare una figura barbina e finire nel dimenticatoio dei mediocri.
Le scelte sono due, o volendo tre.
Decidere di cambiare rotta, accettando ciò che non si può cambiare e cambiando ciò che invece ancora può essere smussato (la visione della vita, i rapporti con le persone, il non-radersi ogni mattina).
Decidere di rimanere così e sperare nella bottadikiulo.
Decidere di non decidere, lamentandosi un po' e rifiutandosi di guardarsi per ciò che siamo.
Poi mi guardo ogni tanto allo specchio e sì che ti conosco, mascherina. Che ne dici di provarci?