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Stratificazione

Talejo

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti
Guardando sul forum e su internet non sono riuscito a farmi un'idea chiara su come funzioni la stratificazione fredda sui semi di molte piante.
Mi è più o meno chiaro il suo perché, ovvero evitare che qualche seme decida di germinare in pieno inverno, ma non il come.
Ovunque consigliano di mettere i semi in un ambiente leggermente umido (scottex, cotone idrofilo, terra) e freddo (esterno o frigorifero) per più o meno tempo (da chi dice alcune settimane a chi diversi mesi).
C'è anche il freezer cut, ovvero lasciare in ammollo i semi per un paio di giorni e metterli poi in freezer per altrettanto tempo, per indebolire il tegumento con l'espansione del ghiaccio, dicono.
Ci sono poi la scarificazione o la carta vetrata, per indebolire tegumenti troppo duri e renderli permeabili all'acqua.
Tutti questi metodi sembrano favorire la germinazione indebolendo (con acqua, freddo o meccanicamente) il tegumento per favorire il passaggio d'acqua e radici.

Ma se i semi naturalmente entrano in letargo nella stagione fredda, per quale motivo io, artificialmente, non posso ricreare le condizioni di calore ideale per farlo germinare bypassando la stratificazione?

Questo "bisogno di freddo" di cui scrivono ovunque e ha anche una sua unità di misura, che processi fisico-chimici aziona?
 

danielep

Florello Senior
I semi di specie che vivono in zone temperate, con inverni freddi, hanno bisogno , per germinare , di una stagione fredda ed umida che si può riprodurre , in maniera assolutamente naturale, seminandoli appena raccolti a fine ottobre, novembre, in vasi tenuti esposti fuori, al freddo e all'umido (io li espongo ad est).
La stratificazione riproduce artificialmente le condizioni in cui avviene la germinazione, riproducendo, in frigorifero, le condizioni freddo/umide dell' inverno, magari per chi ha acquistato i semi già avanti nella stagione.
E' buon norma mettere i semi a mollo per 24/48 ore in acqua tiepida ed usare solo quelli che affondano dopo tale periodo, scartando o seminando a parte, gli altri, giusto se si vuole fare raffronti.
Usualmente ho stratificato i semi in pezzuole di TNT o di cotone imbevuti d'acqua e poi strizzati, posti poi in frigo in vaschetta di plastica con coperchio e poi controllati ogni 20 gg ca ( umidità, germinazioni anticipate, marciumi). La stratificazione può avvenire in questo periodo, per 45/90 gg, secondo i casi.
Attenzione, semi di tasso ed ilex impiegano due stagioni fredde per germinare (quelli che conosco).
Certe specie di climi temperati, seminate a primavera senza stratificazione, possono spuntare la primavera successiva.
Semi di piante provenienti da zone tropicali non necessitano di stratificazione, ma vanno seminate più avanti perchè spuntino con condizioni climatiche favorevoli.
Alcuni semi duri (baobab, sesbania, carrubo, ecc.) possono aver bisogno di una scarificazione o indebolimento del tegumento per germinare.
Questo, in sintesi, per mia esperienza;)
 

Talejo

Aspirante Giardinauta
Grazie mille per la risposta.
Ma c'è un perché a questo bisogno di freddo? Se prendessi una ghianda di quercia o dei semi di acero e, senza stratificare, li piantassi in una growing box con giusta T, giusta umidità, ecc. perché non germinerebbero?

PS: ho aperto ieri alcuni semi di mandarino e mi sembravano belli vitali:hanno bisogno di stratificazione?
 

giuseppa puglisi

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti
Guardando sul forum e su internet non sono riuscito a farmi un'idea chiara su come funzioni la stratificazione fredda sui semi di molte piante.
Mi è più o meno chiaro il suo perché, ovvero evitare che qualche seme decida di germinare in pieno inverno, ma non il come.
Ovunque consigliano di mettere i semi in un ambiente leggermente umido (scottex, cotone idrofilo, terra) e freddo (esterno o frigorifero) per più o meno tempo (da chi dice alcune settimane a chi diversi mesi).
C'è anche il freezer cut, ovvero lasciare in ammollo i semi per un paio di giorni e metterli poi in freezer per altrettanto tempo, per indebolire il tegumento con l'espansione del ghiaccio, dicono.
Ci sono poi la scarificazione o la carta vetrata, per indebolire tegumenti troppo duri e renderli permeabili all'acqua.
Tutti questi metodi sembrano favorire la germinazione indebolendo (con acqua, freddo o meccanicamente) il tegumento per favorire il passaggio d'acqua e radici.

Ma se i semi naturalmente entrano in letargo nella stagione fredda, per quale motivo io, artificialmente, non posso ricreare le condizioni di calore ideale per farlo germinare bypassando la stratificazione?

Questo "bisogno di freddo" di cui scrivono ovunque e ha anche una sua unità di misura, che processi fisico-chimici aziona?
io ho provato a mettere in frigo in un po' di sabbia i semi di pesco e albicocco l'estate scorsa. poi li ho seminati e lasciati fuori tutto l'inverno, da pochi giorni sono nati due albicocchi e due peschi sapete cosa devo fare per farli crescere al meglio? oltre all'acqua io ho dato dell'humus di lombrico spero che qualcuno mi risponda e vi ringrazio gia' da ora
 
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