Sono tornato.
E a quanto pare, vi aspettate delle risposte.
Prima di tutto, vi ringrazio per le opinioni sincere.
Io amo la natura, ma odio l'ipocrisia di chi ritiene che l'uomo (e ciò che l'uomo fa) non ne sia parte integrante.
Come è normale che l'uomo mangi carne di maiale e quindi ammazzi i maiali per mangiarli, è altrettanto normale che ammazzi i globicefali, i cani, i cavalli, i serpenti e le tarantole (sono più buone di quanto non possiate immaginare).
Se per qualcuno questo è cinismo (vero o presunto), per me è semplicemente disillusione materiale, o capacità di guardare in faccia la realtà. In un certo senso, ci vuole del coraggio per vedere le cose come stanno davvero. É necessario uno sforzo per ricercare la realtà (che spesso è diversa da come ci viene raccontata) ed è necessario uno sforzo nell'accettarla (perchè spesso la realtà è diversa da quello che vorremmo che fosse). Ma questo fa parte della crescita individuale. Arriva un momento della nostra vita in cui qualcuno ci spiega che Babbo Natale non esiste. Probabilmente tutti abbiamo pianto, ma abbiamo dovuto accettarlo e imparare a farne a meno, per quanto fosse bello immaginare un vecchio ciccione che scorrazzava per i cieli.
Ecco, molte persone credono ancora all'esistenza di tantissimi babbi natale. E chi dice che non esistono è solo un materialista cinico.
E non mi perdo nulla dei piaceri della vita. Anzi...
Per rispondere a Francesco e Rosasiu, non è la matematica in sè, ma l'approccio scientifico in generale.
Prima di tutto dubitare, più o meno di tutto, e poi ricercare per chiarire il dubbio.
In una discussione con un'altra persona, ci si può porre come quello che ha qualcosa da insegnare (e allora non si impara niente), come quello che ha solo da imparare (e allora si apprende in maniera acritica tutto ciò che viene proposto dall'altro) o proporsi come interlocutore-pensatore. Ovvero, quello che cerco di fare nella maggior parte dei casi sul forum: leggo, mi informo su quello che leggo e cerco di capire, sviluppare e rispondere. Trovo che questo metodo sia win-win: in questa maniera apprendo dalla discussione, e in maniera critica.
L'approccio del tipo "io ho la mia idea e tu la tua" non porta da nessuna parte. Ma bisogna fare uno sforzo per capire sè stessi prima di tutto, e porsi la fastidiosa domanda "perchè io la penso così?".P
Per quanto riguarda il tema del viaggio, rocco.co ha descritto in poche parole il mio modo di vedere le cose. Si viaggia per il senso di viaggiare. Ogni sosta è un'avventura, persone nuove, qualcosa di nuovo da apprendere. Ogni viaggio conosco decine di persone con cui scambio chiacchiere varie e poi non rivedrò più in vita mia. Fa parte del viaggio.
Quando ho detto che andavo alle Far Oer, qualcuno mi ha chiesto "ma cosa c'è da vedere?".
Credo che in questo senso, un viaggio importante sia andare a Capo Nord: perchè non c'è niente da vedere a Capo Nord. Ma per arrivarci...
Alla faccia dei viaggi nei villaggi con le gite organizzate.
Ogni viaggio è una miriade di situazioni di cui io sono protagonista.
Scusate se è poco.