violaciocca
Aspirante Giardinauta
Salve,
io avevo scritto un messaggio di richiesta si aiuto nel thread sotto, ma mi è sembrato più giusto metterne su uno nuovo. Lo so che prende spazio perché ne ho visti altri in cui di gardenie si è parlato, ma ho bisogno di un consiglio su misura per me, e magari è utile ad altre persone...
So anche che chiedete la foto. Spero che la mia descrizione vi basterà, io non so usare la mia digitale, non ho mai tempo, e nemmeno la webcam è possibile. Abito in una zona poco coperta, peggio che in Uganda, a malapena riesco a scrivere in questi siti, e a volte non mi dà nemmeno la connessione.
Da due mesi ho una gardenia. Bella, quando l'avevo comprata, con due boccioli che si aprirono subito.
La tengo sul tavolo in cucina, alla luce, vicino alla finestra che dà su Nord, dove il sole diretto non c'è mai.
Disgraziatamente, c'è solo mezzo metro tra la pianta e un calorifero.
Ho letto che è bene nebulizzare la chioma della pianta.
A sere alterne lo farò. Va bene come frequenza?
I guai della pianta sono iniziati dopo averla sistemata, dopo l'acquisto, in un vaso più capiente, ricoprendo col terriccio rimediato da altri vasi fuori al balcone, in cui avevo avuto piantine di poco conto.
Nel giro di qualche settimana, ho visto cadere, da soli, alcuni boccioli.
Poi sono iniziate le foglie marroni:
a) alcune marroni alle punte
b) altre marroni ai bordi lungo la lunghezza
c) altre con macchier marroni all'interno delle foglie
d) altre ancora (pochissime) con un pò di giallino all'interno
e) quelle rimaste, pare in salute (quelle appena germogliate e che devono ancora crescere).
E poi vedevo che il terriccio restava bagnato per troppo tempo.
Adesso ho anche letto che l'acqua di rubinetto può essere troppo dura per lei e che è meglio l'acqua S. Anna. Farò anche questo...
Timorosa, quindi, di perderla e desiderosa di far qualcosa, ho fatto una cura da cavallo, ma da perfetta profana in materia:
- Ho deciso un nuovo rinvaso
- Ho acquistato della ghiaietta per la base e terreno acido
Dopo averla sfilata, era enorme il pane formato tra la terra e le radici.
Non lo volevo, desideravo che la pianta potesse il più possibile usufruire delle sostanze che il nuovo terriccio le avrebbe dato.
Nello stesso tempo, però, non volevo spezzare le radici, visto che fine novembre che era non è periodo per il rinvaso.
Decisa come ero a cambiarle quanto più terriccio possibile, ho tenuto le radici sotto un lieve getto di acqua corrente (vivo in campagna, calcarea non dovrebbe essere... spero...), ottenendo che il terriccio del pane radicale, un pò alla volta, si disfacesse.
Forse questo è stato un errore. Ormai l'ho fatto e mi mangio le mani.
Dopo avere in buona parte eliminato la terra, fino a vedere penzolare almeno la parte finale delle radici, ho lasciato la pianta a scolare in un colapasta e intanto ho preparato la base con della ghiaietta, mettendone anche nel sottovaso.
Prima di interrarla, ho tamponato appena le radi per togliere la troppa acqua che avevano preso.
E l'ho lasciata così, senza acqua, per una settimana.
Oggi che il terreno è molto asciutto, nonostante mio marito mi dicesse di non mettergliele proprio acqua, non ho resistino e un bicchierino di acqua di bottiglia gliel'ho buttato.
Via via, nei giorni, ho strappato via quasi tutte le foglie col nero o col giallo, e molte venivano via senza sforzo. Non riesco a sopportare di vedere tutto quel brutto.
Infine, con una forbice pulita, ho tagliuzzato via i ramettini secchi che vedevo in giro.
I germogli li fa e le foglie belle e non malate le ha.
Io ho solo il terrore di averle dato il colpo di grazia:
1) o con tutta l'acqua che ha preso per toglierle il terriccio dalle radici quel giorno del rinvaso
2) O con il bicchierino che le ho versato oggi e che non ho saputo fare a meno di darle perché la terra era asciutta da farmi sentire autorizzata.
E adesso? Si salverà? Non mi pare il caso di ricorrere a prodotti chimici e non credo che potrei fare di più.
Voi che ne dite? Chiedo scusa per la lungaggine.
Concludo con un'ultima cosa: quando ho letto che il terreno commerciale per piante acide era bene mischiarlo con altro materiale, tipo aghi di pino, per renderlo ancora più drenato, il rinvaso col metodo tutto sui-generis che vi ho descritto, l'avevo purtroppo fatto appena il giorno prima.
L'ho saputo troppo tardi, e adesso ho paura a muoverla ancora per rendere il terriccio da manuale.
E spero di non avere sbagliato a potare qualcosina quà è là.
E' sbagliato, secondo voi, titare via le foglie brutte?
Ripeto: la pianta la vedo compromessa con molte foglie col nero già alla nascita, ma altre nuove me le sta facendo sane ed è solo per questo che spero ancora...
Ho la tentazione di tirare via le ultime 4-5 foglie col nero che vedo, ma si tratta di quelle più grandi e "anziane", che fanno scena, se tiro pure quelle restano solo quelle in crescita, povera piantina mia...
Posso sperare? Chissà...
Cosa le ho fatto?
:martello:
io avevo scritto un messaggio di richiesta si aiuto nel thread sotto, ma mi è sembrato più giusto metterne su uno nuovo. Lo so che prende spazio perché ne ho visti altri in cui di gardenie si è parlato, ma ho bisogno di un consiglio su misura per me, e magari è utile ad altre persone...
So anche che chiedete la foto. Spero che la mia descrizione vi basterà, io non so usare la mia digitale, non ho mai tempo, e nemmeno la webcam è possibile. Abito in una zona poco coperta, peggio che in Uganda, a malapena riesco a scrivere in questi siti, e a volte non mi dà nemmeno la connessione.
Da due mesi ho una gardenia. Bella, quando l'avevo comprata, con due boccioli che si aprirono subito.
La tengo sul tavolo in cucina, alla luce, vicino alla finestra che dà su Nord, dove il sole diretto non c'è mai.
Disgraziatamente, c'è solo mezzo metro tra la pianta e un calorifero.
Ho letto che è bene nebulizzare la chioma della pianta.
A sere alterne lo farò. Va bene come frequenza?
I guai della pianta sono iniziati dopo averla sistemata, dopo l'acquisto, in un vaso più capiente, ricoprendo col terriccio rimediato da altri vasi fuori al balcone, in cui avevo avuto piantine di poco conto.
Nel giro di qualche settimana, ho visto cadere, da soli, alcuni boccioli.
Poi sono iniziate le foglie marroni:
a) alcune marroni alle punte
b) altre marroni ai bordi lungo la lunghezza
c) altre con macchier marroni all'interno delle foglie
d) altre ancora (pochissime) con un pò di giallino all'interno
e) quelle rimaste, pare in salute (quelle appena germogliate e che devono ancora crescere).
E poi vedevo che il terriccio restava bagnato per troppo tempo.
Adesso ho anche letto che l'acqua di rubinetto può essere troppo dura per lei e che è meglio l'acqua S. Anna. Farò anche questo...
Timorosa, quindi, di perderla e desiderosa di far qualcosa, ho fatto una cura da cavallo, ma da perfetta profana in materia:
- Ho deciso un nuovo rinvaso
- Ho acquistato della ghiaietta per la base e terreno acido
Dopo averla sfilata, era enorme il pane formato tra la terra e le radici.
Non lo volevo, desideravo che la pianta potesse il più possibile usufruire delle sostanze che il nuovo terriccio le avrebbe dato.
Nello stesso tempo, però, non volevo spezzare le radici, visto che fine novembre che era non è periodo per il rinvaso.
Decisa come ero a cambiarle quanto più terriccio possibile, ho tenuto le radici sotto un lieve getto di acqua corrente (vivo in campagna, calcarea non dovrebbe essere... spero...), ottenendo che il terriccio del pane radicale, un pò alla volta, si disfacesse.
Forse questo è stato un errore. Ormai l'ho fatto e mi mangio le mani.
Dopo avere in buona parte eliminato la terra, fino a vedere penzolare almeno la parte finale delle radici, ho lasciato la pianta a scolare in un colapasta e intanto ho preparato la base con della ghiaietta, mettendone anche nel sottovaso.
Prima di interrarla, ho tamponato appena le radi per togliere la troppa acqua che avevano preso.
E l'ho lasciata così, senza acqua, per una settimana.
Oggi che il terreno è molto asciutto, nonostante mio marito mi dicesse di non mettergliele proprio acqua, non ho resistino e un bicchierino di acqua di bottiglia gliel'ho buttato.
Via via, nei giorni, ho strappato via quasi tutte le foglie col nero o col giallo, e molte venivano via senza sforzo. Non riesco a sopportare di vedere tutto quel brutto.
Infine, con una forbice pulita, ho tagliuzzato via i ramettini secchi che vedevo in giro.
I germogli li fa e le foglie belle e non malate le ha.
Io ho solo il terrore di averle dato il colpo di grazia:
1) o con tutta l'acqua che ha preso per toglierle il terriccio dalle radici quel giorno del rinvaso
2) O con il bicchierino che le ho versato oggi e che non ho saputo fare a meno di darle perché la terra era asciutta da farmi sentire autorizzata.
E adesso? Si salverà? Non mi pare il caso di ricorrere a prodotti chimici e non credo che potrei fare di più.
Voi che ne dite? Chiedo scusa per la lungaggine.
Concludo con un'ultima cosa: quando ho letto che il terreno commerciale per piante acide era bene mischiarlo con altro materiale, tipo aghi di pino, per renderlo ancora più drenato, il rinvaso col metodo tutto sui-generis che vi ho descritto, l'avevo purtroppo fatto appena il giorno prima.
L'ho saputo troppo tardi, e adesso ho paura a muoverla ancora per rendere il terriccio da manuale.
E spero di non avere sbagliato a potare qualcosina quà è là.
E' sbagliato, secondo voi, titare via le foglie brutte?
Ripeto: la pianta la vedo compromessa con molte foglie col nero già alla nascita, ma altre nuove me le sta facendo sane ed è solo per questo che spero ancora...
Ho la tentazione di tirare via le ultime 4-5 foglie col nero che vedo, ma si tratta di quelle più grandi e "anziane", che fanno scena, se tiro pure quelle restano solo quelle in crescita, povera piantina mia...
Posso sperare? Chissà...
Cosa le ho fatto?
:martello: