belvedere
Giardinauta Senior
questa è una delle cose che mi fa vergognare di essere italiana: messaggi di solidarietà tra commercianti evasori!
questa notizia mi ha profondamentte indignato.
da notare che il signore si definisce onesto.
in italia evidentemente esiste la categoria degli "onesti evasori", quasi fosse un diritto acquisito quello di eludere il fisco!
http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/03/07/foto/alassio_negozio_chiuso_per_evasione_scatta_la_solidariet_degli_altri_commercianti-31142520/1/
Si è fatto 'pizzicare' a non emettere lo scontrino quattro volte di fila e l'Agenzia delle Entrate gli ha chiuso per tre giorni il negozio. Per sfogarsi ha piazzato un cartello sulla vetrina, al quale in poche ore si sono affiancati i messaggi di solidarietà di numerosi colleghi commercianti. E' accaduto ad Alassio, cittadina turistica sulla rivera ligure di ponente. Notificatogli il provvedimento, il titolare della pasticceria 'Pane, burro e marmellata' di via Torino, Franco Rupil e suo figlio Mattia, prima di abbassare la saracinesca hanno affisso un cartello in vetrina: "Scusate, ma io pensavo di essere un lavoratore onesto..con questa punizione avete sospeso ogni mia voglia". Nel pomeriggio al biglietto se ne sono aggiunti numerosi altri, scritti dai 'colleghi' che, nonostante la pesante accusa di evadere le tasse, hanno voluto mostrargli solidarietà: 'Questo non è un paese democratico - hanno scritto - questo è uno Stato militare che obbliga la gente a vivere sotto ricatto' oppure '...indignato per l'ingiustizia, l'Italia non è più il Bel Paese'. Inoltre nel pomeriggio in via Torino c'è stata una processione di esercenti e cittadini che hanno così voluto esprimere la loro vicinanza al commerciante evasore.
questa notizia mi ha profondamentte indignato.
da notare che il signore si definisce onesto.
in italia evidentemente esiste la categoria degli "onesti evasori", quasi fosse un diritto acquisito quello di eludere il fisco!
http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/03/07/foto/alassio_negozio_chiuso_per_evasione_scatta_la_solidariet_degli_altri_commercianti-31142520/1/
Si è fatto 'pizzicare' a non emettere lo scontrino quattro volte di fila e l'Agenzia delle Entrate gli ha chiuso per tre giorni il negozio. Per sfogarsi ha piazzato un cartello sulla vetrina, al quale in poche ore si sono affiancati i messaggi di solidarietà di numerosi colleghi commercianti. E' accaduto ad Alassio, cittadina turistica sulla rivera ligure di ponente. Notificatogli il provvedimento, il titolare della pasticceria 'Pane, burro e marmellata' di via Torino, Franco Rupil e suo figlio Mattia, prima di abbassare la saracinesca hanno affisso un cartello in vetrina: "Scusate, ma io pensavo di essere un lavoratore onesto..con questa punizione avete sospeso ogni mia voglia". Nel pomeriggio al biglietto se ne sono aggiunti numerosi altri, scritti dai 'colleghi' che, nonostante la pesante accusa di evadere le tasse, hanno voluto mostrargli solidarietà: 'Questo non è un paese democratico - hanno scritto - questo è uno Stato militare che obbliga la gente a vivere sotto ricatto' oppure '...indignato per l'ingiustizia, l'Italia non è più il Bel Paese'. Inoltre nel pomeriggio in via Torino c'è stata una processione di esercenti e cittadini che hanno così voluto esprimere la loro vicinanza al commerciante evasore.
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