Allora...
se innesti una rosa, devi prendere una buona portainnesto (ad esempio la rosa canina o la rosa laxa, che sono usate quasi solo per quello perchè selvatiche, con buone radici e non particolarmente ornamentali di per sé) e innestarci un rametto ricco di gemme della pianta che vuoi riprodurre (si dice "spacco").
Allora avrai una rosa con un ottimo apparato radicale, ma la sua salute dipenderà dalle condizioni a cui sottoponi le portainnesto, che spesso vogliono terra con un certo pH, oppure certe temperature, eccetera. Però le rose riprodotte da innesto, siccome ai propri piedi hanno la rosa selvatica portainnesto, possono sviluppare gemme, rami e foglie "diversi", che puoi riconoscere perchè diversi appunto dalla varietà che hai innestato, e questi rami detti "succhioni" ciucciano energia alla rosa innestata, possono anche sovrastarla se qualcosa non è andato bene. Invece se riproduci una rosa per talea, avrà magari radici meno vigorose, sarà più debole, meno rigogliosa che ne so, ma sarà sempre ""uguale a sé stessa" e non dovrai tagliare i succhioni tutti gli anni.
Dei succhioni non mi importa molto, ma non mi piace pensare di avere una cosa che in natura non esiste (una pianta innestata)
inoltre, i portainnesto hanno radici fittonanti (tipo una carotona che scende verso il basso quindi richiede vasi alti e terreni drenanti e sabbiosi) oppure una rete di radici superficiale (richiede vasi ampi), e ovviamente anche le rose innestate si tengono tale caratteristica. Le rose da talea, chissà!
In un'altra discussione è emerso (io non lo sapevo) che probabilmente anche le rose da talea hanno radici carotose. Mi interesserebbe molto saperlo!