I miei sono così, ma io non gli sto dietro tanto. Sono cresciuti in qualche giorno. Appena si stabilisce la temperatura noturna partono più in fretta. Se non sbaglio cominciano a buttare i primi fiori quando hanno 4 paio di foglie.
Questo ho letto in internet:
"Il nasturzio non è tossico, al contrario è un fiore interamente commestibile, tutta la pianta si mangia, dalle foglie ai petali, semi compresi. Il suo sapore è aromatico, ricorda quello del crescione e si può mangiare in insalata o usarlo per insaporire vari piatti. I suoi fiori e le sue foglie sono ricchi di vitamina C si possono aggiungere a frittate e insalate aggiungono un tocco agro-piccante. Le foglie stropicciate tra le mani emanano un sentore speziato; i fiori hanno un lieve profumo di miele.
nasturzio ha la proprietà di allontanare gli afidi.
Le sue foglie sono molto particolari perché non si bagnano, sono idrorepellenti. L’acqua che arriva in contatto le piante non le bagna, ma forma dei goccioloni che rotolano sul lembo della foglia fino a cadere: si tratta del famoso effetto loto che è molto scenografico.
Il nastruzio possiede molte proprietà, vediamole:
ha proprietà afrodisiach
favorisce l’attivazione della circolazione
aumenta la resistenza dei vasi capillari
facilita l’afflusso della bile nell’intestino e le secrezioni intestinali
rinforza la struttura della pelle e la crescita dei capelli
stimola l’appetito e stimola la digestione
contrasta la malinconia
Tutta la pianta del nasturzio è terapeutica: fiori, foglie, frutti, radici.
In particolare i fiori sono utilizzati come ingrediente decorativo nelle insalate.
Le gemme dei fiori sono anche usate come sostituti dei capperi. I fiori sono spesso utilizzati come ingrediente ornamentale per le insalate o come condimento per i piatti saltati in padella. Questi contengono circa 130 mg di vitamina C per 100 grammi, circa lo stesso ammontare contenuto nel prezzemolo . Inoltre, contengono fino a 45 mg di luteina per 100 grammi, ovvero la maggiore quantità mai riscontrata in ogni pianta commestibile.
Nel Seicento, la pianta fu importata dagli europei ed anche utilizzata contro la carenza di vitamina C (scorbuto). Al nasturzio sono oggi attribuite, in erboristeria, proprietà antibatteriche."