STILE A SCOPA ROVESCIATA
Quali sono le caratteristiche estetiche fondamentali dello stile a scopa che i giapponesi chiamano HOKIDACHI? La silhouette che presenta una pianta educata in questo stile è data dalla fitta vegetazione che assume appunto il profilo di una scopa rovesciata. Anche se l'osservatore è attratto solamente dalla parte aerea del bonsai, in effetti uno dei punti di interesse è pure costituito dal tronco e dalla sua base, quindi dalle radici che affiorano in superficie e che danno maggiore senso di maestosità e di possanza alla pianta che così risulta ancorata al terreno. Il tronco deve risultare cilindrico, perfettamente dritto, quindi senza nessuna inclinazione o curva e la base, preferibilmente, deve avere radici che affiorano in superficie per poi affrancarsi nel terreno. Ad una certa altezza del tronco, che dovrà essere proporzionata con la parte aerea, si diparte la fitta ramificazione che formerà la struttura del bonsai. La silhouette della vegetazione può essere simmetrica o asimmetrica. E’ simmetrica quando la ramificazione inizia tutta allo stesso livello, men*tre è asimmetrica quando i rami dipartono da diverse altezze. Nei disegni si possono evidenziare queste diverse forme che possono essere: quadrata, rotonda, triangolare ed ovale; l’impostazione della ramificazione dipende, in parte, dal tronco, dal suo diametro, dalla sua conformazione.
LE TECNICHE PER OTTENERE QUESTO STILE
Quando la pianta avrà raggiunto un diametro consistente, si procederà in primavera alla rinvasatura, intervenendo, come sappiamo, sull'apparato radicale potandolo e posizionandolo nel vaso da educazione. Solo allora si inizierà il training per ottene*re lo stile a scopa. Si praticherà nel tronco, all'altezza che avremo stabilito (di solito l'altezza è tre volte il diametro del tronco) una incisione a V all'estremità di questo; la profondità del taglio sarà proporzionata al diametro del tronco. Attorno all'incisione si farà aderire un braccialetto di cartone trattenuto da filo di rafia: questa operazione è eseguita per impedire la formazione di nodosità che risulterebbero molto antiestetiche. Durante il primo anno assisteremo alla crescita di nuovi getti lungo il bordo del taglio. Nell'autunno seguente si inizierà con la prima potatura dei ramoscelli rispettando la curva indicata nel disegno; nell'autunno dell'anno successivo si procederà ad una nuova potatura seguendo sempre la stessa curva e si procederà sempre nella stessa maniera, gli anni successivi, aumentando sempre la lunghezza della ramificazione. In questo modo, nell'arco di pochi anni, si avrà la formazione della tipica silhouette a ventaglio. Un altro metodo prevede l'innesto delle marze in cima al tronco preventivamente tagliato. I rami attecchiranno e saranno lasciati crescere liberamente per qualche anno affinchè possano ben svilupparsi; solo allora si procederà a ripetute potature per formare la chioma a scopa. Si può iniziare da un soggetto giovane con due rami principali o comun*que con pochi rami; questi verranno potati drasticamente per permettere una prima ramificazione secondaria e per stimolare l'emissione di altri rami. Continuando con potature periodiche si otterrà una discreta ramificazione che' sarà poi fatta seguendo la consueta forma a semicerchio, per ottenere poi la forma a scopa. La potatura è il segreto per ottenere esemplari in questo stile; occorre potare sempre seguendo la forma classica e comunque potare alla seconda gemma, eliminando i rami che crescono all'ascella o verso l'interno oppure diretti verso l'alto e comunque lo scopo è sempre quello di ottenere una ramificazione molto fine, mai lasciare irrobustire i rami. Come si può intuire il controllo sulla ramificazione e vegetazione è costante e potature e spuntature vanno ripetute durante tutta l'estate. E’ bene eseguire ogni tanto un'operazione di sfoltimento per permettere una buona aerazione e far penetrare la luce. Considerato il fatto che le piante usate sono a foglia piccola non occorrerà procedere alla defogliazione per la riduzione di queste. Anche la legatura dei rami con il filo è un'operazione molto rara poichè l'educazione avviene essenzialmente con le potature: se ciò si rendesse necessario occorrerà procedere con cautela per non danneggiare la corteccia e comunque il filo va rimosso non appena necessario per evitare solchi antiestetici e difficilmente camuffabili. Per questo particolare stile si impiegano piante che abbia*no già foglie minuscole e per questo motivo la pianta preferita è la zelkova o l'olmo che, comunque, è simile.
PER INIZIARE
Il materiale di partenza può essere costituito dalla moltiplicazione da seme, che come sempre richiede molto tempo per arrivare ad avere piantine con tronchi interessanti, ma che per le miniature di bonsai è un metodo insostituibile; da talea, molto facile, ed in questo caso è preferibile selezionare rami robusti che permettono una abbondante ramificazione. Questo metodo è molto più veloce perchè nel giro di 3‑4 anni si possono ottenere bonsai molto interessanti. Per quanto riguarda altro materiale di partenza si può avere la fortuna di reperirlo in vivaio o in natura: insomma, avendo fra le mani una pianta con un tronco ben diritto si può arrivare rapidamente a dei risultati apprezzabili. Se poi si ha l'opportunità di avere a disposizione un piccolo giardino si può accelerare il tutto piantando l'alberello in piena terra ed ottenendo un tronco di 5‑6 cm di diametro molto presto. Attenzione però che in questo caso vanno tenuti sotto attento controllo rami e radici perchè potreb*bero svilupparsi eccessiva*mente con notevoli problemi per ottenere lo stile a scopa. Con piantine educate nello stile a scopa si possono formare interessanti forestine che saranno posizionate con molto successo su lastre di pietra: ne risulterà molto valorizzata ed esaltata la composizione. La scelta del vaso cade necessariamente su quelli poco profondi che valorizzano ancora di più il bonsai; la forma potrà essere ovale o rettangolare e sulla forma influirà la forma della scopa. Per il colore sarà determinante il tipo di pianta e comunque il vaso dovrà essere preferibilmente smaltato.