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scopa rovesciata

P

personalbonsai

Guest
salve a tutti...io qualche giorno fa ho comprato un piccolo melograno nano (a breve posterò foto) che sembra avere già una accennata forma allo stile qui citato...il problema è che io nn ho mai lavorato un bonsai per questo stile e per lo più a me questo sembra lo stile più difficile di tutti (capirete che sn nel panico)...girando su internet ho trovato queste informazioni (capisco che nn le leggerete tutti XD ma le posto lo stesso)...se avete altre informazioni o qualche video che spiega come creare questo stile nn esitate a postarmelo...grz

:D:D:D aspetto con ansia le vostre risposte (numerose:martello2)
 
P

personalbonsai

Guest
STILE A SCOPA ROVESCIATA
Quali sono le caratteristiche estetiche fondamentali dello stile a scopa che i giapponesi chiamano HOKIDACHI? La silhouette che presenta una pianta educata in questo stile è data dalla fitta vegetazione che assume appunto il profilo di una scopa rovesciata. Anche se l'osservatore è attratto solamente dalla parte aerea del bonsai, in effetti uno dei punti di interesse è pure costituito dal tronco e dalla sua base, quindi dalle radici che affiorano in superficie e che danno maggiore senso di maestosità e di possanza alla pianta che così risulta ancorata al terreno. Il tronco deve risultare cilindrico, perfettamente dritto, quindi senza nessuna inclinazione o curva e la base, preferibilmente, deve avere radici che affiorano in superficie per poi affrancarsi nel terreno. Ad una certa altezza del tronco, che dovrà essere proporzionata con la parte aerea, si diparte la fitta ramificazione che formerà la struttura del bonsai. La silhouette della vegetazione può essere simmetrica o asimmetrica. E’ simmetrica quando la ramificazione inizia tutta allo stesso livello, men*tre è asimmetrica quando i rami dipartono da diverse altezze. Nei disegni si possono evidenziare queste diverse forme che possono essere: quadrata, rotonda, triangolare ed ovale; l’impostazione della ramificazione dipende, in parte, dal tronco, dal suo diametro, dalla sua conformazione.



LE TECNICHE PER OTTENERE QUESTO STILE

Quando la pianta avrà raggiunto un diametro consistente, si procederà in primavera alla rinvasatura, intervenendo, come sappiamo, sull'apparato radicale potandolo e posizionandolo nel vaso da educazione. Solo allora si inizierà il training per ottene*re lo stile a scopa. Si praticherà nel tronco, all'altezza che avremo stabilito (di solito l'altezza è tre volte il diametro del tronco) una incisione a V all'estremità di questo; la profondità del taglio sarà proporzionata al diametro del tronco. Attorno all'incisione si farà aderire un braccialetto di cartone trattenuto da filo di rafia: questa operazione è eseguita per impedire la formazione di nodosità che risulterebbero molto antiestetiche. Durante il primo anno assisteremo alla crescita di nuovi getti lungo il bordo del taglio. Nell'autunno seguente si inizierà con la prima potatura dei ramoscelli rispettando la curva indicata nel disegno; nell'autunno dell'anno successivo si procederà ad una nuova potatura seguendo sempre la stessa curva e si procederà sempre nella stessa maniera, gli anni successivi, aumentando sempre la lunghezza della ramificazione. In questo modo, nell'arco di pochi anni, si avrà la formazione della tipica silhouette a ventaglio. Un altro metodo prevede l'innesto delle marze in cima al tronco preventivamente tagliato. I rami attecchiranno e saranno lasciati crescere liberamente per qualche anno affinchè possano ben svilupparsi; solo allora si procederà a ripetute potature per formare la chioma a scopa. Si può iniziare da un soggetto giovane con due rami principali o comun*que con pochi rami; questi verranno potati drasticamente per permettere una prima ramificazione secondaria e per stimolare l'emissione di altri rami. Continuando con potature periodiche si otterrà una discreta ramificazione che' sarà poi fatta seguendo la consueta forma a semicerchio, per ottenere poi la forma a scopa. La potatura è il segreto per ottenere esemplari in questo stile; occorre potare sempre seguendo la forma classica e comunque potare alla seconda gemma, eliminando i rami che crescono all'ascella o verso l'interno oppure diretti verso l'alto e comunque lo scopo è sempre quello di ottenere una ramificazione molto fine, mai lasciare irrobustire i rami. Come si può intuire il controllo sulla ramificazione e vegetazione è costante e potature e spuntature vanno ripetute durante tutta l'estate. E’ bene eseguire ogni tanto un'operazione di sfoltimento per permettere una buona aerazione e far penetrare la luce. Considerato il fatto che le piante usate sono a foglia piccola non occorrerà procedere alla defogliazione per la riduzione di queste. Anche la legatura dei rami con il filo è un'operazione molto rara poichè l'educazione avviene essenzialmente con le potature: se ciò si rendesse necessario occorrerà procedere con cautela per non danneggiare la corteccia e comunque il filo va rimosso non appena necessario per evitare solchi antiestetici e difficilmente camuffabili. Per questo particolare stile si impiegano piante che abbia*no già foglie minuscole e per questo motivo la pianta preferita è la zelkova o l'olmo che, comunque, è simile.



PER INIZIARE
Il materiale di partenza può essere costituito dalla moltiplicazione da seme, che come sempre richiede molto tempo per arrivare ad avere piantine con tronchi interessanti, ma che per le miniature di bonsai è un metodo insostituibile; da talea, molto facile, ed in questo caso è preferibile selezionare rami robusti che permettono una abbondante ramificazione. Questo metodo è molto più veloce perchè nel giro di 3‑4 anni si possono ottenere bonsai molto interessanti. Per quanto riguarda altro materiale di partenza si può avere la fortuna di reperirlo in vivaio o in natura: insomma, avendo fra le mani una pianta con un tronco ben diritto si può arrivare rapidamente a dei risultati apprezzabili. Se poi si ha l'opportunità di avere a disposizione un piccolo giardino si può accelerare il tutto piantando l'alberello in piena terra ed ottenendo un tronco di 5‑6 cm di diametro molto presto. Attenzione però che in questo caso vanno tenuti sotto attento controllo rami e radici perchè potreb*bero svilupparsi eccessiva*mente con notevoli problemi per ottenere lo stile a scopa. Con piantine educate nello stile a scopa si possono formare interessanti forestine che saranno posizionate con molto successo su lastre di pietra: ne risulterà molto valorizzata ed esaltata la composizione. La scelta del vaso cade necessariamente su quelli poco profondi che valorizzano ancora di più il bonsai; la forma potrà essere ovale o rettangolare e sulla forma influirà la forma della scopa. Per il colore sarà determinante il tipo di pianta e comunque il vaso dovrà essere preferibilmente smaltato.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
stile non semplicissimo e davvero brutto se non fatto correttamente.
un pò laborioso, però, se si sceglie l'essenza giusta, è interessante e particolarissimo
io ho due olmi, questo è forse il migliore

olmosc5..jpg

olmosc3..jpg

olmosc2..jpg

olmosc1..jpg

qui ancora nel vaso vecchio
 
Ultima modifica:

Frankieb76

Giardinauta Senior
bellissimo il tuo olmo! ma come fai ad avere una chioma così fitta e con una forma sferica così regolare? voglio dire, se li tagli in un certo modo viene quella forma, come i giardinieri potano i cespugli e le siepi, ma come fai ad avere questa chioma così densa? io quando li taglio mi resta la punta secca del ramo che si vede pure da lontano e un buco nella chioma.

un'altra domanda "complementare": come si pota un olmo? in generale dico. ogni primavera taglio tutti i rami secondari lasciando quelli primari, in modo che i secondari si formino da zero? io per non potarli mai "a zero" sono partito da una chioma abbastanza compatta ad una chioma "sfatta" con rami terziari e quaternari.... non so se hai capito cosa voglio dire....
 
P

personalbonsai

Guest
belli i tuoi olmi (ne hai anche un terzo cn una radice ingrossata ma a quanto pare non l'hai riconosciuto come tuo figlio XD) cmq queste informazioni(per aurex) ora nn ricordo dove le ho prese XD
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
qui ho agito così: preso un olmo, capitozzato ad una certa altezza con un taglio a V e fasciato il bordo del taglio con gomma, per non far slabbrare la corteccia.
dopo ha iniziato a buttare attorno a taglio ed ho lasciato crescere ed allungare le cacciate, legando quelle più esterne per portarle il più paralleli al terreno.
poi concime, e tagli, conime e tagli e legature fino a portarla a formare un ombrello come vedi
la vegetazione che è esagerata in quantità ( quindi foglie piccoline ed internodi corti) ma fitta solo all'esterno, in quanto all'interno non ha luce.
se non viene accettata ad una nota mostra invernale, legherò i rami più bassi, fissandoli alle radici mediante tiranti, per rendere la chioma più ad ombrello e lasciare filtrare all'interno la luce.
 

gennaro

Giardinauta
molto bello e soprattuttuo matyuro il tuo olmo franco. immagino che per ottenere una chioma simile ci sono voluti anni e anni di cimature
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
la potatura la effettuo...da bonsaista, non da giardiniere di arte topiaria.
poto cacciata per cacciata ad un numero di foglie tale da non uscire dal disegno che ha, ramo per ramo, "pettino" la chioma con le mani, passandole dall'interno verso l'esterno delicatamente, per indirizzare rami che crescono disordinati verso l'esterno a raggera, ed eliminando i ramettini secchi, che ce ne sono tanti!!!
questa potatura la faccio eseguire anche ad un giovane amico, che viene nel mio giardino ad imparare e lavorare.
quando gli dico che è da potare l'olmo non è felicissimo!!!
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
molto bello e soprattuttuo matyuro il tuo olmo franco. immagino che per ottenere una chioma simile ci sono voluti anni e anni di cimature

a si sono circa 6 anni che l'ho iniziato.
l'olmo è davvero generoso, se ben coltivato e concimato.
la fatica più dura è stata metterlo in un vaso basso, in quanto ha un paio di anni di pieno campo, ed aveva sviluppato un apparato radicale spesso.
però no nha fatto la tipica radicona che fanno in pieno campo, cosa che invece è avvenuta nell'altro esemplare.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
poi ho in lavorazione questo olmo di 12 cm

olmo sc.jpg

e questo acero palmato var. kioime ( il vaso di provenienza giapponese di pregevole fattura )

1 012.jpg
 

gennaro

Giardinauta
voglio contribuire anchioa questo most mettendo la foto di un melograno ottenuto da poco da margotta c'è da lavorare molto sopratutto sul tronco
eccolo:
P1000458.jpg
P1000459.jpg
fino ad ora ho lavorato soprattutto sulla chioma eseguendo varie cimature
 

Frankieb76

Giardinauta Senior
qui ho agito così: preso un olmo, capitozzato ad una certa altezza con un taglio a V e fasciato il bordo del taglio con gomma, per non far slabbrare la corteccia.
dopo ha iniziato a buttare attorno a taglio ed ho lasciato crescere ed allungare le cacciate, legando quelle più esterne per portarle il più paralleli al terreno.
poi concime, e tagli, conime e tagli e legature fino a portarla a formare un ombrello come vedi
la vegetazione che è esagerata in quantità ( quindi foglie piccoline ed internodi corti) ma fitta solo all'esterno, in quanto all'interno non ha luce.
se non viene accettata ad una nota mostra invernale, legherò i rami più bassi, fissandoli alle radici mediante tiranti, per rendere la chioma più ad ombrello e lasciare filtrare all'interno la luce.


cioè, hai preso un bonsai di olmo e l'hai capitozzato tagliando la chioma e lasciando il tronchetto? e dal tronchetto hanno cominciato a spuntare i rami a raggiera? i rami uscivano tutti alla stessa altezza o hai tagliato quelli che eventualmente uscivano a metà tronco? come mai l'hai capitozzato con taglio a v? perche a v e non un taglio netto? quando hai cominciato a legare i rami per direzionarli? appena si allungavano o l'anno dopo, dopo che hanno lignificato?

bello l'altro tuo piccolo olmo ancora da educare. un mio amico ne ha uno simile, abbastanza corto e molto disordinato, praticamente un cespuglio a palla con rami che vanno a casaccio da tutte le parti. potremmo lavorarci insieme e provare a fare qualcosa di simile.

parli molto di concime, è consigliabile qualcosa in particolare? io uso una boccetta di generico "concime per bonsai" liquido da vivaio, da allungare con l'acqua...
 
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