Donne disposte a tutto ci sono sempre state e sempre ci saranno.
Appunto, inutile sentirsi sempre e comunque COMPATTE.
Ci sono TANTISSIMI tipi di donna
e chi non vuole essere strumentalizzata
non credo abbia bisogno di scendere in piazza a dimostrarlo:
semplicemente si PONE nella vita in modo da non esserlo.
Bisognerebbeb piuttosto che tutti si rendessero conto che
una donna che non vuole essere strumentalizzata
rende esattamente lo stesso di una che lo vuole:
sono SOLO scelte di vita, non migliorativi o peggiorativi.
Io dico solo che la cosa che mi irrita di più è che di ogni iniziativa presa in Italia, giusta o sbagliata che sia, si vuole sempre cercare il significato inverso, il risvolto, giusto o sbagliato che sia.
Notevole la disinformazione e il disinteresse a informarsi.
Bisognerebbe piuttosto che tutti si rendessero conto che
una donna che non vuole essere strumentalizzata
rende esattamente lo stesso di una che lo vuole:
sono SOLO scelte di vita, non migliorativi o peggiorativi.
lo è eticamente e religiosamente,
La religione teniamola fuori, che non serve credere in una divinità per comportarsi bene. Anzi.
chi progredisce in carriera e nella scala sociale per meriti è diversa da chi ottiene lo stesso risultato sfruttando il proprio corpo: lo è eticamente e religiosamente,
Si la religione ne sta fuori totalmente.
L'etica è centrata.
Gia in una società dove la donna fatica il doppio per raggiungere lo stesso gradino dell'uomo, ci mettiamo che per raggiungerlo non si usa la testa ma altre parti del corpo, la Dignità dove va a finire?
La mercificazione, libera scelta di alcune donne e anche uomini, non deve diventare la consuetudine.
Non deve essere l'esempio per poter raggiungere posti di lavoro, scavalcando a piè pari, chi ne avrebbe pieno titolo.
Grasso è bello, magro è bello, escort è bello?
E' questo che ci rappresenta?
non mi pare proprio che sia stata una manifestazione contro le escort, anche se parte della controparte, scusate la cacofonia, ha cercato di farla passare per ciò, giocandoci con facile (anche da smascherare) furbizia, intervistando solo signore di una certa età e non esattamente delle miss. Insomma, perpetuando le battute che già 'altri' avevano fatto sulla sig.a bindi. E avvalorando la tesi che solo se sei bella puoi metterti in vendita per arrivare dove vuoi senza gavetta alcuna. Che poi magari non sei nemmeno così malaccio di cervello, ma quello interessa poco. E passa, per tutti, in secondo piano. Non ho nulla contro chi si prostituisce, se è una scelta consapevole e ne è responsabile; che sia una scelta che io non farei mai è solo affar mio. Però proprio mi repelle che l'ideale delle ragazzine, ora (figlie di una non-cultura in cui siamo immersi come in un liquido amniotico nel quale nuotano del tutto ignare di qualcosa - diverso - che possa esistere 'oltre'), abbiano come maggior aspirazione quella di far le veline, quando non le escort. Come mi repelle che chi ha il potere alimenti questa non-cultura, e addirittura ne faccia la propria bandiera. Ognuno è libero di far ciò che vuole nella propria intimità, ma ci sono delle condizioni: Sei sei una figura pubblica, il 'privato' deve essere ineccepibile. E comunque, anche nella propria intimità, di tutti, il reato è reato. Pedofilia, e quant'altro sono vietati anche nel privato, e non ci sono favoritismi. Non ci devono essere. Così come chi ha il potere non dovrebbe provare a mettere tutto a posto con qualche telefonata, arrogandosi diritti che non ha. Pensa un po', ho sempre creduto che chi viene eletto deve essere retto, onesto, pulito, deve essere la guida, il faro. L'esempio. Ritrovarmi con questo 'esempio', lo confesso, mi turba, mi spaventa, mi... Perprime, per alleggerire e non usare parole forti che, lo ammetto, stento a trattenere
di ogni iniziativa presa in Italia, giusta o sbagliata che sia, si vuole sempre cercare il significato inverso, il risvolto, giusto o sbagliato che sia.
chi progredisce in carriera e nella scala sociale per meriti è diversa da chi ottiene lo stesso risultato sfruttando il proprio corpo: lo è eticamente e religiosamente...
non serve credere in una divinità per comportarsi bene. Anzi.