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Saranno semi o uova?

Skitti

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti
Togliendo dal vaso una petunia ormai seccata mi sono accorta che nella terra ci sono questi che non so cosa siano se semi o uova di qualche animaletto. Nel vaso oltre alla petunia ci sono 2 verbene che invece godono di ottima salute.
Qualcuno li riconosce? Volevo recuperare la terra ma non sapendo cosa sono l’ho messa da parte.
Tra l’altro ho trovato in mezzo alla terra pure una lumachina.
Allego le foto
 

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danielep

Florello Senior
Non si capisce granché:confused:
Sulle prime avrei detto bulbilli di Oxalis ( c'erano steli con foglie trifogliformi sopra il terreno?), ma sono veramente tanti e dovrebbero avere delle radichette.
Prova ad isolarne uno e fotografarlo posto su di un foglio di carta di tinta neutra (grigia ad es.) , messo ben a fuoco.
Trovare chioccioline o lumachine non è un fatto di per sé eccezionale;) Ci mancherebbe...:rolleyes:
Ma, a memoria, le uova di queste sono sul chiaro e lucide, simili a perline.
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
c'è la possibilità che possa essere concime a lenta cessione? così lenta che non ci è sciolto, a me era successo per cui mi viene il dubbio che possa rientrare tra le opzioni
 

Skitti

Aspirante Giardinauta
Grazie per le risposte :)
Io non l’ho dato di sicuro, non l’ho mai usato, se non era gia nella terra quando ho comprato la piantina ma saranno passati credo 3 mesi. Impiegherebbe così tanto a sciogliersi?
 

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Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
hanno dimensioni differenti o ha iniziato a sciogliersi o non può essere concime

ho ipotizzato quello perchè io l'ho trovato nelle mie surfinie anni fa, dopo varie prove e dubbi ho capito che era concime

prova a spappolarne qualcuno e vedi cos'è
 

kaloka.gathia

Aspirante Giardinauta
I fertilizzanti a rilascio controllato (in inglese CRF: controlled release fertilezers, quelli a lenta cessione sono un'altra cosa e non si usano mai nei vasi perchè il rilascio di nutrienti è troppo rapido e non controllato quindi le probabilità di bruciare tutto rasentano il 100%, soprattutto nei vasi di piccole dimensioni) utilizzati in Europa sono quasi sempre l'Osmocote della israeliana ICL che ha pallini gialli/marroncini (foto) o il Basacote della tedesca Compo, leggermente più economici e che sono pallini verdini (foto).

Di granuli rossi di CRF in commercio non penso che esistano. Guardando la prima foto quei pallini sembrano ben più grandi dei granuli di fertilizzante in questione e decisamente troppo numerosi per una pianta di surfinia. Solitamente si usano 1-2 grammi di fertilizzante per litro di substrato per le piante erbacee annuali e quelle da interno a lenta crescita, e si arriva a 3-4 gr/l per le piante da esterno molto più vigorose. Considerato che le annuali vengono vendute in vasetti non più grandi del 9-10 cm, che contengono meno di mezzo litro di substrato (tabella), in quel terriccio non ci dovrebbe essere più di un grammo di fertilizzante. Cioè meno di mezzo cucchiaino da caffè.

E se quei pallini rossi fossero granuli di CRF dovrebbero apparire quasi trasparenti in quanto il fertilizzante al loro interno dovrebbe essere già tutto rilasciato e si vedrebbe solo la membrana esterna.

Visto che nelle foto sembrano attaccati alle radici e tutti vicini l'un l'altro, è possibile che siano noduli radicali che le piante producono per ospitare batteri azotofissatori (principalmente del genere rizhobium). Foto: noduli radicali

Il colore rosso potrebbe essere dovuto ad una sostanza che i batteri producono e che si chiama leg-emoglobina ( è la versione vegetale dell'emoglobina presente nel sangue degli animali, che è rosso proprio per questo) e che serve ad aumentare la concentrazione di ossigeno nel nodulo e permettere ai batteri di scindere il triplo legame covalente dell'azoto presente nell'atmosfera e che in seguito il batterio fornirà alla pianta sotto forma di ione ammonio (NH4+) oppure nitrato (NO3).
 

danielep

Florello Senior
I fertilizzanti a rilascio controllato (in inglese CRF: controlled release fertilezers, quelli a lenta cessione sono un'altra cosa e non si usano mai nei vasi perchè il rilascio di nutrienti è troppo rapido e non controllato quindi le probabilità di bruciare tutto rasentano il 100%, soprattutto nei vasi di piccole dimensioni) utilizzati in Europa sono quasi sempre l'Osmocote della israeliana ICL che ha pallini gialli/marroncini (foto) o il Basacote della tedesca Compo, leggermente più economici e che sono pallini verdini (foto).

Di granuli rossi di CRF in commercio non penso che esistano. Guardando la prima foto quei pallini sembrano ben più grandi dei granuli di fertilizzante in questione e decisamente troppo numerosi per una pianta di surfinia. Solitamente si usano 1-2 grammi di fertilizzante per litro di substrato per le piante erbacee annuali e quelle da interno a lenta crescita, e si arriva a 3-4 gr/l per le piante da esterno molto più vigorose. Considerato che le annuali vengono vendute in vasetti non più grandi del 9-10 cm, che contengono meno di mezzo litro di substrato (tabella), in quel terriccio non ci dovrebbe essere più di un grammo di fertilizzante. Cioè meno di mezzo cucchiaino da caffè.

E se quei pallini rossi fossero granuli di CRF dovrebbero apparire quasi trasparenti in quanto il fertilizzante al loro interno dovrebbe essere già tutto rilasciato e si vedrebbe solo la membrana esterna.

Visto che nelle foto sembrano attaccati alle radici e tutti vicini l'un l'altro, è possibile che siano noduli radicali che le piante producono per ospitare batteri azotofissatori (principalmente del genere rizhobium). Foto: noduli radicali

Il colore rosso potrebbe essere dovuto ad una sostanza che i batteri producono e che si chiama leg-emoglobina ( è la versione vegetale dell'emoglobina presente nel sangue degli animali, che è rosso proprio per questo) e che serve ad aumentare la concentrazione di ossigeno nel nodulo e permettere ai batteri di scindere il triplo legame covalente dell'azoto presente nell'atmosfera e che in seguito il batterio fornirà alla pianta sotto forma di ione ammonio (NH4+) oppure nitrato (NO3).
Ottima spiegazione:su:
Ho avuto modo di notare la presenza di noduli radicali sulle Leguminose (lo so, ora si chiamano Fabacee, ma io sono all'antica); ma, di questo aspetto, e su di una Surfinia, non avrei mai sospettatoo_O
 
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