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Rosmarino

massimo1952

Esperto in bonsai
ma perchè si ?
Anche se filosoficamente sono daccordissimo con te, sinceramente sono altresì convinto che le passioni si devono autoalimentare con piccoli grandi successi che gratifichino specialmente al loro esordio.
Ora iniziare con una essenza che comunque incofutabilmente ha dei punti di difficoltà riconosciuti da molti ben più bravi di me, sinceramente non lo consiglierei.
Io come altri abbiamo vissuto il dispiacere di perdere una pianta... dispiacere che per un neofita potrebbe tramutarsi in abbandono..... e questo si sarebbe un grave insuccesso.

Ecco perche per iniziare io consiglio sempre piante facili nella loro coltivazione... il tutto per non sommare gli errori di coltivazione ad altri di impostazione.
 

aurex

Esperto di Bonsai
mhà...io alla fine non lo trovo un esperimento insano e pericoloso.....alla fine si parla di una pianta di pochi euro....con rispetto parlando ovviamente....per cui tentar non nuoce.....alla fine tutto fa esperienza....sai quante piante ho mandato al creatore?:D
 
Non per fare il bastian conrario, ma il rosmarino l'ho sempre trovato piuttosto semplice da coltivare, da mantenere e anche da modellare.
E' molto più robusto di quanto si pensi e il mio, bellissimo, veramente bellissimo, dovette soccombere solo all'oidio e alla mia trascuratezza.
Oltretutto non esiste "il" rosmarino così come non esiste "la " salvia ma ce ne sono un sacco di varietà diverse con caratteristiche peculiari tutte da scoprire.
 
Ok diciamo che ho conosciuto sempre "i" rosmarini sbagliati. :lol:

Guarda, è probabile che il clima influisca parecchio. E anche la specie di rosmarino: quello che avevo era stato preso in Calabria, semiselvatico, profumatissimo, rigoglioso, foglie minuscole. Per tre anni visse e crebbe senza alcun problema fintanto che era collocato nella terrazza della mia casetta quasi-in-campagna. Quando lo trasferii a casa dei miei su un terrazzo fronte-strada (dove giova dirlo TUTTI gli altri bonzetti prosperano) iniziò ad ammalarsi, io lo trascurai e schiattò miseramente.
Io lo coltivavo in un miscelone di lapillo e torba (con la solita sabbia in mezzo) e devo dire che fino all'insorgere della malattia era davvero un portento....
 

massimo1952

Esperto in bonsai
Temo che quello sia il vero problema.. La sua incapacità di adattamento ai nuovi habitat. Repentini mutamenti delle condizioni ambientali lo mettono in difficoltà. Quindi reinvasi, terreni esposizione trattamenti ecc.tutto a parer mio deve avvenire con estrema lentezza rispettando cicli lunghissimi. Io penso sia una pianta conservatrice e non avvezza alle novità :lol:
Detto questo è legittimo provare e sperimentare purchè gli eventi non incidano sulla nostra passione :lol:
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Allora farò anch'io il "Bastian contrario". anzi "!"
Non ho nulla da eccepire sui discorsi da voi fatti ed il fatto di non aver mai "tirato su" un rosmarino mi mette in una posizione di vantaggio perché non ho particolari convinzioni né eccessivi condizionamenti.

Per me le vostre esperienze quasi contrapposte sono davvero interessanti perché sembra che parliate di due essenze diverse, o se volessimo ficcarci un po' di esoterismo, sembra che le vostre piante manifestino un po' il loro .....carattere.
L'esemplare che coccolato nella campagna della Calabria cresce bene, ma che in città, sul balcone della metropoli, nella schiacciante moltitudine vede svanire la propria supremazia, sembra proprio dimostrarlo.
E sembrerebbe dare ragione a Massimo che dice una cosa valida un po' per tutte le piante, ma che per "certi" rosmarini di carattere sembrano un po' più importanti, cioè che i cambiamenti sono sopportati alla loro misura del tempo e non del nostro.

Ma allora (arriva la provocazione) come la mettiamo con quei bei cespuglietti di rosmarino che di solito stavano al fianco soleggiato delle case di campagna? Quegli stessi rosmarini che, nonostante ci si nascondessero i gatti e altri animali, nonostante gli fossero continuamente strappati dei rametti per essere usati in cucina, anziché deperire anno dopo anno caparbiamente crescevano fino ad assumere l'aspetto di qualcosa di solido, tenace ed indistruttibile?
Eh? Allora? Come la mettiamo.

(vediamo un po' come se la caveranno)

Tornando invece sull'opportunità di iniziare da una pianta o dall'altra in funzione della possibilità di successo, sostanzialmente la penso come Massimo, ma non mi sento di sconsigliare il rosmarino in un forum dove in moltissimi si lasciano incantare dal ginseng.
Sono così stufo di leggere di ginseng che perdono le foglie e che stanno male, che se qualcuno mi parla di uno striminzito e spelacchiato rosmarino io tiro un sospiro, un po' come quando mi levo delle scarpe strette.

Se qualcuno perdesse il suo rosmarino, sia per oidio che per trascuratezza sarei disposto a ri-finanziarne l'acquisto, e perfino a dare un incoraggiamento.
Non ne uscirà un bonsai forse e a causa di ciò forse perderemo anche un bonsaista, ma coi ginseng cosa si ottiene? Quanti esempi abbiamo di bonsai di ginseng veramente belli, posseduti da non esperti? E se contassimo anche gli esperti? Quanti?

Ecco, quello che io caldeggio è soltanto di non andarsi a spiaccicare contro un ginseng o contro un baobab, o comunque accanirsi sullo slogan " o' fàmo strano?".
Il rosmarino è forse sul confine.
 
Ultima modifica:

massimo1952

Esperto in bonsai
Ineccepibile considerazione e condivisibili conclusioni. Alla tua do domanda la mia risposta è la seguente: io in montagna esposto al sole riparato dalla roccia con un'escursione termica impressionane in piena terra ho un cespuglio di rosmarino grande come me. In un anno va dai meno 15 ai più 40 ed è splendido. Era una piantina da supermercato di poche migliaia di lire! Secondo me qui sta il punto quando lo acquistai presi intero pane radicale e lo interrai senza toccare nulla lo abbandonai al suo destino. Secondo me sono le troppe "attenzioni" che gli nuociono
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Beh si questo è un punto sul quale io sono molto perplesso quando metto una pianta in vaso.
Tranne le tre piante che ho qui a Milano (e che stanno soffrendo sul balcone) tutte le altre sono in vaso ma i vasi li ho messi ... in piena terrra (sulle Apuane).

Questa mia incoerente pratica è dovuta a motivi particolari che adesso sarebbe noioso elencare.
Ma lo scopo è proprio quello di dare alle radici una minore escursione termica, soprattutto verso l'alto e contemporaneamente di poter lasciare le mie piante a lungo incustodite e mai innaffiate.
Ho adottato anche altri accorgimenti, ma mettere i vasi in terra credo che sia stato l'elemento che concilia le mie strampalate esigenze con la sopravvivenza delle mie piante.

Lo dico perché dopo solo una settimana ho visto il giovamento che questo nuovo stato di cose ha dato alle mie povere creature.
Considerate poi che essendo stato l'inizio di aprile e trovandomi in collina a circa 400 m slm, mi sono anche permesso di strapazzare le radici come non facevo da un po'.
Quindi le piante avranno pur giovato anche di questo, ma mi sarei aspettato anche un leggero malessere momentaneo ed invece niente.

Si, le piante in terra ci stanno meglio, e lì sono capaci di soppostare il caldo, il freddo, i caprioli, i gatti e perfino noi.
 

polem1

Aspirante Giardinauta
Mamma mia mi sono allontanato un attimo oggi ed ecco qua questa splendida discussione, un piacere leggervi. Mi verrebbe da dire che a questo punto potrei far di tutto. Quello che posso dirvi rispetto alla mia pianta ed uno dei motivi che mi spingerebbe a seguire la strada della potatura è che l'ho vista crescere poco in questi anni, sicuramente avrò commesso io degli errori di coltivazione. Mi piacerebbe quindi provare a lavorarci sù un passo alla volta senza fretta magari iniziando ad accorciare qualche ramo per vedere di dargli una forma più bonsaistica, poi quello che viene viene sicuramente non ci resterò male, il suo primo scopo era quello di allietare gustose grigliate quindi mal che vada tornerà al suo lavoro precedente.:D
 
Ma allora (arriva la provocazione) come la mettiamo con quei bei cespuglietti di rosmarino che di solito stavano al fianco soleggiato delle case di campagna? Quegli stessi rosmarini che, nonostante ci si nascondessero i gatti e altri animali, nonostante gli fossero continuamente strappati dei rametti per essere usati in cucina, anziché deperire anno dopo anno caparbiamente crescevano fino ad assumere l'aspetto di qualcosa di solido, tenace ed indistruttibile?
Eh? Allora? Come la mettiamo.

La mettiamo in piena terra :lol:
Il rosmarino, così come la salvia, il mirto, o il timo o le officinali arbustive in genere, hanno un apparato radicale bizzarro e delicato che (secondo me) poco si adatta alla coltivazione in vaso.
Ho ripreso per i capelli la mia salvia dopo che aveva perso ben due rami semplicemente schiaffandola in un vaso più grande e più profondo.

Mamma mia mi sono allontanato un attimo oggi ed ecco qua questa splendida discussione, un piacere leggervi. Mi verrebbe da dire che a questo punto potrei far di tutto. Quello che posso dirvi rispetto alla mia pianta ed uno dei motivi che mi spingerebbe a seguire la strada della potatura è che l'ho vista crescere poco in questi anni, sicuramente avrò commesso io degli errori di coltivazione. Mi piacerebbe quindi provare a lavorarci sù un passo alla volta senza fretta magari iniziando ad accorciare qualche ramo per vedere di dargli una forma più bonsaistica, poi quello che viene viene sicuramente non ci resterò male, il suo primo scopo era quello di allietare gustose grigliate quindi mal che vada tornerà al suo lavoro precedente.:D

il bello di salvia e rosmarino è che le potature sono ottime per le grigliate o i saltimbocca!


@ Greenray
hai nominato il Ginseng e mi sono venuti due brufoli.
 

njnye

Florello Senior
Io ho sempre avuto il rosmarino sul balcone, piantine prese a un euro e poco più al supermercato per farci il ragù, e nonostante tutte le mie attenzioni sono sempre durate meno di un anno. Di solito si seccavano in estate, altre morivano nel periodo dei monsoni. In generale crescevano poco o niente nel periodo che erano con me.
Poi qualche anno fa ne ho presa una che è sopravvissuta. Ha avuto un'impennata nella crescita dopo quasi due anni che ce l'avevo. Quest'inverno ha fiorito per settimane e settimane. Credo che siano piantine fatte in serie che faticano ad adattarsi al nuovo habitat perché hanno poca energia, ma quando ce la fanno non le ferma più nessuno.
 

polem1

Aspirante Giardinauta
E pensate che da quando ho iniziato a pensare di potarla ha iniziato per la prima volta a fare fiori come per dire "ti prego non farmi male"...è una pianta furba;)

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Greenray

Esperto di Bonsai
Già, puoi fare così come hai scritto.

Per le potature aggiungo una osservazione che feci su me stesso.
Per il mio modo di procedere e soprattutto i risultati che ho finora ottenuto mi son detto più volte che coi bonsai (se i miei volessimo chiamarli così) io sono una capra.
Poi però ci ho ripensato e rispettosamente ritiro ciò che ho detto, perché mi sono tornate in mente certe ripide coste occidentali dell'Elba, su cui vedevo proprio le capre occuparsi delle piantine che sbucavano qua e là dalla pietra.
Forse non usavano i fili di alluminio, né le mie affilate cesoiette, ma quotidianamente usavano la calma e la tranquillità che io ad esse invidio.
Credo che quella calma e tranquillità, il loro tornare ogni giorno sulle stesse piantine e limitarsi a togliere solo le foglioline più tenere e tutt'al più qualche rametto seccato, facevano la differenza col mio metodo frettoloso, tecnico (?), competente (??), da "esperto" (urca!).
No, non posso paragonarmi ad una capra, loro la sanno più lunga e inoltre non se ne vantano.

Questa storiella, oltre a far emergere nostalgia per quando anche io mi arrampicavo sulle pareti, dovrebbe rappresentare un esempio di come, agendo poco-poco e piano-piano, le capre mantengano piccine le piante, correndo minimamente il rischio di farle morire.

Quindi, come anche Massimo suggerisce: cautela, lentezza, pazienza (e un po' di fortuna che non guasta mai).
E poi come detto ancora da Massimo, prima di agire sviluppa un tuo progetto, una tua linea, segui un tuo obbietivo.
Magari poi finirà col non piacerti e magari lo vorrai mutare in corso d'opera, però un progetto serve, perlomeno ad evitare di fare e disfare a giorni alterni.
Penso sia importante.
 
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Greenray

Esperto di Bonsai
Ecco un'altra testimonianza : certi rosmarini sono pure furbi!
Temono persino il dolore.
Penso che fra qualche altro post, interverrà anche Aberto Angela con una puntata speciale.

E pensate che da quando ho iniziato a pensare di potarla ha iniziato per la prima volta a fare fiori come per dire "ti prego non farmi male"...è una pianta furba;)
 

malsi

Giardinauta
Il rosmarino in piena terra è indistruttibile sopporta tutto ma in vaso non gli piace molto e le lavorazioni ancora meno. A vederla cosi sembra una pianta facile ma non è cosi bisogna andare molto lentamente sia con la potatura che con le lavorazioni altrimenti inizia a perdere dei rami o addirittura tutta la pianta. Leggo che alcuni non avete nessun problema e addirittura arretra, non so forse saranno tipi diversi o il clima ma qui non è cosi io ne avevo 2 li ho portati a meta lavorazione, uno all'improvviso è seccato l'altro per 2 anni ogni tanto perdeva qualche rametto ho provato a fargli di tutto ma alla fine è morto anche lui, io non ho molta esperienza sicuramente ho fatto degli errori ma ho visto che anche a persone molto piu esperte che ne hanno persi diversi è una pianta che ama vivere indisturbata coglierlo per gli arrosti gli va bene ma il resto no tanto
 
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