Datura rosa
Guru Master Florello
Ho notato che il tempo diventato sempre più piovoso e l’entità delle precipitazioni sta accentuando un problema delle nostre rose che portano spesso boccioli che sembrano normali ma poi sviluppano petali esterni secchi, come di carta mentre i petali interni hanno un aspetto sano. Vorrei, pertanto, riassumere la situazione a beneficio di chi incontrasse questo problema.
La causa molto spesso è una risposta fisiologica ai cambiamenti climatici. Quando il tempo è piovoso e freddo ed è rapidamente seguito da un clima caldo e soleggiato, i petali esterni saturi d'acqua possono fondersi l'uno con l'altro e asciugarsi all'esterno, impedendo ai fiori di aprirsi normalmente.
Il fenomeno, che in Inghilterra è chiamato Rose balling, consiste nel verificarsi della concomitanza fra la conformazione del fiore (molti petali come anche nelle Camelie, soprattutto, se non esclusivamente, nelle japonica), la particolare vulnerabilità di alcune varietà e fattori ambientali negativi.
Sembra che le rose più suscettibili di incorrere in questo problema siano in particolare le Bourbon e gli ibridi di tea. Alcuni esempi sono: Rosa Eglantyne, Geoff Hamilton, Marechal Niel, una vecchia noisette……
Purtroppo non c’è un rimedio se non l’eliminazione dei boccioli colpiti in modo che non insorgano muffe che vadano a contagiare le altre piante con le loro conseguenze negative. L’azione migliore può essere soltanto preventiva e consiste in un’attenta potatura della pianta che favorisca la maggior circolazione d’aria possibile al suo interno in modo da permettere ai boccioli bagnati dalla pioggia di asciugarsi con la massima celerità: un bel cespuglio “a calice”, insomma.
Per molte rose il problema è ricorrente e spesso oltre al dispiacere veniamo presi dallo sconforto di fronte a quella “calamità” che ci priva del pieno rigoglio di una nostra pianta.
Ma cosa vogliamo fare? Non piantare una vecchia rosa o una Camellia japonica a causa della paura che accada? Non adottare una cultivar che sappiamo soggetta ma che ci piace nella progettazione del nostro giardino?
I capricci della natura e del tempo spesso sembrano mirare a confondere i nostri migliori sforzi. Parte del fascino del giardinaggio è anche, però, vivere (o imparare a vivere) con le stagioni. Fioriture che ostinatamente si rifiutano di aprire o che forse lasciano cadere troppo presto i loro petali fanno parte dell'accordo, dell’alleanza che stringiamo quando prendiamo in mano gli attrezzi da giardinaggio!!!!
Ciao, ciao e buona Domenica!!!
La causa molto spesso è una risposta fisiologica ai cambiamenti climatici. Quando il tempo è piovoso e freddo ed è rapidamente seguito da un clima caldo e soleggiato, i petali esterni saturi d'acqua possono fondersi l'uno con l'altro e asciugarsi all'esterno, impedendo ai fiori di aprirsi normalmente.
Il fenomeno, che in Inghilterra è chiamato Rose balling, consiste nel verificarsi della concomitanza fra la conformazione del fiore (molti petali come anche nelle Camelie, soprattutto, se non esclusivamente, nelle japonica), la particolare vulnerabilità di alcune varietà e fattori ambientali negativi.
Sembra che le rose più suscettibili di incorrere in questo problema siano in particolare le Bourbon e gli ibridi di tea. Alcuni esempi sono: Rosa Eglantyne, Geoff Hamilton, Marechal Niel, una vecchia noisette……
Purtroppo non c’è un rimedio se non l’eliminazione dei boccioli colpiti in modo che non insorgano muffe che vadano a contagiare le altre piante con le loro conseguenze negative. L’azione migliore può essere soltanto preventiva e consiste in un’attenta potatura della pianta che favorisca la maggior circolazione d’aria possibile al suo interno in modo da permettere ai boccioli bagnati dalla pioggia di asciugarsi con la massima celerità: un bel cespuglio “a calice”, insomma.
Per molte rose il problema è ricorrente e spesso oltre al dispiacere veniamo presi dallo sconforto di fronte a quella “calamità” che ci priva del pieno rigoglio di una nostra pianta.
Ma cosa vogliamo fare? Non piantare una vecchia rosa o una Camellia japonica a causa della paura che accada? Non adottare una cultivar che sappiamo soggetta ma che ci piace nella progettazione del nostro giardino?
I capricci della natura e del tempo spesso sembrano mirare a confondere i nostri migliori sforzi. Parte del fascino del giardinaggio è anche, però, vivere (o imparare a vivere) con le stagioni. Fioriture che ostinatamente si rifiutano di aprire o che forse lasciano cadere troppo presto i loro petali fanno parte dell'accordo, dell’alleanza che stringiamo quando prendiamo in mano gli attrezzi da giardinaggio!!!!
Ciao, ciao e buona Domenica!!!