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stevenz
Guest
Ti diro' di piu': la serpentina te la dovresti creare tu. Basta trovare un tubo di ferro o rame ovviamente vuoto all'interno e malleabile, ed il gioco e' fatto.
Scusa stevenz, mi sa che non coltivi molte orchidee, certamente non molte phalaenopsis: mantenere la pianta 3-4 gradi sopra la temperatura minima di sopravvivenza della pianta (che campa anche a 10 gradi, ma molto male) non basta, le phalaenopsis non sono piante che fanno riposo e quindi si può solo rallentare di poco il loro ciclo (dato che non hanno organi di riserva), il che significa garantire temperature minime dell'ordine dei 16 gradi (ma sarebbe meglio sui 17-18°C), con un innalzamento diurno di almeno 4 o 5 gradi, quindi già la faccenda è un po' più complicata del tenere 3-4° C sopra la minima di sopravvivenza.Allora il metodo c'e', e' molto semplice e costa pochissimo. Vi spiego in poche parole.
Mettiamo caso che voi avete una pianta che sopravvive ad un temperatura minima di 3 gradi centigradi. Non ha senso somministrare in pieno inverno energia termica per portare la temperatura da 3 gradi a 15 gradi centigradi. Bastera' creare un ambiente in cui durante la notte e a volte durante in giorno ci sia una temperatura di 3 - 4 gradi centigradi in piu' della temperatura minima di sopravvivenza.
Potreste:
1- se avete il riscaldamento a gas, far partire dalla caldaia una diramazione con un tubo di ferro lavorato a serpentina in cui all'interno scorra acqua, ed aggiungere un termostato, ed il gioco e' fatto. Garantira' l'energia minima di sopravvivenza alla pianta. Cio' scongiurera' il congelamento.
2- comprare una di queste stufette e basso consumo ed impostarle sempre a 3-4 gradi sopra la temperatura minima di sopravvivenza della pianta. (in genere di alcuni gradi sopra lo zero, poi dipende....).
Ovviamente vanno utilizzate solo quando le temperature scendono a zero gradi centigradi o addirittura al di sotto.
Se parliamo di piante tropicali, il discorso cambia di poco in termini di energia. Ovvero' occorerra' somministrare solo un po' piu' energia termica.
Il consumo di energia in termini economici sara bassissimo.
Spero di essermi spiegato bene....stevenz
anche i termoventilatori delle serre professionali vanno collegati ad una caldaia, a meno che tu non stia pensando ad uno di quei modelli col bruciatore incorporato; in ogni caso tutti hanno una potenza (e delle dimensioni) inconciliabili con una serra amatoriale, a meno che tu non voglia fare una serra di alcune centinaia di metri quadri di superficie.più che la serpentina ad acqua calda avevo intanzione di prendere dei ventilatori di aria calda che si usano nelle grandi serre. se tu però mi dici che quelli a serpentina ad acqua calda sono più economici darò un'occhiata anche a quelli
Non ho messo in considerazione le orchidee....ovviamente il discorso per loro cambia completamente. Ronin su questo ha assolutamente ragione....Scusa stevenz, mi sa che non coltivi molte orchidee, certamente non molte phalaenopsis: mantenere la pianta 3-4 gradi sopra la temperatura minima di sopravvivenza della pianta (che campa anche a 10 gradi, ma molto male) non basta, le phalaenopsis non sono piante che fanno riposo e quindi si può solo rallentare di poco il loro ciclo (dato che non hanno organi di riserva), il che significa garantire temperature minime dell'ordine dei 16 gradi (ma sarebbe meglio sui 17-18°C), con un innalzamento diurno di almeno 4 o 5 gradi, quindi già la faccenda è un po' più complicata del tenere 3-4° C sopra la minima di sopravvivenza.
Per quel che riguarda il riscaldamento di un'eventuale serra dedicata alle orchidee, credo che tu non abbia idea di quanto possa costare il riscaldamento di una serra qui al nord in inverno, ma ti posso assicurare che è tutto fuorchè bassissimo.
Poi, per ottimizzare il riscaldamento direi che vi sono sistemi un po' meno obsoleti di un tubo di ferro messo a serpentina, a meno che il tubo di ferro che corre in serra non sia lungo svariati metri.
Per le stufette "a basso consumo" (quali sarebbero?), vale il discorso di prima: per scaldare una serra qui da noi serve potenza e ne serve tanta e l'energia costa cara, non c'è niente da fare, l'unica possibilità è cercare di sfruttare al massimo l'irradiazione solare (quando presente) posizionando bene la serra e cercare di coibentare il meglio possibile quest'ultima per minimizzare le dispersioni.
e sfrutto la tariffa più bassa nella notte
la mia luce è posizionata sopra le piante
e le tengo a 40 cm
le lascio accesse dalle 20 alle 8 del mattino
io ho una lampada agro da 125 W e sfrutto la tariffa più bassa nella notte