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Rampicanti sempreverdi

aulenta

Giardinauta
Clorophilla ha scritto:
Beata te che hai questi vicini! Se osservo le piante dei miei mi ritrovo con sola thuya e qualche azalea e geraneo qua' e la'....ora ad esempio sto' sperimentando l'hibiscus coccineus che ti assicuro qui non è proprio conosciuto, ed insieme a lui molte altre piante che nei vivai difficilmente si trovano, sembrano tutti ad alta rusticità, vedremo come andrà.....:astonishe
altra interessante fonte di ispirazione sono le rotonde. Non so da te ma da noi ce ne sono parecchie (a aumentano sempre di più, visto che facilitano la circolazione) e solitamente sono molto grandi e curate, con svariate piante che possono sicuramente essere prese in considerazione (e che variano da alberi molto grandi ad arbusti, erbacee...ma tutte perenni), perchè sono in posizioni esposte (ma spesso soleggiate) e racchiudono decine di esemplari di piante, a volte poco note, che sono un ottimo esempio di piante che vivono bene in quel luogo.
Qui vicino le rotonde hanno dato l'ispirazione a molte persone, spesso infatti nei vivai sento: "cerco quella pianta che ho visto in quella rotonda..." e poi ritrovo le piante più belle tutte nei giardini dei vicini (ci sono molte ville con grandi giardini), e devo dire che la trovo una buona idea.
Utile poi anche andare in un vivaio vicino e chiedere quali siano le piante che vengano coltivate direttamente lì senza necessità di essere ricoverate in serra, perchè di solito sono gli esemplari più adatti al luogo e costano anche meno.
L'hibiscus mi fa pensare ad un vivaista qui vicino, che per anni ha selezionato ibiscus fino a ottenerne una varierà che cresce e fiorisce molto bene in alta montagna (non per venderlo ma per suo piacere personale, gli piace molto come pianta e lo voleva nel suo giardino della casa sull'Etna). :eek:
Per sisco69 (Francesco): in effetti quello che mi è piaciuto di più di questa pianta è che cresce rapidamente, è cresciuta anche in inverno. Certo però che 19 € per una pianta da 70 cm :fifone2: io le ho pagate 4 € per esemplari da circa 2 metri (con pochi rami lunghi). Di sicuro però la tua è cresciuta, in proporzione, più della mia. Una curiosità: ma costa cara lì questa pianta oppure sono le piante lì a costare di più? Il plumbago per esempio l'ho pagato meno di 10 € (mi pare sui 7 €) ed era alto più di 2 metri. Parlo però di vivai, non di negozio al dettaglio, che di solito ha costi maggiori.

P.S. RosaeViola, abbiamo tutti chiaro il tuo punto di vista, generosamente esposto, io proporrei di andare avanti.
 
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ponga

Aspirante Giardinauta
Ciao!
volevo solo chiedervi se per favore potete darmi degli ultimi consigli, avevo scritto…ma forse la mia risposta si è persa :baf:

riepilogo!

-le rampicanti le pianterò nel giardino, no vasi! ed io sono alle primissime armi, quindi inesperta! :smok:

-Vorrei qualcosa che fiorisca in inverno, sarebbe bellissimo…ho letto da qualche parte di una Clematide con grossi fiori azzurri…un sogno! Se ne avete qualcuna da consigliarmi? :love:
-Pianterò sicuramente la Clematide Armandii, è veramente bellissima e profumata, stavo facendo un pensierino anche sulla specie Applebossom e Cirrhosa Frekles (dai fiori rosa), cosa ne pensate?
-mi consigliate qualche Rosa (rambler è una specie?) facile da curare e profumata?
Ho sempre pensato che le rose fossero difficili da curare sia per la famosa macchia nera sia per la malattia ruggine…c’è qualche precauzione da adottare? :martello:
-Ho visto il Caprifoglio, ha dei fiori bellissimi: sicuramente lo pianterò nella parte ovest, mi consigliate qualche specie? (Lonicera Japonica e sempervirens?)

Quindi pensavo di disporle così:
nella parte ovest di dieci metri, pianterei il Caprifoglio, nell’angolo che si raccorda con la parte sud una splendida rosa rampicante,
nel lato sud la clematide Armandii e Applebossom e/o Cirrhosa Frekles:smok:

Domanda finale…pensate che sto esagerando con tutte queste varietà?:froggie_r
 

Clorophilla

Florello
ciao ponga, guarda queste clematidi
clematide.php

e questo sito, ci sono foto così puoi farti un'idea :eek:k07:
http://digilander.libero.it/clematidi/
 

RosaeViola

Master Florello
Una curiosità: ma costa cara lì questa pianta oppure sono le piante lì a costare di più?

Tutte e due le cose.
Qui le piante costano molto molto di più e le piante particolari (come questa di cui parliamo appunto) costano molto di più di altre.
 
R

riverviolet

Guest
In tutto ciò rilevo una discrepanza allucinante, ditemi se pare anche a voi.
Un vivaio come Noaro, che adesso non vende più on line, ma che lo faceva, che redige sul suo catalogo una stima di rusticità considerando solo Liguria e determinate parti di Italia più clementi, non vi par quantomeno poco serio?
A meno chè non venga espressamente citato che tali rusticità riguardino solo determinate fasce climatiche.
 

RosaeViola

Master Florello
E' vero Sonia, ma quando ci siamo andate, siccome avevo questo forte dubbio valutando il grado di rusticità che assegnavano a certe piante appunto come la Plumbago (che danno appunto come rusticità ottima) che è notorio che non regga fuori ai nostri climi, gliel'ho proprio chiesto, anche per non ritrovarmi altri cadaveri (anche perchè sai bene come siano i prezzi di Noaro) e sia lui sia la moglie, mi hanno confermato che loro possono dire quale sia il grado di rusticità su piante che loro testano di continuo e quindi al loro microclima.
Ricordo che Noaro mi ha detto proprio, la nostra rusticità buona per voi diventa rusticità medio-bassa.
Vedi un po' tu...:storto:
 
R

riverviolet

Guest
RosaeViola ha scritto:
E' vero Sonia, ma quando ci siamo andate, siccome avevo questo forte dubbio valutando il grado di rusticità che assegnavano a certe piante appunto come la Plumbago (che danno appunto come rusticità ottima) che è notorio che non regga fuori ai nostri climi, gliel'ho proprio chiesto, anche per non ritrovarmi altri cadaveri (anche perchè sai bene come siano i prezzi di Noaro) e sia lui sia la moglie, mi hanno confermato che loro possono dire quale sia il grado di rusticità su piante che loro testano di continuo e quindi al loro microclima.
Ricordo che Noaro mi ha detto proprio, la nostra rusticità buona per voi diventa rusticità medio-bassa.
Vedi un po' tu...:storto:
Bè a questo punto allora è proprio mancanza di serietà, un vivaio non può fare una cosa simile e pretendere di essere affidabile.
E' come se, io vendessi piante garantendo che nel mio giaridno resistono e altrove no, omettendo di dirlo apertamente, soprattutto visiti i prezzi.
Perchè dà L'heliotropium arborescens con rusticità buona, mentre quì, in piena terra è schiattato, non una pianta ma tre su tre.
E non im par che da Sanremo a quì, le temperature siano nettamente inferiori, o i microclimi si differenzino così tanto.
Tant'è vero che, rispetto alle fioriture della riviera, quelle di Traudi ad esempio, quì ritardano di un paio di giorni, ma non di mesi.

No, no, non è serietà questa.
 

RosaeViola

Master Florello
Son contenta che tu parli proprio della rusticità buona che Noaro dà per l'Heliotropium, dato che è la stessa rusticità che dà per la Pandorea.
Interessante vero?

Però vedi River, da un certo punto di vista è comprensibile che loro diano la loro rusticità alle piante, perchè per loro sarebbe impossibile stabilire come una pianta si comporti una volta esposta a certi microclimi.
Piuttosto dovrebbero specificare nel sito, che il grado di rusticità indicata è sulle loro temperature.
 
R

riverviolet

Guest
RosaeViola ha scritto:
Son contenta che tu parli proprio della rusticità buona che Noaro dà per l'Heliotropium, dato che è la stessa rusticità che dà per la Pandorea.
Interessante vero?

Però vedi River, da un certo punto di vista è comprensibile che loro diano la loro rusticità alle piante, perchè per loro sarebbe impossibile stabilire come una pianta si comporti una volta esposta a certi microclimi.
Piuttosto dovrebbero specificare nel sito, che il grado di rusticità indicata è sulle loro temperature.
Infatti è quì che casca l'asino, tropicamente lo fà, consiglia e dice apertamente quando intende una pianta rustica che lo è e quando lo è e pure come deve essere allevata affinchè si evitino determinati rischi.

Ora, visto che quì siamo giardinauti più o meno competenti ci si aspetta che vivai, più preparati botanicamente, di chiunque altro, garantisca almeno la trasparenza d'informazioni.
E' poi, normale se la gente non si fida di nessuno, botanico o meno e se, si necessita di esperienze altrui per decidere.
 

RosaeViola

Master Florello
Tieni comunque anche in debito conto che da Genova dove vivi tu, a Camporosso dove stanno loro, la differenza microclimatica è sensibile.
Lo so perchè l'avevo letto non ricordo dove, che in quella plaga c'è una certa differenza non tanto delle temperature, ma proprio del microclima.

Prendi appunto Pistoia di cui si parlava...E' incredibile quanto diversa sia lì la situazione rispetto a comuni che non sono particolarmente distanti.
Pensa che abbiamo degli amici che hanno una casa poco lontana da Pistoia e da Pescia, è un paesino il loro appena in collina, eppure certe essenze che a Pistoia vivono senza problemi, da loro non ce la fanno e in linea d'aria sono davvero un pugno di km.
 

RosaeViola

Master Florello
Ma infatti River quando io devo vedere alcune piante particolari, preferisco fare fede a quel che dice Tropicamente che fra l'altro alleva le tropicali in un contesto geografico non proprio consono a queste specie e quindi mi dà delle risposte che sono più in linea possibile alle nostre temperature e ai nostri microclimi.
 

RosaeViola

Master Florello
L'altro lavoro che faccio per capire bene come sia la rusticità di una pianta che non conosco, è quella di incrociare certi dati che reperisco, sia nel web sia dai testi.
Spesso mi accorgo che la rusticità che viene data è proprio dettata dalle condizioni climatiche di chi scrive un testo.
Prendi ad esempio certi manuali della RHS. Mi sono stupita all'inizio perchè per molte essenze mi davano tempi di fioriture diversissimi dai nostri e poi ci ho ragionato e ho capito che loro ragionano sui loro climi che, essendo molto diversi dai nostri, allungano i tempi di fioritura.
Stessa cosa con le crescite. Le piante hanno ovviamente uno sviluppo diverso a seconda delle latitudini in cui vivono.
Ci son piante che da loro inglesi hanno uno sviluppo pieno e rigoglioso mentre da noi sì, stanno bene, ma non si esprimono al meglio.
Stessa discorso vale per le tropicali o subtropicali che qui da noi gestiamo come piante d'appartamento e nei luoghi d'origine fanno normalmente parte della vegetazione presente.
 
R

riverviolet

Guest
Ivana, a 300 metri in linea d'aria, ho il mare, Genova-Nervi, dove le passiflore non perdono nememno le foglie e non parlo di careule :)
Quest'anno la batosta i plumbaghi l'hanno presa anche in C.so Italia, dove stanno allestendo l'Euroflora, praticamente un piede sull'aiola e uno sull'acqua marina, piante di oltre 2 metri, come le lantane, non si sono rialzate stavolta, per non parlare degli schiaffi alle palme.
Mentre i banani ornamentali riprendono tranquilli come se fossimo ai tropici.
La cobea, data da tutti delicata al pari della thunbergia ha retto la neve, in vaso, nemmeno in piena terra, un seme di settembre 2005.
Ha retto pianticella i -3° che non osno perdurati per pochi giorni come in passato.
Ebbene le thunbergie sono andate tutte, compresa l'erecta, pur protetta è andata, la cobea viaggia ora per i due metri.
E mentre siscrive che la gardenia jasmonide e la grandiflora sono delicate, si scrive che la thunbergia è altrettanto delicata, quando la prima regge qualche grado sotto lo 0°,mentre la thunbergia muore a 3°.

E' facile poi, non capirci più nulla, sarà anche per questo che i botanici spesso non sono granchè daccordo nemmeno loro, l'uno con l'altro.
 
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RosaeViola

Master Florello
Comunque sul grado di rusticità bisognerebbe aprire un 3D e parlarne, perchè spesso si pensa che la rusticità sia data solo dalla resistenza di una pianta, a certe temperature mentre, invece, nella rusticità vanno contestualizzati molteplici fattori che incidono fortemente sulla sopravvivenza della stessa.

Parlavo proprio di questo giorni fa con Priola e gli dicevo che molti Teucrium e Convolvus, dopo questo inverno appena trascorso, sono morti.
Chiaramente lui si è molto stupito, perchè è verissimo che sono piante rustiche e testate come tali, ma evidentemente le condizioni microclimatiche di un certo luogo, dove magari è piovuto di più o è stato più umido, dove è gelato poco dopo aver avuto simili condizioni, dove a fine febbraio ci son state delle gelate pesanti in un momento in cui le piante stavano cominciando a riprendere e dopo giorni di forti piogge, hanno pesato moltissimo. Questo ha ovviamente e seriamente compromesso la vita di queste essenze che più che il gelo temono appunto l'umido e che a radici imbibite d'acqua, a parti aeree bagnate son state esposte a crolli notturni davvero forti.
Però vedi, anche questo è successo in queste zone, mentre a 30-40km. da qui, questo problema non si è verificato, eppure il nord è nord, ma questo conferma che è proprio il microclima di una zona specifica a fare la differenza.
 
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R

riverviolet

Guest
RosaeViola ha scritto:
L'altro lavoro che faccio per capire bene come sia la rusticità di una pianta che non conosco, è quella di incrociare certi dati che reperisco, sia nel web sia dai testi.
Spesso mi accorgo che la rusticità che viene data è proprio dettata dalle condizioni climatiche di chi scrive un testo.
Prendi ad esempio certi manuali della RHS. Mi sono stupita all'inizio perchè per molte essenze mi davano tempi di fioriture diversissimi dai nostri e poi ci ho ragionato e ho capito che loro ragionano sui loro climi che, essendo molto diversi dai nostri, allungano i tempi di fioritura.
Stessa cosa con le crescite. Le piante hanno ovviamente uno sviluppo diverso a seconda delle latitudini in cui vivono.
Ci son piante che da loro inglesi hanno uno sviluppo pieno e rigoglioso mentre da noi sì, stanno bene, ma non si esprimono al meglio.
Stessa discorso vale per le tropicali o subtropicali che qui da noi gestiamo come piante d'appartamento e nei luoghi d'origine fanno normalmente parte della vegetazione presente.

E allora, se sai che il microclima pesa tantissimo, se sai che, io che abito vicinissimo alla costa, non posso tenere le painte che sono dietro collina, perchè negare la possibilità che una pandorea, conosciuto il proprio microclima possa farcela?
Perchè citare sacri testi botanicamente certi contro la possibilità di coltivare una pianta al nord data per rustica solo in alcune zone?
 

RosaeViola

Master Florello
riverviolet ha scritto:
E allora, se sai che il microclima pesa tantissimo, se sai che, io che abito vicinissimo alla costa, non posso tenere le painte che sono dietro collina, perchè negare la possibilità che una pandorea, conosciuto il proprio microclima possa farcela?
Perchè citare sacri testi botanicamente certi contro la possibilità di coltivare una pianta al nord data per rustica solo in alcune zone?

Scusa non ti seguo.
Io non ho detto ad Aulenta che non sia vero che da lei la Pandorea regge, anzi, ho detto proprio il contrario.
Sono certissima che la differenza la faccia il microclima ma che, non conoscendo quale sia la situazione di Ponga, nel dubbio non avrei dato PER CERTO che avrebbe retto, bensì avrei usato maggiori cautele nel consigliarla.
Vediamo se riesco a spiegare chiaramente quel che intendo.
Abbiamo una pianta che è tropicale e che, come tale, non ha le caratteristiche per vivere bene (cioè senza patire) a queste latitudini.
Io però so che da me (in Sicilia) vive malgrado le basse temperature.
La pianta mi piace, mi ha dato soddisfazioni e quindi la propongo a Ponga, ma devo dirle "guarda che però è una pianta tropicale e quindi non è detto che ce la faccia. Da me ha retto ma da te non so come si comporterebbe e quindi valuta tu".
Io ho discusso il fatto che si dia per scontato ciò che scontato in realtà non è, dato che il grado di rusticità di questa pianta è davvero basato su equilibri particolari.
In pratica se Ponga avesse preso per buona la testimonianza di aulenta, avrebbe rischiato di comprare piante di prezzo piuttosto elevato, di piantumarne lungo un muro di una decina di metri e di trovarsi con dei mezzi cadaveri o cadaveri, dopo l'inverno.
Quindi, il succo della discussione è per me che quando si dà un consiglio bisogna sempre (davanti a certe piante particolari come questa) fare attenzione e avere più cautele.
Non mi sembrava così difficile da capire quel che avevo scritto River...
 
P

pollicina

Guest
A Ponga, senza sciorinare titoli, andavano segnalte semplicemente delle specie di rampicanti sempreverdi (questa era la sua richiesta originale).
Le sono state date idee aggiuntive, e precisamente:
1) la possibilità di sfruttare una "base" sempreverde per integrarla con fioriture primaverili e più tarde, ottenibili da piante che possano avere delle ragionevoli chances di adattamento (ragionevoli, non garantite!!!);
2) Il clima di Ozzero se permettete lo conosco bene, visto che ho vissuto a tre km per vent'anni: e non ha impedito sul terrazzo di mia madre, esposto a est e non a sud, di mantenere una bougainvillea strepitosa che ha coperto la facciata del palazzo di fiori per oltre dieci anni (qui da me a Roma invece stenta... e non voglio usare questo spunto per smentire oltre talune certezze granitiche dei signori competenti);
3) Ponga ha poi chiesto consigli di approfondimento sulle varietà suggeritele nel primo post di risposta. Credo che gli interventi successivi, da parte di tutti i forumisti interessati, dovessero essere coerenti alle sue domande, ovvero identiifcare ulteirori varietà utili tra le quali LEI potesse scegliere (libero arbitrio.... rischio e gioia), oppure anche dettagli sulle cultivar più belle e comunque sulle caratteristiche di coltivazione.....

Ogni altro post, ribadisco, è sterile e comunica un senso di frustrazione a chiunque cerchi nel Forum risposte a problemi concreti, anzichè pavoni che volgion far la ruota.

Detto questo (e ci tenevo perchè dal famoso post sulla potatura delle rose in poi, il clima del forum è decisamente peggiorato), vado a cercare le rose rambler che avevo promesso a Ponga, visto che le piacciono e che le vuole perdipiù rifiorenti e profumate!!
Ponga, ci ritroviamo appena ho trovato quel che cerco!
Al prossimo post...... :Saluto:
Pollicina

PS: Ponga cara, "rambler" identifica un tipo di portamento delle rose, che tendono a salire in verticale sviluppando una copertura ampia e ricca.
Le rose raggruppate come rambler, non sono propriamente "classificate" ovvero di questo gruppo fanno parte rose che hanno discendenze genetiche piuttosto varie.
Hanno tuttavia la caratteristica comune di portare fiori a mazzetti, di misura media o medio-piccola, e le migliori varietà hanno appunto fioriture ripetute e addirittura ininterrotte per l'intera stagione calda (es, quelle che hanno sangue cinese).
A prestissimo!
Sabrina
 
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ponga

Aspirante Giardinauta
Grazie Sabrina...aspetto ansiosa i tuoi consigli sulle rose:flower:

Per il Caprifoglio sai dirmi se devo avere delle particolari precauzioni?
ciao
 
P

pollicina

Guest
Rosa rambler per Ponga

Cara,
puoi orientarti dando un'occhiata a questo link:
http://www.ilgiardinolepassioni.it/Rampicanti.html
Tra quelle elencate a sinistra, ho una predilezione (personalissima, of course) per queste varietà:
MERMAID
Fiore semplice con petali giallo zolfo e una bellissima corona di stami scarlatti al centro, elegante e profumata, un grande classico.
ICEBERG
Fiore a rosetta abbastanza scomposto (effetto “batuffolo”), bianco candido, molto rifiorente ma mi sembra di ricordare poco profumato.
NEW DAWN
Fiore rosa delicato tendente al lilla con struttura molto simile a quello di Iceberg con cui a mio avviso si accompagna bene, molto fiorifera, profumata.

Per le pareti sud, poi, ti consiglio le cinesi.
In particolare:
CHINENSIS MUTABILIS var. SANGUINEA
Questa varietà ha tutte le doti della Mutbilis (cangiante giallo –rosa) ma in più la ricchezza cromatica del rosso scarlatto, che a parete è smepr emolto d’effetto.
Fiorisce ininterrottamente da fine aprile a fine ottobre, ha solo bisogno di molto stallatico per il resto è resistente anche al freddo e alle malattie.

Naturalmente questi sono solo esempi, il mio consiglio è: prima di decidere, procurati quanti più cataloghi riesci, e consultali attentamente, così da avere un quadro delle possibilità che ti si aprono.
Questi i link a produttori di rose affidabili:
http://www.mondorose.it/
Ottimo vivaio, piante sanissime e prezzi convenienti anche per spedizioni.

http://www.vivaiolacampanella.com/rose.php?sel_cat=36
utilissimo per completare la ricerca di rose particolari, che non trovi al roseto Fineschi-Mondorose.

http://www.rosebarni.it/home.php?language=it
(questo è specializzato in rose toscane, adatte perlopiù a gruppi)

http://www.davidaustinroses.com/italian/
(questo è ottimo per le inglesi, anch’esse adatte a gruppi ma anche con qualche eccezione in forma climber).

Baci baci :love_4:
Pollicina
 

aulenta

Giardinauta
ponga ha scritto:
Grazie Sabrina...aspetto ansiosa i tuoi consigli sulle rose:flower:

Per il Caprifoglio sai dirmi se devo avere delle particolari precauzioni?
ciao
a me piace tantissimo, è una pianta così bella...ottima scelta! Ti posto le informazioni che ho trovato online:

http://www.boschina.it/specie_botaniche/caprifoglio/caprifoglio.htm

Il caprifoglio giapponese, assieme ad altre specie, è stato introdotto a scopo ornamentale e si presenta adesso subspontaneo nel nord Italia. Preferisce terreni ricchi di nutrienti, piuttosto umidi e con componente limoso-argillosa. Si sviluppa bene all’aperto e tollera gli ambienti ombrosi.

http://www.giardinaggio.it/giardino/rampicanti/Lonicera/lonicera.asp

Generalità: la Lonicera appartiene alla famiglia delle Caprifoliaceae; si tratta di un genere di circa 200 piante che comprende arbusti e rampicanti, sempreverdi e piante a foglia caduca. Alcune specie rampicanti sono originarie della Cina e del Giappone, altre dell'Europa Meridionale e soprattutto dell'Italia. Si adatta bene anche a vivere in zone dal clima più freddo anche se il clima ideale per la pianta è quello mite.
La Lonicera è particolarmente indicata per ornare muri, pergolati, recinzioni ma è talvolta utilizzata anche come siepe.
Esposizione: predilige posizioni soleggiate o di mezz'ombra; se possibile è bene piantarla in una posizione tale che il basamento resti all'ombra o venga comunque poco a contatto diretto con i raggi solari, mentre il fogliame e la parte superiore della pianta siano esposti al sole.
Il terreno deve essere ben drenato e ricco di humus, che deve essere mantenuto umido.
Piantumazione: il periodo più adatto per la piantumazione è aprile/maggio per le specie sempreverdi, ottobre oppure marzo per le specie a foglie decidue. Se si desiderano realizzare siepi con la Lonicera è buona regola mantenere una distanza di circa 20-30 cm tra una pianta e l'altra.
Le foglie sono di forma ovale, di colore verde brillante e in alcune specie rampicanti grigio-blu. I fiori, che sbocciano, a seconda delle specie, dalla primavera all'autunno, sono tubulosi e riuniti in gruppi di 2/3 fiori. Si tratta di infiorescenze bellissime e molto profumate che sfiorendo, nella maggior parte delle specie, lasciano il posto a delle altrettanto ornamentali bacche.


Moltiplicazione: può essere effettuata tramite talea o per semina. Nel primo caso, durante l'estate, si preleveranno talee di circa 10 cm di lunghezza dal fusto; queste dovranno essere collocate in appositi cassoni da moltiplicazione debitamente riempiti con sabbia e torba. Nella primavera successiva le piantine saranno rinvasate, singolarmente, in contenitori del diametro di una decina di centimetri; soltanto in autunno potranno essere collocate a dimora definitiva. Se la moltiplicazione avviene per semina, si dovrà aver cura di piantare i semi nei cassoni da riproduzione, riempiti con una composta da semi, nel periodo autunnale. Una volta avvenuta la radicazione, le piantine potranno essere trasferite in singoli contenitori del diametro di 7/8 cm; nell'autunno dell'anno successivo si potrà procedere alla messa a dimora delle piante. Utilizzando questa tecnica, si dovrà attendere qualche anno per godere della prima fioritura delle piantine. In aprile e maggio si possono tagliare i rami più "disordinati" e tentare così di dare alla pianta la forma e il portamento desiderato. Inoltre, come per tutte le piante rampicanti, anche la Lonicera richiede una potatura che consenta di diradare i rami e rafforzare la pianta stessa. Se utilizzata come siepe, per i primi anni occorre potare la pianta a metà o ad un terzo dell'altezza che ha raggiunto, al fine di agevolarne una crescita più vigorosa.

Parassiti e malattie: particolarmente pericolosi per la pianta e soprattutto per i suoi fiori sono gli afidi, che aggrediscono i germogli e rendono le foglie appiccicose.
Tra le malattie più comuni che possono colpire questo genere di pianta, ricordiamo l'oidio e il mal di piombo.

Lonicera caprifolium: specie rampicante, originaria dell'Italia. Può raggiungere un'altezza di circa 7 metri; le foglie sono ovate e decidue; i fiori sono delicatamente profumati, di color rosa-bianco, raggruppati in ciocche, circondate dalle foglie e fanno la loro comparsa in maggio.


Lonicera etrusca: originaria dell'Europa Meridionale, è una specie costituita da varietà sempreverdi, semisempreverdi e a foglia caduca. Le foglie sono ovate e opposte; i fiori, che compaiono da maggio a luglio, appena nascono sono rossi, poi diventano gialli con striature rosse.


Lonicera hildebrandiana: originaria della Birmania, la L. hildebrandiana è particolarmente adatta a vivere nelle zone a clima mite. E' una specie sempreverde, dalle foglie ovate; i fiori sono raggruppati in mazzetti e sono di colore vaniglia, in un primo momento, e poi si scuriscono, acquistando sfumature arancio e rossastre.


Lonicera japonica: proveniente dalla Cina e dal Giappone, è una pianta semirustica, rampicante sempreverde, che può raggiungere anche i 10 metri d'altezza. Le foglie sono verde chiaro e hanno una forma ovata; i fiori sono bianchi e gialli, sono delicatamente profumati e sbocciano all'ascella delle foglie.

Lonicera sempervirens: originaria degli Stati Uniti, si tratta di un arbusto rampicante e sempreverde alto fino a 8 metri d'altezza. Le foglie sono ovate e i fiori presentano nella parte esterna una colorazione rosso vivo, nella parte interna una colorazione gialla -arancio e terminano in spighe.

:Saluto:
 
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