pluteus
Esperto di piante spontanee
La numerosissima famiglia delle ramarie e congeneri, è una di quelle che più colpiscno l'attenzione anche dei fungaroli più distratti per la bellezza dei carpofori che li rendono assolutmente invitanti e quasi irresistibili alla raccolta indisciminata e, soventissimo, anche incosciente.
Le ramarie infatti sono fra i funghi più problematici da determinare, malgrado ciò, si può affermare che siano anche tra i funghi più presi sottogamba dalla maggior parte dei micofagi dilettanti, per la facilità con la quale essi erroneamente ritengono di saperli riconoscere.
Le ramarie infatti hanno delle caratteristiche morfologiche e dei colori che le fanno riconoscere sopratutto da giovani, invecchiando le ramarie perdono a poco a poco queste caratteristiche e diventano praticamente tutte uguali e difficilmente distinguibili. Facilmente si potrà mettere nel piatto una ramaria tossica andando incontro a spiacevolissimi inconvenienti gastro intestinali tutto sommato per voler mangiare un fungo che, detto fra noi, gastronomicamente parlando, vale molto poco.
Le ramarie sono talmente belle che andrebbero lasciate sul posto e sono talmente subdole che bisognerebbe evitare di usarle per scopi alimentari, a meno di non essere assolutamente certi di saperle identificare correttamente.
Detto questo inizierei con la
Ramaria formosa
Una delle più belle ed invitanti, dal carpoforo massiccio ed imponente, è solitamente più alta che larga, e si sviluppa fino 30 cm di altezza ed oltre.
Da giovane è rosa corallo intenso con gli apici giallini, a questo stadio è inconfondibile non essendoci altre ramarie con questi colori, invecchiando inizialmente vira verso una tinta salmone, poi nocciola, poi sbiadendo progressivamente verso una tinta grigiastra/marroncina spenta, come tutte le ramarie della stessa età.
E' un fungo tossico.
Ramaria formosa
La foto purtroppo non è di qualità eccelsa e me ne scuso, questo esemplare è già avanti con l'età anche se si intravedono ancora delle sfumature rosate.
:Saluto:
Le ramarie infatti sono fra i funghi più problematici da determinare, malgrado ciò, si può affermare che siano anche tra i funghi più presi sottogamba dalla maggior parte dei micofagi dilettanti, per la facilità con la quale essi erroneamente ritengono di saperli riconoscere.
Le ramarie infatti hanno delle caratteristiche morfologiche e dei colori che le fanno riconoscere sopratutto da giovani, invecchiando le ramarie perdono a poco a poco queste caratteristiche e diventano praticamente tutte uguali e difficilmente distinguibili. Facilmente si potrà mettere nel piatto una ramaria tossica andando incontro a spiacevolissimi inconvenienti gastro intestinali tutto sommato per voler mangiare un fungo che, detto fra noi, gastronomicamente parlando, vale molto poco.
Le ramarie sono talmente belle che andrebbero lasciate sul posto e sono talmente subdole che bisognerebbe evitare di usarle per scopi alimentari, a meno di non essere assolutamente certi di saperle identificare correttamente.
Detto questo inizierei con la
Ramaria formosa
Una delle più belle ed invitanti, dal carpoforo massiccio ed imponente, è solitamente più alta che larga, e si sviluppa fino 30 cm di altezza ed oltre.
Da giovane è rosa corallo intenso con gli apici giallini, a questo stadio è inconfondibile non essendoci altre ramarie con questi colori, invecchiando inizialmente vira verso una tinta salmone, poi nocciola, poi sbiadendo progressivamente verso una tinta grigiastra/marroncina spenta, come tutte le ramarie della stessa età.
E' un fungo tossico.
Ramaria formosa
La foto purtroppo non è di qualità eccelsa e me ne scuso, questo esemplare è già avanti con l'età anche se si intravedono ancora delle sfumature rosate.
:Saluto:
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