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Queste povere piante

S

silviaviola

Guest
Ciao a tutti, vediamo se siete d'accordo con me.
Sto constatando purtroppo che molti coltivatori, indipendentemente se siano alle prime armi o con più esperienza, considerino le piante un po' come un "oggetto" su cui continuamente intervenire con trattamenti, concimazioni, potature.. quasi fossero una palestra esperimenti, senza rendersi conto che si tratta di creature vive, con un proprio metabolismo, le proprie necessità, troppo spesso fraintese. Alcune comuni credenze che riscontro spesso, anche parlando con conoscenti/amici:
- concimando tanto la pianta sta meglio e DEVE necessariamente fiorire/ingrandirsi maggiormente;
- le piante necessitano quasi sempre di venire potate;
- è necessario spruzzare/trattare le piante con continuità "altrimenti si ammalano"
- se la pianta non sta bene allora "ha qualche parassita"
- le piante hanno bisogno di acqua tutti i giorni

e così via.. Ma insomma, mi dico io, possibile che nessuno di questi "coltivatori" si prenda la briga di comprendere "davvero" il vegetale che hanno davanti? Che se sta povera pianta poi muore è perchè "è una pianta difficile da coltivare".. Intendo dire alla fine che tutti possiamo sbagliare, d'accordo, e l'esperienza (con i suoi errori) ci aiuta a migliorarci anche nel giardinaggio, ma l'atteggiamento di certe persone che "pretendono" che la pianta venga bene quasi fosse una macchina infallibile mi infastidisce.
Voi che dite? oggi sono nervosa? :lol:
 

Scatolina

Guru Giardinauta
Si è un atteggiamento che ritrovo spesso... anche qui... :baf:

Da parte mia vige la regola "vivi e lascia vivere" anche per le piante.. Qualcuno già lo sa (vero Rossl :eek:k07: ), io cerco di capierle e voglio loro molto bene, ma non perdo certo il sonno per sconfiggere la cocciniglia o cose simili... a volte devono cavarsela anche da sole!
Beh si, forse io sono un po troppo "dall'altra parte" ma son convinta che troppe cure siano come troppo poche.... :martello2


E cmq concordo con te, s'è capito, si!?!? :confuso:
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Per me le piante sono entità da amare, da osservare per la la loro salute e per la gioia degli occhi. Quando una pianta sconosciuta entra nel mio giardino se non l'ho già fatto, mi informo su quelle che sono le regole per la sua coltivazione ma poi le adatto alle circostanze osservando la sua crescita.
Confesso che anche io sono portata a sperimentare e a non seguire ciecamente i dictat dei libri di giardinaggio sia perché spesso discordanti tra di loro sia perché credo che negli anni il clima sia cambiato e i tempi di semina, potatura, concimazione nonché l'esposizione a tutto sole piuttosto che a mezz'ombra vadano calibrati per ogni singola pianta e questo è possibile solo procedendo per tentativi e comparando i risultati.
 

Scatolina

Guru Giardinauta
Ah voglio aggiungere che con le piante sono molto istintiva: faccio le cose per loro quando "me lo sento" e non quando "si dovrebbe"... non so perchè!! :S
 
R

Riverviolet

Guest
Bè dai sù, ridimensioniamo un pochetto?
Il solo fatto di tenere piante in vaso è una forzatura ed un nostro egoismo, siete daccordo?
Un giardino non è la natura, è una parte di essa che noi addomestichiamo per il nostro bisogno.

Poi è vero, ci sono comportamenti un po' troppo 'esigenti' e non comprensivi che sempre di vita si tratta e non di lavatrici, ma anche la sensibilità al soggetto pianta, è qualcosa che nasce in taluni, con il rapporto diretto e non sempre è questo ciò che si cerca, ma il risultato estetico.

:)
 
M

marco48

Guest
Bene Silviaviola, le prime bacchettate le hai date:lol: , adesso continuiamo...
E cosa ne pensi delle potature e dei rinvasi fatti "quando ho tempo e sono in ferie"? E delle potature fatte perchè la pianta è troppo grande e nel giardino non ci va? E dell'acqua messa tre volte al giorno, sotto il sole cocente e fredda per giunta? Delle piante "da appartamento" che "non possono stare al sole" e quindi relegate in un angolino della stanza?:squint: :squint: :(
 
M

marco48

Guest
Si è un atteggiamento che ritrovo spesso... anche qui... :baf:

Da parte mia vige la regola "vivi e lascia vivere" anche per le piante.. Qualcuno già lo sa (vero Rossl :eek:k07: ), io cerco di capierle e voglio loro molto bene, ma non perdo certo il sonno per sconfiggere la cocciniglia o cose simili... a volte devono cavarsela anche da sole!
Beh si, forse io sono un po troppo "dall'altra parte" ma son convinta che troppe cure siano come troppo poche.... :martello2


E cmq concordo con te, s'è capito, si!?!? :confuso:

Scatolina purtroppo non posso "reputarti" ma sono d'accordo con te.
Mi sono chiesto anche il motivo per il quale la gente tende ad annegare le piante e credo sia perchè riversa su di loro le proprie ansie e paure.
Non sei troppo "dall'altra parte", le piante sono piante, è giusto voler loro bene ma è sbagliato trattarle come esseri umani.:love_4: :love_4:
 

GIUSEPPE GLADIATORE

Florello Senior
Bè dai sù, ridimensioniamo un pochetto?
Il solo fatto di tenere piante in vaso è una forzatura ed un nostro egoismo, siete daccordo?
Un giardino non è la natura, è una parte di essa che noi addomestichiamo per il nostro bisogno.

Poi è vero, ci sono comportamenti un po' troppo 'esigenti' e non comprensivi che sempre di vita si tratta e non di lavatrici, ma anche la sensibilità al soggetto pianta, è qualcosa che nasce in taluni, con il rapporto diretto e non sempre è questo ciò che si cerca, ma il risultato estetico.

:)

Quoto....tutto.

Anche con i polli, facciamo così..... e poi ce li magnamo e con gli agnelli, con i vitelli, con i tacchini, i conigli, etc...:storto:
 

roberto onofri

Aspirante Giardinauta
Mi sono chiesto anche il motivo per il quale la gente tende ad annegare le piante e credo sia perchè riversa su di loro le proprie ansie e paure.
Non sei troppo "dall'altra parte", le piante sono piante, è giusto voler loro bene ma è sbagliato trattarle come esseri umani:

E che vuol dire trattarle come esseri umani? Riversare e sfogarsi delle ansie esistenziali giornaliere potando, magari in un momento di stizza, un ramo o irrigando tutti i giorni? Anche l'attaccamento 'morboso' alle piante perchè mai dovrebbe essere contestato in tali termini? Non sono un collezionista di vasi fioriti ne un gardiniere specializzato da anni d'esperienza, eppure voglio bene le mie piante, proprio perchè...sono piante e non esseri umani. Le costanti attenzioni che ricevono i giardini non per forza derivano dalla tendenza di chi, ansioso e pauroso che le proprie 'care' si ammalino, le tratta meglio delle persone, anzi, io le tensioni e le ansie le riverso o cerco di riversarle nella causa che le ha fatte nascere.
Le esagerazioni, certo, sono sempre esistite, pensa che una vicina di casa di mia nonna irrigava ogni giorno un'erbaccia infiltrata in un angolo della sua scala all'aperto e quando osai eliminarla mi aggredì dandomi del giardiniere pazzo, salvo poi scusandosi e riconoscendo gli eccessi. Morale: a mio avviso con le piante che coltiviamo instauriamo un rapporto di 'fiducia' tale da assicurare loro le cure necessarie (o indispensabili, a seconda della passione) per assicurarci le fioriture e la crescita sana e rigogliosa utilizzando come parametro il rispetto dei loro limiti di piante e non di animali o persone. In fondo, le piccole cure che riversiamo loro non sono paragonabili a quelle con cui ci confrontiamo con le persone. E poi, tutte queste cure, almeno parlo per me, si identificano nelle tecniche di base e non certo nelle sperimentazioni genetiche. Risiede nella soggettività di ciascun individuo conoscere i limiti delle cose così come delle piante e coniugando tali limiti all'emozione di vedere una pianta 'vera' e non un OGM bellissimo e coloratissimo, ricercare le condizioni affinchè quella bellezza naturale, per quanto forzata sia (tenuta in vaso, trattata contro i parassiti, piantumata in terriccio perfetto) sappia sempre farci godere del fascino insito nella natura, fascino che, continuamente ricercato, a volte viene stravolto da chi non ne rispetta i limiti abusandone.
 
S

silviaviola

Guest
ricercare le condizioni affinchè quella bellezza naturale, per quanto forzata sia (tenuta in vaso, trattata contro i parassiti, piantumata in terriccio perfetto) sappia sempre farci godere del fascino insito nella natura, fascino che, continuamente ricercato, a volte viene stravolto da chi non ne rispetta i limiti abusandone.

io sono portata a sperimentare e a non seguire ciecamente i dictat dei libri di giardinaggio perché i tempi di semina, potatura, concimazione nonché l'esposizione a tutto sole piuttosto che a mezz'ombra vadano calibrati per ogni singola pianta e questo è possibile solo procedendo per tentativi e comparando i risultati.

Datura è giusto come dici tu :flower:, fare tentativi (difatti come avevo scritto è logico che l'esperienza e gli eventuali errori ci aiutano a migliorare) e seguire la propria sensibilità: questo è secondo me un atteggiamento giusto a favore della "creatura verde" che ci sta davanti ma, e qui mi riferisco alle parole di Roberto, talune persone a volte "non rispettano i limiti" o per ignoranza pensano di sapere già tutto e di essere i "padroni" delle piante :mad:, sulle quali magari non si sono neanche presi la briga di informarsi un pochino.
 
R

Riverviolet

Guest
talune persone a volte "non rispettano i limiti" o per ignoranza pensano di sapere già tutto e di essere i "padroni" delle piante :mad:, sulle quali magari non si sono neanche presi la briga di informarsi un pochino.
Su questo concordo anch'io e se mi è permesso lo estenderei anche ad altre tematiche e forme di vita. :)
 
M

marco48

Guest
E che vuol dire trattarle come esseri umani?

Significa che le piante sono vegetali, non hanno le stesse esigenze ed è sbagliato fare paragoni con gli esseri umani. Ho anche detto che è giusto voler loro bene e quindi informarsi delle migliori condizioni per il loro allevamento. Quello che contesto è proprio questo, fare paragoni semplicistici. E' sbagliato dare dell'acqua fredda appena uscita dal rubinetto ad una pianta in pieno sole perchè si pensa che può soffrire la sete, come è sbagliato dare concime ad una pianta sofferente solo perchè si pensa che possa avere fame.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
In effetti sul coltivatore "fai da te" ti do ragione, in molti casi più per ignoranza che altro, chi si fa il suo mini-orto-frutteto per uso personale, o pianta alberi da frutto in giardino per avere frutta durante l'anno, in genere improvvisa, perciò si basa o su vecchie tradizioni tramandate da zii o parenti ex-contadini, oppure (cosa molto più tragica) dal vicino di casa, con cui a un certo punto entra in competizione e vuole fare il fenomeno. Allora se il vicino passa il trattamento una volta al mese, noi passiamolo ogni 2 settimane, se il vicino pota la siepe, noi tagliamo la cima all'abete, più per far vedere la motosega che l'abete in sè.
Poi ci sono invece i coltivatori veri, quelli che hanno un frutteto, da cui ricavano un reddito. Allora in tal caso (almeno nelle mie zone è così), il più delle volte è gente preparata, che segue corsi, legge i bollettini sulle epidemie di parassiti, chiama l'agronomo, segue i calendari ecc.... certo, anche in questo caso forse le piante sono considerate oggetti, ma lo stesso discorso vale per un allevatore. Quello che ci mantiene e che ci da il pane è considerato un oggetto? Può darsi, ma se grandina il più delle volte il proprietario del frutteto ci rimane male lo stesso, anche se è assicurato.
 

Piper

Maestro Giardinauta
A me irrita il consumismo e la voglia di apparire.
Mi spiego meglio... c'è una coppia di miei conoscenti, pieni di soldi da fare fastidio, che ogni tanto mi invita a cena nel loro mega attico.
Hanno queste piante bellissime e grandissime, piazzate in grandi vasi di design e ovviamente posizionate non in punti in cui le piante ricevano la giusta luce e temperatura, ma dove fanno più scenografia.
Quando dopo qualche mese le piante cominciano a perdere la lloro bellezza, loro le sostituiscono e via queste, sotto altre (magari identiche a quelle di prima perché l'architetto dice che è giusto così).
Che fastidio...
E quel che è peggio è che anche tutti i pesci del loro splendido acquario marino vengono comprati e sostituiti quando muoiono, sempre quelli, uguali, muore il riccio, ricomprano il riccio, muore la stella, ricomprano la stella.
Secondo me piante e pesci rientrano nella lista della spesa settimanale.
 
M

marco48

Guest
A me irrita il consumismo e la voglia di apparire.
Mi spiego meglio... c'è una coppia di miei conoscenti, pieni di soldi da fare fastidio, che ogni tanto mi invita a cena nel loro mega attico.
Hanno queste piante bellissime e grandissime, piazzate in grandi vasi di design e ovviamente posizionate non in punti in cui le piante ricevano la giusta luce e temperatura, ma dove fanno più scenografia.
Quando dopo qualche mese le piante cominciano a perdere la lloro bellezza, loro le sostituiscono e via queste, sotto altre (magari identiche a quelle di prima perché l'architetto dice che è giusto così).
Che fastidio...
E quel che è peggio è che anche tutti i pesci del loro splendido acquario marino vengono comprati e sostituiti quando muoiono, sempre quelli, uguali, muore il riccio, ricomprano il riccio, muore la stella, ricomprano la stella.
Secondo me piante e pesci rientrano nella lista della spesa settimanale.

Eh, sapessi quanto mi danno fastidio le persone che si lamentano dei problemi delle loro piante, chiedono consigli e poi dicono: che faccio butto tutto???:martello2 :martello2 :martello2 :martello2
 
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