I consigli dei giardinieri di David Austin sono molto validi, ma vanno saputi interpretare. Sostanzialmente quello che viene consigliato di fare è rimuovere le quattro D (dead, diseased, dying and damaged, quindi rami morti, malati, morenti o danneggiati) e rimuovere i rami deboli, che sicuramente non porteranno nuove fioriture; e, fin qua, nulla di strano. Poi, viene consigliato di abbassare la pianta di un circa un terzo dell'altezza media, senza guardare i singoli rami e viene posta molta attenzione anche sul fatto che loro non si preoccupano di eseguire tagli obliqui e della posizione della gemma. Sui tagli obliqui sono pienamente d'accordo: sostanzialmente inutili. Sul resto ci sarebbe da discutere: sicuramente questo metodo è adatto per varietà cespugliose, molto ramificate e "piene", come le Austin, ma se applicato alle comuni ibride di tea, come le varietà più diffuse nei giardini delle persone non esperte di rose, porterà le piante ad avere una ramificazione troppo scarsa e una forma esteticamente non piacevole; anche io penso che la potatura "classica" delle HT a 3-4 gemme per ramo sarebbe da lasciare ai produttori di rose da taglio, e non ai giardinieri. Tuttavia, se si lasciano rami di 60/70 cm ad una pianta che di per sé ha una tendenza a non ramificare, si otterranno piante con lunghi steli legnosi, che invecchieranno velocemente. Allo stesso modo il "non preoccuparsi delle gemme" può andar bene per delle varietà vigorose e con rami tendenzialmente sottili come le Austin, ma se applicato alla classica HT, di per sé molto "angolosa", renderà ancora più evidente questo suo grave difetto; allo stesso modo, è vero che per la salute della pianta potare lontano da una gemma non è diverso che potare al canonico cm sopra, ma il pezzo di ramo compreso tra il taglio e la prima gemma inevitabilmente secchera, producendo poi un moncone che potrebbe risultare antiestetico
per riassumere, per le rose inglesi i consigli di Austin vanno tendenzialmente bene (rimuovere i rami delle 4D, i rami deboli e accorciare tutti i rami a circa un terzo dell'altezza), ma per le varietà più comuni sul mercato è opportuna una potatura più accurata.
Bisogna poi specificare che le rose inglesi non sono una famiglia di rose, ma una classificazione commerciale, per cui le varietà sono molto diverse tra loro a livello di necessità e generalizzare non è sempre la scelta migliore