Lo spessore non è critico, la lunghezza si misura in nodi, i punti da cui fuoriescono le foglie. La minima è 3 nodi, uno va interrato e da lì usciranno le radici, si spera. Dagli altri usciranno i nuovi germogli. Puoi provare con talee più lunghe, ma non eccessive, ricorda che finché non ci sono le radici l’acqua non sale molto nella talea e la parte apicale può seccare facilmente. Il bello delle talee è che il costo è zero, puoi provare con quello che trovi, molte moriranno ma sarà esperienza preziosa. Per iniziare ti consiglio l’olivo, meglio ancora olivastro selvatico ed il mirto. Io ho fatto talee di olivo della domenica delle palme e hanno preso bene. Per il mirto ho usato i rami di un mazzo di fiori che avevano regalato a mia moglie, e le talee hanno preso tutte. Per il substrato uso solo sabbia da costruzione, costa pochissimo e se non vuoi setacciarla basta che la sciacqui bene, per togliere quella sottile. Gli ormoni non li uso proprio.
Non uso vasi, mi servo di vaschette di polistirolo di varie misure a seconda del numero e delle dimensioni delle talee. Per capirci, per le talee sottili uso quelle della carne del supermercato, sul cui fondo pratico numerosi fori per il drenaggio. La distanza per le talee sottili può essere molto ridotta, anche 2 o 3 cm, così nella stessa vaschetta puoi metterne parecchie. Non ci devono crescere, devono solo radicare; quando avranno radicato le metterai ognuna in un vasetto da 7-8 cm e lì cominceranno a crescere. Andare al vivaio ha certamente senso,le piantine comuni, tipo rosmarino e Cotoneaster, dovrebbero costare veramente poco, non lo so con certezza perché preferisco non comprare piante, e se sai scegliere bene una piantina adatta come forma, in cui già si intravede il futuro bonsai, puoi risparmiare molto tempo.
Ultima cosa, se capiti a Roma in macchina e mi vieni a trovare qualche prebonsai per cominciare te lo regalo volentieri. Ciao