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Qualcuno mi sa dire cosa sono?????

valerix

Aspirante Giardinauta
Ciao! Poco tempo fa ho messo una foto del mio bonsai e mi è stato detto che è un carmona... ora sono nate queste cose strane all'apice di tantissimi tronchi!! COSA SONO?? Non riesco a capire se sono fiori ( non sarebbe un pokino presto? e poi è in casa, la temperatura è sempre quella da quando l'ho comprata!) o dei frutti... ci sono delle foglioline tutte intorno ad una pallina... Spero qualcuno sappia rispondermi!! Grazie!

Ecco la foto
http://i136.photobucket.com/albums/q191/valerix83/PICT0160.jpg
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
non riesco a vedere la foto, ma se è una Carmona sicuramente sono fiorellini. (Una pallina bianca dentro una corolla verdina). E' normale che la Carmona tenuta in casa fiorisca, perchè è una sempreverde che con il calduccio domestico tende a vegetare con vigore.
Alcuni, per non indebolire la pianta, eliminano i fiorellini appena spuntati per poi lasciarla "libera" in primavera...

Salutoni
Er Marchese
 

valerix

Aspirante Giardinauta
mi dispiace tu non riesca a vedere la foto, comunque è proprio come li hai descritti tu! Secondo te allora dovrei toglierli? se ti metto una foto del bonsai riusciresti a dirmi che età ha? è una curiosità!... :hands13: :hands13:
 

65689904

Aspirante Giardinauta
A causa della forma della forma delle giovani foglie direi che si tratta di una Carmona. La conferma ce l'hai se i rametti si rompono facilmente cercando di piegarli ...

Beh, personalmente ritengo peccato togliere i fiorellini se la pianta ti da l'impressione di essere sana e robusta. Procederei con una pinzatura dei germogli più lunghi allo scopo di "sagomare" il bonsai, e cioé tagliare in modo da lasciare 3 foglie sul nuovo rametto.
Se, invece, la piantina presenta una crescita disordinata procedi questa primavera ad una sfoltitura dei rami (quelli che crescono fuori luogo) o che si intrecciano con gli altri, utilizzando del mastice sui gli eventuali grossi tagli per non indebolirla.

Buon lavoro,

Giò
 
Ultima modifica:
I

Il Marchese del Ficus

Guest
Quoto Giò.

Definire l'età talvolta è un problema perchè le carmone, le zelkove, finanche i ficus sono ottenuti da margotta e quindi una margotta ben fatta e conica di due-tre anni può apparire come se ne avesse dieci...
Si parla allora di età stimata, vale a dire l'età che il bonsai dimostra. Posta una foto e ne parliamo.
Kisses and hugs
salutoni a tutti\e
 

Paola-Luna

Florello
io non ho mai visto la Carmona con le bacche.... dalla foto sembrano sì boccioli di fiori, anche se il 'picciolo' che li tiene ancorati al rametto sembrano essere un po' troppo lunghi..... boh....

Per quanto riguarda l'età di piantine di bonsai tipo Carmona, Serissa & co., non ci farei troppo affidamento: spesso, troppo spesso, queste piante vengono svendute ai principianti, con l'abbaglio della bella piantina vecchia, quando poi magari in realtà di anni ne hanno solo un paio..... Le 'bufale' esistono anche in natura, si può dire..... ovvero, spesso si comprano bonsai taroccati.......
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
... non sono proprio "taroccati", sono solo frutto di margotte, innesti e altre tecniche che sono utiizzate per ottenere il miglior risultato in tempi relativamente brevi. Il difficile è mantenerli "a forma di albero", con potature, cimature e legature...
Tagliare il tronco per vedere l'età? Si può fare!
 

Paola-Luna

Florello
beh Marchese non mi dirai che sono bonsai quelle sottospecie di piantine vendute, seppur a scopo benefico, alle giornate nazionali della lotta al cancro, aids, sclerosi, leucemia etc.......??????????? Sono solo poveri bastoni, bruttini e malconci, infilati in un vasetto (spesso più bello della pianta), il più delle volte con poche radici asfissiate in un pane di terra argilloso e compattissimo........ e tra questi ci troviamo Carmone, Serisse, Ficus e altre varietà di piante tropicali alias bonsai da interno....
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
no, dico solo che tra quelle "sottospecie" si possono anche trovare "bonsai" che in pochi anni di cure diventano dignitosissimi esemplari... tutto sta nel saper scegliere prima, e saper curare poi. Se si compra uno di questi bonsai è per rinvsarlo immediatamente (e vorrei farti vedere il mio olivo da bancarella, povero bastoncino nel vaso!!) e perchè vi si è notato qualcosa di buono.
Acquistare un bonsai è un'operazione che richiede un minimo di competenza ed un certo buon gusto... non è cosa per tutti.
Ho visto bonsai in garden centers, vivai, negozi on-line che vengono venduti per parecchie decine di euro, essere esattamente gli stessi che si trovano sulle bancarelle o dai fiorai, venduti invece a prezzi più decenti: basta comprarli, magari all'ingrosso (i fornitori sono sempre gli stessi) e cambiare la terra, quindi rivenderli triplicando il prezzo... e trovare qualcuno che non ne capisce un c***o e che li compra...
Qual'è la fregatura, allora?
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
...ps.. secondo me c'è da dire qualcosa ancora...
io credo che, comunque, chiunque di noi si sia avvicinato al "bonsai" per la prima volta proprio grazie a 'ste piantacce da due lire: dubito che un individuo dotato di buonsenso e nessuna pratica si avvicini con serenità ad esemplari dal costo di molte decine di euro... e dalla bellezza che ti fa paura toccarla... ci si orienta solitamente su questi pseudo-bonsai economici che hano il pregio non indifferente di costare molto poco e di essere -a causa delle loro imperfezioni- un banco prova insostituibile per il principiante. Peraltro -senza che me ne venga in tasca proprio nulla- devo riconoscere che un bonsai dell'ANLAIDS che mi è stato donato, anche se non bellissimo, era accompagnato da un manualetto di 70 pagine veramente ben fatto, esaustivo e che da solo valeva i 15 euri dell'acquisto, a testimonianza di più di un minimo di interesse da parte di chi li vendeva.

Non è la prima volta che partecipo a discussioni sui bonsai bancarellari: ognuno la pensa come vuole, un po' come ovunque, e alla fine ognuno si ritrova per le mani il bonsai che si merita. A volte non è male, spesso è bruttino, sempre è un esemplare al quale ci si affeziona esageratamente e che si cura con particolare attenzione.

Avevo un "amico" un po' saccente e presuntuoso che girava per boschi raccattando scriteriatamente ogni tipo di yamadori (prebonsai) anche molto promettenti, che riusciva semopre a rovinare con un talento mai visto perchè era un individuo privo di gusto, tecnica, teoria e pieno di presunzione.
Tralascio i suoi sradicamenti selvaggi e non vi dico che roba comprava sulle bancarelle. Poi diceva "ma PER ME è bello, A ME piace" senza curarsi dei conati che io o altri amici gli rivolgevamo, tantomeno dei consigli. I venditori cinesi quando arrivava lui festeggiavano, tirando fuori ogni tipo di scarto che lui, puntualmente, comprava per poi uccidere in poche settimane. A ciclo continuo. Naturalmente gli arrivò in dono un retusa che faceva venire i brividi tanto era bello e non vi dico il costo. Kaputt in due mesi. Da non crederci, era un serial killer di bonzi peggio di Hannibal Lecter, se ci ripenso mi vengono i brividi...
E potrei raccontare di quell'altro mio (stavolta BUON) amico che riesce a trasformare delle piantine insignificanti in bonsai da collezione in pochi mesi, o altri aneddoti simili... si scadrebbe nella magia... e la magia si fa, non se ne parla.

Peraltro noi parliamo di "bonsai" senza curarci più di tanto delle RIGIDE regole che dovrebbero essere applicate ad ogni esemplare. Ogni bonsai che ho visto in mano ad amatori è stracolmo di imperfezioni, e si discosta grandemente dal concetto giapponese di quest'arte. Concetto ormai assunto come riferimento storico ed estetico base e che invece è solo l'evoluzione di quel pun-sai cinese nato oltre 2000 anni fa, solo successivamente importato in Giappone e -da lì- esportato in tutto il mondo con gran gioia degli orientali che hanno avviato un business miliardario che è consistito e consiste nel bombardare noialtri con una quantità di fregature e sole mai viste prima nella Storia...
D'altra parte, intorno al 1970, si mosse qualcosa e l'olivo -sino ad allora considerato uno schifo schifoso, inadatto all'arte bonsai- cominciò a farsi vedere nelle esposizioni lavorato da spagnoli e italiani in tutta la sua maestosità, potenza, "occidentalità"... liberando la strada ad altre essenze "moderne" ormai assunte nel "pantheon" del bonsai... e gli stili?
In Spagna solo da poco si sta riaffacciando lo "stile libero" o "stile cinese", uno degli stili primigeni, oggi quasi dimenticato in mezzo a tanti shokan, bunjin, moyogi, kazzodikan etc... Lo stile a "banyan" si comincia a fare vedere solo ora, e potrei continuare all'infinito...

Io credo -per concludere- che vi sia un atteggiamento un po' "borghese" in chi ha più di un minimo di esperienza nel campo. Si tende a snobbare il principiante o, al limite, ad indirizzarlo verso inutili e costosissimi corsi che non ti dicono nulla di più di quello che si può imparare da soli su riviste manuali e forum.
C'è un'esterofilia esagerata, una "giapponesizzazione" di tutto ciò che è legato al "bonsai", e una speculazione continua, un consumismo che sinceramente aborro, cifre da capogiro per una passione che dovrebbe essere "naturale" in tutti sensi.

Meglio dare i soldi per la lotta contro aids e leucemia, allora, o andare per boschi, o seminare.

Un saluto
 

Paola-Luna

Florello
il mio non voleva essere un atteggiamento 'borghese' nei confronti dei neofiti: anch'io ai miei tempi ci sono cascata ed ho acquistato, controllando e ricontrollando le piantine, selezionando le 'migliori', i bonsai delle varie associazioni.... Se poi di mezzo c'era anche lo scopo umanitario, beh tanto meglio..... Comunque, il mio voleva essere solo un appello appunto per evitare che tanti altri principianti si fiondino su vasetti preconfezionati, pensando di acquistare un bel bonsai, ma che poi come dici tu, il più delle volte si rivela essere una 'sola'...... E' vero, c'è molta speculazione che naviga sulla corrente dell'esagerata 'giaponesizzazione', della moda del momento, che non si cura della passione vera che molti di noi hanno e che magari, attraverso un approccio più stimolante e non basato sulle fregature, può diventare un vero hobby permanente....
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
Carissima amica:

"il mio non voleva essere un atteggiamento 'borghese' nei confronti dei neofiti:"

Per carità, non l'ho neppure pensato! Parlavo in generale, di un atteggiamento che mi è parso diffuso tra tanti; scusami se mi sono mal spiegato!

Peraltro concordo in pieno con te, quando parli di "approccio stimolante". E', infatti, ciò che penso anche io e ciò che cerco di mettere in pratica nei miei lavoretti...
Siamo d'accordo, c'è bonsai e bonsai: è ovvio che, crescendo esperienza e "occhio", al bonsaista non basteranno più i suoi brutti anatroccoli, ma andrà cercando qualcosa di nuovo, e di più bello. Io anni fa misi in vaso delle talee, per farne dei prebonsai, dimenticandomi di loro e adesso, dopo un po' di tempo, mi trovo un bel materiale da bonsaizzare. Stessa cosa per il seme. Ci vogliono almeno tre-quattro anni, ma hai un qualcosa che hai curato ed educato che -nel tempo- diverrà un esemplare unico.

Ai principianti non si suggerisce mai di lavorare dal grezzo, dallo yamadori. Si consiglia l'acquisto di questo e di quello e raramente li si indirizza verso il prebonsai che -invece- è MOLTO più propedeutico di un bonzo già formato. E non è neppure difficile da lavorare. Ma sai, un prebonsai costa da un quinto a un decimo di un bonsai già fatto, quindi vedi tu cosa può convenire a garden e vivai... al limite ti propongono dei corsi che -spesso eccellenti- hanno il difetto di costare 'na cifra cor botto e scoraggiano chiunque non abbia le idee più che chiare sul proprio futuro di bonsaista... E poi, ricordiamoci che praticamente TUTTI i capolavori dei Maestri sono nati da seme o raccolti in natura, se si tratta di margotte o talee sono operazioni effettuate con un gusto e un mestiere che rasentano il magico... inoltre sono educati ramo per ramo e non con il "lascia crescere e pota", pratico e veloce ma decisamente meno adatto a tirar fuori lavori perfetti... Ci vuole il quadruplo del tempo per averli, ma, amica mia, che risultati!

Un caro saluto

Er sor Marchese
 

emastokki

Aspirante Giardinauta
Caro Marchese, voglio dar ancor più risalto per la passione che metti nel spiegare le cose, mai vista una cosa del genere. Complimenti davvero.
Poi mi vorrei soffermare sui costi...E vi dico c'è da rabbrividire. Premetto che mi sono avvicinato ora ai bonsai, però vivo in campagna quindi un qualcosina "ce ciancico". Attrezzi, terreni che costano una cifra esorbitante, per un 20 enne, tra l'altro studente, quindi che non dispone di molti soldi, andà a spende delle cifre x un paio de forbicette, embè ci pensa no 2 volte di più. Quindi diciamo che in me sta crescendo sempre di più un pensiero e vi domando una cosa, sicuramente banale, ma è una domanda che mi sto ponendo sempre più spesso. Partendo dal presupposto di considerare la pianta come un essere vivente, per assurdo consideriamola come un essere umano, sento parlare di concimazioni, nebulizzazione tutte ste cure, ma facendo cosi non si fa credere alla pianta che sta male? Concimi, anti dequa anti de là....Quella pensa che sta male e si ammala sul serio, e poi so cazzi.
Io vedo Nonno, prende na piantina e la pianta, la annaffia i primi periodi poi ce pensa la pioggia, quando c'è da potare la pota e basta...d'accordo che i bonsai sono un'arte, ma possibile ci vogliono tutte queste cure?
E poi se serviranno allora ben vengano i consigli del caro Marchese, che co 4 soldi riesce lo stesso...
O scusate se vò annoiato...ci tenevo a condividere questo pensiero...Ciao ciao
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
macchè annoiato, il discorso credo che sia interessante un po' per tutti... grazie intanto per gli apprezzamenti, che ovviamente sono sempre molto graditi, ma alla passione non si comanda e credo che -per banale che possa suonare- il bonsai tende a divenire un vero "stile di vita".
Giovane (mii, sei piccolo!) Emastokki, sono ASSOLUTAMENTE d'accordo quando dici

Partendo dal presupposto di considerare la pianta come un essere vivente, per assurdo consideriamola come un essere umano, sento parlare di concimazioni, nebulizzazione tutte ste cure, ma facendo cosi non si fa credere alla pianta che sta male? Concimi, anti dequa anti de là....Quella pensa che sta male e si ammala sul serio, e poi so cazzi.
Io vedo Nonno, prende na piantina e la pianta, la annaffia i primi periodi poi ce pensa la pioggia, quando c'è da potare la pota e basta...d'accordo che i bonsai sono un'arte, ma possibile ci vogliono tutte queste cure?


Io vengo dalla scuola campagnola, come te. Prendi, interra, pota , annaffia e ciao. Concime meno che posso, e sempre organico... Cimo solo un paio di volte l'anno, ma uso parecchio il filo. Questo per quanto riguarda le cure...
Differente è il discorso malattie e parassiti: afidi, ragnetto rosso, oidio ci sono e fanno danni estremi, conviene prevenire: il problema è che verderame e zolfo -gli unici davvero efficaci- sporcano le foglie dei bonsai e il macerato d'ortica -contro acari e afidi- non lo conosce nessuno...
E poi si sfrutta la nostra tendenza al consumismo, quando ci vengono proposti fornitissimi cataloghi o siti ai quali non si può non dare attenzione: sono bellissimi! (ma spesso hanno sempre le stesse cose...)
Tuttavia i bonsai si fanno con poco.

Ho da dieci anni gli stessi attrezzi economici cinesi, ormai alla frutta, ri-affilati decine di volte, solo da tre mesi ho comprato un defogliatore su ebay (per 2 $!!!), i vasi li compro usati e li riporto allo stato di nuovo senza spese (uso il viakal!!!), le forbici uso quelle de cucina, il rastrello è 'na forchetta piegata,i bastoncini sò quelli del ristorante... faccio talee con tutto (aggratis) e a volte ho fortuna e mi ritrovo con piante proprio carine (vedi la mia salvia o l'edera). Ho seminato anni fa e ora vedo qualche frutto... E i brutti bonsai da bancarella che sono sopravvissuti hanno un altro aspetto.

Tutto qui, alla ricerca del massimo divertimento, relax, passione, senza farsi spellare vivi. A costo di sembrare retorico, io nei miei lavori sto ricercando il vero bonsai, quello cinese, quello che ha 2000 anni.... Raccolto in natura o da seme, lavorato ramo per ramo senza seguire uno stile troppo rigoroso ma curando le proporzioni, ci impiegherà anni per diventare quasi perfetto, ma quando lo sarà avrà un aspetto e un portamento unici. Amo molto lo stile cinese. E' il più naturale.

Un saluto a tutti (pure ar Nonno)

Er Marchese
 

emastokki

Aspirante Giardinauta
Caro Marchese eccome qua...lieto di risponderti....Eh già ciò 21 anni...piccoletto come dici te:eek:k07: !!! Parto dicendoti che la mia piccola conoscenza riguardo le piante non viene da scuola, cioè non ho fatto istituti agrari o roba del genere" studio tutt'altro" diciamo ke questa esperienza c'è perchè vivo in campagna in provincia di Roma.
La passione dei bonsai come stile di vita è una bellissima cosa, io direi che basta avere passioni sia bonsai o qualunque altra cosa, l'importante è si ha un sogno o una passione, purtroppo io ce no ho tante e va a finire che non combino niente, ma lasciamo perde sto discorso che non basta una discussione, forse servirebbe proprio un forum apposta:eek:k07: .
Veniamo ai bonsai, e ti pongo 2 domande, uno se puoi spiegarmi come fare il macerato d'ortica come e quando darlo. E una delicidazione su sti caspita di fili, allora il fil di ferro normale non vabbene perche arruginisce, ma quello di alluminio e rame vabbene???
Poi senti un'altra cosa, mi sai dire qualche indirizzo di un buon vivaio di bonsai a Roma o dintorni....

Ciao ciao a presto....e grazie, non credevo di trovar qualcuno d'accordo riguardo il discorso precedente...
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
Anche io cominciavo 3000 cose e non ne finivo nessuna. Adesso comincio a terminare, o a proseguire quello che facevo da ragazzetto. Meglio tardi che mai.
Allora, il macerato d'ortica si ottiene lasciando per una settimana o più dell'ortica a bagno in acqua, facendo sì che ceda sia le sostanze urticanti, sia quelle (pooooche, ma ci sono) nutritizie..! Si filtra e si spruzza un po' diluita sulle foglie.
Il filo o si usa d'alluminio, morbidissimo, oppure di rame, un po' più rigido e utile per i rami più tosti. E' facile e divertente utilizzarlo, risolve situazioni imbarazzanti e talvolta evita inutili potature.

A Roma puoi orientarti sul Vivaio San Placido sull'Ardeatina, veramente immenso e dove puoi passarci una mattinata divertendoti e spendendo due lire in giro. Io o vado lì o mi butto on line, senza problemi.

Salutoni

Er Marchese
 
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