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Progettazione impianto irrigazione

Waves

Master Florello
Ciao a tutti,
ho bisogno di un consiglio. Abito in campagna e di anno in anno abbiamo ingrandito l'orto.. fino a fargli assumere le dimensioni che vi riporto nel disegno:
orto.png

è sulla sommità di una collina (dislivello tra cima e piedi dell'orto: circa 20 m) ed essendo cresciuto di anno in anno, abbiamo sempre annaffiato a mano, con delle manichette che trascino su e giù.... Ora però passo veramente troppo tempo ad annaffiare... Concretamente, quali provvedimenti e soluzioni posso apportare?

Quello in azzurro è la derivazione principale (tubo di diametro 2.5 cm) dell'acqua del pozzo artesiano con vaso di espansione, portata: 0.5 l/sec.
Tutta la zona è coltivata, con file a distanza d circa 1 m.
Ovviamente nè il terreno nè le file sono ordinate come nel disegno...

Grazie!
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
pressione di esercizio?
la linea principale è collegata direttamente al pozzo/pompa ?
che tipo d'impianto vorresti... a goccia o cosa....?
 

Waves

Master Florello
tutto collegato a vaso d'espansione 1.5 bar se non ricordo male (ora non sono a casa, non posso controllare).
vorrei gestire meglio la questione dell'irrigazione, probabilmente optare per un impianto a goccia sarebbe la cosa più pratica, ma sono ben accetti tutti i consigli!
 

doda

Aspirante Giardinauta
Ciao, dovresti stabilire quanta parte dell'orto vuoi irrigare contemporaneamente. Il tuo dislivello di 20 m è incompatibile con i normali sistemi di compensazione degli impianti a goccia (2-5 m max) perciò se irrighi settori che comprendono dislivelli superiori all'intervallo di compensazione le tue linee inferiori distribuiranno molta più acqua delle superiori. E' necessario quindi che definisca nel migliore dei modi il profilo per capire i reali dislivelli. Su 120 m con una linea ogni metro avrai al massimo 12 filari soggetti probabilmente alla turnazione stagionale. Le tue colture sono su una sola quota o sono su file parallele? Ti potrebbe andare bene anche un'irrigazione manuale con saracinesche o vuoi un sistema automatico con elettrovalvole? Il tuo terreno che velocità di infiltrazione ha? Da questo puoi decidere se usare gocciolatori da 2 o 4 l/h, i primi sono più adatti ad un terreno compatto con velocità di infiltrazione bassa perchè evitano il ruscellamento superficiale. Considerando una portata di 0,5 l/sec, ovvero di 30 l/min, se usi gocciolatori da 2 l/h (sia singoli che su ala gocciolante) ne "potresti" alimentare fino a 900, la metà se da 4 l/h. Considerando un avanzamento ogni 30 cm (ti potrebbe andare bene in base alle tue colture?) arrivi a 100 m di ala ( o 50 m se usi gocciolatori da 4 l/h) più che sufficienti per irrigare il tuo appezzamento. Spero di non averti fatto più confusione che altro!
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
ottime info però è anche vero che molte son sempre valide scritte sulla carta e non valide sul campo ....
ad esempio, si dovrebbe tener conto anche che difficilmente il terreno è davvero piano nel senso orrizzontale ( o che rimanga tale senza modificarsi.....) e gli avvallamenti sono di per sè un altra incognita.....
vero che 20mt di dislivello "verticale" sono molti e vero anche che influiscono ad esempio sulla pressione ( ogni 10mt c/a 1bar in più di pressione)
ma vero anche che se si adottano gocciolatori ( esempio eroganti 2lt/h ) sia autocompensanti e sia normali l'erogazione rimane pur sempre 2lt/h....
e ciò vale anche per le ali gocciolanti da tot lt/h l'erogazione rimane tale 20 mt sopra o 20 sotto
-come i dati sui numeri dei gocciolatori o dei metri di ala che sulla carta definiti in tot. (come apponibili e servit ) ma che in realà sono validi solo se la pressione iniziale fornita è e rimane ottimale, stabile e regolata altrimenti , sempre ad esempio, il tot numero di gocciolatori e il tot di mt di ala calano drasticamente.

l'eventuale problema che si porrebbe per tale differenza di dislivello (appunto c/ 2 bar ) in realtà potrebbe influire sull'integrità dell'impianto.... infatti molta componentistica di tali impianti ha un range di lavoro con pressioni massime ben definite e oltrepassandola l'impianto porrebbe delle problematiche.
ad esempio il distacco dei componenti o perdite generali su linee ecc ecc.
da qui la mia domanda inizialmente posta ovvero sapere che pressione di carico viene fornita già a monte , inizialmente l'impianto.

con tale dato, se a pressione già in izialmente alta tot., si potrebbe, ad esempio , ipotizzare una soluzione con cisterne di accumulo da cui "spillare" l'acqua a pressione prestabilita più bassa ottimale (questo va da se .... sia se la pressione è troppo alta sia se la pressione iniziale è bassa)
oppure optare per un certo tipo di componentistica piuttosto che altra ecc ecc.
 
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doda

Aspirante Giardinauta
Mi spiace contraddirti e non cerco la polemica ma un gocciolatore autocompensante, che dovrebbe "gocciolare", se sottoposto ad una pressione superiore al range previsto di lavoro "spilla", ti fa insomma un piccolo getto. Il diaframma in silicone (quando va bene, altrimenti in plastica) che garantisce l'autocompensazione può sopportare una sovrappressione al massimo di 0,2-0,3 bar (ma tieni conto che stando sul campo invecchia e se regge ora il prossimo anno forse non lo farà), differenza di pressione che corrisponde proprio a 2-3 m di dislivello. Nel caso invece si usino gocciolatori non autocompensanti la differenza di erogazione è subito manifesta senza aspettare dislivelli di sorta. Il dispositivo antiturbolenza che normalmente viene previsto per evitare l'occlusione da carbonato provoca un aumento della velocità che si traduce di nuovo nell'effetto "spillatura". Ovviamente ha ragione quando parli di consigli buoni sulla carta da verificare sul campo ma occorre guardare il campo pensando ai limiti dei materiali, purtroppo molto ampi. Circa il problema di pressione tutto il materiale in commercio deve avere un PN minimo per normativa corrispondente a 6 Bar (il PN4 non è ammesso) ma, hai ragione, una tubazione fuori terra, riscaldandosi molto in estate, riduce rapidamente il PN e quindi 2 i bar in più di pressione dati dal dislivello, possono fare davvero la differenza. Il tutto potrebbe funzionare se l'acqua arriva a caduta alla dorsale diam. 25, soluzione possibile sopratutto se a Waves va bene un impianto manuale senza elettrovalvole (altrimenti occorrerà una pressione minima di partenza di 1,5 bar per apertura e chiusura)
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
in effetti stiamo descrivendo più o meno le stesse cose ma parlando di due diversi "gocciolatori" , errore mio, intendendo palese una mia abitudine palese nel consigliare sempre i regolabili/registrabili e non quelli fissi .
altra questione sta nel PN minimo che negli impianti a gocciolatori e relativa componentistica che generalmente si trova sugli scaffali.... sta di fatto che per tali impianti il PN solitamente in commercio per il "faidate" (quindi intendendo hobbistico e/ al massimo semiprofessionale ) difficilmente arriva a superare pressioni di esercizio reale al di sopra dei 3.5 bar (alcune marche qualcosa in meno altre qualcosa in più) al di sopra dei quali nella realtà dell'uso danno gran grattacapi....
e, ahinoi, ciò vale anche per le ali gocciolanti.....
chiaro che ciò apre anche un altro quesito .....Waves intende/richiede info per un impianto professionale o vuole il miglior impianto possibile senza strafare in spese/ in compromesso economico....? giusto per chiarire.... tra materiale e materiale ci stanno differenze "non abissali" ma abbastanza importanti si.... ad esempio non solo i costi ma proprio deformabilità e durata....

tornando al quesito rimane basilare accertare la pressione iniziale e se tale pressione rimane costante in esercizio.... poi solo dopo valutare quale tipo e componentistica adoperare e farne quindi un minimo di progettazione base....

PS @ doda che poi i dispositivi antiturbolenza, per esperienza, li ho sempre classificati come "poco efficaci"......funziano poco se l'acqua è dura. o molto "mineralizzata"....
 
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Waves

Master Florello
Ciao, dovresti stabilire quanta parte dell'orto vuoi irrigare contemporaneamente. Il tuo dislivello di 20 m è incompatibile con i normali sistemi di compensazione degli impianti a goccia (2-5 m max) perciò se irrighi settori che comprendono dislivelli superiori all'intervallo di compensazione le tue linee inferiori distribuiranno molta più acqua delle superiori. E' necessario quindi che definisca nel migliore dei modi il profilo per capire i reali dislivelli.
Giusto, ottimo consiglio, grazie.

Su 120 m con una linea ogni metro avrai al massimo 12 filari soggetti probabilmente alla turnazione stagionale.
nono, all'incirca è il perimetro della "zona orto" durante la stagione primaverile-estiva.
Chiedo scusa ma perchè con 120 metri, supponendo una distanza di 1 m tra le file, ti vengono 12 file?
(ovviamente nella realtà non ho file così ordinate e soprattutto non hanno tutte la stessa lunghezza e ci sono anche zone non coltivabili perchè rocciose.. ho messo i valori complessivi relativi alla massima espansione)

Le tue colture sono su una sola quota o sono su file parallele?
file parallele, quote diverse.

Ti potrebbe andare bene anche un'irrigazione manuale con saracinesche o vuoi un sistema automatico con elettrovalvole? Il tuo terreno che velocità di infiltrazione ha? Da questo puoi decidere se usare gocciolatori da 2 o 4 l/h, i primi sono più adatti ad un terreno compatto con velocità di infiltrazione bassa perchè evitano il ruscellamento superficiale. Considerando una portata di 0,5 l/sec, ovvero di 30 l/min, se usi gocciolatori da 2 l/h (sia singoli che su ala gocciolante) ne "potresti" alimentare fino a 900, la metà se da 4 l/h. Considerando un avanzamento ogni 30 cm (ti potrebbe andare bene in base alle tue colture?) arrivi a 100 m di ala ( o 50 m se usi gocciolatori da 4 l/h) più che sufficienti per irrigare il tuo appezzamento. Spero di non averti fatto più confusione che altro!
per irrigazione manuale con saracinesche intendi varie diramazioni ciascuna con un rubinetto da aprire manualmente? in questo caso, sì, andrebbe bene anche così...
ovviamente quando è zappettato di recente è molto permeabile, ma in estate tende a fare una crosta durissima che richiede di essere rotta almeno una volta a settimana (se non di più, dipende dalle temperature). Immagino quindi di dover usare gocciolatori da 2l/h.

ad esempio, si dovrebbe tener conto anche che difficilmente il terreno è davvero piano nel senso orrizzontale ( o che rimanga tale senza modificarsi.....) e gli avvallamenti sono di per sè un altra incognita.....
non è piano in orizzontale, siamo su una collina :) per quanto ci si provi, non è mai veramente piano...

da qui la mia domanda inizialmente posta ovvero sapere che pressione di carico viene fornita già a monte , inizialmente l'impianto.

con tale dato, se a pressione già in izialmente alta tot., si potrebbe, ad esempio , ipotizzare una soluzione con cisterne di accumulo da cui "spillare" l'acqua a pressione prestabilita più bassa ottimale (questo va da se .... sia se la pressione è troppo alta sia se la pressione iniziale è bassa)
oppure optare per un certo tipo di componentistica piuttosto che altra ecc ecc.
c'è un vaso di espansione da 1.5 bar, non ho capito se devo dirti altro..

Nel caso invece si usino gocciolatori non autocompensanti la differenza di erogazione è subito manifesta senza aspettare dislivelli di sorta.
quindi se uso gli autocompensanti risolvo il problema?
Il dispositivo antiturbolenza che normalmente viene previsto per evitare l'occlusione da carbonato provoca un aumento della velocità che si traduce di nuovo nell'effetto "spillatura". Ovviamente ha ragione quando parli di consigli buoni sulla carta da verificare sul campo ma occorre guardare il campo pensando ai limiti dei materiali, purtroppo molto ampi. Circa il problema di pressione tutto il materiale in commercio deve avere un PN minimo per normativa corrispondente a 6 Bar (il PN4 non è ammesso) ma, hai ragione, una tubazione fuori terra, riscaldandosi molto in estate, riduce rapidamente il PN e quindi 2 i bar in più di pressione dati dal dislivello, possono fare davvero la differenza. Il tutto potrebbe funzionare se l'acqua arriva a caduta alla dorsale diam. 25, soluzione possibile sopratutto se a Waves va bene un impianto manuale senza elettrovalvole (altrimenti occorrerà una pressione minima di partenza di 1,5 bar per apertura e chiusura)

chiedo scusa ma mi sto perdendo nella discussione... PN sta per pressione nominale?

per portare l'acqua giù dalla dorsale, sì, possiamo mettere dei tubi in modo che l'acqua scenda in caduta

in effetti stiamo descrivendo più o meno le stesse cose ma parlando di due diversi "gocciolatori" , errore mio, intendendo palese una mia abitudine palese nel consigliare sempre i regolabili/registrabili e non quelli fissi .
la differenza tra fissi e regolabili sta in quanta acqua esce?

Waves intende/richiede info per un impianto professionale o vuole il miglior impianto possibile senza strafare in spese/ in compromesso economico....? giusto per chiarire.... tra materiale e materiale ci stanno differenze "non abissali" ma abbastanza importanti si.... ad esempio non solo i costi ma proprio deformabilità e durata....
il miglior impianto possibile senza spendere un occhio della testa. Se poi il sistema funziona, l'anno prossimo si può fare un upgrade...

grazie a tutti!
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
waves chiaro che non è piano ma dato l'empirico tuo disegno a "schiena d'asino" quindi vorresti forse intendere che oltre alla "gobba centrale" l'orto sarebbe anche in discesa per il lungo ? giusto per capire...
io intendevo semplicemente che difficilmente è davvero piano proprio per il lungo dei filari....

esatto esistono gocciolatori regolabili (ma anche aspersori ) che possono erogare da 0 a tot lt/h, a seconda dei tipi sino a 4/6 lth arrivando sino 40 e/o 60 lth
quindi la differenza sta proprio nel fatto che si può regolare la quantità di acqua erogata .....
il che vorrebbe anche dire che se la pressione aumenta per il dislivello si chiudono registrandoli sino a pareggiare la loro erogazione a quella erogata dai gocciolatori/aspersori più alti e che stanno funzionando a pressioni più basse....come potrebbe essere un altra possibilità quella di mettere a c/a metà dell'impianto /e del dislivello un riduttore /regolatore di pressione ...

vorrei sapere se per vaso d'espansione intendi proprio solo quello o se con tale definizione intendi anche un serbatoio .....
il vaso solo di per sè serve a stabilizzare una pressione tot.... non è un serbatoio di accumulo
e sarebbe quindi utile sapere quale pressione esce da tale vaso..... la portata ovvero la quantità di acqua erogata l'hai detta ma non la pressione con cui esce tale quantità....2/3/4 bar o cosa?..... sulla pompa o sul vaso qualcosa dovrebbe esserci scritto....

infine..... io sono partito già all'inizio a chiedere info per pianificare un impianto "senza pretese professionali", semplice e che quindi non costi un botto....
ciò non vuol dire che l'impianto sia minimale , ma che possa funzionare decentemente con componentistica altrettanto decente.
 
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Waves

Master Florello
waves chiaro che non è piano ma dato l'empirico tuo disegno a "schiena d'asino" quindi vorresti forse intendere che oltre alla "gobba centrale" l'orto sarebbe anche in discesa per il lungo ? giusto per capire...
io intendevo semplicemente che difficilmente è davvero piano proprio per il lungo dei filari....
sì, non è esattamente in piano nemmeno lungo i filari, anche in considerazione di ciò sono meglio i gocciolatori regolabili?

vorrei sapere se per vaso d'espansione intendi proprio solo quello o se con tale definizione intendi anche un serbatoio .....
il vaso solo di per sè serve a stabilizzare una pressione tot.... non è un serbatoio di accumulo
e sarebbe quindi utile sapere quale pressione esce da tale vaso.....
è solo un vaso d'espansione, non c'è serbatoio d'accumulo.

ho controllato meglio, il vaso è precaricato a 2 bar. A rubinetti aperti, il pressostato segna 2.5 bar. quando la pressione dentro il vaso d'espansione scende sotto 1.5, parte la pompa.
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
sì, non è esattamente in piano nemmeno lungo i filari, anche in considerazione di ciò sono meglio i gocciolatori regolabili?
per prima cosa "non è esattamente in piano nemmeno lungo i filari" di quanto? se 0,5 /1 / 2 mt c/a .....è come se lo fosse ....o quanto?

io sono sempre dell'opinione che se non si è in presenza di monoculture con piante di dimensioni eguali , sarebbe sempre basilare poter diversificare , a parità di tempistica d'irrigazione ed il più possibile la quantità d'acqua erogata pianta per pianta, tipo per tipo, quindi per far ciò consiglio sempre gocciolatori o aspersori registrabili/regolabili per dosare, sempre il più possibile, la quantità d'acqua richiesta da ogni tipo di pianta.

ora, partendo dall'assunto che per medio/grandi metrature ( ed il tuo "orto" e quasi come un "campo") l'impianto più semplice e meno oneroso sarebbe di certo quello ad ali gocciolanti
rimango in ogni caso convinto, che trattandosi di un orto, quindi di essere in presenza di una coltivazione diversificata, io di sicuro farei l'impianto a gocciolatori regolabili, anzi in più direi ad aspersori ( che a seconda della registrazione possono essere sia gocciolatori , se quasi completamente chiusi, sino ad erogare quantità d'acqua "importanti" se aperti completamente) .... quindi anche se con un po di pazienza per regolarli uno ad uno il tutto è a beneficio delle piante.

ma questo permette anche , come già scritto, di uniformare il più possibile l'eventuale aumento di pressione dovuto all'importante dislivello del tuo orto....( se ciò non bastasse , e potrebbe anche non bastare , ecco allora la necessità di porre un riduttore di pressione a c/a metà del pendio ovvero c/a 10mt più in basso della linea principale )

tra l'altro gli aspersori, a differenza dei gocciolatori veri e propri, possono irrigare con getto ad ombrello a 360° (sempre registrabili sino ad erogare eventualmente anche solo a goccia) quindi in pratica con l'erogazione ad ombrello potrebbero essere un'alternativa economica dato che si potrebbero posizionare tra due piante irrigandole ambedue.... a differenza del "puro" gocciolatore che invece va posizionato il più possibile ed esclusivamente a ridosso della pianta stessa, ovvero un gocciolatore per pianta.
alcuni link giusto per info
http://www.claber.com/it/cod/91232/Gocciolatori-Rainjet/Gocciolatore-aspersore
http://www.gardena.com/it/water-man...iolatore-in-linea-regolabile-autocompensante/
http://www.hunterindustries.com/it/...nuovi-gocciolatori-regolabili-autocompensanti


è solo un vaso d'espansione, non c'è serbatoio d'accumulo.
ho controllato meglio, il vaso è precaricato a 2 bar. A rubinetti aperti, il pressostato segna 2.5 bar. quando la pressione dentro il vaso d'espansione scende sotto 1.5, parte la pompa.
superati i 10mt di dislivello a tali misure in bar da te fornite vanno aggiunti (e per ogni 10mt) 1 bar quindi in definitiva la parte dei 10mt alta lavora dai 2,5 ai 3,5 bar ...
mentre nei 10 mt bassi l'impianto lavorerebbe dai 3,5 ai 4,5 bar

sia gli aspersori sia i gocciolatori regolabili , come quelli indicati nei link che ti ho postato, lavorano con pressione minima di 1 bar sino ad un massimo di 3bar ( ±0,5 ) , a parte gli Hunter che arrivano sino ad un massimo di 4 bar ( proprio per questa loro caratteristica costicchiano ma sono i più consigliabili....e difficilmente se ne trovano che vanno oltre.... a livello professionale e più costoso si.... altrimenti ci si accontenta)
questo vuol dire , come già da me scritto prima, che a metà impianto ovvero a 10mt c/a sotto la tubazione principale (quella in cima per intenderci che esce dal vaso) servirà un riduttore/regolatore di pressione magari come questo:
http://www.rainbird.it/prodotti/kit-di-controllo-di-zona-filtri-regolatori-di-pressione/psi-m-series

non sarebbe nemmeno male infine che tu l'impianto lo impostassi con due linee distinte ( per linee si intendono le tubazioni principali )
--una per i 10mt alti

--ed una per i 10mt bassi fornita del regolatore di pressione......

ma ambedue le linee fornite di un buon filtro a monte ( e/o all'uscita dal vaso o , meglio, all'uscita della pompa, prima del vaso) , ed ambedue fornite di terminale/rubinetto autospurgante finale per spurgare appunto l'aria e a fine stagione per svuotare l'impianto.

--se le linee sono progettate in "continuo" ossia la linea senza interruzzione "serpeggia"/serve i filari allora basta un unico terminale/rubinetto autospurgante finale ( soluzione poco consigliabile dato che hai scritto che anche i filari sono in salita per la loro lunghezza)
-- se invece la progettazione è con una linea principale da cui viene ripartita una tubazione di derivazione in corrispondenza di ogni filare, allora di terminale/rubinetto autospurgante deve essere posto alla fine di ogni derivazione. ....tot derivazioni, tot finali/rubinetti.

PS
se per componenti come gocciolatori e altro puoi scegliere marca e tipo per le tubazioni , ovvero "l'ossatura" dell'impianto ( quella più difficoltosa da sostituire) meglio scegliere marca e materiali buoni o ottimi ......i gocciolatori e riduttore si possono cambiare alla bisogna, ma la tubazione della linea principale a cui sono attaccati è sempre una costosa rogna e una gran perdita di tempo.

-- le linee devono essere predisposte sempre all'inizio e nel punto più alto dei filari ( si parla longitudinalmente, quindi nel punto più alto degli 80 mt).

poi vedi tu se con programmatore/centralina automatica o ad apertura manuale....
per altre inevitabili info posta pure...
 
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