Allora, due piccole premesse.
Prima: la maggior parte dei fungicidi per terreno presenti in commercio richiedono il "patentino" per l'acquisto e l'applicazione.
Seconda: l'efficacia è, nella maggior parte dei casi, moderata e si possono comunque ottenere ottimi risultati col miglioramento della qualità del terreno.
Detto questo un prodotto che potresti trovare interessante per via della tossicità praticamente nulla è il Radix della Certis. Non è un fungicida convenzionale, ma è basato su due fungi, completamente innocui, che colonizzano il terreno impedendo o riducendo l'infestazione da parte di specie dannose. Ci sono altri prodotti che agiscono sullo stesso principio ma questo è quello di cui c'è il maggior uso. Se preferisci i fungicidi convenzionali, il Rizolex Gold della Sumitomo è molto buono ma molto difficile da trovare (almeno qui in zona).
Personalmente a meno che la situazione nel terreno non sia disperata, il fungicida lo lascerei stare. Essendomi trasferito in una zona con un terreno pessimo, qualcosa ho imparato. Il solo terriccio di sacco non basta per migliorare il drenaggio ed impedire i ristagni d'acqua in cui prosperano i fungi. La soluzione migliore quando si fa un nuovo impianto è di scavare una buca grande circa il doppio dell'impianto radicale. Alla terra che viene rimessa in buca aggiungi stallatico o compostato (1/3 o 1/2 della massa a seconda dei requisiti della pianta), una manciata di cornunghia e una paletta di sabbia ogni due badilate di terra. La cornunghia impiega un pò di tempo ad andare fuori, ma la sabbia agisce da subito.