alexiovix
Giardinauta Senior
Dany ti riferisci a questo? Se si io non volevo proprio dire "c'è"![...] ce ne vorrà prima che ne faccia un altro. [...]
...però "un'altro" era proprio sbagliato......ho corretto.
Dany ti riferisci a questo? Se si io non volevo proprio dire "c'è"![...] ce ne vorrà prima che ne faccia un altro. [...]
ciao mi permetto di risponderti...
da come ho letto nei vari post la sfagnoterapia serve per le radici.. per la crescita e ripresa della pianta in generale... io sono ancora agli inizi ma credo di aver capito che serva a questo...
:Saluto:
non importa se non vedi condensa, ora lasciala li per almeno un mesetto.
La cosa più difficile è quella di non curiosare continuamente
Allora, di fatto in poche parole la sfagnoterapia si focalizza in:
letto di sfagno (lichene particolare)
contenitore trasparente (tipo barattolo di vetro o di plastica trasparente) capace di contenere la pianta in modo ermetico
Fungicida a base di Promocarb Cloridrato (PREVICUR della Bayer o FUN8 della CIFO)
Una volta che si hanno a disposizione queste cose si svasa la Phalaenopsis e la si sciacqua sotto acqua tiepida (non il tiempido umano che per la pianta e' troppo caldo). Una volta che le radici sono pulite da terra, bark ed altre impurita' si evidenziano le parti verdi e gialle che partono dal colletto e scendono giu'. Si procede radice per radice sino a che non s'incontra una stenosi grave o una parte molle o vuota. Una volta che s'incontra una stenosi si taglia sulla stenosi (a meta' lunghezza sulla stenosi) mentre si taglia 2, 3 mm sopra la parte molle o vuota.
Fatto cio' si puo' (preventivo) fare un bagnetto nel Promocarb Cloridrato della pianta, almeno dell'apparato radicale e della prima parte del colletto (attaccatura delle radici). Si scola e si procede con la cicatrizzazione delle estremita' "vive" con cicatrene o con la cannella in polvere.
(le radici se non tagliate potrebbero continuare a marcire e a diminuire la % di radice sana)
Arrivati a questo punto si dovra' attendere una ventina di minuti, max 30 (per permettere di "seccare" creare la pellicola cicatriziale per poi porla nel vaso ermetico.
Il vaso deve essere ben pulito e sciacquato con acqua pulita ed avere sul fondo un letto di sfagno su cui adagiare le radici. Una volta messa la pianta all'interno del vaso (le foglie non dovranno toccare bordi o altro per filamento di condenza e conseguenti marciumi), si chiude il vaso con una plastica trasparente o domopack.
La chiusura dovra' essere ermetica ed il tutto lo si dovra' porre in buona luce ed in un ambiente a temperatura adeguata. Il tutto e' teso alla creazione di una mini serra ove far riprendere la pianta creandogli condizioni stabili e con parametri ideali e continui nella loro applicazione.
Non so se ho errato qualcosa ma questo in grandi linee e' la sfagnoterapia.