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Prima semina, terreno argilloso

Andrea9

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti,

abito in provincia di Ascoli Piceno in una zona collinare a 400 mt slm. Il 15 marzo ho provveduto a seminare una porzione del mio giardino (circa 200/250 mq). Ho utilizzato il miscuglio ProSelect Thermal Force (Festuca arundinacea 90% | Varietà Spyder LS, Avenger + Poa pratensis ibrida 10% | Varietà SPF-30 Heatmaster), aggiunto micorrize, antiformiche e appena un po' di concime. Tutto attenendomi alle dosi prescritte da ciascun prodotto.

La terra in questa zona è argillosa, non saprei scendere nel dettaglio della composizione perché non ho fatto test e prove per la determinazione dello stesso.

Il prato sta nascendo, per il momento un pochino a chiazze, e ho notato che sta "faticando leggermente" di più nelle zone in cui c'è la tendenza a formarsi la "buccia" tipica del terreno argilloso. In queste settimane ho bagnato un paio di volte al giorno (quando ne avevo la possibilità 3).

Per cercare di aiutare il prato a emergere nelle parti più difficoltose mi è venuto in mente di provare a incidere leggermente la superficie in maniera tale da rompere la buccia. Ho costruito una sorta di tavola chiodata (per dare l'idea potrebbe sembrare uno strumento per l'arieggiatura radicale) e l'o sto usando sulle zone maggiormente "solidificate" e esercitando una pressione appena sufficiente a scompattare il terreno. Sembra che questo stia facilitando l'emersione del prato anche in quelle zone.

Con ogni probabilità in autunno sarà necessaria una trasemina e contestualmente vorrei piantare i restanti 200/600 mq di terreno. Ovviamente a quel punto vorrei prepararlo un po' meglio per evitare lo stesso tipo di problema.

Probabilmente ho azzardato un pochino a fare la semina attuale utilizzando il terreno così com'è ma ho voluto rischiare perché vorrei avere, per l'estate, almeno 2 lati di casa utilizzabili come giardino. C'è anche da dire che non sono stato proprio aiutato dal clima. Nei giorni successivi alla semina ho piovuto un po' troppo e questo accentua il formarsi della crosta in quel tipo di terreno, inoltre molto spesso c'è stato un venticello che ha spinto sempre ad asciugare la superficie, da questo le 2/3 innaffiature al giorno. Inoltre nella prima settimana di semina è stato anche abbastanza fresco (in un paio di notti raggiunte minime di 3 gradi)

Ho previsto un impianto d'irrigazione centralizzato ed automatico che spero di completare nel week-end.


Dopo questa lunghissima premessa giungo alle domande.


Secondo voi le condizioni avverse (tra clima e terreno) hanno compromesso le zone in cui il prato è ancora molto rado?

Oppure ancora siamo nei tempi in cui può essere giustificata una crescita a chiazze? (Oggi è il 21mo giorno).

Al momento non sono in grado di allegare foto (magari domani mattina se opportuno le carico) e nel caso produco anche un test per approfondire la conoscenza sulla composizione del terreno.

Grazie a tutti e scusate ancora per il poema.

Buona giornata



P.S. Ho il dubbio di aver postato nella sezione sbagliata. Nel caso chiedo gentilmente ai moderatori di spostare. Scusate ancora.
 
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