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Poesia

Hélène

Esperta Sezz. Rose
sono contenta che ti sia piaciuta. io adoro Saba.

ne metto un'altra, che mi piace anche tanto!

LO SPECCHIO (U.SABA)

Guardo un piccolo specchio incorniciato

di nero,

già quasi antico, semplice e severo

a un tempo.

Una fanciulla

- nude l'esili braccia - gli è seduta

di contro.

Ed un ricordo

d'altri tempi mi viene, mentre in quello

seguo le sue movenze e come al capo

porta le braccia, e come ai suoi capelli

rende la forma dovuta. E il ricordo

narro a mia figlia, per diletto:

«Un giorno

fu che tornavo di scuola. Il maestro

ci aveva fatta ad alta voce e come

allora usava, una lettura. Immagina

un bambino che va solo in America,

solo a trovare sua madre. E la trova

sì, ma morente. Che se appena un attimo

ritardava, era morta. Io non ti dico

come a casa giungessi. E quando, vinto

dai repressi singhiozzi, apro la porta

e volo incontro a mia madre, lei vedo

al tuo specchio seduta, nello specchio

il primo suo capello bianco.

Forse

- oggi lo so - forse non era solo

amore il forsennato, il doloroso

affetto che per lei sentivo. Forse

altra cosa era in me che sì alla vista

mi feriva di quel presagio mesto.

E piansi, stretto a lei piansi sì forte,

ch'ella dovette al fin sgridarmi.

Ed ecco

tu ridi adesso, e anch'io ne rido, o quasi,

ma non quel giorno, o quelli poi».

«Non rido,

babbo di te - mi risponde -; ma tanto

s'era a quei tempi, o eri tu solo tanto

stupido?»

E getta

le braccia intorno al mio collo e mi bacia,

e dallo specchio e da me s'allontana.
 
P

Piera

Guest
In giro per il web ho trovato questa poesia che mi è piaciuta tanto

ADAMO E ER GATTO

Appena Adamo vidde er primo gatto
je propose un contratto.
-Senti: - je disse - se m'ubbidirai
in tutto quello che me pare e piace,
te garantisco subbito una pace
come nessuno l'ha goduta mai.
Però bisognerà che fin d'adesso
ma tratti co'li debbiti rispetti
e rimani fedele e sottomesso....
Accetti o nun accetti?
- Grazie, ne faccio senza:
la pace nun se compra, - disse er Micio -
ma se guadagna co' l'indipennenza
a costo de qualunque sacrificio.
A me nun m'ingarbuji come er Cane
che, per un pò de pane,
s'accuccia e t'ubbidisce a la parola.
Vojo la pace mia senza controllo,
senza frustate, senza muserola,
senza catene ar collo!
Dar modo come parli ho già capito
che in fonno ciai l'istinto d'un tedesco..... -
E ner di' questo Gatto insospettito,
arzò la coda e lo guardò in cagnesco.

Trilussa
 

Al Thor

Aspirante Giardinauta
CIao a tutti!
Sono in partenza e purtroppo per problemi familiari non ho potuto farvi la sorpresa che avevo programmato.
Cmq appena tornerò mi rimetterò al lavoro!
Un salutone a tutti
VI lascio con Apollinaire

Non ho più nemmeno compassione di me
E non so come esprimere il tormento del mio silenzio
Tutte le parole che avevo da dire si son mutate
In stelle
Un Icaro tenta di alzarsi fino ai miei occhi
E portatore di soli ardo al centro di due nebulose
Che cosa ho fatto delle bestie teologali dell’intelligenza
In passato i morti riapparvero per adorarmi
E io speravo la fine del mondo
Ma arriva la mia con il sibilo di un uragano.

Ho avuto il coraggio di guardare indietro
I cadaveri dei miei giorni
Segnano la mia strada e li piango
Alcuni si putrefanno nelle chiese italiane
O in boschetti di limoni
Che fioriscono ed insieme fruttificano
In ogni stagione
Altri giorni hanno pianto prima di morire in
Taverne
Dove fiori di fuoco rotavano
Negli occhi di una mulatta inventrice di poesie
E le rose della felicità si aprono ancora
Nel giardino della mia memoria

Osservo il riposo domenicale
E lodo la pigrizia
Come come ridurre
L’infinitamente piccola scienza
Che mi impongono i sensi
Uno è simile alle montagne al cielo
Alle città al mio amore
Somiglia alle stagioni
Vive decapitato la sua testa è il sole
E la luna il suo collo mozzato
Vorrei provare un ardore infinito
Mostro nel mio udito tu ruggisci e piangi
Il tuono ti fa da chioma
E i tuoi artigli ripetono il canto degli uccelli
Il tatto mostruoso mi ha penetrato m’avvelena
E i miei occhi ruotano lontano da me
E gli astri intatti sono i miei àrbitri senza prova
La bestia dei fumi ha la testa fiorita
E il mostro più bello si desola
Nel suo sapore d’alloro

Alla svolta d’una via vidi dei marinai
Che a collo nudo ballavano al suono d’una fisarmonica
Ho regalato tutto al sole
Tutto meno la mia ombra
Le draghe le mercanzie le sirene mezzemorte
Sprofondavano nella bruma dell’orizzonte tre alberi
I venti spirarono coronati d’anemoni
O vergine segno puro del terzo mese
:Saluto:
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
grazie Al Thor per Apollinaire, magnifica poesia per uno dei miei poeti preferiti. Fai buone vacanze, mi raccomando! se posso cercherò di tenere vivo questo thread...:Saluto:
 

Sevi

Fiorin Florello
Sarai già partito ma ti lascio cmq un saluto :embarrass
Divertiti, rilassati e...bacioni! :love_4: :love_4:
 

Commelina

Master Florello
Dedico questa poesia ad Al Thor, a Verdelfo e a tutti gli amici virtuali del forum, che virtuali non sono proprio.....

Il ricordo di un amico

“Penso che nessun’altra cosa ci conforti tanto,
quando il ricordo di un amico,
la gioia della sua confidenza
o l’immenso sollievo di esserti tu confidato a lui
con assoluta tranquillità:
appunto perché amico.
Conforta il desiderio di rivederli se lontano,
di evocarlo per sentirlo vicino,
quasi per udire la sua voce
e continuare colloqui mai finiti”.

David Maria Turoldo
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
anch'io dedico ad Al Thor una poesia sull'amicizia.

Quando l'amico vi confida il suo pensiero,
non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa
nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate,
come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero
non è amore,
ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

Gibran
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Tramontata è la luna

Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte
anche giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.

Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.

Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.


Saffo
 

Sevi

Fiorin Florello
Tramontata è la luna

Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte
anche giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.

Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.

Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.


Saffo


Questo è nettare :love: :love: :love:

Grazie Hélène :eek:k07:
 

Sevi

Fiorin Florello
Ne metto una piccolissima, ma nel contempo tanto grande, di Shakespeare :)

ALL'AMATA

Se lèggi questi versi,
dimentica la mano che li scrisse:
t'amo a tal punto
che non vorrei restar
nei tuoi dolci pensieri,
se il pensare a me
ti facesse soffrire.


E poi il mio sonetto preferito, con due traduzioni diverse.
Io preferisco la prima :)

Sonetto 122 :love:

Il libretto di ricordi, tuo dono, io l'ho qui nel mio cervello
ove lo scrisse per disteso la mia tenace memoria,
a caratteri che sopravviveranno di molto al libretto,
al di là di ogni data, fino all'eternità.
O almeno finché il mio cuore e il mio cervello
avranno da natura facoltà di vivere;
finché ciascuno di essi non abbandoni alla corrosione dell'oblio
la parte di te ch'esso contiene, la tua memoria non potrà perdersi mai.
Quel povero scritto non potrebbe durare altrettanto,
nè io ho bisogno di taglie per ricordarmi del tuo dolce affetto;
perciò m'arrischiai di darlo via, affidandomi ai ricordi del mio pensiero,
i quali contengono una maggior parte di te.
Tenermi accanto alcuna cosa per aiutarmi a ricordarmi di te
sarebbe come ammettere che sia possibile ch'io ti dimentichi.

-----------------------------------------------------------

Il dono tuo, il quaderno, e' dentro la mia mente
scritto tutto in memoria imperitura,
che assai piu' durera' di quelle vuote pagine,
oltre ogni termine, fino all'eternita'.
O almeno fino a che la mente e il cuore
avranno da natura la facolta' di esistere,
finche' al labile oblio non daran la lor parte
di te, il tuo ricordo non potra' cancellarsi;
quei miseri appunti non potrebbero tanto contenere
ne' mi occorre un registro per segnare il tuo amore;
per questo ho osato dar via il tuo quaderno,
fidando invece in quello che meglio ti riceve.
Il tenere un qualcosa che serva a ricordarti
equivarrebbe ad ammettere ch'io so dimenticarti.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
un grandissimo poeta romantico spagnolo, Gustavo Adolfo Bécker

Volverán las oscuras golondrinas


Volverán las oscuras golondrinas
en tu balcón sus nidos a colgar,
y, otra vez, con el ala a sus cristales
jugando llamarán;
pero aquéllas que el vuelo refrenaban 5
tu hermosura y mi dicha al contemplar,
aquéllas que aprendieron nuestros nombres...
ésas... ¡no volverán!

Volverán las tupidas madreselvas
de tu jardín las tapias a escalar, 10
y otra vez a la tarde, aun más hermosas,
sus flores se abrirán;
pero aquéllas, cuajadas de rocío,
cuyas gotas mirábamos temblar
y caer, como lágrimas del día... 15
ésas... ¡no volverán!

Volverán del amor en tus oídos
las palabras ardientes a sonar;
tu corazón, de su profundo sueño
tal vez despertará; 20
pero mudo y absorto y de rodillas,
como se adora a Dios ante su altar,
como yo te he querido..., desengáñate:
¡así no te querrán!


-----


Torneranno le scure rondini
e nel tuo balcone i nidi appenderanno,
e un'altra volta con l'ala sui vetri
per gioco chiameranno;
ma quelle che il volo raffrenavano,
e la tua bellezza e la mia gioia contemplavano;
quelle che impararono i nostri nomi,
quelle...non torneranno!

Torneranno le folte madreselve
e del tuo giardino le mura scaleranno,
e ancora una volta di sera, sempre più belli,
i loro fiori si apriranno;
ma quelle tempestate di rugiada,
le cui gocce guardavamo mentre tremavano
e cadevano come lacrime del giorno...,
quelle...non torneranno!

Torneranno dell'amore nelle tue orecchie
le parole ardenti a risuonare;
il tuo cuore dal suo profondo sonno
si potrà forse risvegliare;
ma muto e assorto e inginocchiato;
come si adora Dio sull'altare,
come io ti ho amato..., disingannati:
così, nessuno ti potrà amare!
 
Ultima modifica:

Permalosa

Giardinauta Senior
Ne metto una piccolissima, ma nel contempo tanto grande, di Shakespeare :)

ALL'AMATA

Se lèggi questi versi,
dimentica la mano che li scrisse:
t'amo a tal punto
che non vorrei restar
nei tuoi dolci pensieri,
se il pensare a me
ti facesse soffrire.

.

:love::love::love:

che bella:love:adesso vado a nanna...buonanotte sevi!:sleep2:
 

Sevi

Fiorin Florello
:love::love::love:

che bella:love:adesso vado a nanna...buonanotte sevi!:sleep2:

Oh ciao Permy!!! :eek:k07:

Mi è venuta la Shakespearite acuta :embarrass
Voglio mettere un sonetto e una chicca tratta dal Macbeth :)


Libro: "Macbeth" di William Shakespeare

La vita non è altro che un'ombra vagante:
un povero attore
che si pavoneggia
e si agita per la sua ora
sul palcoscenico,
e poi tace;
è un racconto recitato
da un idiota
gonfio di suono e di furia
che non significa nulla.

---------------------------------------------------------------

Sonetto 141

Per la verità, io non ti amo coi miei occhi,
perché essi vedono in te un mucchio di difetti;
ma è il mio cuore che ama quel che loro disprezzano
e, apparenze a parte, ne gode alla follia.
Né i miei orecchi delizia il timbro della tua voce,
né la mia sensibilità è incline a vili toccamenti,
né il mio gusto e l'olfatto bramano l'invito
al banchetto dei sensi con te soltanto.
Ma né i miei cinque spiriti, né i miei cinque sensi
possono dissuadere questo mio sciocco cuore dal tuo servizio,
avendo ormai perso ogni sembianza umana,
ridotto a schiavo e misero vassallo del tuo superbo cuore.
Solo in questo io considero la mia peste un bene:
che chi mi fa peccare, m'infligge pure la penitenza.
 

Sevi

Fiorin Florello
L'ho trovata! :froggie_r
Una poesia pescata dalla rete parecchi mesi fa, dal sito di un clown che si chiama Margherito, alias "Dottor Allegria" :love:
(spero che si potesse citare, del resto è lui la fonte) :eek:k07:

O Dio, mandaci dei matti

O Dio, mandaci dei matti,

di quelli che siano capaci di esporsi,

di quelli che siano capaci

di scordarsi di loro stessi,

di quelli che sappiano amare

con opere e non con parole,

di quelli che siano totalmente a disposizione del prossimo.


A noi mancano matti, o Signore,

mancano temerari, appassionati,

persone capaci di saltare nel vuoto insicuro,

sconosciuto e ogni giorno

più profondo della povertà;

di quelli che sono capaci di guidare la gente

senza il desiderio di utilizzarla come sgabello

per salire loro;

di quelli che non utilizzano il prossimo per i loro fini.


Ci mancano questi matti, o mio Dio !

Matti nel presente,

innamorati di una vita semplice,

liberatori del povero,

amanti della pace,

liberi da compromessi,

decisi a non tradire mai,

disprezzando le proprie comodità

o la propria vita,

totalmente decisi per l'abnegazione,

capaci di accettare tutti i tipi di incarichi,

di andare in qualsiasi luogo per ubbidienza,

e nel medesimo tempo liberi, obbedienti,

spontanei e tenaci, allegri, dolci e forti.
 

xst84

Giardinauta Senior
L'ho trovata! :froggie_r
Una poesia pescata dalla rete parecchi mesi fa, dal sito di un clown che si chiama Margherito, alias "Dottor Allegria"
(spero che si potesse citare, del resto è lui la fonte) :eek:k07:

O Dio, mandaci dei matti

O Dio, mandaci dei matti,

di quelli che siano capaci di esporsi,

di quelli che siano capaci

di scordarsi di loro stessi,

di quelli che sappiano amare

con opere e non con parole,

di quelli che siano totalmente a disposizione del prossimo.


A noi mancano matti, o Signore,

mancano temerari, appassionati,

persone capaci di saltare nel vuoto insicuro,

sconosciuto e ogni giorno

più profondo della povertà;

di quelli che sono capaci di guidare la gente

senza il desiderio di utilizzarla come sgabello

per salire loro;

di quelli che non utilizzano il prossimo per i loro fini.


Ci mancano questi matti, o mio Dio !

Matti nel presente,

innamorati di una vita semplice,

liberatori del povero,

amanti della pace,

liberi da compromessi,

decisi a non tradire mai,

disprezzando le proprie comodità

o la propria vita,

totalmente decisi per l'abnegazione,

capaci di accettare tutti i tipi di incarichi,

di andare in qualsiasi luogo per ubbidienza,

e nel medesimo tempo liberi, obbedienti,

spontanei e tenaci, allegri, dolci e forti.
ma Seviii sono bellissime illimitatamente:love_4::smok:
il sonetto apre porte, è un passaggio
vedere amare col cuore i difetti
godere del'essere di un altro, per quanto visto solo cogli occhi questa è follia !!!!
il destino comune paradossale, quel senso completo di appartenenza che include le zone oscure, peccato e penitenza: il bene che arriva da dove non si pensava
ciò che non temiamo di dire ma non che gli altri vedino o pensino di noi
la parola che non volevo dire, per te e anche ciò che volevo dire per me
è un nulla di che davvero stupendo, povera e profonda, sconosciuto e ogni giorno più profondo della povertà, per quanto esprima una autentico culto verso le esigenze degli altri, il punto in cuila osggezione diventa desiderio di esprimersi
c'è un sito dove questo clown si esprime ?:cool2:
ho capito tutto tranne la prima:lingua:, ma siccome non la spiegazione ci prova, la prima esprima la pochezza delle cose molte e tante, la velocità con cu ci passa danvanti ciò che cercavo da sempre, che devo cogliere, il fatto di saper cercare e fare grande quel poco che parla a noi, il fatto che òla buona parola può venire da dovunque, non da dove ci aspettiamo
:love:
ma..:ros:..come fai ?):love_4:
 

xst84

Giardinauta Senior
Ne metto una piccolissima, ma nel contempo tanto grande, di Shakespeare :)

ALL'AMATA

Se lèggi questi versi,
dimentica la mano che li scrisse:
t'amo a tal punto
che non vorrei restar
nei tuoi dolci pensieri,
se il pensare a me
ti facesse soffrire.


E poi il mio sonetto preferito, con due traduzioni diverse.
Io preferisco la prima :)

Sonetto 122 :love:

Il libretto di ricordi, tuo dono, io l'ho qui nel mio cervello
ove lo scrisse per disteso la mia tenace memoria,
a caratteri che sopravviveranno di molto al libretto,
al di là di ogni data, fino all'eternità.
O almeno finché il mio cuore e il mio cervello
avranno da natura facoltà di vivere;
finché ciascuno di essi non abbandoni alla corrosione dell'oblio
la parte di te ch'esso contiene, la tua memoria non potrà perdersi mai.
Quel povero scritto non potrebbe durare altrettanto,
nè io ho bisogno di taglie per ricordarmi del tuo dolce affetto;
perciò m'arrischiai di darlo via, affidandomi ai ricordi del mio pensiero,
i quali contengono una maggior parte di te.
Tenermi accanto alcuna cosa per aiutarmi a ricordarmi di te
sarebbe come ammettere che sia possibile ch'io ti dimentichi.

-----------------------------------------------------------

Il dono tuo, il quaderno, e' dentro la mia mente
scritto tutto in memoria imperitura,
che assai piu' durera' di quelle vuote pagine,
oltre ogni termine, fino all'eternita'.
O almeno fino a che la mente e il cuore
avranno da natura la facolta' di esistere,
finche' al labile oblio non daran la lor parte
di te, il tuo ricordo non potra' cancellarsi;
quei miseri appunti non potrebbero tanto contenere
ne' mi occorre un registro per segnare il tuo amore;
per questo ho osato dar via il tuo quaderno,
fidando invece in quello che meglio ti riceve.
Il tenere un qualcosa che serva a ricordarti
equivarrebbe ad ammettere ch'io so dimenticarti.

è sempre lì, comunque, ancora:love:
palra di un libro ma equivale a voltar pagina, a fare e quante volte ricorre la aprola o il concetto di osare, perchè la pianura è vasta e l'ostacolo è alto
e quella seconda traduzione ? qui gatta ci cova:confuso::D . anch'io fido in quel registro che meglio ti riceve, che tra l'altro è la mia parte preferita
 

Sevi

Fiorin Florello
ma Seviii sono bellissime illimitatamente:love_4:
il sonetto apre porte, è un passaggio
vedere amare col cuore i difetti
godere del'essere di un altro, per quanto visto solo cogli occhi questa è follia !!!!
il destino comune paradossale, quel senso completo di appartenenza che include le zone oscure, peccato e penitenza: il bene che arriva da dove non si pensava
ciò che non temiamo di dire ma non che gli altri vedino o pensino di noi
la parola che non volevo dire, per te e anche ciò che volevo dire per me
è un nulla di che davvero stupendo, povera e profonda, sconosciuto e ogni giorno più profondo della povertà, per quanto esprima una autentico culto verso le esigenze degli altri, il punto in cuila osggezione diventa desiderio di esprimersi
c'è un sito dove questo clown si esprime ?:cool2:
ho capito tutto tranne la prima:lingua:, ma siccome non la spiegazione ci prova, la prima esprima la pochezza delle cose molte e tante, la velocità con cu ci passa danvanti ciò che cercavo da sempre, che devo cogliere, il fatto di saper cercare e fare grande quel poco che parla a noi, il fatto che òla buona parola può venire da dovunque, non da dove ci aspettiamo
:love:
ma..:ros:..come fai ?:love_4:

Ma...ma non era mica questa Pierre :embarrass

Il nulla di che l'ho tolto, ecco :rolleyes:
E forse ho fatto bene, questa è senz'altro meglio :lingua:
Ora non avrò più il coraggio di mettere l'altra, noti nulla per caso? :D

EDIT:Uffi...mi ero scordata di quotarti ^_^
 
Ultima modifica:

Sevi

Fiorin Florello
è sempre lì, comunque, ancora:love:
palra di un libro ma equivale a voltar pagina, a fare e quante volte ricorre la aprola o il concetto di osare, perchè la pianura è vasta e l'ostacolo è alto
e quella seconda traduzione ? qui gatta ci cova:confuso::D . anch'io fido in quel registro che meglio ti riceve, che tra l'altro è la mia parte preferita

Io preferisco la prima :embarrass

Sarà perché è pure la prima che ho letto? :rolleyes:
Ma uff...vedi come sei? :fifone2:
 

Sevi

Fiorin Florello
eh ho visto:ros:
quel poco ancora da scoprire come una prospettiva da tracciare
però...
:eek:k07:

Ma mica hai fatto in tempo, vero? :fifone2:
A lèggerla dico...non hai fatto in tempo eh :hehe: :lingua:

EDIT: e poi lo dici tu..."quel poco da scoprire" invece non sai :lingua:
 
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