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Poesia
- Creatore Discussione Verdelfo
- Data di inizio
:love_4::love_4:Quante belle poesie continuate a postare amici, una più bella dell'altra......mi aiutano ad iniziare bene la settimana movimentata che mi aspetta 
per fortuna appena vi leggo mi torna il 
Vi abbraccio tutti e vi dedico questa bella poesia d'amore
Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.
Kahlil Gibran
per fortuna appena vi leggo mi torna il Vi abbraccio tutti e vi dedico questa bella poesia d'amore
Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.
Kahlil Gibran
Silvia.... :love_4::love_4::love_4:
Quante belle poesie continuate a postare amici, una più bella dell'altra......mi aiutano ad iniziare bene la settimana movimentata che mi aspetta
Vi abbraccio tutti e vi dedico questa bella poesia d'amore
Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.
Kahlil Gibran
Ciao Elfo adorato,ben tornato...si sente sempre la tua mancanza :love_4:!!
e' vero....bellissima....:love_4:
Shakespeare...
I miei occhi e il cuore sono in conflitto estremo
per contendersi l'immagine della tua persona:
gli occhi al cuor vorrebbero celare la tua effigie,
agli occhi il cuor contesta la libertà di tal diritto.
Il cuore a difesa adduce che tu dimori in lui
- un tempio mai violato da sguardi penetranti -
ma gli accusati negano tal dissertazione,
dicendo che in loro giace il tuo bel sembiante.
Per attribuir questo diritto si convoca in giuria
un esame dei pensieri che al cuore son fedeli,
e per verdetto loro viene aggiudicata
la parte dei puri occhi e quella del caro cuore:
così: agli occhi spetta la tua esteriorità,
e diritto del mio cuore è il tuo profondo amore.
Al Thor
Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti amici di questo magnifico thread.
Benchè non abbia postato in questi ultimi movimentati giorni ho cmq letto con piacere le vostre bellissime aggiunte. Bravi! :hands13:
Oggi vi propongo una poesia che non amo troppo "Il canto dell'amore di A.Prufrock". La prima volta che la lessi la apprezzai davvero poco, la nostra insegnante di inglese ce la fece leggere in lingua originale e poi la tradusse facendo una specie di versione in prosa in italiano.
Generò in me un'impressione pessima. Benchè conosca abbastanza bene l'inglese Eliot è un po' troppo.
La ripresi qualche anno addietro e fu una piacevole rilettura (forse perchè la rilessi in italiano).
Non la annovero tra le mie preferite però è innegabile che si tratti di qualcosa di unico ed estremamente innovativo.
Perchè la posto? Perchè credo che ben descriva il mio stato d'animo attuale.
è una poesia difficile (forse troppo?) in cui si celano mille domande e mille risposte e poi mille interpretazioni che si inseguono tra loro in un gioco di specchi.
Una poesia che se la leggete con attenzione non vi sembrerà mai uguale.
Credo sia troppo lunga per metterla qui però vi lascio il link.
http://www.piuchepuoi.it/eliot/canto_amore.php
Come mi ritrovo in Prufrock?
Tanto per cominciare questa paura di essere fuori luogo: le donne aristocratiche parlano di Michelangelo, lui come si interfaccerà con questo mondo così distante?
In secondo luogo un elemento paesaggiastico: la nebbia serale.
Credo che il paragone con il gatto sia una metafora dalla forza poetica incredibile.
Ma soprattutto mi ritrovo nelle tante domande sconclusionate che mi vagano per la mente: ce la farò? avrò la forza di forzare gli schemi (del conoscersi nel mio caso)? "Oserò turbare l'universo?"
E infine questa triste presa di coscienza che benchè abbia visto molte cose (forse proprio per questo?), abbastanza da capire come spesso va il mondo, io non sarò in grado di rompere gli schemi.
Non sono un vincente e non ho nemmeno il tragico magnetismo di Amleto; sono semplicemente uno come tanti.
Le sirene non canteranno per me perchè non ho l'astuzia di Ulisse nell'ingannare il fato.
Mi hanno portato e spero mi continueranno a portare con loro negli abissi e forse solo in quegli attimi dimenticherò tutte queste domande, tutta l'insicurezza, prima che le voci del mondo tornino a svegliarmi.
Forse sono stato un po' criptico: che vuole e può intendere intenda!k07:
Scusate se sono stato prolisso ma volevo un po' sfogarmi...
:Saluto: Buona giornata
Benchè non abbia postato in questi ultimi movimentati giorni ho cmq letto con piacere le vostre bellissime aggiunte. Bravi! :hands13:
Oggi vi propongo una poesia che non amo troppo "Il canto dell'amore di A.Prufrock". La prima volta che la lessi la apprezzai davvero poco, la nostra insegnante di inglese ce la fece leggere in lingua originale e poi la tradusse facendo una specie di versione in prosa in italiano.
Generò in me un'impressione pessima. Benchè conosca abbastanza bene l'inglese Eliot è un po' troppo.
La ripresi qualche anno addietro e fu una piacevole rilettura (forse perchè la rilessi in italiano).
Non la annovero tra le mie preferite però è innegabile che si tratti di qualcosa di unico ed estremamente innovativo.
Perchè la posto? Perchè credo che ben descriva il mio stato d'animo attuale.
è una poesia difficile (forse troppo?) in cui si celano mille domande e mille risposte e poi mille interpretazioni che si inseguono tra loro in un gioco di specchi.
Una poesia che se la leggete con attenzione non vi sembrerà mai uguale.
Credo sia troppo lunga per metterla qui però vi lascio il link.
http://www.piuchepuoi.it/eliot/canto_amore.php
Come mi ritrovo in Prufrock?
Tanto per cominciare questa paura di essere fuori luogo: le donne aristocratiche parlano di Michelangelo, lui come si interfaccerà con questo mondo così distante?
In secondo luogo un elemento paesaggiastico: la nebbia serale.
Credo che il paragone con il gatto sia una metafora dalla forza poetica incredibile.
Ma soprattutto mi ritrovo nelle tante domande sconclusionate che mi vagano per la mente: ce la farò? avrò la forza di forzare gli schemi (del conoscersi nel mio caso)? "Oserò turbare l'universo?"
E infine questa triste presa di coscienza che benchè abbia visto molte cose (forse proprio per questo?), abbastanza da capire come spesso va il mondo, io non sarò in grado di rompere gli schemi.
Non sono un vincente e non ho nemmeno il tragico magnetismo di Amleto; sono semplicemente uno come tanti.
Le sirene non canteranno per me perchè non ho l'astuzia di Ulisse nell'ingannare il fato.
Mi hanno portato e spero mi continueranno a portare con loro negli abissi e forse solo in quegli attimi dimenticherò tutte queste domande, tutta l'insicurezza, prima che le voci del mondo tornino a svegliarmi.
Forse sono stato un po' criptico: che vuole e può intendere intenda!
k07: Scusate se sono stato prolisso ma volevo un po' sfogarmi...
:Saluto: Buona giornata
Come mi ritrovo in Prufrock?
Tanto per cominciare questa paura di essere fuori luogo: le donne aristocratiche parlano di Michelangelo, lui come si interfaccerà con questo mondo così distante?
In secondo luogo un elemento paesaggiastico: la nebbia serale.
Credo che il paragone con il gatto sia una metafora dalla forza poetica incredibile.
Ma soprattutto mi ritrovo nelle tante domande sconclusionate che mi vagano per la mente: ce la farò? avrò la forza di forzare gli schemi (del conoscersi nel mio caso)? "Oserò turbare l'universo?"
E infine questa triste presa di coscienza che benchè abbia visto molte cose (forse proprio per questo?), abbastanza da capire come spesso va il mondo, io non sarò in grado di rompere gli schemi.
Non sono un vincente e non ho nemmeno il tragico magnetismo di Amleto; sono semplicemente uno come tanti.
Le sirene non canteranno per me perchè non ho l'astuzia di Ulisse nell'ingannare il fato.
Mi hanno portato e spero mi continueranno a portare con loro negli abissi e forse solo in quegli attimi dimenticherò tutte queste domande, tutta l'insicurezza, prima che le voci del mondo tornino a svegliarmi.
Forse sono stato un po' criptico: che vuole e può intendere intenda!
Scusate se sono stato prolisso ma volevo un po' sfogarmi...
:Saluto: Buona giornata
Al Thor....grazie
...per questa poesia che sinceramente non conoscevo,che ho riletto tre volte,per apprezzarla appieno..e che rileggero'.Grazie,anche se ora quella nebbia gialla ha avvolto anche me....Come mi e' passata proprio attraverso,come una spada, quel suo "misurare la vita con cucchiaini da caffe'"...una semi eternita',ma cosi' breve....come si puo'....come potrei...come si puo' rischiare quando ogni attimo e' parte,ma e' anche tutto....o forse proprio per quello si dovrebbe saper rischiare....."sputar fuori i mozziconi...delle mie abitudini..."....e aprire la finestra a quella nebbia che si struscia contro il vetro,farla entrare in casa,lasciarla accoccolarsi sulle ginocchia,accarezzandola....per poi vederla sgattaiolare via,rapida,dissolversi,nel calore del sole.....
tu forse volevi risposte,io non te le so' dare...ti so dare solo tante,troppe, altre domande....meglio che mi fermo.
ma una cosa la so'....non sei uno come tanti.non esiste "tanti" esiste solo "ognuno"...ognuno con un bagaglio leggero,o un fardello pesante,da portarsi sulle spalle.Ognuno con le sue domande,con il suo tempo....forse e' li,la chiave...."ci sara' tempo"..!
"Ci sara' tempo"...si ce ne sara'.....peccato che lo si capisca solo quando ormai e' alle spalle,mai quando e' tutto dinnanzi a noi.....
le tue insicurezze sono quelle che fanno di te un uomo migliore....goditi il canto inebriante delle sirene...ma lascia anche che le voci del mondo ti ridestino...le voci di questo mondo.... cosi' di facciata....cosi' distante.....
ma anche cosi' pieno...pieno di attimi da cogliere.....attimi in cui "c'e' tempo per decisione e revisione....che un attimo solo invertira'"....
saprai...sapremo ognuno...come poter rischiare,solo facendolo...turbare l'universo....?...si'..turbare ognuno il nostro piccolo personale universo.....
credo d'esser stata ancora piu' criptica di te...scusa....voleva solo essere un affettuoso saluto...ciao
Anche io ho letto la poesia....ma solo una volta,mi riservo di farlo ancora,per assimilarla meglio.
Anche io,ora,non ho molte risposte.
Forse solo quella che gli anni,intesi come età, aiutano,se non a dare delle risposte,a vivere le domande con più serenità!
Spero di tornare sull'argomento con più calma.
Anche io,ora,non ho molte risposte.
Forse solo quella che gli anni,intesi come età, aiutano,se non a dare delle risposte,a vivere le domande con più serenità!
Spero di tornare sull'argomento con più calma.
Al Thor
Aspirante Giardinauta
Grazie winnie hai scritto delle bellissime parole. :love_4:
Hai scritto trascinata dai versi e devo dire che sei stata bravissima a descrivere quello che ti hanno comunicato :hands13:...
Sono felice di essere stato io a farteli conoscere.
Su una cosa però tu e Silvia sbagliate: non voglio che mi aiutiate a trovare risposte quello è un mio compito.
Non sono angosciato da queste domande però volevo solo rendervi partecipi di quella sensazione che si impadronisce di me quando il dubbio ghiacciato si insinua nelle crepe profonde delle speranze che alimentano i miei desideri.
Avviene come d'incanto, senza un motivo e dopo un attimo mi sembra di sentire il rumore aggiacciante della spaccatura che si allunga fino ad avvolgermi.
E senza giungere a vette troppo alte queste perplessità mi colgono ora mentre mi chiedo: "ma io che ci faccio qui?"
A postare poesie in un forum di giardinaggio io che nelle altre sezioni neanche intervengo perchè sono troppo poco preparato? (ah Michelangelo!)
In certe sezioni non entro mai!
Probabilmente so la risposta a questa domanda eppure il dubbio mi resta. Come un’anima in pena quella piccola domanda gira con tutte le altre: sia quelle risolte che quelle irrisolte, sia le stupidaggini che i problemi esistenziali.
Tutte insieme in una sciarada angosciante che però è anche magnificamente divertente da guardare.
VOlevo solo rendervi partecipi, spero solo di esserci riuscito!
:Saluto:
Hai scritto trascinata dai versi e devo dire che sei stata bravissima a descrivere quello che ti hanno comunicato :hands13:...
Sono felice di essere stato io a farteli conoscere.
Su una cosa però tu e Silvia sbagliate: non voglio che mi aiutiate a trovare risposte quello è un mio compito.
Non sono angosciato da queste domande però volevo solo rendervi partecipi di quella sensazione che si impadronisce di me quando il dubbio ghiacciato si insinua nelle crepe profonde delle speranze che alimentano i miei desideri.
Avviene come d'incanto, senza un motivo e dopo un attimo mi sembra di sentire il rumore aggiacciante della spaccatura che si allunga fino ad avvolgermi.
E senza giungere a vette troppo alte queste perplessità mi colgono ora mentre mi chiedo: "ma io che ci faccio qui?"
A postare poesie in un forum di giardinaggio io che nelle altre sezioni neanche intervengo perchè sono troppo poco preparato? (ah Michelangelo!)
In certe sezioni non entro mai!
Probabilmente so la risposta a questa domanda eppure il dubbio mi resta. Come un’anima in pena quella piccola domanda gira con tutte le altre: sia quelle risolte che quelle irrisolte, sia le stupidaggini che i problemi esistenziali.
Tutte insieme in una sciarada angosciante che però è anche magnificamente divertente da guardare.
VOlevo solo rendervi partecipi, spero solo di esserci riuscito!
:Saluto:
Ciao,se non sbaglio è la prima volta che posti qui!
Ora che ci sei non puoi più lasciarci..........:love_4:
Ci sei riuscito...alla perfezione....
non so perche' sei qui',perche' siamo qui tutti,perche siamo,nella vita,nel posto esatto in cui siamo....non so se c'e' un perche'...e se anche c'e'...be' cosi' tante volte non lo capisco....
a volte fa male,tanto,troppo...come oggi...
a volte fa sorridere....
ma sempre,sempre fa pensare...fa guardarsi dentro...
e questo e' bello...
non so perche' tu sia qui,caro Al Thor,ma posso permettermi di dirti una cosa,che in molti qui credo condividano,...io sono felice che tu ci sia..!
:love_4:
Commelina
Master Florello
mi sa che è tua, visto che non hai citato l'autore?
che bella immagine la falena! dicci qualcosa!!! :love_4:
Mi cito,ma scusate devo rimediare.........questa è la poesia intera.....non la trovavo più!
Chi dice mai
che sono io che lo voglio
questo distacco,questo viver lontano da te?
Le mie vesti odorano ancora dello spigo che mi donasti,
la mia mano tiene ancora la lettera che m'inviasti,
intorno alla vita porto sempre una doppia cintura;
Sogno che essa ci lega entrambi in un unico nodo.
Non lo sapevi tu che la gente nasconde l'amore
come un fiore troppo prezioso per essere colto?
verdiana
Esperta Sez. Identificazioni
Se l'accettate, questa è la mia poesia per voi.Considero valore
Considero valore ogni forma di vita, la neve,
la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finchè dura un pasto,
un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato,
due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua,
riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido,
chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordarsi di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
qual'è il nome del vento che sta
asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo,
la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e
l'ipotesi che esiste il creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
Erri De Luca
N
ninfa77
Guest
Verdiana è stupenda...grazie
Considero valore
Considero valore ogni forma di vita, la neve,
la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finchè dura un pasto,
un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato,
due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua,
riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido,
chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordarsi di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
qual'è il nome del vento che sta
asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo,
la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e
l'ipotesi che esiste il creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
Erri De Luca
Verdiana...bello averti qui'.e bellissima e' la tua poesia!!
