danielep
Florello Senior
Scusa se scrivo solo ora in merito.
Per prima cosa dovresti aggiornare il profilo con indicazione della zona dove abiti.
Il Pinus pinea, che lungo i litorali, anche al nord, cresce bene è di più difficile coltivazione all'interno ( Pianura padana, ad esempio) e non sopravvive ad inverni rigidi.
Inoltre non sarebbe il massimo da coltivare a bonsai, ma per farlo crescere e sperimentare può sempre andare.
Vanno comunque rinvasati in terreno drenante, come ho già indicato, ma in vasetti gradualmente più grandi e, al terzo anno puoi utilizzare uno scolapasta per ogni pianta per farli crescere.
Eh sì, perché i bonsai devono avere le foglie (aghi in questo caso) proporzionate al tronco e l'unico modo per far sviluppare in grossezza un tronco è far crescere la pianta in altezza e poi abbassarla.
L'eliminazione del fittone serve principalmente per far crescere le radici a raggiera ed incrementare in tal modo il diametro del tronco, ma sarebbe un errore coltivare la pianta in modo che cresca stentatamente. Anzi, il sistema dello scolapasta con terreno drenante serve per poter fertilizzare e bagnare senza sosta e senza pericolo di provocare danni alle radici.
Comunque, puoi mettere in preventivo minimo una decina d'anni (e sono stato riduttivo per non scoraggiarti).
Inoltre, se riesci a procurarti dei semi di Pinus pentaphylla( o parviflora) per la prossima stagione riesci già a seminare una Pinacea dagli aghi piccoli.
In mancanza, Pino silvestre o Pino nero giapponese Thunbergii, aghi più grandi, ma adatti alla bonsaizzazione .
Unica costante comune la necessità di attendere anni e anni per avere dei risultati.
Io, purtroppo, ho cominciato tardi perchè i pini non mi affascinavano e non riuscirò ad avere risultati tangibili in vita.
Se sei giovane e hai costanza farai a tempo ad avere dei bonsai di pino.
Per prima cosa dovresti aggiornare il profilo con indicazione della zona dove abiti.
Il Pinus pinea, che lungo i litorali, anche al nord, cresce bene è di più difficile coltivazione all'interno ( Pianura padana, ad esempio) e non sopravvive ad inverni rigidi.
Inoltre non sarebbe il massimo da coltivare a bonsai, ma per farlo crescere e sperimentare può sempre andare.
Vanno comunque rinvasati in terreno drenante, come ho già indicato, ma in vasetti gradualmente più grandi e, al terzo anno puoi utilizzare uno scolapasta per ogni pianta per farli crescere.
Eh sì, perché i bonsai devono avere le foglie (aghi in questo caso) proporzionate al tronco e l'unico modo per far sviluppare in grossezza un tronco è far crescere la pianta in altezza e poi abbassarla.
L'eliminazione del fittone serve principalmente per far crescere le radici a raggiera ed incrementare in tal modo il diametro del tronco, ma sarebbe un errore coltivare la pianta in modo che cresca stentatamente. Anzi, il sistema dello scolapasta con terreno drenante serve per poter fertilizzare e bagnare senza sosta e senza pericolo di provocare danni alle radici.
Comunque, puoi mettere in preventivo minimo una decina d'anni (e sono stato riduttivo per non scoraggiarti).
Inoltre, se riesci a procurarti dei semi di Pinus pentaphylla( o parviflora) per la prossima stagione riesci già a seminare una Pinacea dagli aghi piccoli.
In mancanza, Pino silvestre o Pino nero giapponese Thunbergii, aghi più grandi, ma adatti alla bonsaizzazione .
Unica costante comune la necessità di attendere anni e anni per avere dei risultati.
Io, purtroppo, ho cominciato tardi perchè i pini non mi affascinavano e non riuscirò ad avere risultati tangibili in vita.
Se sei giovane e hai costanza farai a tempo ad avere dei bonsai di pino.