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Piantine di MELOGRANO

Frankieb76

Giardinauta Senior
hmmm... si, mi era già stato detto di approfittare del pisolino, però mi si diceva che sarebbe arrivato più o meno adesso. tu mi dici invece di operare verso febbraio marzo? e visto che adesso stanno mettendo i fiori, soprattutto una delle piantine, ma credo anche un'altra sola, è possibile che questo pisolino non lo facciano proprio?

questo è una specie di "vaso degli esperimenti", c'è un po' di tutto, oltre ai melograni si puo' vedere una piccola quercia, ma anche una talea di albero del pepe dall'altra parte. il problema è che le piante sono alte quasi 30 cm, in soli 5 cm circa di terra. è un problema? dovrei mettere tutto il malloppo terra/radici in un vaso più alto anche prima di eventualmente separarle?

riguardo all'innesto di prossimità, praticamente la tua idea sarebbe quella di far aderire i tronchi, eliminando una delle 2 chiome? e avere come risultato finale un tronco più grande, con un apparente apparato radicale più ampio? potrebbe essere una buona idea, anche perche leggevo, trovandone conferma, che questa pianta ha un tronco esile per definizione...
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Si, ti è stata detta una cosa esatta.
Il mio consiglo però lo applicherei alla fine del "pisolino", poco prima del risveglio.
Il melograno lascia cadere le foglie in questo periodo e si spoglia completamente (mese più mese meno), a meno che tu lo tenga all'interno (come in serra) per fare i tuoi esperimenti e che quindi risenta di un clima che ritardi o addirittura scavalchi il periodo di dormienza.

Tenere diverse piante assieme non è di per se un problema, ma lo può diventare nel momento in cui le vorrai separare.
Inevitabilmente le radici di ogni pianta si intrecciano con quelle delle altre ed è difficile separarle senza danni.
Tuttavia se si tratta di un vaso di esperimenti, qualche danno è già messo in preventivo, mentre i successi no.
Comunque anche queste separazioni possono essere eseguite con metodi più o meno dolorosi, magari sacrificando di più ciò che interessa di meno.
Io farei in modo di infastidirle una volta sola, e cambiare vaso durante la separazione, per poi lasciarle in pace il più possibile.

L'idea dell'innesto per prossimità non è "mia", ma una cosa che ho letto e che tempo fa venne anche a me consigliata e proprio coi melograni.
Con quella tecnica si possono addirittura realizzare "sculture", ma senz'altro ne avrai viste, per lo più realizzate con ficus benjamin.
I metodi sono più di quelli che io potrei immaginare ed uno di essi prevede l'unione non di due sole piante, ma di un numero indefinito di esse.
Lo scopo sarebbe di ottenere ad esempio da 10 piantine da 3 mm. di diametro, qualcosa di prossimo ai 10 mm. tenendole legate ....vicine vicine.
L'unione riguarderebbe a quel punto anche le radici e quindi suggerirei di accoppiarle più in basso possibile e per la maggior lunghezza possibile. Penso che darei al fscio di piantine anche una leggera torsione, in modo da aumentare sia il diametro complessivo che la superficie di contatto nella parte più bassa.

Il sacrificio delle chiome, per far convergere tutta la forza in un solo punto, lo farei solamente dopo essermi accertato che l'innesto ha funzionato, e scegliendo la chioma più ....rappresentativa.
Il tronco è esile, ma anche abbastanza flesssibile e forse per queste due caratteristiche è consigliata questa tecnica su questa pianta.
Forse va anche aggiunto che ha una corteccia finissima e questo senz'altro semplifica l'applicazione questa tecnica.

Quello che ho poi constatato è che è ostinatamente di carattere cespuglioso e che nonostante le numerose potature, getta sempre gemme laterali che in pochissimo tempo possono raggiungere l'apice ed è spiacevole tagliarlo, ma necessario se si vuole un portamento un pochino arboreo.

Un alto vantaggio è che sembra tenace ed in grado di sopportare bene il lima del nord Italia, anche montano.

Una cosa che avrei dovuto confessare prima è che scrivo e scrivo, ma ....... questa tecnica non l'ho mai provata.

Ciao
 
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Frankieb76

Giardinauta Senior
grazie dei consigli!allora aspetto ancora un po e intanto mi godo questa piccola e inaspettata fioritura!
non le tengo dentro, ma a causa della sproporsione tra altezza delle piante e pochezza del terreno in cui sono, le riparo in casa quando tira davvero troppo vento, che sembra che le strappi via dal vaso!
anche per quanto riguarda l'innesto, ci penserò più in là. però praticamente si tratta di scorticare tutto un lato del tronco, pianta per pianta, e farle aderire da quel lato? e se lasciassi più chiome, come se i vari apici fossero dei rami, magari inclinandoli lateralmente?
è una cosa da provare con la pianta in riposo vegetativo, al risveglio o in piena attività?
ciao!
 

Frankieb76

Giardinauta Senior
nel frattempo i fiori sono tantissimi, ma di seccare e di andare "in letargo" non ci pensano proprio!!!

come mi regolo col fatto che ancora non ho separato tutte le piantine? quando mi conviene operare a questo punto? adesso o a primavera?
 

mattialecce

Aspirante Giardinauta
nel frattempo i fiori sono tantissimi, ma di seccare e di andare "in letargo" non ci pensano proprio!!!

aspetta e vedrai...il mio melograno in terra è ormai spoglio... le piantine di nano invece stanno per seguire il naturale andamento della loro vita seppur con qualche bocciolo ancora attaccato...

anch'io quoto Aurelio...fine inverno inizio primavera
 

Frankieb76

Giardinauta Senior
finalmente la settimana scorsa ho rinvasato le mie piantine, ho provato a separarle, ma sono riuscito solo con una, le altre erano troppo intricate e c'ho trovato in mezzo pure un padrone di casa inaspettato, un lombrico...
per quanto riguarda quella che ho separato, adesso è alta circa mezzo metro, con una ventina di rametti, tutti rivolti verso l'alto con una angolazione di circa 30° rispetto al tronco, su ognuno dei quali ci sono tantissime gemme... come mi devo regolare, pensando ad una sua futura bonsaizzazione? la base del tronco è di circa 2-3 millimetri.
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Non so quale consiglio darti perché sebbene io sia un "anziano" del forum sono in realtà un principiante, ma quello che faccio io è di asportare un gran numero di gemme diciamo "basse" e lasciarne solo qualcuna alla sommità.
In realtà la sommità l'ho già spuntata più volte perché troppo alta e fine.
Poi ho constatato che il melograno tende a produrre da ciascuna gemma un ramo e questo disperderebbe un po' troppo le energie a sua disposizione, quindi nonostante non sia sicuro di fare bene, tendo a convogliare tutti gli sforzi della pianta sul rametto apicale che scelgo dopo ciascun taglio.

I miei melograni li ho seminati a marzo del 2010 ed ora hanno un diametro di circa 6-7 millimetri.
Dico "miei" perché ad autunno ne sono andati in dormienza tre, ma a svegliarsi per il momento è solo uno.
Lo attribuisco al fatto che coi primi freddi sono andato in "dormienza" io ancor prima di poter prestare ai miei vasetti le cure minime contro il gelo che quest'anno ci ha dato proprio dentro tanto da farmi temere altre perdite.
 

Frankieb76

Giardinauta Senior
beh, intanto spero si risveglino anche gli altri 2... anche qui a roma ha fatto freddissimo e qualche notte me li sono portati dentro casa!

riguardo al mio, pensi sia meglio capitozzare basso, diciamo un terzo dell'altezza, lasciando un ramo solo all'altezza del taglio, e ripetere nel tempo (negli anni) più volte la cosa, anche per dare un andamento mosso ma non troppo al tronco finale, evitando il bastone infilato nel vaso?
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Quello che io penso è che per fare crescere rapidamente il tronco e poi il piede, oltre a tutti gli altri accorgimenti si dovrebbe lasciare che la "spinta" lanci in alto il più possibile l'apice.
Naturalmente questo è un po' in contrasto con la finalità bonsaistica che tende a piante più basse di quello che diventerebbero se lasciate libere di crescere.
Quindi io alterno una crescita fin dove la tollero (per motivi di spazio) e poi taglio per ottenere una pianta alta 25 cm circa, poi lascio ancora crescere, ripetendo l'operazione, ma sempre togliendo il 90-95% dei rametti laterali nonappena si presentano.
Prevedo di lasciare crescere una gemma laterale quando riterrò che sia ora di far assumere una forma diversa dal palo della luce, ma temo che un altro anno non basti per arrivare a ciò.
 
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