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piante libri e lacrime

new dawn

Guru Giardinauta
Direi di si' :)
Grazie...ma io non ho alcun merito, sono semplicemente nata; non senza aver generato un bello scompiglio all'inizio:tra le molte e giustificate perplessita' della mia mammetta, la felicita' forse anche un po' insensata di mio padre, e l'entusiasmo esagerato di cip e ciop :D le mie adorate sorelle vecchiarelle, forse se non ci fossero state loro...boh! :eek:k07: :)

Ti posso invidiareeee????
 
Siete andate su discorsi tosti,non li capisco,ne ho passate molte e toste anche ultimamente e per fortuna non so neanche che vuol dire depressione,vi auguro di uscirne ...ciao vincenzo
 

milutao

Guru Master Florello
Vivere o sopravvivere senza perdersi d'animo, mai, e combattere, anche se sei morto dentro, sono parole di una canzone di Vasco. Non è così semplice, se cerchi di spiegare ad una persona, che non ha mai sofferto del mal di vivere, non può minimamente capire la tua sofferenza.
E' un malessere, che ti annulla ogni stimolo,odi te stessa, perchè non riesci a reagire, ti fa paura qualsiasi cosa, vedi montagne insormontabili davanti a te.
Parlarne aiuta,e, se hai la fortuna, d'aver una mano che ti sorregge nel tuo difficile cammino, a poco a poco la strada sarà più facile.
 

Vagabonda

Florello Senior
La felicità è una balla zuccherosa che non ci interessa.

Daria, sante parole. Ma convincere qualcuno ad andare da uno specialista in queste cose è inutile. Te lo dico io che ci sono andata per anni e vorrei che tutto il mondo chiedesse aiuto agli psicanalisti che quando sono giusti sono meravigliosi.
Ma spesso le persone sono come abbarbicate al loro malessere come un naufrago ad un pezzo di legno e non hanno il coraggio di lasciarlo per salire su una scialuppa. E' brutto, ma è così


amen sorella!
 
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Pin

Master Florello
Non voglio parlare di seya, ma di una pataciccina conosciuta anni fa, che mi fece una promessa.
Promessa mantenuta.
Ha i suoi tempi, poi è diventata modellamannara.
Presto diventerà un fiore splendido, le manca ancora quel piccolo passo, ma so che lo farà
Ti seguo da vicino anche se ti lascio in pace.
 

seya

Master Florello
Pin grazieinfinitedituttocuore:)
Manu sto già percorrendo il mio cammino, se non ho sentito l'esigenza di farmi accompagnare da uno specialista quando tre anni fa ero al culmine del mio disagio interiore, non lo farò certo ora.
sto molto ma molto meglio, e da sola (bè proprio da sola no....ho avuto un sacco di solidarietà e appoggi da amici, anche e soprattutto qui sul forum) sono riuscita a "instradarmi" sulla via giusta, allontanando anche gli elementi di disturbo, cosidetti negativi, che mi circondavano.
ho i miei alti e bassi, ma ridimensionati e una positività, e una gioia per la vita nel cuore, cosa che prima non avevo, che sicuramente mi aiuteranno sempre più.
e poi sono contro gli psicofarmaci, nel mio caso specifico in particolar modo. bisogna poi valutare le casistiche, cmq non sono molto d'accordo sul loro uso-abuso. non generalizzo, c'è questa mia amica che ne trova ampio giovamento, quindi ti parlo in modo del tutto soggettivo e personale.
bacccccio
 
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seya

Master Florello
Manu ti prometto una cosa, la fuga e la vita nel dolore del passato non voglio che facciano più parte di me. e soprattutto una rassegnazione a vivere il quotidiano senza speranza nel futuro e nell'amore per il prossimo. queste cose sto cercando pian piano di modificarle e trasmutarle in coraggio e positività.
semmai proverò ad informarmi leggendo qualche libro sui problemi comportamentali e sulla ricerca di una certa stabilizzazione dell'emotività.
questo te lo posso assolutamente assicurare.
di andare da uno psichiatra no, non ce la posso fare proprio. mi si rivolta lo stomaco se solo ci penso.
 

Manu1

Maestro Giardinauta
ma infatti seya, tutto va valutato. ho visto gente soffrire come cani e analizzare analizzare e fare tanti buchi nell'acqua dolorosi, e risolvere, o meglio, riuscire a vivere, con una pasticca. Io mi sono sciroppata decenni di "esperimenti" di mia madre (e io da aiutante) per affrontare le sue piccole grandi fobie, e ne usciva regolarmente sconfitta e distrutta (e io mezza scema). Il male di vivere ha radici comuni a tutta l'umanità, siamo s****ti assai su sta terra, ma la maggior parte di noi non ci pensa va avanti e si prende il bello della vita. Se posso essere aiutata a non pensarci, ben venga!
 

seya

Master Florello
si, il rischio di fare tanti buchi nell'acqua c'è sempre. senza un aiuto esterno valido che ti dia una guida.
o come dico io il cane che gira intorno mordendosi la coda , non ne esci mai dai tuoi pensieri....
all'inizio era così, perchè vedevo le cose solo da un certo punto di vista, il mio.
ora è cambiato tutto, sono sempre io, ma sono cambiata, mi sono aperta, e non so come spiegarti, è come se un velo scuro che ottenebrava le mie meningi fosse calato...
e sento una forza interiore un impulso a fare sempre meglio perchè le mie giornate abbiano un significato perchè la mia vita abbia un senso che mi dà soddisfazione e gioia pura. anche per le cavolate...
sento finalmente come se una certa ricchezza spirituale si sia come liberata...
è un inizio per me, ed è tanto. tantissimo.
 

Manu1

Maestro Giardinauta
beh non è' un inizio, è la sostanza delle cose. poi va bene, ci sarebbe un filo di stabilità emotiva, ma siamo donne, è un utopia:squint:
 

Manu1

Maestro Giardinauta
vagabonda, io parlo del mal di vivere, e per fortuna la maggior parte della gente ha problemi...piu tangibili, non sono mostri oscuri, ma mostri reali, quotidiani, ch puoi pensare di sconfiggere, cose che hanno un nome, l'altro male fa così tanto male appunto, perchè è indefinito, e spesso non capito.
Se hai un problema che il mondo capisce spesso hai la sua solidarietà, aiuto, sostegno, ma se hai qualcosa che viene liquidato con frasi tipo "ma che ti lamenti, con tutti i problemi veri che ci sono", è un bel problema....
 

Vagabonda

Florello Senior
non conosco questa malattia, ma dato che mi occupo di cani (scusate il paragone, se vi offendete) che soffrono di ansia e depressione, tempo fa trovai una frase che mi colpì molto, che secondo me spiega molto bene cosa succede a chi ne soffre
"Il neurologo americano Sapolsky afferma che " Le persone con depressione cronica sono coloro le quali la corteccia cerebrale bisbiglia cose tristi al resto del cervello". " http://www.ilcanesottolapelle.com/subpage15.html

In questo caso c'è ben poco da dire o fare. C'è solo da curare, e per chi sta vicino ad una persona depressa, capire. Pazientare. Aiutare. Questa è la mia idea.
Però c'è tutto un mondo di persone che non soffre di questa malattia, che deve pensare che ha la fortuna di non esserne malata. E quindi deve, a maggior ragione, lottare anche per chi non ci riesce
 

Manu1

Maestro Giardinauta
vagabonda, la storia della corteccia che sussurra è calzante. io invece la percepivo in altro modo. la vita, per come è strutturata, ha profondi baratri, (solitudine, morte, precarietà) ma vivaddio, la natura ci ha dotato di un filtro, una pellicola che tiene questi pensieri lontani, distanti, (oddio posso morire da un momento all'altro! oddio, posso perdere tutto in ogni istante), un sistema immunitario contro questi pensieri che non ci farebbero vivere (anche se assolutamente reali). Chisoffre di panico (e di questo sono piu esperta), non ha la pellicolina, è a pelle nuda contro questi attacchi continui, e non c'è verso di fargli razionalizzare la cosa perche...è vero ha ragione, le sue paure sono realissime, siamo noi "sani" che ce ne dimentichiamo. magari poi le paure si spostano su qualcosa di indistinto, di nascosto, ma la base è una sola. Io ho provato per un periodo questa sensazione martellante, spaventosa, sentivo "ecco ecco, sta per arrivare qualcosa di spaventoso, ecco..." ed era una cosa costante per mesi non ho pensato ad altro. bel macello, soprattutto non condividere questo pensiero con nessuno perchè da una parte non mi avrebbe portato nessun giovamento, ma poi avrebbe afflitto gli altri. Poi la cosa "spaventosa" è arrivata, è diventata reale, e l'ansia è andata via, è venuta il bisogno di reagire e affrontare, per assurdo è stato peggio aver paura di cosa poteva arrivare, che del problema in se.
 

Vagabonda

Florello Senior
bel macello, soprattutto non condividere questo pensiero con nessuno perchè da una parte non mi avrebbe portato nessun giovamento, ma poi avrebbe afflitto gli altri. Poi la cosa "spaventosa" è arrivata, è diventata reale, e l'ansia è andata via, è venuta il bisogno di reagire e affrontare, per assurdo è stato peggio aver paura di cosa poteva arrivare, che del problema in se.

lo so. Quando un problema è reale lo si può affrontare. Quando nasce da dentro invece non si sa cosa fare. Ti si chiude la gola e soffochi.
 
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