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Maestro Giardinauta
Premessa: cercate di evitare insulti o battute stupide e, come dicono quelli bravi, "cercate di assecondarmi" e ricordatevi che sulle orchidee la mia conoscenza si limita al fatto che ne conosco l'esistenza all'interno del mondo vegetale. Vi ringrazio della comprensione in anticipo.
Dunque avrete capito che la coltivazione delle piante in generale sui generis o poco ortodossa, mi intriga abbastanza. Seguire le regole è facile ma farlo 'strano' da più soddisfazione. Mi hanno proposto un paio di immagini di orchidee phalaenopsis coltivate su una zattera particolare (evitate domande in questo momento: a risultato acquisito pubblicherò foto) e il desiderio di replicarle ha messo in moto il mio cervellino. On line si trovano alcuni tutorial su come zatterare le orchidee e tutti usano la classica zattera in corteccia e lo sfagno e i fili metallici plastificati, ecc., ecc., ma non rispondono ad alcune domande che sono qui a farvi.
-Il periodo migliore per farlo. E' corretto farlo dopo la fioritura, ossia quando lo stelo si secca? Se cosi fosse acquisterei ora un paio di piante avanti nella fioritura e aspetterei, a occhio a primavera/fine inverno, per montarle.
-Se durante l'operazione si danneggiano le radici (perché per montarla dove la devo montare è sicuro che accadrà) come cauterizzare la ferita? Cenere, cannella, fungicida, zolfo, rame? C'è qualche prodotto chimico da evitare che le phal non sopportano?
-E' sufficiente il solo sfagno o bisogna aggiungere della corteccia? E di questo sfagno ne esistono mille tipi, uno con le caratteristiche diverse dall'altro o sono tutti uguali? E la corteccia di un albero in particolare o quel legname 'per orchidee' già pronto in sacchetti del garden va bene? E poi, una volta montate, vanno 'svasate' dopo tot tempo o possono restare li per sempre? E' consigliabile riutilizzare il materiale di recupero del vaso dove trovo le piante che acquisterei oppure, come fanno i cactuscoltivatori, al rinvaso si butta tutto e si mette materiale nuovo?
-Ultimo, ma solo per adesso, quando e quanto bisogna vaporizzare una phal?
-Esposizione mezz'ombra?
Grazie delle risposte.
Dunque avrete capito che la coltivazione delle piante in generale sui generis o poco ortodossa, mi intriga abbastanza. Seguire le regole è facile ma farlo 'strano' da più soddisfazione. Mi hanno proposto un paio di immagini di orchidee phalaenopsis coltivate su una zattera particolare (evitate domande in questo momento: a risultato acquisito pubblicherò foto) e il desiderio di replicarle ha messo in moto il mio cervellino. On line si trovano alcuni tutorial su come zatterare le orchidee e tutti usano la classica zattera in corteccia e lo sfagno e i fili metallici plastificati, ecc., ecc., ma non rispondono ad alcune domande che sono qui a farvi.
-Il periodo migliore per farlo. E' corretto farlo dopo la fioritura, ossia quando lo stelo si secca? Se cosi fosse acquisterei ora un paio di piante avanti nella fioritura e aspetterei, a occhio a primavera/fine inverno, per montarle.
-Se durante l'operazione si danneggiano le radici (perché per montarla dove la devo montare è sicuro che accadrà) come cauterizzare la ferita? Cenere, cannella, fungicida, zolfo, rame? C'è qualche prodotto chimico da evitare che le phal non sopportano?
-E' sufficiente il solo sfagno o bisogna aggiungere della corteccia? E di questo sfagno ne esistono mille tipi, uno con le caratteristiche diverse dall'altro o sono tutti uguali? E la corteccia di un albero in particolare o quel legname 'per orchidee' già pronto in sacchetti del garden va bene? E poi, una volta montate, vanno 'svasate' dopo tot tempo o possono restare li per sempre? E' consigliabile riutilizzare il materiale di recupero del vaso dove trovo le piante che acquisterei oppure, come fanno i cactuscoltivatori, al rinvaso si butta tutto e si mette materiale nuovo?
-Ultimo, ma solo per adesso, quando e quanto bisogna vaporizzare una phal?
-Esposizione mezz'ombra?
Grazie delle risposte.
