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Phal su zattera: domande

cmr

Maestro Giardinauta
Premessa: cercate di evitare insulti o battute stupide e, come dicono quelli bravi, "cercate di assecondarmi" e ricordatevi che sulle orchidee la mia conoscenza si limita al fatto che ne conosco l'esistenza all'interno del mondo vegetale. Vi ringrazio della comprensione in anticipo.
Dunque avrete capito che la coltivazione delle piante in generale sui generis o poco ortodossa, mi intriga abbastanza. Seguire le regole è facile ma farlo 'strano' da più soddisfazione. Mi hanno proposto un paio di immagini di orchidee phalaenopsis coltivate su una zattera particolare (evitate domande in questo momento: a risultato acquisito pubblicherò foto) e il desiderio di replicarle ha messo in moto il mio cervellino. On line si trovano alcuni tutorial su come zatterare le orchidee e tutti usano la classica zattera in corteccia e lo sfagno e i fili metallici plastificati, ecc., ecc., ma non rispondono ad alcune domande che sono qui a farvi.
-Il periodo migliore per farlo. E' corretto farlo dopo la fioritura, ossia quando lo stelo si secca? Se cosi fosse acquisterei ora un paio di piante avanti nella fioritura e aspetterei, a occhio a primavera/fine inverno, per montarle.
-Se durante l'operazione si danneggiano le radici (perché per montarla dove la devo montare è sicuro che accadrà) come cauterizzare la ferita? Cenere, cannella, fungicida, zolfo, rame? C'è qualche prodotto chimico da evitare che le phal non sopportano?
-E' sufficiente il solo sfagno o bisogna aggiungere della corteccia? E di questo sfagno ne esistono mille tipi, uno con le caratteristiche diverse dall'altro o sono tutti uguali? E la corteccia di un albero in particolare o quel legname 'per orchidee' già pronto in sacchetti del garden va bene? E poi, una volta montate, vanno 'svasate' dopo tot tempo o possono restare li per sempre? E' consigliabile riutilizzare il materiale di recupero del vaso dove trovo le piante che acquisterei oppure, come fanno i cactuscoltivatori, al rinvaso si butta tutto e si mette materiale nuovo?
-Ultimo, ma solo per adesso, quando e quanto bisogna vaporizzare una phal?
-Esposizione mezz'ombra?
Grazie delle risposte.
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Premessa: cercate di evitare insulti o battute stupide e, come dicono quelli bravi, "cercate di assecondarmi" e ricordatevi che sulle orchidee la mia conoscenza si limita al fatto che ne conosco l'esistenza all'interno del mondo vegetale. Vi ringrazio della comprensione in anticipo.
Dunque avrete capito che la coltivazione delle piante in generale sui generis o poco ortodossa, mi intriga abbastanza. Seguire le regole è facile ma farlo 'strano' da più soddisfazione. Mi hanno proposto un paio di immagini di orchidee phalaenopsis coltivate su una zattera particolare (evitate domande in questo momento: a risultato acquisito pubblicherò foto) e il desiderio di replicarle ha messo in moto il mio cervellino. On line si trovano alcuni tutorial su come zatterare le orchidee e tutti usano la classica zattera in corteccia e lo sfagno e i fili metallici plastificati, ecc., ecc., ma non rispondono ad alcune domande che sono qui a farvi.
-Il periodo migliore per farlo. E' corretto farlo dopo la fioritura, ossia quando lo stelo si secca? Se cosi fosse acquisterei ora un paio di piante avanti nella fioritura e aspetterei, a occhio a primavera/fine inverno, per montarle.
-Se durante l'operazione si danneggiano le radici (perché per montarla dove la devo montare è sicuro che accadrà) come cauterizzare la ferita? Cenere, cannella, fungicida, zolfo, rame? C'è qualche prodotto chimico da evitare che le phal non sopportano?
-E' sufficiente il solo sfagno o bisogna aggiungere della corteccia? E di questo sfagno ne esistono mille tipi, uno con le caratteristiche diverse dall'altro o sono tutti uguali? E la corteccia di un albero in particolare o quel legname 'per orchidee' già pronto in sacchetti del garden va bene? E poi, una volta montate, vanno 'svasate' dopo tot tempo o possono restare li per sempre? E' consigliabile riutilizzare il materiale di recupero del vaso dove trovo le piante che acquisterei oppure, come fanno i cactuscoltivatori, al rinvaso si butta tutto e si mette materiale nuovo?
-Ultimo, ma solo per adesso, quando e quanto bisogna vaporizzare una phal?
-Esposizione mezz'ombra?
Grazie delle risposte.
@biro46, @Spulky, @JessOrchidLover ti diranno...io la coltivo con successo in pomice assoluta.
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Premessa: cercate di evitare insulti o battute stupide e, come dicono quelli bravi, "cercate di assecondarmi" e ricordatevi che sulle orchidee la mia conoscenza si limita al fatto che ne conosco l'esistenza all'interno del mondo vegetale. Vi ringrazio della comprensione in anticipo.
Dunque avrete capito che la coltivazione delle piante in generale sui generis o poco ortodossa, mi intriga abbastanza. Seguire le regole è facile ma farlo 'strano' da più soddisfazione. Mi hanno proposto un paio di immagini di orchidee phalaenopsis coltivate su una zattera particolare (evitate domande in questo momento: a risultato acquisito pubblicherò foto)
.. Come dire.. vi faccio morire dalla curiosità, lo sai vero... si che lo sai


e il desiderio di replicarle ha messo in moto il mio cervellino. On line si trovano alcuni tutorial su come zatterare le orchidee e tutti usano la classica zattera in corteccia e lo sfagno e i fili metallici plastificati, ecc., ecc., ma non rispondono ad alcune domande che sono qui a farvi.
-Il periodo migliore per farlo. E' corretto farlo dopo la fioritura, ossia quando lo stelo si secca? Se cosi fosse acquisterei ora un paio di piante avanti nella fioritura e aspetterei, a occhio a primavera/fine inverno, per montarle.
primavera va benissimo, che ci sia o no lo stelo è ininfluente, il rischio è la perdita precoce dello stesso, visto lo scopo che ti sei prefisso.. ininfluente
comunque la primavera è il momento migliore, dicono

-Se durante l'operazione si danneggiano le radici (perché per montarla dove la devo montare è sicuro che accadrà) come cauterizzare la ferita? Cenere, cannella, fungicida, zolfo, rame? C'è qualche prodotto chimico da evitare che le phal non sopportano?
come in ogni rinvaso di phal, se non hai fatto chissà quale disastro
attendi semplicemente un paio di giorni senza annaffiare, in modo da fare cicatrizzare le ferite
un giro di previcur o simili non si nega mai in nessun rinvaso, se ce l'hai

-E' sufficiente il solo sfagno o bisogna aggiungere della corteccia? E di questo sfagno ne esistono mille tipi, uno con le caratteristiche diverse dall'altro o sono tutti uguali? E la corteccia di un albero in particolare o quel legname 'per orchidee' già pronto in sacchetti del garden va bene? E poi, una volta montate, vanno 'svasate' dopo tot tempo o possono restare li per sempre?
qui mi mandi in confusione
dici che vuoi zatterare, il pensiero torna a quanto strana sarà questa "zattera" visto che ipotizzi di metterci anche della corteccia, eventualmente,
il che mi fa pensare che non si tratta di una zattera lineare ma che il qualche modo possa esserci una conca che raccoglie/accoglie le radici

rimango sull'ipotesi standard della zattera piatta
solo sfagno o qualcosa in fibra
tecnicamente dipende da quanto umido sarà l'ambiente in cui la terrai, meno lo è più ha vantaggio nell'avere un po' di "muschietto" sopra le radici, per ridurre l'evaporazione
teoricamente loro in natura stanno sugli alberi, sono epifite, ma.. se l'ambiente non dà le medesime risorse che avrebbero "a casa loro", molto umido, dobbiamo aiutarle
io vado di sfagno
biro tendenzialmente di muschio, ma ti dirà lui
qualcuno usava fibra di cocco o anche lana di roccia, mischiati (un amico di orchidee sperimentatore)

quindi più che dirti cosa mettere, io ti dico, cosa vorrebbero, e tu provi a ricreare una situazione favorevole

se il supporto ha una conca, potresti volendo anche mischiare pezzettini di corteccia e sfagno, a patto di riuscire a contenerli e a patto che non creino ristagno alle radici (la conca)
il contenimento lo fanno con
orride retine, filo da pesca classico
oppure fasce "rubate" dai collant della tua signora (o anche tuoi non voglio essere sessista)
tagli un anello abbastanza spesso, lo usi come un elastico/fascia per capelli, anche a doppio giro, e lo allargi nella posizione che deve contenere il composto
oppure lo tagli e lo usi tipo fascia per "bendare" contieni il composto, che sia sfagno o altro, e leghi dietro

pregio del collant
elastico, molto resistente e molto leggero, per l'arezione, quindi
non un 40 denari, ma meglio un velato
anche gambaletto, il punto è il tipo di materiale, ma credo tu abbia compreso

io essendo in carenza di materia prima, uso filo da pesca, anzi filo per appendere gli addobbi di natale in ufficio :)

le zattere si svasano solo se
1- il composto è vecchio e si sbriciola, in quel caso, se le radici sono attaccate al supporto, metti un po' di sfagno nuovo sopra le radici
se non sono attaccate, lo metti anche sotto, ma vuol dire che l'esperimento non funziona molto bene

2 - se la zattera implode, è vecchia e si sbriciola, sostituisci e rifai tutto di nuovo, ma vuol dire ch enon era un buon supporto, però succede

3 - se la pianta è troppo grossa e ha fagocitato la zattera, ma in genere non succede con le phal, è più un problema di dendrobium o simpodiali in genere, il caso della phal può essere che dopo diversi anni, allungandosi la pianta esca dalla zattera, ma è fortemente attaccata con le radici
in quel caso la accompagni con un altro pezzo di zattera e poi quando crescendo lascerà la precedente, effetto crescita monopodiale,
la toglierai
per cui posiziona la pianta valutando la direzione di crescita

E' consigliabile riutilizzare il materiale di recupero del vaso dove trovo le piante che acquisterei oppure, come fanno i cactuscoltivatori, al rinvaso si butta tutto e si mette materiale nuovo?
lo riutilizzi come pacciamatura sotto le azalee :) o anche sopra le bletille, sicuramente non disdicono, vedi te, non per le orchi, salvo si tratti di cymbidium, loro digeriscono quasi tutto

-Ultimo, ma solo per adesso, quando e quanto bisogna vaporizzare una phal?

su zattera non si tratta più di vaporizzare, ma le "pucci" in acqua in genere tutti giorni, (o vaporizzi tanto come se le avessi pucciate) in estate anche più volte, dipende sempre da come ricrei l'ambiente intorno alle radici
attenzione ai ristagno tra le ascelle, ma credo sia superfluo dirlo

-Esposizione mezz'ombra?
ombra luminosa, sole diretto in genere arrostisce le foglie, per cui che sia mattina e sera ma non diurno, se le abitui progressivamente, .. dicci tu come evolve l'esperimento, so che reggono anche un po' di sole, poi capita il giorno troppo limpido e trovi la foglia arrostita, che se marcisce perchè si scotta, invece di arrostire per bene, amplifica il rischio batteriosi

attenzione che sono una prelibatezza per ogni lumacoso di zona, se le posizionerai fuori

Grazie delle risposte.

le mie sono alcune valutazioni

aggiungi ad altre :)


riassunto velocizzimo
sfagno, filo da pesca, pucciatina quotidiana, ombra molto molto luminosa


p.s. non ho risposto al tipo di corteccia
in linea di massima ogni tipo di legno che non sia tossico, magari evito oleandro ma non fa corteccia,
senza resina, ben secco, io ho usato anche corteccia da pacciamatura selezionata e lavata, e tagliata a misura, poi mi sono comperata i sacchi di quella specifica per orchi, di super marca, è meglio, ma solo se ne usi un po', il lavoro di pulizia lo han già fatto loro, e il legno è già stagionato e stabilizzato, altrimenti van bene i ripieghi,
secondo me per la zattera non ti serve
attenzione solo ai composti pronti per orchidee, che hanno terriccio mischiato a corteccia, diverso per ogni marca
che sia solo legno se cerchi il bark, perchè il resto non ti serve
 
Ultima modifica:

biro46

Guru Giardinauta
Premessa: cercate di evitare insulti o battute stupide e, come dicono quelli bravi, "cercate di assecondarmi" e ricordatevi che sulle orchidee la mia conoscenza si limita al fatto che ne conosco l'esistenza all'interno del mondo vegetale. Vi ringrazio della comprensione in anticipo.
Dunque avrete capito che la coltivazione delle piante in generale sui generis o poco ortodossa, mi intriga abbastanza. Seguire le regole è facile ma farlo 'strano' da più soddisfazione. Mi hanno proposto un paio di immagini di orchidee phalaenopsis coltivate su una zattera particolare (evitate domande in questo momento: a risultato acquisito pubblicherò foto) e il desiderio di replicarle ha messo in moto il mio cervellino. On line si trovano alcuni tutorial su come zatterare le orchidee e tutti usano la classica zattera in corteccia e lo sfagno e i fili metallici plastificati, ecc., ecc., ma non rispondono ad alcune domande che sono qui a farvi.
-Il periodo migliore per farlo. E' corretto farlo dopo la fioritura, ossia quando lo stelo si secca? Se cosi fosse acquisterei ora un paio di piante avanti nella fioritura e aspetterei, a occhio a primavera/fine inverno, per montarle.
-Se durante l'operazione si danneggiano le radici (perché per montarla dove la devo montare è sicuro che accadrà) come cauterizzare la ferita? Cenere, cannella, fungicida, zolfo, rame? C'è qualche prodotto chimico da evitare che le phal non sopportano?
-E' sufficiente il solo sfagno o bisogna aggiungere della corteccia? E di questo sfagno ne esistono mille tipi, uno con le caratteristiche diverse dall'altro o sono tutti uguali? E la corteccia di un albero in particolare o quel legname 'per orchidee' già pronto in sacchetti del garden va bene? E poi, una volta montate, vanno 'svasate' dopo tot tempo o possono restare li per sempre? E' consigliabile riutilizzare il materiale di recupero del vaso dove trovo le piante che acquisterei oppure, come fanno i cactuscoltivatori, al rinvaso si butta tutto e si mette materiale nuovo?
-Ultimo, ma solo per adesso, quando e quanto bisogna vaporizzare una phal?
-Esposizione mezz'ombra?
Grazie delle risposte.
Inizio a risponderti io
1) Il periodo migliore per mettere su zattera una Phalaenopsis esiste e non esiste (dipende da dove lo coltivi dopo averla messa su zattera) diciamo che in casa il periodo migliore è quello di fine inverno/inizio primavera in modo che la pianta possa iniziare a vegetare sul nuovo supporto dopo aver bagnato le radici
2) Se danneggi delle radici in modo evidente basta un poco di cannella solo sulla parte tagliata/danneggiata, se sono solo delle microfratture le puoi lasciare tranquille per un paio di giorni in modo che asciughino e poi bagni senza problemi
3) Dipende dal tipo di zattera che realizzi (se usi una corteccia, un cilindro di coccio - clay pipe- o una rete di plastica che realizzi tu).
- Su corteccia considerando che alla Phalaenopsis piace sentire il ciclo bagnato/asciutto per esperienza è meglio non mettere muschio o sfagno sotto le radici in particolare con le più piccole che potrebbero marcire per eccesso di umidità, meglio fissare sfagno o muschio nelle fessurazioni della corteccia saranno poi le radici nella loro crescita a scegliere se andare nel muschio o nelle sfagno o stare solo sulla corteccia (tieni presente che comunque resta un microambiente con un certo livello di umidità)
- Su Clay pipe devi iniziare adesso a preparalo in modo che sulla superficie del vaso si formi del muschio e poi a primavera zatteri la pianta
- Su zattera fatta da te in rete di plastica o di ferro all'interno della zattera metti un mix di sfagno o muschio e corteccia
4-a) legno: sughero, acacia, corbezzolo (il migliore) o legni che non contengano tannino (no castagno e latri) o che siano troppo resinosi.
4-b) una pianta su zattera se ben tenuta non si toglie mai dalla zattera perchè vorrebbe dire di demolirla se troppo cresciuta si fa zattera su zattera
5) Dipende dall'ambiente e dalla zattera se su zattera di corteccia ed un ambienta asciutto come può essere in casa va vaporizzata tutti i giorni ed almeno un paio di volte alla settimana bagnata, se su clay pipe basta tenere sempre un po' di acqua nel contenitore, se su zattera autocostruita basta tenere umido il contenuto della zattera e una volta alla settimana una nebulizzazione alla pianta
6) da mezz'ombra a luce senza sole diretto

Per legare la pianta evita il filo di nylon perchè potrebbe incidere le radici, meglio usare o delle strisce di collant o della rafia che nel tempo che le radici prendono sulla zattera si degrada
 

cmr

Maestro Giardinauta
@Spulky e @biro46 ma lo sapete che queste due risposte me le stampo e me le studio?
In pratica avete scritto il "come si zattera un'orchidea spiegato a una scimmia" che è la stessa modalità con cui io preparo le procedure al lavoro!
Se funzionerà l'esperimento mi farò chiamare dai posteri "er zattera ex l'uomo che potava le yucche in verticale" :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
 
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