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pesca tardiva da seme

avalu81

Giardinauta
Rieccomi con un altro degli esperimenti riusciti dopo aver mangiato i frutti della scorsa estate.
su 3 noccioli di pesca tardiva piantati nella vaschetta, uno ha deciso di darsi da fare e oggi è alto circa 20cm e sembra essere in gran forma.
il problema è che trattandosi di un esperimento, come con gli aceri, ho piantato il seme in una vaschetta con circa 3-4 cm di misto terra e perlite, quindi ad oggi ho il mio piccolo alberello con un bel pò di radici che chiede di essere spostato altrove.
Premetto che l'idea era quella di provare a farne un bonsai e sperare in una fioritura, dal momento che essendo nato da seme, difficilmente i frutti saranno altamente commestibili.

quello che mi chiedo è se può essere già un momento buono per trapiantarlo in un vaso o se essendo in pieno sviluppo convenga lasciarlo nella vaschetta (ma ho serio timore che riesca ad andare avanti).
Un'altra domanda: adesso è su un davanzale a sud quindi in pieno sole, qualora decidessi di spostarlo nel vaso, posso tenerlo a nord (visto che a sud non ho davanzali ampi per metterci un vaso di un certo diametro)?

di seguito una foto. Grazie a tutti per i consigli
P_20180418_195408.jpg
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Il pesco non è adatto a bonsai: non sopporta le potature ripetute e reagisce con la gommosi.
Lascialo libero: piantalo subito in terra in un luogo ben soleggiato e, al terzo anno dalla semina, mangerai le prime pesche.
Poichè il pesco è autofertile e, di solito si autofeconda, i caratteri della madre si trasmettono abbastanza fedelmente alla discendenza. Il che vuol dire che farà pesche un pò più piccole della mamma ma ugualmente saporite.
Una volta, la frazione Nobile di Merone (Brianza) era famosissima per le "persich da Nobil" "pesche di Nobile": varietà tardiva, a polpa bianca e profumatissima, SEMPRE RIPRODOTTA DA SEME. Con la cementeria (una volta non c'erano i filtri alle ciminiere) son morte tutte. Ma il suo germoplasma è salvo e, tuttora è coltivata ancora in frutteti di recupero di vecchie varietà di piante da frutta.
Potrebbe capitare, che faccia le pesche noci: non ti spaventare: è un carattere recessivo che può saltar fuori nella discendenza se la mamma era eterozigote per il carattere "pesca noce".
Essendo recessiva, la pesca noce compare con una frequenza di 25 semi su 100 tutti da pesche tomentose.
Buona serata,
Stefano
 

avalu81

Giardinauta
Grazie Stefano, nello specifico trattasi di pesca gialla tardiva siciliana (non mi chiedere che specie, so solo quello che era scritto sul cartellino del fruttivendolo) a polpa giallissima, morbida e gustosissima.
Se mi dici che è autofertile allora cambio completamente idea e alla prima occasione utile proverò a portarla giù a lecce per piantarla in terra. qualora dovesse darmi pesche buone come quelle mangiate, anche se più piccole, sarebbe ottimo come risultato.
Ma quindi nel frattempo che aspetto posso fin da subito piantarla in vaso e lasciarla sviluppare? particolari precauzioni nel passaggio da vaschetta a vaso?
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Travasala pure in un vaso non esageratamente grosso e tienila sempre al sole. Non sono necessarie particolari precauzioni.
Poi la pianterai in piena terra e vedrai.
 
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